venerdì 27 ottobre 2017

173 Morciano – Montescudo, scolastica della Val Conca.



All’interno dei servizi di TPL si può riscontrare la presenza di linee facilmente individuabili su quadri e/o libretti orari, nonché sui moderni sistemi informativi (App, Travel Planner, ecc.), ma allo stesso tempo molto più difficili da incontrare dal punto di vista materiale, complice talvolta la scarsità di corse, o il fatto di essere caratterizzate da tragitti che toccano paesi e località spesso lontani dai più importanti agglomerati urbani.

Torniamo nella porzione di bacino riminese gravitante sulla Val Conca e su Morciano per andare ad analizzare la linea 173, tratta forse non troppo conosciuta a molti, ma che garantisce, grazie ad un percorso a forma di racchetta, alcune interazioni tra la cittadina morcianese e Montescudo. 
All’interno di Morciano la 173 si attesta, in base alle corse, presso i principali capolinea di P.le Risorgimento,  di via Abbazia e del Centro Studi. Per tutte le percorrenze vi è in comune il fatto di entrare ed uscire dal centro cittadino attraverso il Ponte sul Conca, percorrendo quindi le vie Giuseppe Mazzini, Giacomo Matteotti e Ponte. 
Una volta oltrepassato il principale corso fluviale della vallata, il tragitto della 173 prevede che i bus imbocchino la Provinciale Conca (SP 18) in direzione “monte”, fino al raggiungimento dell’abitato di Osteria Nuova, dove inizia un lungo anello in senso anti-orario, il cui punto di origine e di fine è posto all’altezza della rotonda con via Trebbio. In tale luogo infatti l’autobus svolta a destra iniziando la salita in direzione di Croce, proseguendo poi su via S.Marco e via Rimini, le quali consentono il raggiungimento dapprima di  Montecolombo, poi di Montescudo. Uscendo dal borgo si tiene la sinistra imboccando via Peschiera ed intraprendendo la discesa che porta verso il fondovalle; dopo alcuni Km si arriva a S.Maria del Piano, località attraversata con transito lungo via Cà Falascone, prima di imboccare la già citata SP18 in direzione “mare”. Lungo tale arteria si incontra dapprima la frazione di Taverna di Montecolombo, raggiungendo poi Osteria Nuova dove si va a concludere l’anello; ivi giunti si rientra a Morciano  seguendo il medesimo tragitto di andata, ovviamente affrontato in senso opposto. 

Per quel che concerne il programma di esercizio, la 173 conta all’attivo due “giri” entrambi di natura scolastica. Il primo è mattutino ed ha origine in via Abbazia a Morciano alle ore 7:10; è previsto l’arrivo a Montescudo alle 7:29 ed il ritorno al capolinea morcianese di P.le Risorgimento alle 7:57, dopo aver effettuato transito presso il Centro Studi. 
Il secondo invece viene effettuato solo al venerdì ed è stato introdotto a partire dal settembre di quest’anno in concomitanza con l’attivazione, presso il Centro Studi di Morciano, dell’uscita alle ore 16:00. Proprio in tale luogo ha origine il giro in questione, con orario di partenza fissato alle 16:08, ma con tracciato limitato al completamento dell’anello Osteria Nuova – Montescudo – Osteria Nuova, località quest’ultima dove il bus titolare termina il suo viaggio alle 16:44.

Relativamente alla storia della linea 173 si può aggiungere che in passato tale tratta prevedeva anche un giro concomitante con la punta scolastica delle 13:00, nonché uno feriale, con carattere mercatale, al giovedì, quando a Morciano fanno la propria comparsa i banchi degli ambulanti; entrambi però sono stati oggetto di soppressione, il primo in concomitanza con l’introduzione della settimana corta presso il polo scolastico morcianese (lezioni dal lunedì al venerdì, senza uscita alle 13:00), il secondo sostituito dal servizio a chiamata “ConcaBus” che consente una maggiore presenza e “dinamicità”. 
Da sottolineare anche il fatto che, in concomitanza con l’uscita da scuola delle ore 14:00, gli studenti diretti a Montescudo, S.Maria del Piano e Taverna di Montecolombo, possono contare su una coincidenza, prevista intorno alle 14:30 in località Trebbio di Croce, tra la corsa della linea 58 (prolungamento Croce-Morciano e viceversa) delle 14:12 da Morciano CS, e quella proveniente da Rimini della 171 per Osteria Nuova.

Nella descrizione di quel che è la linea 173 non può mancare uno scatto in allegato, ritraente l’Irisbus CrosswayLE matr. 8501 della ditta “Merli”, titolare della corsa pomeridiana del “venerdì morcianese” per Montescudo, con prosecuzione fino a Osteria Nuova. 
Lo scatto, che ritrae l’autobus intento a lasciare il centro studi, mostra diverse curiosità. Accodato alla 8501 si può infatti notare uno dei CrosswayLE “regionali”, più precisamente la vettura 34238, titolare della 58/ per Riccione Paese, con tracciato che ricalca quello della 173 fino a Trebbio di Croce, continuando poi con transiti presso Croce, S.Savino, Passano, Coriano e S.Andrea in Besanigo. 
In fondo invece si possono osservare le quattro vetture assegnate alla residenza esterna di Morciano, con sede posta proprio dinnanzi al polo scolastico: tra gli autobus in sosta erano presenti i due VanHool superstiti del gruppo “ex ATR Forlì”, un CityClass ed un BusOtto, entrambi in allestimento suburbano. 

