mercoledì 26 dicembre 2018

Cambiano gli orari dei treni per Ravenna: il TPL interviene a supporto




Lo scorso 9 dicembre sono entrati in vigore in tutta Italia, come accade annualmente, i nuovi orari ferroviari di Trenitalia, validi fino all’8 giugno 2019. Tra le principali novità che riguardano il territorio dell’Emilia Romagna vi sono le modifiche alla tratta Bologna - Ravenna - Rimini.

In particolare, sono aumentate le corse della tratta “via Ravenna”, permettendo di cadenziare il servizio con indicativamente un treno ogni ora, e sono stati ridotti i tempi di percorrenza necessari a raggiungere Ravenna e Bologna. Infatti, tra le due città la durata del viaggio viene ridotta di 12-14 minuti, garantendo il collegamento in un’ora e nove minuti, tramite la soppressione delle fermate tra Bologna ed Imola, nonché quella di Godo di Russi, per la maggior parte dei treni.
Tuttavia, se il servizio risulta migliorato per i pendolari che si muovono da Ravenna a Bologna, sono state riscontrate diverse criticità da parte degli utenti che utilizzano la linea per spostamenti più brevi, a causa dell’anticipo dei transiti, nonché della soppressione della fermata di Godo, che risulta essere un piccola stazione di provincia, ma che richiama un alto numero di utenti residenti nelle svariate località circostanti. Analogamente, anche sulla tratta Ravenna - Rimini sono insorte problematiche a seguito dell’eliminazione della fermata di Classe da diverse corse.

Al fine di cercare di contenere i disagi, sono stati istituiti nuovi collegamenti su gomma, che allo stesso tempo permettono anche di incrementare l’offerta del TPL in Romagna.
Il caso più significativo riguarda l’introduzione di otto nuove corse, quattro per senso di marcia, a validità feriale, della linea 176 di Start Romagna nella tratta completa tra Ravenna e Cervia, andando a sommarsi alle tre coppie di corse invernali già esistenti. Le nuove partenze a Ravenna sono fissate presso la stazione FS alle ore 11.10, 15.00, 17.35 e 19.25, mentre dall’autostazione di Cervia le corse sono previste per le 12.05, 15.55, 18.30 e 20.20.
Per la tratta Ravenna - Bologna, invece, sono avvenute modifiche e potenziamenti su più “fronti”. Dal 10 dicembre, la corsa scolastica della linea Start 155 da Ravenna per Faenza è stata anticipata di cinque minuti fino alla stazione di Russi, per poi riprendere la traccia oraria esistente, al fine di permettere agli utenti della stazione di Godo la coincidenza con il treno per Bologna presso la fermata di Russi. Tale modifica è poi stata annullata una settimana dopo, il 17 dicembre, ripristinando i precedenti orari, a seguito dell’introduzione da parte di Trenitalia della fermata a Godo nella traccia del Regionale 6468 proveniente da Ravenna.
Dalla stessa data, Trenitalia ha applicato anche alcune modifiche agli orari delle corse di due bus sostitutivi del treno della linea Ravenna - Faenza. L’autobus “BO313” delle 12.50 da Ravenna per Faenza è infatti stato posticipato di mezz’ora, alle 13.20, per consentire il rientro degli studenti diretti a Godo, ove il treno non prevede più la fermata. Inoltre, il sostitutivo “BO182” delle 13.53 da Russi per Faenza è stato posticipato alle 14.03, garantendo la coincidenza con il treno proveniente da Ravenna.
Infine, è stato istituito un nuovo collegamento, svolto mediante autobus, da Lugo verso Bagnacavallo, Russi e Godo, nelle tre fasce orarie di uscita degli studenti che frequentano gli istituti superiori di Lugo. Le corse prevedono la partenza dall’autostazione lughese (e successivamente il transito dalla stazione ferroviaria) alle 12.05, 13.05 (con 2 bus) e 14.05. Tale servizio risulta necessario al fine di garantire il rientro degli studenti che precedentemente usufruivano del treno, il quale ora transita dalla locale stazione 12 minuti prima (ai minuti 46, anziché ai 58), a causa alla soppressione delle fermate tra Bologna e Imola, necessario per velocizzare la tratta fino a Ravenna. 

A testimonianza delle novità al TPL, una foto che ritrae una corsa pomeridiana di nuova istituzione della linea 176 proveniente da Cervia e diretta a Ravenna, svolta da uno Scania DeSimon IL.3 di Start Romagna, mentre stava compiendo l’ingresso-regresso su via Standiana, in corrispondenza del parco divertimenti di Mirabilandia.


Gian Marco Assirelli - 26 dicembre 2018

giovedì 13 dicembre 2018

Dalle sponde del Lago di Losanna alla Riviera Romagnola: i dieci “Svizzeroni” per il bacino di Rimini.


L’autunno corrente, quello dell’anno 2018, ha portato, per l’ennesima volta, una ventata di ringiovanimento all’interno della flotta veicolare di Start Romagna. Nonostante vi siano state alcune new-entry vere e proprie, l’azienda pubblica romagnola ha dovuto fare ricorso anche al cosiddetto “ex novo”, più precisamente al mercato dell’usato estero, scelta che ha consentito comunque di ridurre l’età media della flotta veicolare nonché le emissioni di inquinanti nell’aria, con il pensionamento di vetture analoghe a quelle oggetto di immissione, ma con già molti anni di servizio alle spalle. 
Gli autobus acquistati in questa fase sono stati in tutto sedici, suddivisibili in due lotto differenti.

Del primo abbiamo già parlato su queste pagine: trattasi dei sei Mercedes Sprinter MB516 Cityline Atlas della serie 31101-31106, provenienti dalla città di Kaunas (Lituania) e destinati ad operare sulla linee 1 e 2 di Faenza, nonché sulla linea 6 della città di Forlì (vedi Sono in servizio i primi Mercedes Sprinter urbani).

