lunedì 26 febbraio 2018

La 126 Forlì-Mare e la sua varietà invernale.



Torniamo all’interno del bacino trasportistico della provincia di Forlì-Cesena per andarci a soffermare su alcune particolarità riscontrabili nel corso del periodo invernale sulla linea 126, più volte oggetto di nostre analisi che descrivevano il servizio estivo e pre-estivo. 
Da settembre a giugno la 126, col suo tracciato (Faenza) – Forlì – S.Mauro Mare, presenta attualmente la conformazione più simile a quella  posseduta nel periodo di gestione SITA, quando gli autobus viaggiavano da Bologna a Rimini via Forlì, Cervia e Cesenatico. 
Nell’autunno del 1975 poi, come descritto in più occasioni, subentra ATR Forlì che inizialmente mantiene la tratta pressoché invariata, riducendola negli anni a venire al solo tratto Faenza-Forlì-Cervia-Rimini.
L’ultima troncatura, presso S.Mauro Mare, è divenuta operativa a partire dal 1992, in concomitanza con la cessione dei servizi extraurbani delle provincie di Ravenna e Rimini rispettivamente ad ATM ed alla neonata TRAM, sorta sulle ceneri della storica ATAM. In quella porzione territoriale di costa riminese, la storica municipalizzata è stata protagonista dapprima di “diatribe” con Sita, complice la presenza sullo stesso tracciato sia della 126 che della linea 4 di Rimini, ma poi di una sinergia con ATR, svolgendo proprio sulla 4 un servizio in pool. 

Tornando ai giorni nostri, la 126 invernale può essere suddivisa in due “tronconi”. Il primo, che citiamo velocemente, è il Forlì PuntoBus – Faenza Agrario Persolino, con corse scolastiche indirizzate a tale istituto d’istruzione superiore, gran parte delle quali non transitanti all’interno della stessa cittadina faentina.
Il secondo troncone è invece è quello che va dall’autostazione di Forlì a S.Mauro Mare, garantito con un servizio, sia feriale che scolastico, più ampio.
Le corse che compiono l’intera tratta sono solamente due coppie, una nella fascia oraria mattutina a cui si aggiunge l’ultimo giro della sera con origine e fine a S.Mauro Mare, particolare per conservare parte degli orari svolti già in epoca “Sita”. 
Ad esse si aggiungono poi una serie di “limitate”. Quelle più lunghe sono rappresentate da una coppia  scolastica tra Cesenatico e Forlì, con prolungamento da/per il Centro Studi forlivese, situato lungo le vie Aldo Moro e Filippo Turati: all’interno del capoluogo le corse che si muovono tra il Centro Studi e il PuntoBus (o viceversa), vengono anch’esse identificate col numero 126.
Nei non scolastici, in assenza del giro appena menzionato, viene svolta una corsa del primo pomeriggio proprio tra Forlì e Cesenatico. 
Relativamente ai collegamenti rivolti agli studenti che frequentano gli istituti forlivesi, va segnalata la presenza di una serie di corse sulla tratta compresa tra Casemurate e Forlì, con un programma che viaria nei vari giorni della settimana. 
Tra le limitate Forlì-Mare vanno aggiunti un giro feriale mattutino che si attesta presso Cervia, al quale si sommano, nei giorni di scuola, due coppie di corse limitate a Pinarella (una in tarda mattinata, l’altra nel primissimo pomeriggio), ridotte ad una sola coppia nei non scolastici (una corsa mattutina discendete, una pomeridiana ascendete). 
Ultime ma non ultime le varie corse che, soprattutto negli scolastici, si muovono lungo la costa nella porzione territoriale compresa tra S.Mauro Mare e Cervia: le percorrenze sono differenti in base alle varie giornate della settimana, al fine di venire in contro alle esigenze degli studenti che frequentano gli istituti superiori di Cesenatico o l’alberghiero di Cervia; alcune di queste corse sono abbinate alla linea 165, creando un collegamento diretto sulla tratta Savignano sul Rubicone – Cesenatico – Cervia.

Così descritto il quadro della 126 potrebbe sembrare alquanto variegato e, per i più profani, di non immediata compressione se visionato sul prospetto orario, con un programma di esercizio che non troppo si presta a chi volesse percorrere l’intera tratta, anche con cambio di autobus, complice alcuni “vuoti” tra una percorrenza e l’altra. 
Un tempo, prima dei tagli governativi e della riforma scolastica “Gelmini”, vi era certa interazione fra le varie limitate: questo consentiva all’utenza di avere qualche possibilità in più per muoversi lungo l’intera 126. 
Le corse Forlì-Cervia o Forlì-Pinarella erano spesso in coincidenza con percorrenze “limitate” lungo la costa. 
Attualmente un caso analogo si presenta solo nella fascia oraria pomeridiana. Nelle giornate feriali infatti, alle 13:55 parte da S.Mauro Mare una corsa diretta a Cervia che giunta a Pinarella incontra l’autobus delle 14:25 per Forlì, arrivato in loco con la partenza scolastica delle 13:30 (nei giorni in cui le scuole sono chiuse il trasferimento è “a vuoto”!!!). 
L’autobus partito da S.Mauro, giunto a Cervia, riparte alle 14:35 in direzione sud con una corsa che, in base ai giorni della settimana, o torna a S.Mauro Mare, oppure, giunta a Gatteo Mare, prosegue come 165 per Savignano: questa percorrenza consente all’utenza proveniente da Forlì, seppur con 20 minuti di sosta, di proseguire a sud di Pinarella.

