domenica 17 febbraio 2019

Il primo IvecoBus Crossway LE romagnolo sulla linea 104 (ex 44) per Castel del Rio




Ad Imola è facile incontrare quello che può essere definito come precursore dell’”invasione” degli interurbani low-entry a marchio Iveco Bus recentemente avvenuta in Romagna, nonché in tutto il territorio regionale.
Una peculiarità aggiunta, il fatto che venga normalmente impiegato su una tratta piuttosto particolare, che potrebbe essere considerata come l’unica linea suburbana di Imola.

Come noto, a cavallo dell’inizio del 2015, diversi autobus del bacino bolognese di Tper vennero venduti ai vettori privati che svolgevano in subappalto delle corse per conto dell’azienda di Bologna e Ferrara. Col passare del tempo, complice il cambio di esigenze del TPL, nonché l’elevata età di alcuni dei mezzi oggetto di passaggio, diverse aziende hanno acquistato indipendentemente altri autobus, nuovi od usati, per sostituire quelli “ex-Tper”.
Uno dei primi mezzi acquistati nuovi ad-hoc per essere utilizzati sulle linee del TPL bolognese è stato compiuto da Santerno Bus di Castel del Rio, in provincia di Bologna, facente parte del consorzio Coer-Bus, il quale raggruppa al suo interno la maggior parte delle società di autoservizi della Romagna, e non solo. Si tratta di un IvecoBus Crossway LE Line Euro6, caratterizzato dalla livrea bianca con fascia laterale blu (richiesta come vincolo, in alternativa a quella completamente blu, per i mezzi operanti per conto di TPB), nonché dai loghi Coer-Bus e quelli di TPB, ovvero la società che gestisce i servizi di TPL nell’area della provincia di Bologna, composta da Tper, Autoguidovie e Omnibus, quest’ultima conformata dai tre consorzi Coer Bus, Cosepuri e Saca Bus. Infine si aggiunge la matricola identificativa, 2221, che si integra con quelle del parco mezzi Tper.
Questo Crossway LE è stato immatricolato nel corso del marzo 2015, risultato così il primo di questo modello, a marchio IvecoBus, ad essere entrato in servizio nel territorio emiliano-romagnolo, anticipando di pochi mesi un primo lotto acquistato da Tper ed un altro da aziende associate in Saca Bus, nonché di seguito tutti quelli giunti presso le varie società presenti in Regione, che superano le cento unità. 

Il Crossway 2221 di Santerno Bus è facile da poter incontrare ad Imola mentre presta servizio sulla linea 104 che collega la città con la località collinare di Castel del Rio, situata a circa 25 chilometri di distanza, lungo la vallata del fiume Santerno, considerata all’interno dei confini della Romagna. La tratta risulta contraddistinta dal numero 104 solamente a partire da settembre 2017, mentre storicamente era classificata come linea 44, ed è caratterizzata da un percorso misto urbano ed extraurbano. Infatti, all’interno del centro abitato di Imola, la 104 si districa in un contorto itinerario che attraversa diametralmente la città, sovrapponendosi per buona parte a quello della linea urbana 4. Le due linee hanno, indicativamente, cadenza regolare alternata con una corsa ogni mezz’ora circa, tra l’Ospedale Nuovo e l’ufficio postale di via Greco, situato nella periferia nord.
Sulla linea 104, oltre al Crossway citato, vengono impiegati già da diversi anni anche i Mercedes Citaro interurbani da 12 metri di Tper od ex-Tper, caratterizzati dal pianale completamente ribassato, che risulta particolarmente idoneo, così come quello low-entry, alle caratteristiche della 104.

Merita inoltre aggiungere che nell’estate del 2017 l’azienda Santerno Bus ha immesso in servizio un ulteriore nuovo Iveco Bus Crossway LE Line, in questo caso caratterizzato dalla livrea blu con fascia bianca e dalla matricola 2244.

Nella foto, scattata in viale Andrea Costa ad Imola, in prossimità dell’incrocio con viale Carducci, nonché dell’”ingresso” al centro storico cittadino, è ritratto il Crossway LE 2221 in servizio su una corsa della linea 104 diretta verso Castel del Rio.


Gian Marco Assirelli - 17 febbraio 2019 

domenica 3 febbraio 2019

Dalla stazione ai musei, attraverso il centro storico: la 6 di Forlì cambia percorso




A partire da venerdì 1 febbraio 2019 è stata applicata un’ulteriore variazione alla rete urbana di Forlì, che entrò in vigore a luglio 2012, in sostituzione della precedente.
Si tratta infatti della terza significativa modifica che viene applicata alla linee urbane forlivesi, rispetto l’assetto originario, dopo la deviazione su piazza Saffi delle linee 2 e 3 nell’estate del 2017, nonché della 4 lo scorso settembre.