Il secondo gruppo di veicoli conta invece al proprio interno dieci autosnodati Neoplan N4522/3 G Centroliner Evolution provenienti da Losanna (Svizzera), città che li ha visti protagonisti sotto le insegne della locale “TL”, azienda che li ha immatricolati per la prima volta nella prima parte del 2007. Presso tale vettore le vetture di tale modello erano numerate all’interno della serie 600 e dotate di livrea bianca e blu. 
Questi dieci snodati fanno parte di un lotto più cospicuo importato in Italia da un rivenditore del varesotto, operante nel commercio degli autobus usati; vetture sorelle di quelle acquistate da Start sono finite anch’esse in Emilia-Romagna in quanto entrate a far parte della flotta della bolognese & ferrarese Tper. 
Prima dell’arrivo in Romagna i dieci “Centroliner G” sono stati convertiti all’ “All-White” tipico degli autobus operanti sul TPL delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, nonché dotati di targhe, tutte appartenenti ad un lotto assegnato alla provincia di Varese. 
All’interno del parco veicolare di Start Romagna le dieci vetture sono andate a comporre la sotto-serie 36041-36050, venendo quindi inserite all’interno della serie che, fin dalla fine degli anni Novanta, sotto la gestione “Tram”, raggruppa al proprio interno gli autosnodati alimentati gasolio. 
Va sottolineato inoltre che, in termini di dimensioni, questi autosnodati costituiscono una vera e propria “new-entry” in Romagna, essendo i primi “over 18” circolanti nel nostro territorio, complice una lunghezza pari a 18,750 metri (circa).
A livello estetico questi Centroliner “snodati” sono caratterizzati, oltre che dalla già citata livrea bianca, dalla presenza di quattro porte a doppia anta roto-traslante, due posizionate nella parte anteriore, altrettante sul rimorchio. Come accade un po’ su tutti gli autobus moderni, le vetrate sono molto ampie per consentire una maggiore illuminazione interna. I gruppi ottici sono di forma circolare e vanno a spezzare le geometrie più decise presenti sulla parte esteriore degli autobus.


Questi Neoplan sono omologati per ospitare al proprio interno un totale pari a 146 persone; l’allestimento interno è prettamente suburbano ed i posti a sedere sono in tutto 42, con sellerie Kiel Centra dotate di imbottitura di colore blu con decorazioni pluri-cromatiche.
Il vano passeggeri può ospitare anche due carrozzine, con apposite postazioni collocate una nella parte anteriore, l’altra in quella posteriore; l’accesso a bordo avviene grazie a rampe manuali collocate in prossimità delle due porte centrali. 
A bordo non può ovviamente mancare l’impianto di condizionamento dell’aria, indispensabile nei mesi più caldi, quelli estivi.
A livello motoristico i Neoplan Centroliner G sono equipaggiati con propulsore Man D20 Common Rail alimentato a gasolio da 10518 cc, capace di erogare una potenza massima pari 257 Kw e rispecchiante la direttiva Euro 4.
Il cambio non può che essere automatico, a marchio ZF (6 marce + RM).
Ai fini dell'esercizio in linea, questi autobus sono stati equipaggiati con indicatori di destinazione “Aesys" a led arancio: il pannello anteriore è da 160x16 e ad esso si aggiungono tre “porta numero” a tre caseĺle (ognuna da 5x7), due dei quali laterali sul lato destro, il terzo collocato invece sul retro.
A bordo sono inoltre presenti l’apposito display per avvisi e comunicazioni, tre obly per il sistema tariffario Stimer e le emettitrici automatiche per la vendita dei biglietti. Ovviamente non può mancare il sistema satellitare di monitoraggio delle flotte, con computer di bordo SmartViewer dotato di software Mizar/Swarco.


Tutti i Neoplan N4522/3 G Centroliner Evolution sono stati assegnati al bacino di Rimini al fine di sostituire gli autosnodati più anziani, riconducibili nei sei BredaMenarinibus M 321U (serie 36001-36006) e nei due Iveco 491E.18.35 CityClass Cursor (matr. 36010 e 36011). 
L'immissione in servizio del primo di questi autobus è databile nelle ultime giornate del mese di settembre 2018, con la vettura 36043 impegnata su un TM che prevede l’effettuazione di alcune corse della linea 160 (Rimini – Novafeltria) collocate negli orari di punta di entrata e/o uscita degli studenti. 
Ad essa, nelle settimane successive, si sono poi aggiunte le altre nove vetture, utilizzate in maniera promiscua agli altri 18 metri operanti presso il bacino di Rimini, solitamente assegnati su TM che prevedono l’espletamento di corse individuate come ad alto carico.

In allegato abbiamo deciso di inserire due immagini: la prima riguarda la vettura 36043, incontrata in servizio sulla corsa della linea 94 con partenza alle ore 14:00 da Cesenatico v.le Roma, diretta a S.Mauro Mare, Bellaria, Igea Marina e Torre Pedrera. La seconda, realizzata da Roberto Renzi, ritrae la parte interna di uno dei primi  Centroliner G consegnati a Start Romagna. In aggiunta anche uno specchietto che rappresenta le corrispondenze tra le matricole possedute da queste dieci vetture presso “TL Losanna” e quelle che attualmente le identificano all’interno della flotta “Start”.

Francesco Gardini – 13/12/2018

giovedì 6 dicembre 2018

I leoni extraurbani grigi se ne vanno: arrivederci 688 & 689 !!!


Pur avendo subito un importante rallentamento, in terra di Romagna sembra non fermarsi il processo di ricambio generazionale degli autobus in uso sulla rete del TPL. Fino ad ora a farne le spese sono state generalmente vetture con alle spalle già decine di anni di servizio, i cui propulsori rispecchiavano classi ambientale come Euro 0, 1 e 2.
Macchine con queste caratteristiche non sono state le uniche ad essere state dismesse; in alcuni casi hanno lasciato il servizio autobus decisamente più recenti, risultanti però, all'interno della flotta di Start Romagna, degli autentici pezzi unici, in alternativa appartamenti a lotti numericamente esigui, fattore che va a scontrarsi con la moderna gestione dei parchi veicolari dove la fanno da padrone i “grandi lotti” contenenti al proprio interno numerosi autobus appartenenti ad un determinato modello.
Soffermandosi sugli autobus del bacino di Forlì-Cesena, in particolare su quelli destinati a svolgere servizio sulla rete extraurbana, nel corso del mese di novembre 2018 si è potuta registrare la dismissione dei due Man Lion’s Regio, classificati all'interno della flotta del vettore pubblico romagnolo con le matricole aziendali 20688 e 20689. Queste due vetture sono state formalmente sostituite da altrettante macchine appartenenti alla “casa del leone", ossia due nuovi Man R60 Lion's Intercity dotati di matricole aziendali 34296 e 34297, i quali sono andati ad aggiungersi ai cinque consegnati a fine 2016, ma immessi in servizio nei primi mesi dell'anno successivo, il 2017 (vedi Nel cesenate si aggiungono altri due Man Lion’s Intercity).

