giovedì 29 marzo 2018

Autobus di linea che se ne vanno… ad inizio 2018.

Il 2018 si è aperto, per quel che concerne gli autobus impiegati all’interno del TPL romagnolo, con numerose nuove immissioni che hanno comportato l’accantonamento definitivo di differenti vetture con alle spalle molti anni di servizio. All’interno del testo corrente proponiamo una carrellata sugli autobus distolti dal servizio in questa prima parte dell'anno.

Tra le novità riscontrate nelle prime settimane del 2018 vi è stata da registrare l’entrata in servizio, all’interno del bacino di Ravenna, di due IvecoBus Urbanway CNG, uno da 10,5 e l’altro da 12 metri, particolari per il fatto di essere stati precedentemente utilizzati dalla casa costruttrice come veicoli dimostrativi/espositivi (vedi 32051 & 32401: gli Urbanway d’inizio 2018 per Ravenna). 
Il risvolto della medaglia quando si parla di new-entry è quasi sempre la dismissione di vetture analoghe per caratteristiche e/o tipologia. In questo determinato caso a lasciarci sono stati, per la prima volta, due Iveco 491E.12.22 CityClass CNG, vetture 10411 e 10412, appartenenti ad un gruppo composto da otto unità immatricolate per la prima volta da ATM Ravenna nel novembre del 1998.
I CityClass ravennati, giunti in livrea grigio-verde e poi convertiti al bianco romagnolo tra il 2012 ed il 2013, sono stati tra i primissimi esemplari di “491” dotati di motore a metano circolanti a livello nazionale.
Queste vetture, per molti anni, prima dell’arrivo dei Citelis CNG, sono state delle vere e proprie ammiraglie del TPL ravennate: dotate di allestimento interno suburbano, capaci quindi di ospitare 33 persone sedute, 51 in piedi e dotate di postazione per alloggiamento della carrozzina, sono state a lungo impiegate sulle linee del litorale che si muovono a sud del Canale Candiano, ossia la 70 e la 80, alle quali si aggiunge la 60 nel solo periodo estivo. 
Vista la versatilità di questi autobus, complice anche la promiscuità di impiego all’interno del bacino della provincia di Ravenna, non sono mancati impieghi più o meno frequenti in ambito extraurbano, ma anche a livello urbano prevalentemente all’interno del capoluogo; inoltre, negli ultimi anni, è capitato che svolgessero servizio a Faenza, in particolar modo sulla linea 2,  e, seppur nel solo periodo estivo, a Cervia, sulla linea 201.
I CityClass CNG matr. 10411 e 10412 sono inoltre i primi due autobus alimentati a metano a lasciare la flotta di “Start” e vederli andare “in pensione” fa un certo effetto: sarà perché sono stati riverniciati e ringiovaniti da non molti anni, ma a livello estetico esteriore, tirati a lucido, sembravano (e sembrano quelli ancora attivi), appena usciti di fabbrica!!!
Quale ricordo di questi “City CNG” che ci lasciano, proponiamo uno scatto che ritrae la vettura 10411 in servizio sul “Navetto Mare” che collega il parcheggio scambiatore di via Trieste col lungomare di Punta Marina Terme (Foto Gian Marco Assirelli).


Continua la progressiva dismissione degli Iveco 380E.12.35 EuroClass H Orlandi “ex ATM Ravenna”: dopo le molteplici alienazioni riscontrate nel corso del 2017, in questa prima parte del 2018 lasciano il servizio di linea le vetture 10100 e 10101, appartenenti al gruppo immatricolato per la prima volta a fine ottobre del 1998.  
L’immagine che proponiamo di seguito ritrae la ‘101 (l’unica di queste vetture che non è mai stata protagonista del passaggio dal bacino ravennate a quello forlivese) presso Faenza, in transito lungo via delle Ceramiche, titolare della corsa della linea 183 con partenza alle 13:03 da via Laghi, diretta a Cotignola e Bagnacavallo.


Nel mese di dicembre, in concomitanza con le varie presentazioni dei nuovi “Citymood”, tra le notizie divulgate da Start Romagna ve ne è stata una riguardante un miglioramento dell’impatto sull’ambiente da parte della propria flotta veicolare, messo in atto, oltre che con l’immissione di nuovi autobus, anche con la dismissione dal servizio delle vetture dotate di motore Euro 0.
Fra gli autobus “pre-euro” dei quali, in questa prima parte del 2018, non è più stata riscontrata la presenza in linea vi sono anche due BredaMenarinibus M220 LS appartenenti al primo lotto acquistato da ATR all’inizio del 1993: trattasi delle vetture matricole 20904 e 20905.
La vita lavorativa ha visto questi “220LS” svolgere servizio prettamente presso il deposito di Forlì.  Nel corso dei primi anni di carriera l’impego di queste vetture è stato relegato prevalentemente alle linee suburbane gravitanti sul principale capoluogo della provincia (91, 92, 96 e 96A). Poi, col progressivo arrivo di autobus analoghi più giovani, in particolar modo dopo l’immissione dei BMB 240LS, l’impiego dei 220LS si è esteso anche alle linee urbane (in particolar modo alle “forese” 11, 12 e 13), ad alcune corse a breve o medio raggio sulle extraurbane (ad esempio su 125 o 132), nonché sulle linee di rinforzo scolastico (le cosiddette “Linee S”).
Nella storia di queste vetture va citato l’intervento di restyling, sia interno che esterno, avvenuto tra il 2012 ed il 2014, che ha comportato la scomparsa della livrea originale arancio con fascia bianca regionale: le vetture ‘904 e ‘905 sono state convertite all’arancio integrale. 
Da ricordare inoltre che la capostipite del gruppo, matr. 20901, è stata dismessa “prematuramente” nel corso del 2016 a seguito di un guasto meccanico.
Di seguito proponiamo uno scatto che ritrae la vettura 20905, in sosta al capolinea di S.Leonardo, mentre effettuava servizio sulla linea 13 di Forlì.