Francesco Gardini – 27/10/2017

martedì 24 ottobre 2017

149 Forlimpopoli, sulle ceneri della 135.



Nel tardo pomeriggio di un qualsiasi giorno feriale compreso tra il lunedì ed il venerdì, percorrendo la porzione centrale di via Dismano, principale arteria che congiunge Cesena a Ravenna parallelamente al percorso della più nota superstrada E45, può capitare di incontrare un autobus tabellato “149 FORLIMPOPOLI”. I più attenti alla realtà trasportistica romagnola ben sanno che la 149 è la linea extraurbana che si muove tra l’autostazione cesenate, la città di Ravenna ed il suo polo industriale, con due principali diramazioni: la prima è lungo la stessa “Dismano” e tocca le principali località di S.Zaccaria, Casemurate e Torre del Moro; la seconda, denominata “via Castiglione”, prevede invece transito dalle omonime località poste lungo gli argini del Fiume Savio (Castiglione di Cervia e di Ravenna), oltre che da Mensa Matellica e Martorano. 
A questo punto si può pensare: come mai la 149 va anche a Forlimpopoli?
Da alcuni anni a questa parte tale numerazione contraddistingue ciò che rimane della storica linea 135 (Bertinoro – Ravenna – Marcegaglia), ridotta in termini di tracciato con la progressiva diminuzione dell’utenza, solitamente operai, dovuta alla crisi del polo chimico/industriale ravennate.
Tale tratta prevedeva un percorso piuttosto semplice che dalla collina bertinorese effettuava discesa lungo la SP39, svoltando poi a sinistra nei pressi di via Maestrina ed andando ad effettuare un ingresso-regresso presso la località di Fratta. Si proseguiva poi lungo via Meldola toccando Selbagnone e giungendo a Forlimpopoli, da dove si continuava sulla via Emilia in direzione sud, abbandonando tale arteria viaria all’altezza del bivio per Panighina. Qui, con svolta a sinistra, ci si inserisce ancora oggi su via Santa Croce (SP5), toccando S.Maria Nuova e S.Pietro in Guardiano. In prossimità del bivio con la Dismano è previsto l’inserimento sulla medesima in direzione del capoluogo ravennate, dove il bus della 135 ricalcava il medesimo tracciato della 149 toccando il capolinea di P.le Aldo Moro e proseguendo lungo viale delle Industrie e via Baiona fino allo stabilimento “Marcegaglia”. 
La linea 135 prevedeva una corsa feriale di andata con partenza da Bertinoro alle 6:25 avente arrivo, dal lunedì al venerdì, presso il polo industriale ravennate alle ore 7:50; al sabato era prevista invece una limitata a Casemurate (arrivo ore 7:05). Tale corsa, dal lunedì al venerdì, viaggiava in accoppiata con quella della 149 Cesena 6:40-Enichem 7:45, utile coincidenza nella giornata di sabato per coloro che dovevano raggiungere Ravenna. 
Due erano le corse per il rientro, entrambe dal lunedì al venerdì: la prima partiva alle 17:05 dallo Stabilimento Enichem ed aveva arrivo previsto a Bertinoro alle 18:30; la seconda aveva invece origine alla Marcegaglia alle 18:05, ma con percorso limitato a Forlimpopoli (ore 19:10). A poca distanza dalla corsa delle 17:05 era prevista una percorrenza della linea 149 per Cesena, mentre quella delle 18:05 effettuava coincidenza a Bv S.Zaccaria con una corsa ivi partente diretta a Cesena, con tragitto via Castiglione. 

Il ramo da/per Forlimpopoli della 149 conserva ancora oggi tante particolarità del servizio svolto un tempo dalla 135, complice il fatto che in fase di riprogrammazione sono state mantenute le possibili coincidenze storiche, con un servizio attivo dal lunedì al venerdì. 
Allo stato attuale infatti la corsa mattutina della 149 da Forlimpopoli parte alle ore 6:35 e termina a Casemurate alle 6:55 dove incontra la corsa “storica” proveniente da Cesena, con partenza prevista dal PuntoBus alle 6:37 ed arrivo a Marcegaglia alle 7:46.
Due sono ancora oggi le percorrenze disponibili per il ritorno. La prima corsa ha origine a Casemurate alle 17:50 ed attende la coincidenza da Ravenna, garantita dalla corsa avente origine alle 17:10 presso l’Enichem, la quale raggiunge l’autostazione di Cesena su percorso “via Dismano”. 
La seconda percorrenza invece anticipa il luogo di partenza a Bv S.Stefano dove, alle 18:41 incontra la corsa partita dall’autostazione ravennate di P.le Aldo Moro alle 18:20 ma che, a differenza della precedente, raggiunge il PuntoBus cesenate con tragitto “via Castiglione”, lasciando quindi via Dismano poco prima dell’abitato di S.Zaccaria. 
Entrambe le corse provenienti da Ravenna risultano essere state troncante in testa con l’introduzione dell’orario invernale 2017/2018 visto che, fino al termine del periodo estivo conclusosi alcune settimane or sono, ambedue avevano origine presso lo stabilimento Marcegaglia rispettivamente alle 17:05 e 18:05: che siano state vittime anch’esse della diminuzione dei lavoratori pendolari?

Pensando a questa “perdita” ed osservando l’autobus della 149 diretto a Forlimpopoli, mi sono trovato a riflettere su quando tale cittadina, posta a metà strada tra i due capoluoghi della provincia forlivese-cesenate, fosse fino a non molto tempo fa un crocevia di corse rivolte agli operai. 
Per chi aveva la necessità di raggiungere Ravenna ed il suo polo chimico/industriale, oltre al binomio 135-149, giornalmente si poteva contare su un prolungamento lungo la via Emilia, presente sul primo giro mattutino e sull’ultimo della sera della linea 156 (Forlì – Ravenna); tra Forlimpopoli e Forlì le corse un erano inserite nei quadri orari della linea 134 (Bertinoro – Forlì), ivi rimasti fino al passaggio delle linee “per Ravenna” all’agenzia ravennate (anno 2005).
All’interno della 134 vi erano inoltre, sempre dal lunedì al venerdì, due coppie di corse, anch’esse indirizzate agli operai, le quali collegavano Forlimpopoli con Villanova di Forlì dove ha sede lo stabilimento forlivese del gruppo Electrolux (ex Zanussi). Tali corse sono state soppresse non molti anni fa, causa la scelta, da parte della multinazionale , di ridurre la produzione dello stabilimento forlivese. 
Per coloro che ancora oggi si recano alla “ex Zanussi”, si può contare sulla linea 137 (Borello – Forlimpopoli – Forlì – Electrolux), storica tratta di ATR, attiva con una coppia di corse, anch’esse con validità dal lunedì al venerdì. 