Per poter datare l’inizio della storia lavorativa di questi due “Regio” bisogna tornare indietro di una dozzina di anni. Correva infatti l'estate del 2006 quando per la prima volta appare, presso il deposito Pandolfa di Forlì, un “leone grigio” (soprannome dovuto al mix dato dal simbolo della casa costruttrice e dalla colazione di questi “Regio”), acquistato da Setram, azienda del gruppo E-Bus Spa, al fine di andate a sostituire uno dei tre Fiat 370.12.25 CAM I-80 (vetture 846, 847 e 859) ereditati da ATR ad inizio 2005 insieme alla gestione delle principali linee che collegavano il territorio forlivese e cesenate con Ravenna, passate dall'Agenzia Forlivese a quella Ravennate, identificabili con i numeri 135 (ora non più in uso), 149 e 156.
Il primo dei due Lion's Regio viene numerato con matricola 688, quindi all'interno della serie 600, quella che contraddistingueva la stragrande maggioranza degli autobus e dei mezzi di servizio di proprietà delle aziende del gruppo E-Bus Spa (e-bus, setram e saces), a partire dagli anni 2000 vero e proprio braccio operante dell’Agenzia ATR.
Questa “new-entry” ha suscitato non poco interesse in quanto si trattava di un autobus nuovo non a marchio Irisbus/Iveco, dotato tra l’altro di una livrea particolare (grigio metallizzato) e di sollevatore per poter far accedere a bordo le carrozzine.
Passano alcuni mesi, arriva il 2007 e con esso anche la seconda di queste vetture che viene numerata successivamente alla “sorella", quindi con matricola 689.

Per diversi anni il duo 688 & 689 è stato impiegato pressoché esclusivamente sulle tre linee sopra indicate, ossia 135, 149 e 156, passando attraverso la gestione dapprima di AVM, poi di Start Romagna, rimanendo assegnato ai due principali depositi della provincia di Forlì-Cesena, ossia il forlivese “Pandolfa”, in alternativa il cesenate “Spinelli”.
Questa situazione rimane stabile fino al settembre del 2014 quando gli autobus in uso sulle linee da/per Ravenna vengono rimpiazzati dagli Iveco 380E.12.35 EuroClass H Orlandi “ex ATM": quelli più anziani (Mercedes O407 ed O408) vengono inviati a demolizione, mentre quelli più giovani (tra i quali i due Lion’s Regio) ricevono le autorizzazioni per svolgere servizio anche sulla rete di ATR Forlì-Cesena. 
È questa una scelta che porta le vetture 20688 e 20689 ad operare su tratte fino a quel momento mai affrontate. 
Nel dettaglio, la 20688, dopo un brevissimo periodo passato presso il deposito di Cesena durante il quale si è potuto incontrarla in servizio ad esempio sulle linee che collegano Cesena al territorio cervese (241 e 277), è stata trasferita al “Pandolfa” di Forlì venendo impiegata quasi esclusivamente nel solo periodo invernale sui vari TM in sub-affido al gruppo CR-Bus; da menzionare anche la permanenza, nel corso del 2017, presso il deposito di S.Sofia, in suo alla ditta di “Mancini”, anch’essa consorziata in “CR”.
Per quel che riguarda il “post 2014”, leggermente differente nella parte iniziale la storia lavorativa della vettura 20689 che per circa tre anni è rimasta assegnata al deposito di Cesena, spesso titolare, nei giorni di scuola, di un TM che sconfina tra il TPL Forlivese e quello Ravennate, al cui interno sono inserite corse sulla linea 126 nella porzione compresa tra Casemurate e Forlì, nonché differenti corse sulla 149, particolari per non raggiungere mai Ravenna in quanto coincidenti con percorrenze dirette o provenienti dalla città Bizantina. 
Nel periodo estivo e nei non scolastici era facile incontrarla su un TM uscente dalla residenza esterna di Bora di Mercato Saraceno, al cui interno sono inserite le percorrenze, sempre sulla linea 149, della diramazione da/per Forlimpopoli. 
A partire dal settembre 2017 la ‘689 è stata anch’essa trasferita al deposito “Pandolfa”, finendo ad operare in modo similare a quello della “sorella” di un anno più anziana.

688 & 689, così simili, così diverse!!!
Esteriormente i due “Leoni Grigi” sono sempre stati pressoché identici: carrozzeria tipica dei Man Lion’s Regio nella versione con porta centrale a doppia anta ad espulsione.
La parte interiore era invece differente su entrambi.
In primis il propulsore: sulla 20688 è installato un Man D2866 LUH29 alimentato a gasolio rispecchiante la direttiva Euro 3, cilindrata pari a 11967 cc e potenza massima di 265 Kw;  sulla 20689 è invece presente il Man D2866 LUH13, sempre a gasolio, Euro 4, da 10518 cc, e potenza pari a 257 Kw.
Entrambe sono però dotate di cambio automatico. 
Differente anche l’allestimento interno: sulla 20688 presenti sellerie Vogel Sitze Arondo, mentre sulla 20689 le Vogel Sitze Top2020.

Visto che si tratta di vetture piuttosto giovani e con motorizzazioni rispecchianti classi ambientali alquanto recenti, l’interrogativo che balza immediatamente alla mente è: “Perché dismetterle così presto?”
Purtroppo negli ultimissimi anni i due “Leoni Grigi” non sono risultati troppo affidabili, complici differenti e frequenti problemi riscontrati in particolar modo per quel che riguarda l’elettronica: in più occasioni è capitato che entrambe le macchine rimanessero ferme per lunghi periodi.

La dismissione delle vetture 20688 e 20689 è databile all’interno del mese di novembre dell’anno corrente, il 2018, alcune settimane dopo la consegna dei due nuovi Man R60 Lion’s Intercity (vetture 34296 e 34297). 
Per loro si prospetta una nuova vita in quanto le due vetture sono state cedute in permuta alla Man Italia: chissà dove e presso quale azienda finiranno ad operare!?!?

In allegato al testo corrente proponiamo alcune immagini relative alla vita romagnola dei Man Lion’s Regio 688 & 689.