Da aggiungere che, sfruttando lo stesso principio, dal 1° febbraio è stata introdotta un corsetta sulla tratta Cervia – bv Castiglione di Ravenna, con partenza alle 13:31 dalla circonvallazione Sacchetti “Est”, in coincidenza con gli autobus provenienti da Cesenatico, la quale consente agli studenti residenti nella località cervese di Castiglione, di rincasare evitando di dover aspettare l’arrivo del bus che parte alle 14:25 da Pinarella.


In allegato proponiamo uno scatto che rappresenta la corsa scolastica Forlì PuntoBus - Pinarella delle 13:30, la quale, complice il fatto di essere svolta in sub-appalto dal gruppo CR-Bus, nel corso del mese di novembre 2017 ha visto la presenza di uno dei due Man Lion’s Regio della flotta “ex E-Bus/AVM”, più precisamente la matr. 20689, ritratta all’interno delle Saline di Cervia.

Francesco Gardini – 26/02/2018

domenica 18 febbraio 2018

Dodici nuovi autobus si incontrano a Riolo Terme per la conferenza sul TPL




Nella giornata ieri, sabato 17 febbraio 2018, si è tenuto a Riolo Terme un incontro promosso da Coer Bus, il consorzio che dal 1992 raggruppa la maggior parte delle aziende private di trasporto persone nel territorio romagnolo. Il tema trattato nel convegno è stato quello relativo al futuro del trasporto pubblico locale nella Regione Emilia Romagna e gli investimenti compiuti nel ultimi anni.

A partire dalle ore 14 di sabato pomeriggio, lungo corso Matteotti, nel centro di Riolo Teme, occasionalmente chiuso al traffico, sono stati esposti dodici autobus acquistati nuovi negli ultimi due anni da diverse aziende provenienti da tutto il territorio romagnolo, e non solo.
Tra le varie società presenti, hanno esposto i propri mezzi la Cooperativa Trasporti di Riolo Terme, Ricci Bus, Zaganelli Group, Bonelli Bus, Autolinee Boldrini, Viaggi Erbacci e Cor Bus.
Di seguito avremo modo di vedere più nel dettaglio quali sono e le particolarità dei mezzi presenti, dei quali, nella maggior parte dei casi, abbiamo già parlato all’interno di “Trasporti Pubblici in Romagna”.



Circa un’ora dopo, presso la Sala del Consiglio Comunale di Riolo Terme, ha avuto luogo la conferenza relativa al Nuovo patto del trasporto pubblico locale in Emilia Romagna.
Tra i relatori erano presenti il Sindaco di Riolo Terme, il Presidente di Coer Bus, il Presidente di Start Romagna, il Direttore Generale Cura del territorio e dell’ambiante del servizio trasporti della Regione Emilia Romagna, e la Presidente della Commissione sul territorio, ambiente, mobilità della Regione Emilia Romagna.
Tra i principali temi trattati vi è stato quello sugli investimenti, sia quelli attuti che i futuri. La maggior parte degli autobus acquistati nell’ultimo biennio da parte delle aziende private e destinati al trasporto pubblico locale, infatti, sono stati finanziati al 50% dalla Regione Emilia Romagna, per un totale di oltre un milione di euro stanziati. L’obiettivo delineato è quello di proseguire su questo percorso anche per gli anni venturi, al fine di ridurre ulteriormente l’età media del parco veicolare, e di conseguenza anche i relativi costi di gestione a carico delle aziende, nonché l’inquinamento.
Inoltre, è stata data molta rilevanza alla collaborazione tra le varie aziende private, nonché, più in generale, anche tra pubblico e privato (Start Romagna e Coer Bus). Tale aspetto assume un’importanza significativa anche in vista della gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico, che sarà indetta nei prossimi anni.
Un altro tema discusso è quello relativo alle nuove tecnologie applicate al trasporto pubblico, finalizzate a migliorare la sicurezza ed il confort, sia degli utenti che del personale viaggiante, messe in atto negli ultimi anni, o in previsione di attuazione. Ne sono un esempio i sistemi di videosorveglianza, di telecontrollo, nonchè la diffusione del wi-fi a bordo dei mezzi e la bigliettazione elettronica che permette di acquistare comodamente il titolo di viaggio anche tramite smartphone. Relativamente a quest’ultimo ambito, la Regione sta studiano nuovi sistemi che facilitino l’acquisto dei biglietti, rivolto anche a chi non usa abitualmente i servizi di trasporto pubblico ed ai turisti, tra cui la possibilità di utilizzare la tessera Mi Muovo come “borsellino elettronico”, che può essere ricaricata come una carta prepagata e dalla quale viene scalato l’importo corrispondente al servizio che si vuole utilizzare, come avviene già in alcune importati città europee.


Torniamo a parlare e ad osservare più da vicino i mezzi esposti lungo corso Matteotti.