Per concludere questa trattazione si allega uno scatto che ritrae il Man Lion’s Intercity matr. 34292 ritratto lungo la Dismano, qualche centinaia di metri prima di imboccare la provinciale che lo condurrà dapprima a S.Maria Nuova poi, dopo aver percorso alcuni Km sulla via Emilia, a Forlimpopoli. 

Francesco Gardini – 24/10/2017

domenica 22 ottobre 2017

Un ulteriore Crossway LE in Romagna, ma sul TPL di Bologna




Nell’ultimo periodo è stato immesso in servizio un nuovo mezzo volto ad operare all’interno del bacino bolognese di TPB.

Si tratta di un IvecoBus Crossway LE Line di proprietà dell’azienda Ricci Bus di Bagnara di Romagna, ai confini occidentali della provincia di Ravenna.
Il mezzo è caratterizzato dalla livrea blu con fascia bianca, tipica dei mezzi bolognesi. È dotato di targa “FK”, a conferma della recente immatricolazione, e sul muso campeggiano i loghi di Coer Bus, ovvero il consorzio a cui fa parte l’azienda ed a cui è affidato il turno che svolge, e la matricola 2243, che rispetta i canoni di TPB. Relativamente a quest’ultima, fino a non molto tempo fa apparteneva ad un altro mezzo, per l’esattezza un Iveco Carvin ex Tper, anch’esso di proprietà di Ricci Bus, ma che, come accaduto in altri casi, a seguito della dismissione del mezzo che la possedeva, è stata riassegnata ad una vettura immessa successivamente in servizio.

L’entrata in servizio di questo nuovo Crossway ribassato probabilmente segnerà la fine di uno dei Menarini M201/2 SLI ancora superstiti all’interno del parco mezzi dell’azienda di Bagnara di Romagna ed utilizzati sulle linee che gravitano attorno ad Imola. Allo stato attuale però, il nuovo Iveco svolge servizio su un turno dove fino a non molto tempo fa era presente un Man Autodromo Regional.


Nella foto, scattata ieri pomeriggio, il nuovo Crossway di Ricci Bus stava svolgendo una corsa della linea 151 (Imola - Lugo), proveniente dall’autostazione di Imola e limitata alla stazione ferroviaria di Massa Lombarda, località dove ho avuto modo di immortalarlo. 


Gian Marco Assirelli - 22 ottobre 2017

mercoledì 18 ottobre 2017

Il Setra a tre assi nella vallata del Senio



La morfologia della provincia di Ravenna risulta prevalentemente di tipo pianeggiate, con l’unica eccezione di due grandi vallate, quella del Senio e quella del Lamone. Come noto, il principale vettore di TPL che opera all’interno di quest’ultima area è la Cooperativa Trasporti di Riolo Terme.

Nel parco mezzi della “Cooperativa”, tra le vetture extraurbane, spiccano indubbiamente i Setra S417 UL, della lunghezza di 14 metri e caratterizzati dal colore verde chiaro. Tuttavia il modello predominante è il suo predecessore, nella versione dodecamentrica, ovvero il Setra S315 UL, presente in 12 unità ed in tre varianti di livrea.
Per quanto riguarda i “417”, ne sono presenti tre, aventi matricola 26, 44 e 45, acquistati in periodi diversi. Il primo ad arrivare è stato il matricola 44, nel 2008, seguito dalla 45 nell’anno successivo, mentre il più recente è la 26, acquistata nel 2011.

Durante il periodo invernale i tre Setra lunghi si possono trovare principalmente sulle corse scolastiche di alcune linee. 
La prima, anche per importanza e numero di corse, è la 3/RA, o 195 secondo la nuova numerazione, che collega Faenza con Castel Bolognese, Riolo Terme e Casola Valsenio, solcando la vallata del fiume Senio. Nel solo periodo invernale è attivo anche il prolungamento a sud che da Casola arriva fino a Palazzuolo sul Senio, situato in Toscana, nella provincia di Firenze, e raggiunto dagli autobus della Cooperativa solamente due volte al giorno. Dall’altra parte, ovvero a nord, è presente un’altro prolungamento della linea, attivo durante tutto l’anno, compresi i giorni festivi, che da Faenza (partendo da Riolo) conduce fino al polo chimico di Ravenna. In entrambi i casi, i prolungamenti vengono effettuati con mezzi non più lunghi di 12 metri.
Tra le numerose corse che collegano Faenza con la vallate del Senio, circa la metà sono limitate a Riolo Terme, facendo capolinea alla locale autostazione oppure in corrispondenza dello stabilimento termale, mentre la restante parte prosegue fino a Casola Valsenio. Di tutte le corse, in entrambe le direzioni, alcune transitano per la stazione FS di Castel Bolognese, garantendo la coincidenza con il treno.
Inoltre, i Setra S417 (assieme ai VDL Lexio da 13 metri, a due assi) trovano spazio anche su alcune corse della Riolo - Imola (linea “2/516” o 198) oppure sulla variante della 3/RA (distinta dalla nuova classificazione dal numero 196) che da Riolo conduce alla “Bassa Romagna”, ovvero le zone di Lugo, Massalombarda e Bagnara. Infine, nella scorsa stagione invernale, i “Setroni” hanno fatto la propria comparsa anche su un giro pomeridiano della 23/FO (189) tra Faenza e Tredozio, nei giorni della settimana in cui risultava più affollato.

Durante il periodo estivo l’impiego dei Setra a tre assi assume una minore importanza, data l’assenza delle corse frequentate dagli studenti, per cui può diventare più difficile trovarli per strada. Il loro impiego infatti dovrebbe essere limitato ai casi in cui si prenotano gruppi numerosi, oppure per evitare di tenere fermi questi mezzi per tre mesi consecutivi.