1 – In copertina uno degli ultimi viaggi della 20688, utilizzata nelle primissime settimane del periodo invernale 2018/2019 su di un TM in sub-affido a CR-Bus al cui interno sono inserite differenti corse sulla linea 134; tra di esse quella che prevede partenza alle 14:30 dal PuntoBus di Forlì e l’espletamento dell’intera tratta fino a Polenta, località collinare situata nel comune di Bertinoro, servita nelle sole giornate di scuola. (Foto Gian Marco Assirelli).

2 – Agli albori!!! La 688 nei suoi primi anni di servizio, ritratta presso piazzale Aldo Moro a Ravenna, in arrivo su una corsa della linea 149 proveniente da Cesena. 
Osservando la fiancata dell’autobus notare: il logo rosso di “Setram”, azienda all’epoca proprietaria di queste vetture, quello blu del gruppo E-Bus Spa, del quale la medesima faceva parte, e il simbolo di Mete, il gruppo che dal gennaio del 2005 ha in carico la gestione del TPL nella provincia di Ravenna. (Autore non noto).


3 – Sempre la 688, ma qualche anno più tardi, più precisamente nel breve periodo di appartenenza ad AVM (acronimo di Area Vasta Mobilità), azienda che ha raggruppato al proprio interno le tre realtà del gruppo E-Bus Spa (E-Bus, Setram e Saces) e che nel gennaio 2012 è confluita all’interno del “colosso” Start.
Siamo a Cesena ed il capostipite dei “Leoni Grigi” si sta dirigendo al locale PuntoBus dove avrà inizio una corsa di 149 diretta a Ravenna Zona Ind.le – Stab. Marcegaglia. (Foto Alessio Pedretti).


4 – Era AVM, ma questa volta la protagonista è la 689, ritratta in uscita dal centro di Ravenna su una percorrenza per Cesena della linea 149. (Foto Gian Marco Assirelli).


5 – Come già accennato, dal 2014, sotto la gestione di Start Romagna, i due Lion’s Regio iniziano a comparire anche sulle linee del bacino ATR. Tra le apparizioni degne di nota quella della 20688 impiegata su un TM della residenza esterna di Rocca S.Casciano in sub-affido al gruppo CR-Bus, fattore che ha comportato la presenza di tale vettura sulle corse della linea 127, la principale che serve la vallata del Fiume Montone. (Foto Gian Marco Assirelli).


6 – Prime giornate dell’estate 2015: la 20688, sempre assegnata a CR-Bus, svolge servizio per alcune giornate sulla 130, linea “per il mare” che collega la cittadina di Meldola a Cesenatico. (Foto Francesco Gardini).


7 – I due “Leoni Grigi”, a partire dal settembre 2014, vengono mandati ad operare prevalentemente sulle linee del bacino “ex ATR”; nonostante questo, in alcune sporadiche occasioni, sono tornati a lavorare anche sulle linee per le quali erano stati acquistati originalmente da Setram, ossia la 149 Cesena-Ravenna e la 156 Forlì-Ravenna. Nell’estate del 2015 la 20689 viene assegnata per un breve periodo su un TM del deposito “Spinelli” di Cesena operante prettamente sulla linea 149, ma al cui interno è inserito tutt’oggi un giro sulla linea 176 sulla tratta Ravenna – Mirabilandia – Cervia (e ritorno). All’epoca tali “nastri” erano patria degli Iveco 380E.12.35 EuroClassH Orlandi “ex ATM Ravenna”, oggi dei Man R60 Lion’s Intercity. (Foto Gian Marco Assirelli).


8 – Dal settembre del 2017 anche la 20689 viene trasferita al deposito Pandolfa di Forlì ed impiegata anch'essa solitamente sui TM in sub-affido a CR-Bus. Tra le assegnazioni particolari quella che l'ha vista titolare del turno 633, al cui interno sono inserite alcune percorrenze sulla linea 126; tra di esse anche la corsa scolastica delle 13:30 da Forlì PuntoBus per Pinarella. Nello scatto la ‘689 sta attraversando le Saline di Cervia. (Foto Francesco Gardini).


9 – Sempre la 20689 in servizio sulla 126p, la scolastica che collega la città con le località di Villa Selva, S.Leonardo in Schiova e Rotta. (Foto Francesco Gardini).


Francesco Gardini – 06/12/2018

domenica 25 novembre 2018

Nel cesenate si aggiungono altri due Man Lion’s Intercity




Negli ultimi mesi sono state davvero numerose le novità relative all’immissione in strada di nuovi mezzi per il TPL romagnolo, sia in ambito pubblico che privato, tant’è che questo risulta diventare il quinto post su Trasporti Pubblici in Romagna, da settembre ad oggi, in merito alle “new entry”. È indubbiamente possibile affermare che ci troviamo in un periodo, o in un’epoca, di importanti investimenti per il TPL nostrano.   
Gli ultimi autobus, in ordine di tempo, sono infatti due nuovi Man Lion’s Intercity immatricolati nelle scorse settimane da parte di Start Romagna.

Si tratta di due mezzi aventi caratteristiche analoghe ai cinque già presenti nella flotta di Start Romagna, immessi in strada nel febbraio 2017. Sono infatti contraddistinti dalle matricole immediatamente successive a questi ultimi, vale a dire 34296 e 34297.
Esteriormente i due nuovi Man si presentano in modo totalmente identico agli altri cinque. Sono infatti caratterizzati dalla consueta livrea bianca e dal musetto di color nero lucido, nonché dalla porta anteriore ad anta singola e quella centrale a doppia anta, in corrispondenza della quale è prevista la presenza del sollevatore per l’accesso di una carrozzella. I plurimus, anche in questo caso, sono degli Aesys a Led bianchi, di cui uno frontale da 160x16 pixel, abbinato ad un “porta numero” in posizione laterale.
Considerando che anche tutte le restanti peculiarità dovrebbero essere le medesime del lotto dei cinque Intercity del 2017, è possibile approfondire in modo molto più dettagliato facendo riferimento a quanto scritto in occasione della presentazione delle prime unità dei Man extraurbani (vedi post relativo).

Come prevedibile, nonostante forse sia presto per affermarlo con certezza, sembra che i due nuovi Lion’s si troveranno ad operare sui turni uscenti dal deposito di Cesena, od eventuali residenze esterne limitrofe, in modo tale da “raggrupparli” assieme a quelli del precedente lotto, i quali si possono incontrare in modo regolare quasi esclusivamente sulla linea 149 Cesena - Ravenna. Di conseguenza i due “new entry” si troveranno ad operare sulle linee extraurbane “ex ATR” che gravitano attorno a Cesena e sulle quali si potevano normalmente incontrare i classici Irisbus Myway.