Tra le dodici vetture esposte a “far da padrone” erano quelle della società di casa, ovvero la Coop Trasporti di Riolo Terme, che aveva messo in mostra tutti e sei i mezzi entrati in servizio nelle prime settimane del 2018, vale a dire quattro Setra S418 LE Business, un Setra S415 LE Business ed un Mercedes Sprinter, che operano nelle linee che gravitano principalmente sulla Romagna Faentina. 

In "pole position" su corso Mattetti erano posteggiati i quattro “tre assi”.



Poco più indietro era presente anche il “gemello” dei Setra appena mostrati, ovvero l’S418 LE Business di Zaganelli Group, anch’esso entrato in servizio agli inizi del 2018, ma che si trova a lavorare principalmente sulla linea che collega Lugo con Lavezzola ed Argenta.




Da Riccione è giunto fino a Riolo anche l’IvecoBus Crossway LE Line di Bonelli Bus, il quale, da alcuni mesi a questa parte, lo si può incontrare tra Rimini, Montescudo e Monte Grimano Terme, sulla linea 170.
Anche in questo caso non era presente un solo Crossway. Tra i bus esposti infatti c’era anche l’IvecoBus LowEntry di Ricci Bus, contraddistinto dalla livrea blu con fascia bianca, destinato all’uso nelle linee del TPL di Bologna, come testimoniano anche il display acceso ed i loghi presenti.


Tra i vari autobus era presente anche un urbano a tre porte da 12 metri. Si tratta dell’IvecoBus Urbanway di Autoservizi Boldrini che da alcuni mesi opera prevalente sulle linee urbane di Rimini.


Non solo aziende romagnole. Anche CorBus, con sede a Pilastri, in provincia di Ferrara, era presente con un neo-acquisto: un Man Lion’s Intercity che opera su alcune linee pubbliche che l’azienda ferrarese ha in gestione.



In posizione defilata rispetto al resto del gruppo erano presenti anche due “piccoli”. Oltre al Mercedes Sprinter della Coop Trasporti, in secondo piano, era in mostra anche il Rampini E60 di Viaggi Erbacci, caratterizzato dalla trazione elettrica e normalmente impiegato sul servizio navetta gratuito “GreenGo Bus” di Faenza, che collega il parcheggio dello stadio con il centro storico cittadino.




Proseguiamo con altre foto che mettono in mostra alcune particolari caratteristiche dei mezzi presenti.

Guardando da dietro lo Sprinter matricola 24 della Coop Trasporti si può notare che è caratterizzato dal sollevatore per carrozzine.



Nonostante Coer Bus operi principalmente all’interno del territorio romagnolo, e che il Crossway di Ricci Bus non sia da meno (in quanto normalmente impiegato sulla linea 151 Imola - Bagnara - Lugo), si possono trovare “tracce” di realtà emiliane, come Tper, l’azienda pubblica di Bologna e Ferrara, “presente” sul mezzo tramite il sito indicato sul lunotto posteriore, nonché “proprietario” della linea 151.




Confronto tra due mezzi abbastanza diversi: in primo piano un Setra interurbano da quasi 15 metri (la matricola 29 della Coop Trasporti), mentre in secondo piano un IvecoBus con allestimento urbano, a tre porte, della lunghezza “tradizionale” di 12 metri (l’Urbanway di Boldrini, matricola 8103). Tra le principali caratteristiche in comune vi è il pianale ribassato in corrispondenza delle porte di accesso.



Isolato rispetto al resto del gruppo, quasi nascosto, vi era anche un “pezzo unico” tra i Setra LowEntry, ovvero l’S415 LE Business, da 12 metri, numero 43 della Coop Trasporti.




In conclusione, una rituale foto di gruppo con presidenti e rappresentanti delle varie aziende e istituzioni.





Gian Marco Assirelli - 18 febbraio 2018

martedì 13 febbraio 2018

Tpl ravennate e vettori privati, citando “Pollini”.



Come riscontrabile nella stragrande maggioranza dei bacini di TPL, anche sul territorio romagnolo si può trovare la presenza di vettori privati che svolgono servizio avendo in carico, in sub-appalto dalle aziende pubbliche o in affidamento diretto dalle agenzie, corse, turni macchina o intere linee.
Come già descritto in differenti occasioni, all’interno del bacino di Ravenna, a partire dal 2005, la rete di trasporto collettivo è in carico al gruppo “Mete”, società consortile che riunisce al proprio interno le aziende sia pubbliche che private operanti su scala provinciale. 
A loro volta i privati ravennati sono poi consorziati all’interno di “CoerBus” che nel TPL ravennate svolge una serie di linee direttamente gestite, ma operante anche in qualità di sub-affidatario sulla rete in carico al vettore pubblico, prima ATM, ora Start Romagna.
In questo ambito la presenza in linea, relegata non solo all’ambito extraurbano, ma anche ad alcune corse sulle  linee “litorale” (vedasi la 75 “serale” o 90 Ravenna-Casal Borsetti) o sulle urbane secondarie (esempio la 30 Ravenna FS-Porto S.Vitale), vede i vari “privatini” operare prevalentemente sui vari TM loro affidati con autobus propri, gran parte dei quali provenienti dal mercato dell’usato, facendo riscontrare la presenza in linea di vetture interurbane, alcune delle quali veri e propri “pezzi unici”, che in un certo qual modo rompono la “monotonia” data dalla flotta “ex ATM” che tra i “classe II” è formata da vari EuroClass e DeSimon IL3 ai quali si sono aggiunti, in epoca "Start", cinque CrosswayLE, quattro nella versione da 13 metri, giunti nel corso del 2016, ed uno nella versione da 12 metri, varato nelle corso del mese di gennaio.  