In quest’ultima occasione è la linea 6 a subire un rinnovamento, la quale continua ad essere caratterizzata dal transito attraverso le strette vie del centro storico, collegando ora due importanti punti della città, ovvero la stazione ed i musei cittadini.
Infatti, dall’entrata in vigore della nuova rete, nel 2012, tutte le linee urbane e suburbane vennero fatte attestare o transitare presso il nuovo terminal in corrispondenza della stazione ferroviaria di Forlì, ad eccezione della linea 6. Essa collegava diametralmente piazza Saffi con il quartiere Romiti, situato poco fuori le “mura” cittadine (come parzialmente avveniva già con la precedente rete del 1999), e con il parcheggio di viale Salinatore.

Con la nuova modifica non viene più servita la zona dei Romiti, dove continuano a transitare le linee 4, 11, 12, 91 ed S4, lasciando quindi una significativa copertura dal servizio di TPL, nonché viene rimosso il transito da piazza Saffi, che tuttavia viene comunque “sfiorata”, prevedendo alcune fermate a poche centinaia di metri di distanza. I compenso, ora la nuova linea 6 serve anche la stazione, dove effettua capolinea, nonché la zona dei Musei San Domenico, ovvero un’importante punto della città che finora risultava scoperto dal trasporto pubblico. Vengono ripristinate anche alcune fermate in corrispondenza dell’ex Ospedale Morgagni, nonché del Campus universitario, e del Tribunale, che risultavano non più servite da un anno e mezzo, a seguito dell’ultima modifica alla linea 2.




Analizzando ulteriormente il nuovo itinerario della linea 6 si può notare come esso sia di tipo circolare, nonostante sia caratterizzata da due capolinea, presso la Stazione FS e Porta Schiavonia; in corrispondenza di quest’ultimo però non viene effettuata alcuna sosta, risultando così come una semplice fermata intermedia.
La partenza è fissata presso la fermata denominata “Stazione FS”, ai bordi della rotonda di piazzale Martiri d’Ungheria, in comune con la linea 1A. Dunque, la linea percorre il viale della Libertà, corso della Repubblica fino a svoltare in via Flavio Biondo, proseguendo “dritto” su via Oreste Regnoli, via della Rocca (accanto alla Rocca di Ravaldino), vie Trieste / Bonzanino e viale Salinatore fino a porta Schiavonia. Da qui la linea si addentra nel centro storico attraverso corso Garibaldi fino a via Albicini, da dove inizia l’itinerario precedentemente non servito da alcun autobus. Da via Albicini, transitando accanto a Palazzo Romagnoli, prosegue su via Theodoli, in corrispondenza dei Musei San Domenico e piazza Guido da Montefeltro, e su via Pace. Di seguito riprende parzialmente il percorso del precedente itinerario della 6, nonché quello della 2 tra il 2012 e il 2017, passando per via Sfoza, via Trento, corso Diaz, via Primavera, via Orsi, quindi della Torre, piazzale Solieri (ex Ospedale Morgagni e Campus Università), via Laziosi, un brevissimo tratto di corso della Repubblica, via Cicognani (Tribunale), via Giorgio Regnoli, via Oriani e viale della Libertà, tornando quindi al capolinea della stazione.
Il tempo di percorrenza dell’intero giro è di 25 minuti e la frequenza è di una corsa ogni 30 minuti, con le partenze fissate ai minuti 17 e 47 dalla stazione (dalle 6.17 alle 20.17), richiedendo quindi l’impiego di una sola vettura per coprire l’intero servizio della linea. La validità delle corse è giornaliera; questo permette alla 6 di essere la linea forlivese più frequente nei giorni festivi, seguita dalla 91 (e 92 estiva) con una corsa ogni ora, e dalle altre linee urbane aventi frequenza bi-oraria od inferiore.




Nel primo giorno di servizio (lo scorso venerdì 1 febbraio), come prevedibile, la linea veniva svolta da uno dei Mercedes Sprinter Altas Cityline, immessi in servizio da Start Romagna solamente pochi mesi fa e già utilizzati sulla linea 6. Tuttavia dalla sera stessa, nonché nei due giorni successivi, le corse sono state coperte (probabilmente in sostituzione) da un Iveco Cacciamali Europolis.
Le foto, a testimonianza di quanto scritto, scattate in diversi momenti nei primi tre giorni di servizio del nuovo percorso, ritraggono l’autobus in servizio mentre transita in alcuni punti più significativi della città.
Nel primo caso, l’autobus stava percorrendo corso Garibaldi, subito dopo essere transitato di fronte a porta Schiavionia, visibile sullo sfondo.
Nella seconda immagine, l’Europolis si trovava su via Albicini, a pochi passi dai Musei San Domenico: il transito di un’autobus urbano da questa strada risulta essere un’assoluta novità.
Infine, nell’ultima foto lo stesso mezzo si trovava in sosta al capolinea della stazione: ora tutta le linee urbane e suburbane di Forlì transitano da lì.


Gian Marco Assirelli - 3 febbraio 2019