Ad inizio settembre, con ancora in vigore gli orari estivi, ho avuto modo di incontrare ed immortalare il “Setrone” matricola 45 della Coop Trasporti di Riolo sulla corsa partita alle 10.25 dall’autostazione di Faenza e diretta a Casola Valsenio. 
Nella foto è ritratto in una lieve salita lungo la Strada Provinciale 306, tra Borgo Rivola e Casola Valsenio.



Gian Marco Assirelli - 18 ottobre 2017

lunedì 16 ottobre 2017

L’apparizione del “vecio 370” sulla 182 per Alfonsine.



Osservando ed analizzando attentamente la realtà trasportistica, nel nostro caso quella romagnola, si possono incontrare differenti “insidie” che possono portare all’errore: una di queste è pensare che un autobus sia stato accantonato dall’azienda di appartenenza, o al limite relegato a “scorta fredda”, poi, quando meno ce lo si aspetta, trovarselo davanti ai propri occhi!!!

In un mercoledì mattina del mese di settembre mi sono recato a Lugo di Romagna dove, in concomitanza con la giornata del mercato settimanale, sono presenti una serie di servizi pensati e studiati per tutti coloro che, sia all’interno della cittadina, sia dalle località limitrofe, intendono recarsi a fare acquisti presso i banchi degli ambulanti utilizzando il servizio di TPL; su questo però ci soffermeremo prossimamente con opportuni testi.
Oltre al servizio mercatale, la mia curiosità è stata inaspettatamente attratta dal transito di una corsa di metà mattina della linea “Start” 182 (Lugo – Fusignano – Alfonsine), più precisamente quella feriale invernale avente origine alle 10:35 presso l’autostazione lughese, svolta in sub-affido dalla locale “Zaganelli Group”. Pochi minuti prima del passaggio mi trovavo nei pressi della Stazione Ferroviaria quando, in lontananza, ho notato una sagoma bianca con un qualcosa di “vintage” attorno a sé: era lampante che non si trattasse di un autobus moderno, o per lo meno di recente acquisizione. Ma lo stupore è aumentato con la consapevolezza di stare osservando un mezzo che, altre al bianco dominante, aveva la parte inferiore del muso di colore nero ed il display di destinazione “piccolo” posizionato, per chi osserva, in alto a sinistra. Ho pensato subito: sarà mica il 370S!?!? Ebbene, era proprio lui!!!
Il “370S.12.30 di Zaganelli”, altri non è che uno dei due acquistati da ATM Ravenna nel corso dell’estate del 1993, immatricolati per la prima volta all’inizio del mese di agosto e dotati in origine di matricole 5 e 6; quello in questione è la “ex 6”.
Entrambe le vetture, in origine contraddistinte dalla livrea blu ministeriale con fascia bianca della regione Emilia-Romagna, hanno svolto servizio presso l’azienda pubblica ravennate fino al 2005 quando, alcuni mesi dopo l’ultima gara avvenuta in tale bacino provinciale per l’affidamento dei servizi di TPL, gli autobus in uso alle aziende private sono stati ceduti alle medesime: tra di essi anche i due 370S.12.30, con la 5 che finisce nelle mani di un’altra azienda lughese, la “Manenti”, mentre la 6 appunto a “Zaganelli”. A quest’ultimo vettore viene ceduto da ATM anche l’Iveco 370S.10.24/T matr. 614, classe 1989, già vettura 14 di AMF Faenza, poi dismesso nel corso del 2009.
Per quel che concerne le ex vetture 5 e 6, negli anni a venire, entrambe cambiano livrea (la data esatta non è nota), ricevendo il classico bianco che contraddistingue la maggior parte degli autobus in servizio nel TPL del bacino Romagnolo; ad accomunare le due vetture anche il fatto di continuare ad essere impiegate prevalentemente sulle varie corse in sub-affido ai rispettivi vettori.
Nella storia di questi due mezzi va menzionata la dismissione della ex 5, avvenuta nel corso del 2016 quando la “Manenti” ha acquistato lo Scania DeSimon IL3 ex vettura 317 di ATAP Pordenone.
Per quel che concerne la ex 6 invece, con l’arrivo, all’interno della flotta di “Zaganelli Group”, degli ultimi due Volvo 8700 LowEntry (l’azienda ne possiede in tutto cinque, quattro da 12 metri ed uno da 14,5 a 3 assi), complice anche la sua sempre più rara presenza in linea, si è pensato ad una sua possibile dismissione e nell’eventualità di non vederla più in servizio con l’avvento della stagione invernale 2017/2018: il fatto di averla incontrata ancora in servizio ci ha fatto tirare un “sospiro di sollievo”.

Visto che ci siamo vogliamo spendere due parole sulla linea 182 del bacino di Ravenna, una delle varie tratte che garantiscono le interazioni tra la cittadina di Lugo e quella di Alfonsine; per farlo, se si analizza il tragitto partendo dall’autostazione lughese, si esce dal centro cittadino toccando la stazione ferroviaria, l’ospedale e la zona più prossima a P.za Garibaldi, percorrendo via Mentana e la Provinciale Quarantola fino al raggiungimento di Fusignano. Dopo quest’ultima cittadina il tragitto subisce una doppia biforcazione, lungo gli argini del fiume Senio: la diramazione più prossima a quello destro prevede transito su via Rosetta, effettuando transito all’interno dell’omonima località, con gli autobus che entrano ad Alfonsine percorrendo via Roma, P.za Monti, C.so Garibaldi, raggiungendo la stazione ferroviaria attraverso via Reale. La seconda diramazione invece, detta “via San Savino”, prevede transito sulle vie S.Savino e  Stroppara, entrando ad Alfonsine da nord, sempre lungo la Reale (storica SS16), coi bus che vanno a concludere il loro tragitto o presso la stazione ferroviaria o in p.za Monti.
Relativamente al tracciato della 182 vi sono da aggiungere tre diramazioni. La prima, attiva tutto l’anno, consente di raggiungere l’abitato di Maiano Monti; le restanti due, scolastiche, di effettuare transito rispettivamente presso le località di Bizzuno e Masiera.
La 182 è una di quelle tratte extraurbane del bacino ravennate in carico a Start Romagna, sulla quale si può riscontrare la presenza di vettori privati facenti parte del gruppo “CoerBus”, tra i quali, oltre a “Zaganelli”, vanno citate le aziende “Pollini Stefano & Giuseppe”, “Manenti” e “Gamberini Bus”. Questa promiscuità fa sì che sulla 182 si possano incontrare differenti modelli di autobus in allestimento interurbano, compresi a livello di dimensioni tra il furgone stile “Daily” ed il LowEntry da 13 metri.