Analizzando più attentamente l’operato dei privati del gruppo “CoerBus” sulla rete Start del bacino di Ravenna, ci si può facilmente accorgere che nel periodo invernale sono affidati ad essi turni operanti prettamente negli orari di “punta” scolastica e/o nella fascia oraria pomeridiana.

Uno spunto per documentare la presenza in linea di un autobus “unico” appartenente alla piccola flotta di un privato ravennate, la “Pollini Stefano & Giuseppe” di Alfonsine, titolare di un TM attivo prevalentemente nella fascia oraria pomeridiana, ci è stato fornito trovandoci intorno alle 18:15 in centro a Ravenna dove, presso via De Gasperi, a due passi dall’importante nodo di Piazza Caduti, ha origine l’ultima corsa della linea 161 per Lugo, con percorso che tocca i principali abitati di Mezzano, Alfonsine e Fusignano.
Il veicolo in questione è un Irisbus Axer Karosa C956 dotato di livrea blu ministeriale, immatricolato per la prima volta nel 2004 in terra piemontese, più precisamente presso la “Fontaneto” di Novara, operante presso la “Pollini” dalla primavera del 2014. Autobus di questo modello, in Romagna, sono cosa piuttosto rara e vederlo lì a luci accese, in attesa della partenza, può suscitare un certo “fascino”.
A bordo è salita più gente di quella che pensassi: in effetti il tracciato di quel 161 fino Lugo tocca diversi centri abitati della campagna ravennate, alcuni dei quali densamente popolati. E poi c’è da dire che quella percorrenza, l’ultima della giornata, ben si presta per favorire gli spostamenti di coloro che rincasano  dopo una giornata di lavoro, in alternativa dei più giovani che hanno trascorso un pomeriggio in centro con gli amici, o a casa di qualche compagno di classe per studiare assiduamente (delle due l’opzione più quotata penso sia la prima).

Per i più curiosi dell’aspetto tecnico possiamo dire che quel TM, uno dei due in sub-affido alla “Pollini Stefano & Giuseppe”, fa perno sulla cittadina di Alfonsine. Al mattino opera solamente con una delle corse studentesche della 182 che, partendo da Alfonsine intorno alle 6:50, si dirigono a Lugo di Romagna.
Compito analogo nel primissimo pomeriggio, con due corse di rientro, una alle 13:08, l’altra alle 14:05 (non svolta al sabato) che dall’autostazione lughese fanno rientro ad Alfonsine, consentendo agli studenti di rincasare.
Ivi giunto l’autobus si sposta sulla 162, effettuando prima la corsa che parte alle 14:45 dalla stazione ferroviaria di Alfonsine in direzione di Anita, Longastrino e Filo, località da dove il veicolo riparte alle 15:20 con una percorrenza che gli consente di arrivare fino a Ravenna.
Dopo la sosta pomeridiana il bus riparte con la corsa della 161 descritta precedentemente poi, una volta raggiunta l’autostazione di Lugo, il rientro ad Alfonsine avviene effettuando la 182 delle ore 19:19.

In allegato al testo proponiamo lo scatto che ritrae l’Axer targato “Pollini” presso il capolinea di via De Gasperi a Ravenna, pochi attimi prima di partire sulla 161.

Francesco Gardini – 13/02/2018

giovedì 8 febbraio 2018

La 96 e la 96A: due suburbane in una per le vallate forlivesi.



di Francesco Gardini – 08/02/2018

Una delle novità principali che hanno riguardato il TPL della provincia di Forlì-Cesena nel corso della prima parte degli anni ’90 è indubbiamente quella riguardante la creazione, da parte dell’azienda “ATR”, di una serie di linee suburbane che congiungessero i due capoluoghi provinciali con le cittadine e le località più prossime ai propri confini territoriali.
Si tratta di un’operazione iniziata agli albori degli anni '90 con la nascita della linea 91 (Forlì – Castrocaro) che inaugura la serie numerica “90” fino a quel momento non utilizzata sulla rete gestita da ATR. Ad essa si aggiungono negli anni seguenti le linee 92 Forlì – Cesena, 93 Cesena – Borello, 94 Cesena – Cesenatico e 95 Cesena – Savignano sul Rubicone.

Nel settembre del 1995, a partire dal giorno 18, coincidente con la data di entrata in vigore degli orari invernali, vengono introdotte due suburbane (o forse meglio dire una che si sdoppia) che consentono di coprire la prima parte di due vallate forlivesi, quelle dei Fiumi Bidente e Rabbi, ancora non raggiunte da questa nuova rete trasportistica, ma da sempre raggiunte dal servizio extraurbano “di vallata” storicamente gestito da “Sita”, rispettivamente con le linee 132 e 129. E’ così che avviene il “varo ufficiale” per le linee 96 Forlì – Meldola e 96A Forlì – Predappio, le ultime due in ordine cronologico di creazione. 
Uno degli interrogativi riguardante da sempre la numerazione di queste due linee è come mai l’azienda forlivese abbia scelto di non utilizzare due numeri distinti che contraddistinguessero ciascuno una delle singole tratte. La spiegazione è riconducibile nella caratteristica di possedere un percorso in comune nella porzione compresa tra il cuore della città di Forlì e la località di S.Martino in Strada.