A testimonianza, una recente foto al Man Lion’s Intercity matricola 34296, per il momento l’unico dei due avvistato in strada, immortalato lungo la via Emilia in uscita da Forlimpopoli, su una corsa di 125 con partenza dalla fermata principale di quest’ultima località e diretta verso l’autostazione di Cesena.


Gian Marco Assirelli - 25 novembre 2018

giovedì 22 novembre 2018

Da Cerasolo “Alta” si va a scuola a Rimini con la linea 17!!!



All’interno del territorio romagnolo è presente una sola linea contraddistinta dal numero 17, si snoda all’interno del bacino di Rimini ed ha il compito di collegare la parte alta di Cerasolo di Coriano, più precisamente la zona della chiesa e del cimitero, con la città. 
La configurazione conferita alla 17 alcuni anni or sono ha fatto sì che questa linea si presenti attualmente come una scolastica contraddistinta quattro corse, tutte collocate negli orari di punta di entrata e/o uscita degli studenti.

Scendendo nello specifico, l’unica corsa mattutina ha origine alle ore 7:18 presso la fermata collocata in posizione adiacente al cimitero di Cerasolo. Di qui l’autobus, muovendosi in direzione mare, percorre dapprima via Monte Olivo, poi via Primo Maggio, svotando successivamente a sinistra alla rotonda con via La Pastora, arteria percorsa in discesa fino al raggiungimento di Cerasolo Ausa. Qui si imbocca, girando a destra, la “Consolare”, vale a dire la superstrada che collega Rimini con la Repubblica di San Marino. L’autobus rimane sulla medesima fino al raggiungimento del semaforo di intersezione con via della Grotta Rossa dove si svolta a sinistra per immettersi sulla medesima; su via della Grotta Rossa si rimane fino al raggiungimento della rotonda con la SS16 “Adriatica”, proseguendo quindi in modo rettilineo lungo via della Fiera. 
Giunto alla rotonda con via Panzini e viale Euterpe, l’autobus si inserisce a sinistra sulla citata “Panzini”, percorrendola per un breve tratto ed abbandonandola mediante una svolta a destra su via Acquario, continuando sulle vie Rosaspina e Bramante al fine di raggiungere la zona dell’Arco D’Augusto. Di qui si prosegue percorrendo dapprima via Bastioni Orientali e via Galeria, attraversando P.le Gramsci e continuando su via Aponia e via Dante Alighieri, fino al raggiungimento della Stazione FS. La vettura titolare prosegue il suo viaggio fino a S.Giuliano Mare, con capolinea collocato lungo via Brandolino in prossimità del bivio con via Lucio Lando (arrivo ore 7:58), arteria raggiunta dopo aver intrapreso dapprima l’argine destro, poi quello sinistro del porto canale di Rimini.

Spostandosi nella fascia oraria pomeridiana la prima delle tre corse attive ha origine presso la stazione ferroviaria di Rimini alle ore 13:35. L’autobus in questo caso raggiunge l’Arco d’Augusto solcando via Roma e via Bastioni Orientali. Da Largo Unità d’Italia al Cimitero di Cerasolo il tracciato è lo stesso, ma affrontato in senso contrario rispetto a quello del mattino; il raggiungimento del capolinea finale è previsto per le ore 14:03. 
Completa il quadro orario della linea 17 una coppia di corse limitate alla porzione di tragitto compresa tra Cerasolo ed il bivio tra la “Consolare” e via Amola. La prima delle due parte dal Cimitero di Cerasolo alle ore 14:12 ed arriva a Bivio Amola alle ore 14:26. 
La ripartenza della corsa di rientro a Cerasolo Cimitero avviene alle ore 14:38, dopo aver effettuato coincidenza con l’autobus della linea 7B partito alle 14:16 dalla Stazione ferroviaria di Rimini. L’arrivo del “bus 17” a Cerasolo è previsto, dopo un viaggio lungo appena dieci minuti, alle ore 14:48.

Visto il percorso piuttosto tortuoso intrapreso dalla linea 17, gli autobus impiegati solitamente non superano mai i 10,5 metri di lunghezza; a farla da padroni sono quindi i CityClass di tale taglia, vale a dire quelli urbani della serie “32000”, in alternativa i “due porte” del gruppo 33011-33014.

Lo scatto che proponiamo in allegato ritrae uno degli Irisbus 491E.10.29 CityClass Cursor del gruppo “ex Tram Servizi”, più precisamente la vettura 32027, impegnata sulla corsa di ritorno da Rimini mentre affronta la salita di via la Pastora, arteria che congiunge la parte bassa a quella alta di Cerasolo.

Da ricordare che sia nel periodo invernale che in quello estivo (seppur limitatamente alle giornate di mercato) i collegamenti tra Cerasolo “alta” e Rimini sono assicurati anche dalla linea 3, grazie alle corse del ramo “P” che compiono il lungo anello sulla tratta Ospedaletto – S.Patrignano – Cerasolo – Mulazzano – Bv Vecciano – Ospedaletto.

Francesco Gardini – 22/11/2018

domenica 18 novembre 2018

Sono in servizio i primi Mercedes Sprinter urbani





Nel corso delle ultime settimane hanno fatto il proprio debutto sulle strade di Faenza e di Forlì alcuni dei sei Mercedes-Benz Sprinter MB516 Altas Cityline, recentemente acquistati da Start Romagna, con il fine di proseguire ulteriormente il processo di svecchiamento della flotta.

Analizzando un po’ più nel dettaglio, si tratta di mezzi immatricolati per la prima volta nel 2014 in Lituania, presso l’azienda “Kautra” di Kaunas. Sono lunghi 7,3 metri ed equipaggiati da un moderno motore diesel Euro 6. Si presentano nella classica livrea di Start Romagna totalmente bianca, che viene interrotta dai paraurti di colore nero. Lateralmente hanno delle ampie vetrate, mentre sul retro non compare il lunotto, ove è presente solo un piccolo riquadro vetrato, all’interno del quale è stato alloggiato il display “porta-numero”. Anche in posizione frontale, sopra al parabrezza, vi è un apposito spazio, della larghezza di tutto il mezzo, per l’inserimento del plurimus. 
L’accesso per i passeggeri è garantito da una porta a due ante ad espulsione verso l’esterno, in corrispondenza della quale è presente anche la pedana per la salita di una carrozzella. Il vano passeggeri permette di ospitare di 23 passeggeri, dei quali 17 a sedere, sia su sedili fissi che su strapuntini, oltre ad un posto per un’eventuale carrozzella ed uno per il conducente.
Gli Sprinter sono inoltre stati dotati delle tipiche strumentazioni necessarie per il servizio, come le obliteratici, l’apparato AVM ed i display per la destinazione. Questi ultimi sono degli Aesys a LED arancioni, ma di dimensioni diverse in base al bacino in cui sono stati assegnati i mezzi. Per quelli destinati a Forlì-Cesena è stato installato sul parabrezza anche il tipico piccolo display per l’esposizione del turno macchina. 