Francesco Gardini – 16/10/2017

giovedì 12 ottobre 2017

L’Urbanway perlato di “Boldrini”.


La seconda settimana del mese di ottobre dell’anno corrente, il 2017, segna l’immissione in servizio, sul territorio romagnolo, più precisamente all’interno del bacino di Rimini, di un nuovo autobus urbano destinato ai servizi di TPL. Protagonista dell’evento è questa volta una delle aziende private operanti in qualità di sub-affidataria sulla rete di “Start Romagna”: trattasi della “Autolinee Boldrini”, storica realtà trasportistica riminese attiva prevalentemente nell’ambito dei servizi gran turismo, ma anche nella gestione di linee scolastiche e, come menzionato, di trasporto pubblico. 
Il nuovo varo della “Boldrini” riguarda un IvecoBus Urbanway 12mt Cursor, modello di autobus già presente all’interno del territorio provinciale, come noto, con 16 unità immatricolate nella prima parte di quest’anno e facenti parte della locale flotta di “Start” (serie 32141-56).
Distinguere la new-entry di casa “Boldrini” da tali vetture è qualcosa di molto facile, complice il fatto che essa racchiude al suo interno una serie di particolarità estetiche, possedute per il semplice fatto che si tratta di un autobus utilizzato in passato da IvecoBus come dimostrativo/espositivo; è infatti uno tra i primi Urbanway usciti di fabbrica, la cui costruzione è verosimilmente databile all’anno 2014.
Il primo elemento identificativo dell’Urbanway di “Boldrini” è la livrea bianco-perlata che talvolta viene definita dagli “Apatras” come “camaleontica”, visto che gli autobus che la possiedono sembrano variare la tonalità della propria colorazione in base alle condizioni di illuminazione: tali mezzi a volte possono sembrare addirittura grigi!!!
Vi è poi la matricola identificativa, a sole quattro cifre, che le ha conferito la denominazione de “la 8103”; l’Urbanway in questione è infatti stato numerato all’interno della serie 8100 che raggruppa gli autobus urbani di proprietà di “Boldrini”. 
Per quel che concerne invece gli allestimenti si può riscontrare la presenza di vari componenti forniti solitamente dal costruttore in qualità di optional. Osservando ad esempio le fiancate del mezzo si può notare, su entrambi i lati, una vetrata aggiuntiva posta al di sotto di quelle principali: entrambe conferiscono una maggiore luminosità all’interno del mezzo. Nella testata anteriore, oltre ai classici gruppi ottici con luci di posizione al led, sono presenti i fendinebbia che si attivano anche singolarmente ed automaticamente, a luci accese, quando l’autobus è in fase di sterzata. 
Relativamente alla parte esterna di può notare che il mezzo possiede una tipologia di pannelli di destinazione a led arancio generalmente non riscontrabile sugli autobus circolanti all’interno del bacino “ex Tram”: trattasi infatti di display a marchio “Ugo Ameli” che vanno a spezzare il predominio in loco di quelli prodotti da “Aesys”. I pannelli sono tre: uno anteriore (dimensioni 160x19) ed uno laterale (da 92x12) capaci di contenere sia numero di linea che destinazione; sul retro vi è inoltre un semplice “porta numero”.
Pur essendo la 8103 il primo autobus urbano del territorio riminese a possedere display a marchio “Ameli”, non si tratta del primo veicolo per i servizi di TPL operante su scala provinciale: in passato infatti erano dotati di tali pannelli i Cacciamali TCI 10.5 Sigma “ex FER”, presenti all’interno del bacino della Val Marecchia con due unità (originali vetture 658 e 660, attuali 34055 e 34056); la sostituzione con gli “Aesys” è postuma all’ingresso nella flotta di “Start”. 
Tornando alla 8103 possiamo dire che a bordo è capace di ospitare 98 passeggeri, la maggior parte dei quali in piedi; le sellerie presenti sono a marchio “Compin”, di colore blu con bordi grigio chiaro. Ovviamente all’interno dell’autobus non può mancare la postazione per l’alloggiamento della carrozzina. 

Vogliamo sottolineare che le caratteristiche estetiche riscontrate sulla nuova 8103 sono presenti anche su un altro Urbanway circolante in Romagna: trattasi della vettura 10445 di “Start”, anch’essa ex veicolo espositivo di “Ivecobus”, che si differenzia dall’ultima “new-entry” per il fatto di essere alimentata a metano. La 8103 è invece dotata del famoso motore Cursor 9 Euro VI a gasolio, una delle caratteristiche che rende questo autobus similare ai “fratelli” della serie 32141-56. Tra le altre caratteristiche comuni a questi ultimi vi è ad esempio la presenza di 3 porte roto-traslanti, nonché dei vari accorgimenti propedeutici allo svolgimento del servizio nel territorio riminese.

Nelle sue prime giornate di servizio, si è potuta riscontrare la presenza della 8103 prevalentemente sulla linea 9, la  “grande diametrale” che si muove nella porzione territoriale compresa tra l’aeroporto “Fellini” di Miramare e la cittadina di S.Arcangelo di Romagna, sulla quale la “Boldrini” è titolare di numerose corse e di differenti TM. 
E’ proprio sulla 9 che ci è capitato di incontrare la 8103, più precisamente in attesa di partire dal capolinea di S.Vito, posto lungo il ramo “A” della tratta; la vettura svolgerà una corsa del primo pomeriggio della 9T, con tracciato che quindi, una volta oltrepassato l’ospedale “Infermi”, prevede il raggiungimento dello scalo aeroportuale effettuando transito lungo le vie Tommaseo e Cardano. 
Che dire: “Buona Vita 8103”!!!