Nella descrizione del tragitto delle linee 96 e 96A partiamo con quella che era la loro conformazione storica, ossia quella che si poteva riscontrare a partire dal settembre di quell’ormai lontano 1995.
Il capolinea nella città di Forlì era posto nella centralissima piazza Saffi, fulcro del centro storico ma anche del sistema trasportistico, complice il fatto di essere in passato raggiunta dalla stragrande maggioranza delle linee urbane, ma anche luogo in cui si attestavano quelle extraurbane; l’accesso in piazza avveniva con transito su v.le Oberdan e C.so della Repubblica, l’uscita invece attraversando Largo De Calboli percorrendo via Giorgio Regnoli.
Al di fuori delle “mura storiche” il primo punto incontrato era P.le Indipendenza, imboccando poi viale Oriani, effettuando così transito di fronte al primo PuntoBus attivo in città, presso il quale le linee extraurbane hanno fatto capolinea tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni 2000, quando è avvenuta l’inaugurazione dell’autostazione di via Volta, a due passi dalla stazione ferroviaria. 
Giunti all’intersezione con viale della Libertà il tracciato prevedeva l’inserimento sul medesimo, affrontato ancora oggi da questa linea.
C’è infatti da dire che la porzione inziale di percorso tra P.za Saffi e v.le della Libertà è rimasta attiva fino al 2012 quando, in concomitanza con la riprogrammazione delle linee, il principale nodo trasportistico cittadino è stato trasferito nella zona della Stazione/Autostazione: questo ha comportato il trasferimento del capolinea delle linee 96 e 96A dapprima nella corsia D del terminal urbano, poi presso il box 4 di quello extraurbano, con conseguente transito su viale della Libertà per quella che è la sua intera lunghezza. 
Lasciato il viale sul quale si affaccia la stazione, si attraversa p.le della Vittoria, andandosi ad inserire, verso sinistra, per un brevissimo tratto su viale Corridoni, andando poi ad imboccare viale Bolognesi e continuando su v.le Risorgimento, il quale viene lasciato con svolta a sinistra su via Aristide Venturini. 
Giunti in fondo ci si immette, verso destra, su via Campo degli Svizzeri al termine del quale si entra all’interno del territorio di S.Martino in Strada, inserendosi verso sinistra su via Mazzatinti, transitando dinnanzi al locale cimitero. Si continua con una semicurva a destra che consente l’inserimento su via Placucci, percorsa per intero fino al raggiungimento del semaforo con viale dell’Appennino, sul quale gli autobus si immettono girando a sinistra. Dopo aver effettuato transito nel centro di S.Martino, all’altezza del bivio con via Monda avviene la suddivisione dei due rami della “96”. 
Ivi giunti infatti gli autobus diretti a Meldola deviano a sinistra inserendosi sulla stessa “Monda” (SP 72) la quale consente di raggiungere la periferia meldolese. Tale arteria, nei primi anni di esercizio della tratta, veniva ricalcata per intero; nel corso degli anni 2000, dapprima solo su alcune corse, poi sulla totalità, è stata introdotta una deviazione che consentisse di servire la zona artigianale di S.Martino in Strada.
Al termine di via Monda, dopo aver oltrepassato la collinetta di Para, si imbocca verso destra la storica “Bidentina”, nota anche come via Roma, la quale consente di addentrarsi all’interno dell’abitato di Meldola. Qui gli autobus effettuano la principale fermata presso il terminal posto lungo via Mazzini. 
Sempre nel centro di Meldola degno di nota è stato l’inserimento sul tracciato della 96 del transito presso l’IRST, l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori. In entrambi i sensi di percorrenza, la linea vi accede effettuando transito dapprima lungo via Montanari, poi su via Maroncelli. Si prosegue su via Giordano Bruno poi, dopo un destra-sinistra, ci si inserisce su v.le Cavour, continuando su viale Indipendenza che consente il raggiungimento della zona “Onpi” dove, nel piazzale antistante il “Bar Dozza”, era posto originalmente il capolinea. Di qui il tracciato è stato poi prolungato di circa 500 metri, fino al raggiungimento della casa di cura “Casa Serena”, con gli autobus che si attestano all’interno del piazzale della medesima.

Relativamente al ramo per Predappio, contraddistinto dal numero 96A, dalla biforcazione di S.Martino in Strada gli autobus proseguono dritto ricalcando lo storico tracciato della “Provinciale del Rabbi” (SP 9ter), servendo nell’ordine gli abitati di Grisignano, S.Lorenzo in Noceto, Fiumana e Trivella, entrando poi a Predappio lungo via Roma. Dopo aver oltrepassato il centro ed esser transitati dinnanzi alla Basilica dedicata a S.Antonio, si prosegue sulla provinciale verso “monte” fino al raggiungimento del piazzale antistante al cimitero posto all’altezza della borgata di S.Cassiano in Pennino.

