Più precisamente, il servizio era attivo la mattina dalle 7.00 alle 9.30, con una frequenza di una corsa ogni 3 minuti, e dalle 12.30 alle 16.55, con una corsa ogni 5 minuti.
Il percorso prevedeva solo due fermate, una nel piazzale retrostante il Pala De Andrè e l’altra presso il primo impianto di via Cesarea. Gli autobus, alla mattina, si muovevano tra i due punti percorrendo via Trieste in entrambe le direzione, mentre al pomeriggio rientravano transitando su via Canale Molinetto.
Per svolgere il servizio erano impiegate delle vetture suburbane dodecametriche a metano del deposito di Ravenna. Nel pomeriggio ho avuto modo di incontrare tre di esse, che verosimilmente erano le uniche impiegate, vale a dire uno degli Urbanway “ex Expo, la 10447, e due Citelis, un “prima serie” ed un “seconda serie”, rispettivamente 10423 e 10436.
Inoltre oggi a Ravenna era attiva un’altra navetta, volta a colmare i “vuoti” lasciati dalle linee ordinarie che sono state deviate e/o soppresse durante la parte centrale della giornata, a causa della chiusura della maggior parte delle strade del centro città. Quest’ultima garantiva infatti il collegamento tra la stazione ferroviaria e l’ospedale (situato su viale Randi) con una corsa ogni ora, tra le 9 e le 15. Sicuramente particolare il fatto che, per evitare le strade soggette a limitazione, l’autobus transitasse dalla “circonvallazione nord” di Ravenna, impiegando circa 20 minuti per muoversi tra la stazione e l’ospedale, e viceversa.
In testa al post alcune foto scattate oggi pomeriggio. Le prime due ritraggono, a pochi minuti di distanza, le vetture 10447 e 10423 mentre transitano in via Cesarea, dopo aver da poco lasciato la fermata prevista e caricato i partecipanti della maratona diretti al parcheggio del Pala De Andrè.
Nella terza foto è immortalato il Citelis 10424 su viale Randi, impiegato sulla navetta tra l’ospedale e la stazione.
Gian Marco Assirelli - 13/11/2016
Senza dimenticare che in contemporanea a Santarcangelo era in piena attività la navetta della Fiera di San Martino o dei Becchi con quattro Autodromo Alè che calcavano le strade della cittadina (vetture 31412, 31413, 31415, 31417)...
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