I sei Cityline sono contraddistinti da una nuova serie di matricole, vale a dire da 31101 a 31106. Questi, come gia accennato sopra, verranno suddivisi tra Faenza e Forlì.
Nel caso di Faenza si troveranno ad operare sulle due linee urbane, 1 e 2, che prevedono al massimo l’uso di tre mezzi contemporaneamente. In particolare, per la linea 1 sono indispensabili mezzi di ridotte dimensioni a causa di alcune svolte più impervie e strade di ridotta larghezza, principalmente all’interno del centro storico. Si troveranno quindi a prendere il posto degli storici e caratteristici per Faenza “furgoni a tre assi”, ovvero i Volkswagen Kutsenits Cityfour (serie 10236-10239, di cui la ’238 dismessa nel 2015), acquistati da ATM Ravenna nel 2004, e gli Autodromo Alè UC grigio-verdi (serie 10215-10218).
Per quanto riguarda Forlì, invece, gli Sprinter dovrebbero trovare spazio sulla linea 6, che per gran parte attraversa il centro storico della città. Prenderanno il posto degli ultimi Tecnobus Gulliver U500ESP rimanenti, caratterizzati dalla trazione elettrica, finora indispensabili per poter garantire il servizio della linea 6, sulla quale, forse ancora di più della 1 di Faenza, riescono a transitare solo mezzi di ridotte dimensioni.



Come di consueto, alcune foto che ritraggono i nuovi mezzi nel loro primo periodo si servizio, scattate però, complice l’accorciarsi delle giornate, in condizioni di luce non particolarmente favorevoli.
Le prime due foto mostrano la 31102, che dovrebbe essere stato il primo Cityline a prendere servizio, assegnato al deposito Faenza, alla quale successivamente si è aggiunta anche la 31103. Nel primo caso è ritratta in servizio su una delle ultime corse della linea 1, mentre la seconda immagine è un primo piano dello stesso mezzo mentre si trovava in sosta davanti la stazione faentina, in attesa di ripartire sulla linea 2, in uno dei suoi primi giorni di servizio.
Infine, nella terza foto, è ritratta la “forlivese” 31104, della quale si può notare la diversa dimensione del display frontale, mentre svolgeva servizio su una corsa pomeridiana della linea 6.


Gian Marco Assirelli - 18 novembre 2018

lunedì 5 novembre 2018

LA ROMAGNA DI ADRIABUS: LE LINEE 42 E 44

di Roberto Renzi - 05/11/2018


Lo “sconfinamento” in territori limitrofi dei servizi di un determinato bacino di traffico è un fenomeno che la tornata di contratti di servizio degli ultimi dieci-quindici anni, generalmente stipulati in seguito a gare, ha sovente ridimensionato, complice la limitatezza delle disponibilità economiche delle Regioni che ha portato a valutare attentamente tutti i servizi resi al di fuori dell'ambito territoriale di riferimento, fenomeno poi acuitosi con la crisi economica che ha ridotto i trasferimenti dallo Stato alle Regioni.
Focalizzandoci sul trasporto su gomma tra la Romagna e le Marche, le linee estive già esercitate dal Consorzio Valmabus a destinazione le Terme di Macerata Feltria (da San Leo, Sant’Agata e Novafeltria) sono state soppresse dall’estate 2014, dopo che nel luglio 2013 i servizi dell’alta Valmarecchia erano passati dalla competenza della Provincia di Pesaro-Urbino a quella della Provincia di Rimini. Proteste e recriminazioni non si sono ancora sopite per la scomparsa, sempre nel 2014, del collegamento estivo Carpegna–Rimini (ex linea 165), per effetto della quale il Comune di Montecopiolo (PU) è rimasto completamente privo di servizi di TPL nei giorni di vacanza scolastica.
In questo quadro va all'opposto rilevato come i servizi del Bacino Pesaro-Urbino che si inoltrano nella Provincia di Rimini non solo non hanno subito riduzioni, ma ultimamente si sono ulteriormente espansi, soprattutto al fine del raggiungimento dei poli scolastici di Pesaro e Urbino.
Oggi sono in totale ben otto le linee extraurbane che solcano vari comuni della Valconca, giungendo fino a Riccione e Rimini, affidate dalla Provincia di Pesaro-Urbino al Consorzio Adriabus. Quest’ultimo comprende sia l’operatore pubblico AMI Spa, a dimensione provinciale, sia vari privati, a loro volta riuniti nelle Società “Il Gabbiano Srl” e “GES.TRA” Scarl” e tra i quali spiccano grossi nomi dell’autotrasporto marchigiano come i Fratelli Bucci e le Autolinee Vitali.
In questa sede analizzeremo due linee, quelle con la più lunga storia alle spalle e che attualmente sono denominate“42” e “44”.