A livello di programmazione, le linee 96 e 96A sono da sempre garantite nelle sole giornate feriali, con l’alternanza, nella porzione in comune, di una corsa da/per Meldola, con una da/per Predappio, salvo un paio di eccezioni nel solo periodo estivo. 
Relativamente alla frequenza, all’interno della porzione in comune si ha, nel periodo invernale il transito di un autobus ogni 30 minuti, in quello estivo di uno ogni ora; vista l’alternanza tra 96 e 96A, sull’intero tragitto si ha, per entrambe le diramazioni, frequenza oraria in inverno, bioraria in estate.

Impiego mezzi: nel corso di questi primi 22 anni di vita, sulle linee 96 e 96A è potuta riscontrare la presenza di un po’ tutti gli autobus suburbani appartenenti alla flotta “ex ATR”, vale a dire BredaMenarinibus M220 LS e M240 LS, Autodromo BusOttoSL e, seppur solo da alcuni anni, degli AvancityLS CNG.
Non sono mancate le assegnazioni particolari che hanno visto, nel corso dei primi anni di esercizio, l’impiego dei VanHool A300 DeSimon (serie ATR 51-53) o, in tempi più recenti, la presenza di vetture extraurbane.

Di seguito proponiamo una serie di scatti riguardanti le linee 96 e 96A. Immagini realizzate dall’autore salvo diversa indicazione.

1: Settembre 1995, ATR pubblicizza l’introduzione degli orari invernali che entreranno in vigore a partire dal giorno 18, nonché la nascita delle linee suburbane 96 e 96A. (Archivio Capelli).

2: Il capolinea storico delle linee 96 e 96A era fissato in piazza Saffi, sotto allo storico palazzo delle poste, presso una palina in uso per le sole linee suburbane, dove si attestava anche la 92 (Forlì-Cesena) ed effettuava transito la 91 (Forlì FS-Castrocaro Terme). L’arrivo in piazza avveniva attraverso corso della Repubblica, imboccato dopo aver attraversato P.le Indipendenza ed aver effettuato transito lungo viale Oberdan. 
Lo scatto ritrae il BredaMenarinibus M240 LS matr. 937 appena partito per in direzione di Predappio. (Foto Roberto Renzi).


3: Ancora la 937, qualche metro più avanti, mentre termina l’inversione ad “U” effettuata prima di imboccare Largo De Caboli, accanto all’Abbazia di S.Mercuriale che fa da sfondo all’immagine, continuando su via Giorgio Regnoli, prima di riportarsi in p.le Indipendenza. 
Entrambi gli scatti sono stati realizzati nel corso del marzo 2012, alcuni mesi prima le suburbane, ma anche gran parte delle urbane, lasciassero la piazza, complice la riprogrammazione del servizio che ha trasferito il principale nodo trasportistico cittadino presso la stazione ferroviaria.
Altro particolare, la presenza dei loghi AVM sull’autobus: nonostante da poco più di due mesi fosse già operativa Start Romagna, sulle fiancate erano ancora presenti le insegne del precedente gestore. (Foto Roberto Renzi).


4: Due giorni a settimana, lunedì e venerdì, la centralissima piazza Saffi di Forlì viene invasa dai banchi degli ambulanti per il tradizionale mercato settimanale. Questo comportava, per le linee suburbane che si attestavano presso piazza Saffi, l’impossibilità di effettuare l’inversione di marcia documentata nello scatto precedente. Conseguenza diretta era il trasferimento del capolinea, nelle giornate di mercato, presso un apposito stallo posto in L.go De Calboli dove è stato ritratto il BredaMenarinibus M 240LS matr. 928, in attesa di partire sulla 96A alla volta di Predappio. (Foto Alessio Pedretti).


5: Essendo piazza Saffi la principale nonché la centrale di Forlì, spesso capita che essa venga completamente chiusa al traffico veicolare, in concomitanza con lo svolgimento di particolari manifestazioni e/o eventi. In queste occasioni il capolinea di 96 e 96A veniva trasferito in via Oriani, presso la fermata  Indipendenza, di fronte allo storico “PuntoBus”.
Lo scatto ritrae il “240 LS” matr. 20927 diretto a Meldola, ancora con parte delle insegne AVM sulle fiancate. Alle spalle si può notare anche un Avancity CNG, titolare invece di una corsa per Cesena della linea 92, suburbana oggetto della medesima modifica. (Foto Gian Marco Assirelli).


6: Con la riprogrammazione della rete urbana forlivese avvenuta nell’estate 2012 il principale nodo di interscambio cittadino viene trasferito da piazza Saffi alla stazione ferroviaria, dove vengono fissati i nuovi capilinea per le suburbane 92, 96 e 96A.
Lo stallo (o forse meglio dire “corsia”) inizialmente scelto per le suburbane è il  "Forlì FS D" del nuovo terminal urbano, quello più prossimo all’autostazione in uso per le corse extraurbane, dove viene fatta attestare anche la linea 91 che già si attestava presso la stazione, ma all’interno di P.le Martiri d’Ungheria. 
Presso lo stallo “D” ben presto si presenta un problema: non vi è lo spazio sufficiente per ospitare contemporaneamente la sosta di 91, 92 e 96/96A, pertanto inizialmente si decide di trasferire quest’ultima presso uno degli stalli di sosta che si affacciano su via Volta, come dimostra lo scatto che proponiamo di seguito. (Foto Gian Marco Assirelli).