Francesco Gardini – 12/10/2017

mercoledì 11 ottobre 2017

175 Morciano – Mondaino - Tavoleto, linea di confine.


Nella realizzazione delle nostre “narrazioni trasportistiche” diventiamo sempre più consapevoli di quanto riusciamo ad essere a contatto con il territorio romagnolo e, per realizzare questo, cerchiamo sempre di andare ad analizzare in modo capillare le varie tratte, di differente natura, che si muovono all’interno del bacino trasportistico a noi più vicino.

Questa volta scendiamo nella parte più a sud della Romagna, più precisamente nella zona più prossima al confine con la regione Marche, per andare ad analizzare una delle linee extraurbane gravitanti sulla cittadina di Morciano di Romagna, nello specifico quella contraddistinta dal numero 175.
Questa linea, attiva nell’intero arco dell’anno, ha il compito principale di servire le località dell’Alta Val Conta, partendo ovviamente dal principale capolinea morcianese, quello di piazzale Risorgimento, dove le linee che vi si attestano effettuano accesso effettuando transito lungo via Roma, uscendo poi percorrendo viale XXV Luglio. Si lascia la cittadina morcianese per mezzo di un precorso ad uncino, complice il transito sulle vie Ponte Ventena e Diomede Forlani, arteria quest’ultima abbandonata svoltando a destra su via Cà Fabbro, percorsa fino al suo termine dove, all’altezza del cosiddetto “Bivio 5 Quattrini”, ci si inserisce sulla Provinciale 44, nota anche come via Ponte Rosso. 
Lungo tale arteria viaria, caratterizzata da continui sali-scendi, curve e controcurve, alcuni tornanti, ma con tutto attorno lo splendido scenario delle verdeggianti colline riminesi, si incontrano nell’ordine gli abitati di S.Maria del Monte e San Rocco, giungendo poi presso la cittadina di Saludecio; dopo di essa l’arteria viaria solcata cambia numero identificativo, diventando SP17. Procedendo sulla medesima si giunge poi al caratteristico borgo di Mondaino, servito dagli autobus della 175 con un ingresso-regresso fino al raggiungimento della Rocca Malatestiana, transitando dinnanzi alla sua “Porta Marina” che si affaccia su via Borgo.
Usciti da Mondaino, il percorso principale della linea 175 prevede il proseguimento fino al raggiungimento della  cittadina di Tavoleto, posta nella provincia di Pesaro-Urbino. Per farlo ci si inserisce sulla SP80 toccando gli abitati di Cerreto, Levola e Cà Schirpo. Giunti a Tavoleto, gli autobus si attestano presso piazza Vittorio Emanuele, nei pressi della pensilina posta al di fuori del Castello. 



Ovviamente anche la 175 presenta nel proprio programma di esercizio differenti prolungamenti e/o deviazioni di percorso. 
Relativamente alla fascia collinare, il prolungamento di maggiore rilievo ha origine a Mondaino e fa sì che gli autobus, percorrendo la SP17, raggiungano Montegridolfo e Trebbio. Tale prolungamento viene percorso per intero da una coppia di corse nei giorni di scuola, limitatamente a Montegridolfo con un giro nei feriali estivi.
All’interno della cittadina di Morciano non può mancare, anche per la 175, l’appendice scolastica dal locale centro studi. 
Degna di nota è anche la particolare corsa scolastica “diretta” Tavoleto-Rimini Centro Studi delle 6:25, la quale prevede percorso tradizionale fino a Bivio 5 Quattrini, servendo poi Pianventena, dopo la quale si affronta la circonvallazione di S.Giovanni in Marignano, andando poi ad effettuare percorso autostradale sulla A14 tra i caselli di Cattolica e Rimini Sud. 

La linea 175 vanta al proprio interno alcuni interessanti abbinamenti. Il primo, quello più frequente, è con la linea 180 la quale prevede l’arrivo in alta Val Conta lungo la provinciale 36, toccando abitati quali Serdabone, Serra, San Felice e Montefiore Conca. L’abbinamento 175-180 (o viceversa) fa sì che gli autobus compiano un percorso ad anello, sia in senso orario che anti-orario, facente perno su Morciano, il quale tocca Montefiore, Tavoleto, Mondaino e Saludecio. Da sottolineare che presenza in loco della 180 garantisce ad esempio, nelle giornate scolastiche, lo svolgimento della prima corsa mattutina in direzione Morciano, avente origine presso la già citata località di Trebbio di Montegridolfo.
Altro abbinamento previsto per la linea 175 è quello con la 134 (Morciano – Cattolica), attivo soprattutto in estate al fine di garantire una serie di interazioni tra l’altra Valle del Conca ed il mare. Grazie a tale abbinamento  la 175 viene garantita, nei mesi estivi, anche nei giorni di festa, grazie a due coppie di corse, una delle quali, mattutina, limitata a Mondaino. L’accostamento con la 134 inoltre, nei giorni di scuola, permette agli studenti fruitori della 175 di raggiungere al mattino il centro studi morcianese. 


Vogliamo poi sottolineare il fatto che, oltre alla 175 ed alla citata 180, nell’alta Val Conca, relativamente alle giornate scolastiche opera anche la linea 174 (Rimini FS – Trebbio di Montegridolfo) la quale possiede, tra le varie particolarità, quella di percorrere la porzione tra Morciano e Saludecio lungo la SP17, toccando gli abitati di Monte del Prete, S.Ansovino e La Piana. 
Ad incrementare l’offerta di TPL, in quella porzione del territorio Riminese, vi è anche il servizio a chiamata “Conca Bus”, fondamentale soprattutto per garantire gli spostamenti anche nelle fasce orarie di morbida. 