Cominciamo dalla linea 42, dal lungo percorso (oltre 70 km) che ha origine nell’alta valle del fiume Foglia, l’Isaurus dei latini, da cui il toponimo Belforte all’Isauro, capolinea del servizio. Da qui, attraverso Piandimeleto, Lunano, Mercatale di Sassocorvaro e Casinina, si scollina nella valle del Conca (Tavoleto, Montefiore Conca, Morciano) per giungere infine a Riccione e a Rimini. Da sempre è in orario una sola coppia di corse feriale che si effettua tutto l’anno. C’è subito da osservare che a voler essere rigorosi la “prevalenza territoriale” di questa autolinea sembrerebbe essere in Emilia-Romagna (vi sono circa 38 km da Rimini al confine, che si trova tra Montefiore Conca e Tavoleto), ma nei lontani tempi della regionalizzazione essa fu assegnata alle Marche, forse perché allora il capolinea era a Sestino (8 km più a monte di Belforte), la quale località è però in Provincia di Arezzo e pertanto, sempre in punta di diritto, la linea sarebbe dovuta rimanere alla competenza del Ministero, in quanto “triregionale”.
Questa linea fino agli anni Settanta del Secolo scorso era compresa nella vasta rete gestita dalla Società SAPUM nella parte settentrionale delle Marche. Fallita la SAPUM subentrò la ditta Salvadori: ne abbiamo già parlato nel post “Sguardi sulla Valconca”, all’interno del quale è pubblicato anche un vecchio orario, che in questa sede riproponiamo, e che è del tutto simile alla versione invernale dell’attuale linea 42 (nel frattempo la Salvatori Srl è entrata a far parte di GES.TRA e dunque di Adriabus). Riproponiamo anche la foto, dell’estate 1993, che immortala un Iveco 370.12.25 in partenza dal capolinea riminese di piazza Malatesta, località un tempo frequentata da varie linee extraurbane, anche a lungo percorso, nella quale oggi rimane attestato solo quest’ultimo servizio!
La corsa discendente, al mattino, presenta un orario quasi identico in estate e in inverno, con partenza da Belforte alle 5.40/5.45 e arrivo a Rimini piazza Malatesta alle 8.00/8.05; il ritorno è posizionato nella fascia oraria delle 13 nel periodo invernale (partenza alle 13.05) e al pomeriggio (15.20) in quello estivo, durante il quale tra Rimini e Riccione la linea 42 percorre gran parte della strada litoranea invece che la Statale Adriatica. Purtroppo nel territorio riminese non esiste alcuna palina di fermata con l’indicazione di questa linea.
La memoria di questo servizio (grazie all’amico montefiorese doc Giacomino Eutizi!), fino a non molti anni fa unico collegamento tra Montefiore Conca e la Romagna, ci parla di una linea molto frequentata da studenti, operai e casalinghe. D'estate le donne, provenienti da Casinina, Ca’ Gallo, Mercatale, che andavano a “fare le ore” negli alberghi della costa come cuoche, cameriere ecc. erano talmente tante che a già Montefiore restavano solo posti in piedi. Autisti storici, Giacomo Cantelli di Tavoleto e Gino Turchi di Mercatale… passati a miglior vita già da molti anni.
Il giovedì, giorno di mercato a Morciano, i contadini della vallata caricavano polli, conigli, pulcini: “immaginate gli odori” ci dice Giacomino!
Dopo l’entrata in funzione della linea 180 del Bacino riminese, la linea 42 – contribuita dalla Regione Marche della quale Adriabus applica le tariffe – ha perso molto del suo appeal. Quasi cessato il trasporto degli studenti, che salivano nella sezione compresa tra Tavoleto e Riccione, il servizio è svolto con uno “Sprinter” in estate e con un Irizar-MAN di media taglia in inverno, più che sufficienti a raccogliere i pochi utenti rimasti. Da notare che fino al 2008-2009 esisteva un accordo tariffario con Agenzia Mobilità per l’utilizzo delle corse Tram Servizi sulla tratta comune da parte degli abbonati di Adriabus.
Oggi i viaggiatori che da oltre Tavoleto scendono verso la Romagna si contano sulle dita di una mano; la tratta Belforte–Mercatale, che si snoda lungo il corso superiore del fiume Foglia, è più probabilmente utilizzata per interscambiare a Mercatale con la linea Adriabus 45 Carpegna–Pesaro, che è un altro storico “feudo” di Salvadori.


FOTOGRAFIE

1 – Il capolinea di piazza Malatesta a Rimini con in sosta il 370.12.25 di Salvadori diretto a Belforte in un assolato pomeriggio di agosto del 1993 (foto Sancisi/Tram Rimini).


2 – Orario della linea stampato su cartoncino lucido e diffuso dalla ditta Salvadori negli anni Novanta (collezione Roberto Renzi).


3 – A Morciano la linea 42 ferma in piazzale Risorgimento ma sarebbe vano cercare un'insegna di fermata o un orario (foto Giacomo Eutizi).


4 – L'attraversamento dell'abitato di Montefiore Conca presenta qualche difficoltà per lo Scania K124EB Irizar Century dodecametrico di Salvadori.... (foto Giacomo Eutizi).


5 – Fino all'istituzione della linea 180 del Bacino riminese (1999), la linea Sestino–Rimini era l'unico servizio di TPL in transito da Montefiore Conca. Dopo l'accorpamento in START Romagna di TPER Rimini, sulla linea 180 hanno circolato (eccezionalmente) anche i 370 ex Ferrovie Padane! (foto Giacomo Eutizi).


6 – Il Mercedes Sprinter utilizzato sulla linea 42 durante il periodo estivo (foto Roberto Renzi).