7: Anche in quella posizione le “due 96” costituivano una sorta di “intralcio”; ben presto viene però messa in campo una soluzione definitiva: il capolinea di 96 e 96A viene fissato al box 4 del PuntoBus (terminal extraurbano), lo stesso utilizzato anche per la linea 156 Forlì-Ravenna. 
Protagonista dell’immagine è il BredaMerinibus M 220/E LS matr. 20911, appartenente all’ultimo lotto acquistato da ATR Forlì-Cesena nel corso del 1995, prima dell’istituzione delle ultime due suburbane.


8: All’interno della città di Forlì, vecchio e nuovo tracciato trovano il primo punto il comune nella porzione di viale della Libertà compresa tra v.le Oriani e P.le Della Vittoria. 
Protagonista dello scatto è l’Autodromo BusOttoSL matr. 919, ritratto sotto le insegne di ATR su una corsa partita da Meldola e diretta in P.za Saffi; alle spalle si può scorgere la base dell’Obelisco posto al centro del pizzale citato poc’anzi.


9: La scelta di un unico numero, il 96, per due suburbane, nasce dal fatto di presentare identico tracciato fino a S.Martino in Strada. Ivi giunta, la 96 gira a sinistra su via Monda, percorsa pressoché per intero, visto che da alcuni anni a questa parte la si lascia per un breve tratto al fine di servire la zona Artigianale di S.Martino. 
Raggiunta la periferia meldolese, il tragitto della 96 presenta la caratteristica di solcare la storica “Bidentina”, denominata anche via Roma. Proprio su via Roma abbiamo incontrato il BMB 220/E LS matr. 20911, vettura storicamente assegnata al deposito di Forlì, dismessa da Start nel corso della primavera del 2017.


10: A Meldola il capolinea principale delle corse extraurbane è posizionato all’interno di un p.le ricavato lungo via Mazzini, servito anche dalla 96, come dimostra il primo piano che ritrae il “240LS” matr. 20925. All’interno della cittadina meldolese il tracciato della 96 si è arricchito negli ultimi anni dell’importante transito presso l’IRST, l’Istituto Romagnolo che si occupa della ricerca e della cura dei tumori, raggiunto dopo aver affrontato nell’ordine, in entrambi i sensi di marcia,  le vie Montanari e Maroncelli.


11: Meldola Onpi, primo capolinea: il piazzale collocato lungo via Indipendenza, nei pressi del “Bar Dozza”, è quello storicamente utilizzato per l’inversione dell’autobus e la successiva sosta prima della ripartenza per Forlì, tutto questo prima che il capolinea fosse spostato più avanti, all’interno del piazzale di “Casa Serena”. Quest’ultimo luogo, nel corso del 2017, è rimasto più volte chiuso per lavori, comportando il momentaneo ritorno del capolinea presso l’Onpi, come dimostra lo scatto che ritrae la vettura 20928, intenta ad inserirsi all’interno del piazzale dinnanzi al Bar Dozza.


12: Dopo un serie di scatti riguardanti la 96, suburbana del “Bidente”, spostiamoci nella Valle del Rabbi. La 96A raggiunge Predappio solcando la Provinciale 9ter, arteria che all’interno della cittadina stessa viene denominata viale Matteotti. Al termine del medesimo viale, all’altezza del bivio per Predappio Alta, si entra piazzale Sant’Antonio, sul quale si affaccia la Basilica dedicata all’omonimo Santo. Proprio all’ingresso della piazza è ritratto il BMB 240LS matr. 20925 che, qualche centinaia di metri più avanti, si reimmetterà sulla provinciale al fine di raggiungere il cimitero di S.Cassiano, capolinea della tratta.


13: Da almeno un lustro questa parte sulle linee 96 e 96A hanno fatto la loro apparizione anche gli autobus a metano, più precisamente i vari BredaMenarinibus M240 LS Avancity CNG “ex ATR”, prima di allora relegati solo alle suburbane 91, 92 e 94. Iniziamo quindi una brevissima carrellata riguardante questi mezzi: il primo scatto ritrae la 21008 presso il box 4 del PuntoBus in attesa di partire alla volta di Meldola.


14: Proseguiamo poi con la 21017, l’ultimo Avancity in ordine numerico, incontrato lungo via Roma all’ingresso di Meldola.


15: Passiamo ora alla 96A: ecco la vettura 21004 diretta a Predappio, intenta ad affrontare la rotonda posta in P.le Martiri d’Ungheria, dinnanzi alla stazione di Forlì.