All’interno del testo abbiamo volito inserire tre scatti, tutti realizzati da Giacomo Eutizi. Il alto si può osservare l’Iveco 370.12.L25 matr. 34136, vettura “ex Fer” dismessa nel corso dell’anno corrente (2017), ritratta fuori dal castello di Mondaino, eccezionalmente impiegata sulla 175 durante l’inverno appena trascorso. 
La seconda immagine ritrae invece l’Irisbus SFR 162 CrosswayLE matr. 8513 di Cosmobus, ma in uso a “BonelliBus”, in attesa di partire da Trebbio di Montegridolfo sulla corsa scolastica delle 7:12 diretta a Morciano, con prosecuzione sulla 134 per Morciano CS e Cattolica. 
Infine non può mancare un “Cacciamaialino”, modello di autobus che la fa da padrone nell’alta Val Conca: protagonista è la 8401, appartenente anch’essa a Cosmobus, affidata sempre a “Bonelli”, ma fino al termine della scorsa estate utilizzata dalla ditta “Bacchini”, recentemente scomparsa dallo scenario del TPL Romagnolo. 
Infine, per concludere, proponiamo la mappa della linea 175 Morciano – Mondaino – Tavoleto. 

Francesco Gardini – 11/10/2017

lunedì 9 ottobre 2017

Anche il Myway 20703 diventa “all white”


Continua il riammodernamento degli Iveco / Irisbus Myway di Start Romagna. Dopo i due riminesi “ex FER”, vale a dire 34202 e 34203, ora tocca ad uno di quelli del bacino di Forlì-Cesena.

Nei primi mesi del 2017, infatti, l’azienda di TPL romagnola aveva emesso un bando per l’affidamento della riqualificazione di venti Myway, da attuarsi tra il 2017 e il 2018, che comprendeva le vetture ex-ATR da 20700 a 20708 (di colore verde) e delle ex-FER da 34203 e 34213 (la prima blu, le altre grigie). La principale particolarità dell’intervento era la riverniciatura in bianco delle vetture.
La prima vettura ad essere riverniciata, come già visto di recente, è stata la riminese 34203, anticipata solo dalla “gemella” 34202, che però non era compresa nel bando sopra citato. Il secondo mezzo ad essere riammodernato è, appunto, uno degli ex ATR.

La 20703 già da alcuni anni è assegnata ai turni in subappalto a CR-Bus di Forlì; nel corso della scorsa stagione invernale è stata relegata in modo fisso al TM 661 di Rocca San Casciano, sempre in gestione a “CR”, che comprende alcune corse di 127 tra Rocca e Forlì. 
Dopo essere stata fermata, nel corso dell’estate, per essere mandata in carrozzeria, torna in servizio durante la prima settimana di ottobre e viene riassegnata quasi subito al suo “vecchio turno” 661.
Merita ricordare che i nove Myway verdi ex ATR interessanti dall’intervento di risanamento sono attualmente tutti assegnati a turni in subappalto ad aziende esterne, ed in particolare sei di questi a CR-Bus, su nastri uscenti dal deposito di Forlì o da residenze ad esso dipendenti. 

Nella foto, scattata sabato scorso, è ritratta la 20703 in piazzale della Vittoria a Forlì, quasi al termine di una corsa pomeridiana di 127 proveniente da Rocca San Casciano e diretta a “Forlì FS”.


Gian Marco Assirelli - 9 ottobre 2017

venerdì 6 ottobre 2017

La 151 Imola - Lugo.



La Romagna da sempre è una sorta di “terra di confine”, forse complice la sua conformazione geografica o il susseguirsi delle varie popolazioni che l’hanno abitata, fattori questi che in certi casi ne han condizionato, in bene ed in male, la sua storia. 
Nell’immaginario comune si pensa che il territorio romagnolo sia caratterizzato dalla somma delle aree provinciali di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, ma così non è: i confini della Romagna non sono istituzionali, bensì geografici, caratterizzati da corsi fluviali, da una porzione appenninica, dal Mare Adriatico, abbracciando così, al proprio interno, anche paesi e città appartenenti ad esempio alla provincia di Bologna o a quella di Pesaro-Urbino, nelle Marche.

Scendendo nel dettaglio della materia da noi trattata, quella trasportistica, c’è da dire che all’interno della Romagna si può riscontrare la presenza di linee appartenenti a livello istituzionale ad altri bacini trasportistici, complice il fatto di provenire da province il cui capoluogo non è insito nella nostra terra, ma che, se si analizzasse puramente l’aspetto geografico nel senso vasto del termine, si potrebbero definire in tutto e per tutto romagnole.
All’interno delle linee gravitanti sul bacino di TPL della provincia di Bologna vi à la 151, particolare per il fatto di collegare la cittadina di Imola, provincia di Bologna, con quella di Lugo, sotto Ravenna. Si tratta di una linea extraurbana interprovinciale, ma che di fatto si snoda per intero in Romagna, complice il fatto che Imola si trova a sud del torrente Sillaro il quale, lungo l’asse della via Emilia, segna il confine tra il territorio romagnolo e quello emiliano. 
Nella cittadina imolese la 151 ha capolinea posto presso la locale autostazione; usciti da essa i bus si immettono per un breve tratto sulla via Emilia, svoltando poi a sinistra su via Selice, la provinciale 610 che porta verso Conselice. Si percorre tale arteria fino al raggiungimento della borgata di Fluno dove, con svolta a destra, ci si inserisce sull’omonima arteria viaria, poi lasciata deviando a sinistra una volta raggiunta la rotonda con via Lune, facendo ingresso all’interno dell’abitato di Bubano. Alla rotonda posta nel cuore del paese si gira a destra su via S.Francesco, in direzione di Mordano dove, una volta inseritisi su via Lughese, inizia un lungo ingresso-regresso fino a Bagnara di Romagna, prima cittadina della provincia di Ravenna incontrata sul tracciato discendente, raggiunta percorrendo via Ponte (oltrepassando il Fiume Santerno), continuando su via Gramsci ed invertendo il senso di marcia all’interno del capolinea collocato accanto alla Rocca Sforzesca. 
Ritornati a Mordano si prosegue sulla Lughese Nord, che poi diventa via S.Lucia, fino a Massa Lombarda, dove  è previsto un ingresso-regresso per servire la locale stazione ferroviaria, effettuato solcando la SP253 “San Vitale”. Si percorre poi tale arteria in direzione Sud, toccando dapprima S.Agata sul Santerno, giungendo infine a Lugo, dove è previsto transito lungo via Foro Boario, sulla quale è collocato il capolinea per le corse ascendenti, mentre quelle in  arrivo si attestano poco più avanti, nei pressi di Piazza Garibaldi. 
Possibili deviazioni e prolungamenti.
Nell’intero corso dell’anno è presente un prolungamento dell’ingresso-regresso lungo la S.Vitale dalla stazione di  Massalombarda fino a Fruges e Ponte Massa, dove si inverte il senso di marcia una volta raggiunta la rotonda con la già citata “Selice”. 
Lungo tale arteria si incontra l’unica deviazione attiva nel periodo invernale per servire la località di Chiavica di Mordano, svolta effettuando transito sulle vie Colombarone Canale e Lune, garantita da una coppia di corse scolastiche limitate alla tratta Bagnara-Imola (e viceversa).