La linea 44 riflette nel suo percorso una particolarità oggi propria della sola Valconca (ma fino qualche anno fa anche della Valmarecchia): il corso superiore del fiume ricade infatti nelle Marche, mentre quello inferiore è in Romagna. Questa linea collega infatti con il capoluogo Pesaro le località dell'alta valle, attraversando la Provincia di Rimini per un tratto di 23 km, tra Santa Maria del Piano (Montescudo) e Cattolica, attraverso Taverna, Morciano e San Giovanni in Marignano.
Il capolinea a monte (anche se solo per una coppia di corse) è addirittura nella toscana Sestino, per cui siamo nuovamente in presenza di una linea di fatto “triregionale”, sebbene anche in questo caso la competenza sia rimasta alla Regione Marche. Scendendo lungo il fiume Conca, vengono toccate le già menzionate località di Belforte, Piandimeleto, Lunano, Mercatale e successivamente Sassocorvaro, Macerata Feltria, Montecerignone, Montegrimano e Mercatino Conca, dove la coppia di corse principale è in coincidenza con la linea 170 del Bacino riminese, la quasi centenaria “Carolina” di Bonelli Bus. Si prosegue per Fratte di Sassofeltrio, ultima località marchigiana, per tornare nelle Marche dopo Cattolica e raggiungere Pesaro transitando sulla Statale Adriatica.
Gestita dalla SAPUM fino agli anni Settanta del Novecento, l'attuale linea 44 Adriabus fa parte dei servizi extraurbani “pubblicizzati” intorno al 1975 e affidati dalla Regione all'azienda AMANUP di Pesaro. Da allora, il servizio è sempre stato effettuato con tre coppie di corse feriali, originariamente tutte attestate a Pesaro; con l'affidamento ad Adriabus si è preferito limitare a Cattolica tutte le corse estive e quelle invernali fuori dalla punta scolastica (2 coppie), ponendole in coincidenza con la suburbana 130-131 (Pesaro–Cattolica–Gradara), mentre la coppia di punta prosegue nei giorni di scuola fino al “Campus” di Pesaro. 
Ma non è tutto: nel periodo estivo è stato introdotto un prolungamento da Cattolica a Riccione Terme, che riguarda la seconda corsa discendente, in arrivo alle 8:35 da Mercatale - e la seconda ascendente, partenza delle 12:40 per Sassocorvaro. Curiosamente d'estate è questo l'unico servizio diretto che collega  Morciano e San Giovanni con la costa tra Cattolica e Riccione, laddove nella rete del Bacino di Rimini è previsto il cambio a Cattolica Autostazione tra le linee 134 e 125.
Non segnalata sugli orari, esiste nei giorni di scuola una “44 bis” con partenza da Pesaro Campus alle ore 13:45, limitata a Taverna di Montecolombo. Una località quest'ultima dove la linea “pesarese” riesce addirittura ad offrire più servizio delle linee del Bacino riminese, che sono presenti con la 171 a periodicità scolastica (1,5 coppie di corse) e il servizio a chiamata “Concabus”.
 All'interno del Consorzio Adriabus, la linea 44 attualmente è gestita prevalentemente da Salvadori, mentre il turno con attestamento a Pesaro è espletato dall'azienda pubblica AMI.
Tra Cattolica e Morciano, lungo la Provinciale 17, questo servizio è sempre stato “concorrente” di ATR prima e di TRAM-START Romagna poi, adottando tariffe mediamente meno care (quelle della Regione Marche), ma scontando anche una cattiva visibilità: nonostante la gestione pubblica quasi cinquantennale, lungo il percorso sono state mai installate le paline di fermata, aspetto tanto più sconcertante se si ricorda che lungo altre linee consimili, già negli anni Settanta le paline furono messe e... in qualche caso sono ancora lì!

FOTOGRAFIE

7 – L' Iveco 391E.12 EuroRider Orlandi matricola 195 dell'azienda AMI proveniente da Mercatale entra nel centro di Morciano il 24 febbraio 2007 (foto Roberto Renzi).


8 – Il My Way AMI 205, partito circa un'ora prima dal “Campus” di Pesaro, lascia la cittadina di Morciano intorno alle ore 14 dopo aver raccolto tutti gli studenti per le alte valli del Conca e del Foglia ma anche per Taverna di Montecolombo, Fratte e Mercatino (foto Roberto Renzi).


9 –  lungo la Strada Provinciale 17-RN il 19 maggio 2007 è di scena l'EuroRider AMI 194. Ben visibile dietro l'autista l'emettitrice “Ducati” multitariffa tipica delle vetture Adriabus (foto Roberto Renzi).


10 – Attualmente nel periodo invernale sulla linea 42 è impiegato un MAN-Irizar 13-220 da 10 metri, che qui vediamo in sosta a Rimini nel parcheggio di via Euterpe il 18 ottobre scorso (foto Roberto Renzi).


11 - Dulcis in fundo, la particolarità estiva: un Setra S417 UL della ditta "Salvadori" impegnato sulla corsa di rientro Riccione Terme - Sassocorvaro della linea 44 (foto Matte Ska).


SU QUESTO BLOG vedi anche:

Orari in vigore del Consorzio ADRIABUS:

giovedì 1 novembre 2018

A Ravenna è arrivato un nuovo Volvo 8900 LE a tre assi




Negli ultimi mesi il TPL romagnolo si è arricchito di un ulteriore nuovo autobus ad alta capienza ed accesso ribassato, grazie all’acquisto da parte dell’azienda ravennate Gamberini Bus di un Volvo 8900 LE.

Nel dettaglio, si tratta del modello extraurbano attualmente commercializzato da Volvo Buses, nella versione “low entry”, quindi con il pianale ribassato tra le due porte di accesso, e caratterizzato dalla lunghezza di 14,7 metri e tre assi, ovvero la variante più lunga proposta dalla casa svedese. È mosso dal motore diesel Volvo D8K in grado di erogare 263 kW di potenza, nel rispetto dell’ultima normativa Euro 6.
Le porte di accesso sono due: quella anteriore, ad anta singola, è di tipo rototraslante con apertura verso l’interno, mentre quelle centrale è a due ante ad espulsione esterna. In corrispondenza di quest’ultima viene garantito l’accesso per una carrozzella.
La livrea è di colore totalmente bianca, a cui sono abbinati i loghi aziendali, anch’essi di colore bianco, ma collocati sulle parti nere del mezzo, come le vetrate oscurate laterali o la mascherina lucida frontale, sotto al parabrezza.
È dotato di display Aesys a LED bianchi, di cui uno in posizione frontale, abbinato ad un “porta-numero” collocato lateralmente, le cui dimensioni dovrebbero essere rispettivamente di 160x20 e 40x16 pixel. 
Inoltre, sul cruscotto è stato installato il consueto computer di bordo di marca AEP, avente funzione di AVM, emettitrice e validatrice, a cui è collegata un’obliteratrice situata a lato della postazione di guida.

La principale particolarità di questo Volvo 8900 LE è il fatto di essere un modello ancora piuttosto poco diffuso in Italia, tanto che potrebbe addirittura essere un esemplare unico a livello nazionale, quantomeno nella versione low-entry a tre assi. Si propone infatti come concorrente ai bus di analoghe caratteristiche come il leggermente più diffuso Setra S418 LE o il recente Iveco Bus Crossway LE “3 assi”.
All’interno del parco mezzi di Gamberini Bus sono infatti presenti numerosi altri Volvo, tra cui sei “B10 Poland” da linea ed alcuni più recenti turistici, tra i quali spicca anche un 9700 Superior da 13,7 metri e tre assi, acquistato nuovo assieme all’8900 LE.

La foto allegata, scattata nella seconda metà di settembre, ritrae il nuovo Volvo 8900 LE nei suoi primi giorni di servizio. È immortalato in fase di svolta presso l’incrocio centrale di Piangipane, località situata a pochi chilometri da Ravenna, mentre effettuava una corsa pomeridiana della linea 151 (o “2/14” per la storica classificazione), in gestione diretta a Gamberini Bus, sulla tratta completa da Villa Prati a Ravenna.


Gian Marco Assirelli - 1 novembre 2018