16: Dopo moltissimi anni in cui le linee 96 e 96A sono state un “tripudio” indiscusso di suburbani, da alcuni anni può capitare di incontrare in servizio, seppur limitatamente ad occasioni particolari, anche vetture puramente extraurbane. Nel corso dell’autunno 2014, causa alcuni monitoraggi dei carichi sulle linee urbane di Forlì, svolte mediante l’impiego di autobus dotati di conta-passeggeri (flotta a metano), le vetture suburbane impiegate solitamente su queste linee oggetto di descrizione sono che state dirottate a sopperire la mancanza degli Avancity CNG (momentaneamente impiegati sulle linee forlivesi 4, 5 e 7), sulle suburbane sulle quali sono solitamente protagonisti (91, 92 e 94); di conseguenza gli extraurbani sono apparsi su 96 e 96A. Un curioso risultato di tutto questo è stato quello di poter incontrare sulla 96A il Setra S415 UL matr. 20691, ritratto lungo viale dell’Appennino, in ingresso a S.Martino in Strada, su una corsa diretta a Forlì, anche se sul display appare la destinazione della corsa d’andata.


17: Lo stesso giorno in cui  è stato immortalato il “Setra”, sulla 96 è stato possibile incontrare uno degli Irisbus 399E.12.35 MyWay, nella fattispecie la vettura 20753, ritratta su una corsa diretta a Forlì, una mancia di chilometri fuori da Meldola, intenta ed effettuare salita, presente lungo via Monda, che porta sul culmine della collinetta di Para. Tutt’intorno un paesaggio avvolto da una leggera nebbia che fa trasparire alcuni colori tipici del periodo autunnale.


18: In inverno può accadere che ed anche in Romagna cada la neve, non solo nelle zone appenniniche, ma anche in pianura: ne è dimostrazione lo scatto che ritrae il BredaMenarinibus M220/E LS matr. 20906, ritratto in attesa di partire dal PuntoBus di Forlì su una delle ultime corse serali della 96 per Meldola. Tutt’intorno un manto bianco che ricopre il bus e l’intera autostazione, dopo un’abbondate nevicata avvenuta nel corso dell’inverno 2013.  (Foto Freschi).




19: Anno Nuovo… Autobus nuovo!!! Nelle primissime giornate del 2018 anche sulle linee 96 e 96A si è potuta riscontare la presenza di uno degli ultimi arrivati in casa Start, vale a dire gli IIA Menarinibus CityMood 12. Lo dimostra lo scatto che ritrae la vettura 32217, in transito lungo via Monda, poco dopo la collinetta di Para, intenta a svolgere una corsa pomeridiana sulla 96 per Meldola. 



domenica 4 febbraio 2018

Anche nella Romagna Faentina arrivano i Setra Low-entry



Continua il rinnovamento del parco veicolare destinato al trasporto pubblico locale romagnolo, con sei nuovi autobus extraurbani che si troveranno ad operare principalmente nella Romagna Faentina, ovvero la porzione di territorio composta dai Comuni di Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella e Solarolo.
Si tratta di sei mezzi acquistati tramite Evobus, recentemente immessi in servizio sotto le insegne della Cooperativa Trasporti di Riolo Terme.

Il lotto più consistente è composto da quattro Setra S418 LE Business, della lunghezza complessiva di 14,6 metri e caratterizzati da tre assi. A questi si aggiunge un altro Setra, un S415 LE Business, a due assi e lungo 12,3 metri.
Entrambi le tipologie di mezzi sono dotati di caratteristiche comuni, come il pianale ribassato tra le due porte di accesso, di cui quella centrale a doppia anta (almeno sugli S418), a cui corrisponde la rampa per l’accesso di una carrozzella e la relativa postazione interna. Sono caratterizzati inoltre dalla livrea bianca, dai sedili modello “Setra Transit”, dai display a LED di marca Ugo Ameli (di cui uno frontale da 120x16 pixel ed uno laterale da 80x16) e dal computer di bordo AEP, con funzione di AVM, emettitrice e validatrice.
Questi cinque Setra “da linea” vanno ad aggiungersi agli altri quindici già presenti all’interno del parco mezzi della Coop Trasporti di Riolo Terme, di cui dodici S315 UL, acquistati tra il 1997 e il 2006, e tre S417 UL, classe 2008 2009 e 2011 (…senza dimenticare anche i tre S315 GT-HD da noleggio). Degno di nota il fatto che, di conseguenza, la flotta dei “tre assi” da linea viene implementata da tre a sette unità!

Ma non è tutto: ai cinque Setra si aggiunge anche un minibus Mercedes Sprinter, che avrà il compito di operare sulle corse a minor affluenza o con percorsi più impervi.

Come da tradizione, i mezzi della Coop Trasporti sono dotati di una matricola identificativa, che di certo non manca alle new-entry. Il “dodici metri” è stato numerato in 43, mentre ai quattro “tre assi” sono state associate le matricole da 26 a 29, comportando la rimunerazione della “ex 26” (il Setra S417 UL più recente) in 46, quindi di seguito agli altri due mezzi dello stesso modello. Per quanto riguarda lo Sprinter, la matricola assegnata è la 24.

I primi due Setra sono entrati in servizio nelle prime settimane del 2018, più o meno in concomitanza con l’omologo Setra S418 LE di Zaganelli Group. Mentre i restanti mezzi sono stati immessi in linea a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2018.

A corredo una foto scattata in una grigia mattinata di fine gennaio, mentre il Setra S418 LE Business numero 28, nei suoi primi giorni di servizio, transitava lungo la via Emilia nei pressi di Pieve Ponte, su una corsa di 195 (o “3/RA”) partita da Riolo Terme e diretta a Faenza.


Gian Marco Assirelli - 4 febbraio 2018