Relativamente al programma di esercizio iniziamo con le giornate feriali che vedono, nel periodo invernale, quattro corse feriali discendenti, tre per Lugo ed una limitata a Massa Lombarda, mentre in senso opposto le partenze sono due da Lugo ed una da “Massa”. Ad esse si aggiungono quattro corse scolastiche per senso di marcia, alcune delle quali con percorso limitato, oltre ad una coppia di corse svolte nei giorni non scolastici. 
Nel periodo estivo invece le partenze da Lugo sono quattro, tutte in direzione Imola, una in meno nell’opposto senso di percorrenza.
La linea 151 viene garantita per l’intero arco dell’anno anche nei giorni di festa, grazie a tre coppie di corse che nel periodo invernale percorrono tutte l’intera tratta, mentre in quello estivo si hanno due giri limitati tra Imola e Massa Lombarda, oltre ad uno fino del primissimo pomeriggio fino a Lugo (e ritorno).

Nelle giornate di scuola, inoltre, tra Imola e Lugo opera anche la linea 152, avente tracciato che si snoda prevalentemente lungo la “Selice” e la “S.Vitale”. Tale tratta è garantita da due sole corse: la prima, al mattino, parte da Massa Lombarda alle ore 7:00, giungendo alle 7:27 presso l’autostazione Imolese; di qui alle 13:20 ha origine invece la corsa di ritorno che prevede invece il raggiungimento di Lugo, con orario di arrivo fissato per le ore 13:54.

La 151 è una di quelle linee del bacino bolognese in carico a Tpb/Tper sulle quali si può contare la presenza delle aziende private, gran parte delle quali con sede nella provincia di Ravenna, riunite nel consorzio CoerBus: tra queste vi è anche la “F.lli Pollini” di Conselice. Tra gli autobus del proprio parco aziendale che si possono trovare sulla 151 vi sono anche alcuni Volvo B10 Poland appartenuti precedentemente a SAF Udine, due dei quali sono inseriti dell’organico del gruppo Tpb (vetture 2223 e 2224), mentre il terzo viene impiegato prevalentemente sulla linea “CoerBus” 179 del bacino di Ravenna, una scolastica che collega Argenta a Riolo Terme.
In allegato proponiamo uno scatto che ritrae il “Volvo” matr. 2224 in attesa di partire dal Foro Boario di Lugo sull’ultima corsa feriale pomeridiana estiva per Imola, prevista per le ore 17:25.

Francesco Gardini – 06/10/2017

martedì 3 ottobre 2017

Un 13 metri per Marina di Ravenna



Torniamo indietro di alcune settimane, alla scorsa stagione estiva, per parlare di una piccola particolarità presente all’interno del bacino di Ravenna.

La linea interessata è la 60, gestita da Start, attiva solo nel periodo estivo ed avente la funzione di supporto alla 70 tra Ravenna e Marina di Ravenna. 
Da una parte, il capolinea della 60 è fissato presso la stazione ferroviaria di Ravenna, mentre dall’altra, a Marina di Ravenna, in corrispondenza dell’imbarco del traghetto per Porto Corsini che attraversa il canale Candiano, in comune con la linea 70. Il tragitto, sia all’interno della città che fuori, segue quasi unicamente la via Trieste, fino a raggiungere il lungomare, in corrispondenza di Rivaverde, che percorre fino alle “porte” del centro di Marina di Ravenna, per poi proseguire fino al proprio capolinea attraverso alcune strade interne.
La frequenza è di una corsa ogni 30 minuti e gli autobus impiegano 47 minuti per compiere un giro completo, escludendo le soste ai capolinea. Pertanto per servire la linea sono necessari minimo due vetture, che effettuino la partenza da ogni capolinea una volta all’ora. 
La prima corsa di 60, contrariamente alla maggior parte delle linee che iniziano servizio tra le 6 e le 7 del mattino, è fissata solamente alle 9.48, da “Ravenna FS”.

La particolarità riscontrata la scorsa stagione estiva riguarda proprio la prima corsa, e il relativo rientro. Questo giro infatti non viene svolto dai due autobus che effettuano la linea durante il resto della giornata, bensì è inserito all’interno di uno dei tre turni extraurbani della residenza esterna di Sant’Alberto, che già da oltre un anno vede la presenza fissa di tre Ivecobus Crossway LE da 13 metri. 
Pertanto, sul primo giro della linea 60, in luogo dei comuni Citelis (o raramente un Urbanway), si può riscontrare la presenza pressoché fissa di uno dei “Cross” da 13 metri, registrando la stranezza di un bus extraurbano (seppur sia un Low Entry) su una delle linee per il litorale.

Nella foto vediamo la 34303 su via Trieste in uscita da Ravenna, sulla prima corsa di 60, diretta a Marina di Ravenna. 

Gian Marco Assirelli - 3 ottobre 2017