Rimanendo in tema “220”, tra gli autobus dismessi nel corso del mese di gennaio 2018 figura anche la prima delle due vetture acquistate dal ATR nel corso del 1994, vale a dire quella contraddistinta dalla matr. 20906. Questa macchina ha operato prevalentemente nel territorio forlivese, ma con qualche comparsata, sia di breve che di lunga durata, anche nel cesenate.
Se le differenze dal punto di vista estetico con i “220LS” descritti precedentemente sono davvero minime, quello che distingue questi veicoli riguarda la motorizzazione, rispecchiante la direttiva “Euro 1”: non a caso vengono definiti “220/E”. 
A ricordo della ‘906, inseriamo uno scatto che la ritrae a Forlì, su una delle corse della linea S2 che dal Centro Studi si spingono fino alla località di Grotta, toccando i quartieri di Bussecchio e Ronco.


Le dismissioni hanno interessato anche il terzo lotto di “220 ex ATR”, quello che al proprio interno racchiude i BredaMenarinibus M220/E LS con matricole comprese tra la 20908 e la 20914, facilmente distinguibili dai loro “fratelli” più anziani per il fatto di possedere i finestrini delle vetrate laterali apribili orizzontalmente e nella sola parte alta, nonché per le sedute prive di poggiatesta.
All’interno di questo gruppo, che nel corso del 2017 aveva già visto la dismissione delle vetture 20911 e 20912, con l’avvento del 2018 è stato possibile riscontrare l’accantonamento definitivo della vettura 20910: nell’immagine di seguito la possiamo osservare presso Villanova di Forlì, intenta a svolgere servizio sulla linea 12.


La prima parte di questo 2018 sarà ricordata anche per essere il lasso di tempo in cui vi è stata da registrare per la prima volta la dismissione di un Autodromo BusOttoSL appartenente alla flotta “ex ATR Forlì-Cesena”: protagonista del triste evento è stata la vettura 20921 facente parte del secondo lotto, quello giunto presso l’azienda forlivese nel corso della primavera del 1998 (serie 20919-20922). 
La ‘921 nel corso della sua storia ha lavorato prevalentemente in assegnazione al deposito di Forlì, ma non sono mancate le apparizioni, più o meno lunghe, anche sui turni uscenti da quello di Cesena. Analogamente a quanto accade per i vari BusOtto “old” del bacino di Forlì-Cesena, il suo impiego ha riguardato, per quel che concerne i primi anni di servizio, le varie linee suburbane che si estendono all’interno del territorio provinciale. Col passare degli anni poi la presenza in linea si è estesa sia in ambito urbano che in quello extraurbano. 
Da ricordare che i BusOttoSL “forlivesi & cesenati” sono nella versione suburbana a 2 porte, realizzati su meccanica Man NL 222 e dotati di cambio automatico Voith. A bordo sono capaci di ospitare 39 passeggeri a sedere (sellerie Fainsa Arianne con imbottitura) e 58 in piedi. La differenza più rilevante che distingue le quattro vetture (ora rimaste solamente tre) della seconda serie da quelle della prima serie (matr. 20915-20918) è la presenza a bordo dell’aria condizionata.
Di seguito uno scatto che ritrae il BusOttoSL matr. 20921 presso il capolinea di Savignano FS, in sosta in attesa di partire su una corsa della 95 per Cesena.


Nel corso del mese di marzo è calato definitivamente il sipario sull’ultimo “MB O400” rimasto ancora attivo all’interno della flotta Start del bacino di Forlì-Cesena: stiamo parlando del Mercedes O405 N2 matr. 20674.
Classe 1999, è arrivato in Romagna nel 2005, dotato di livrea arancio ministeriale; fino a quella data è stato di proprietà della bolognese “Best Bus” che lo utilizzava sul servizio urbano di Schio (VI), complice il fatto di operare per conto di “Conam”, consorzio che gestisce il TPL nella cittadina vicentina.
Nella nostra terra veste inizialmente le insegne di E-Bus – saces; quest’ultima azienda acquista l’allora 674 per utilizzarla prevalentemente come scorta ai CityClass forniti da ATR per svolgere il servizio estivo sull’urbano di Cervia. In inverno la si poteva talvolta incontrare su alcune linee riservate scolastiche di Cesena o di Cesenatico. All’incirca un anno dopo il suo arrivo, nel 2006, la vettura subisce una riverniciatura integrale, ma in blu, livrea che la rende molto simile ai vari Mercedes O407 ed O408 facenti sempre parte del parco veicolare del gruppo E-Bus, ma operanti per conto di Setram. 
Nel 2009 confluisce in AVM e qui inizia a lavorare anche come scorta ai bus assegnatari dei TM "Z" ossia quelli al cui interno erano inserite le corse delle linee 135, 149 e 156. 
Con l’avvento di Start finisce ad operare anche su altre tratte extraurbane, in particolar modo sulle corse scolastiche più affollate di linee come 125 o 146. Nonostante questo, fino al 2013, nel periodo estivo continua a rivestire i panni di valida scorta ai bus utilizzati sulle linee urbane di Cervia.
Nell’ultimo lustro di carriera la 20674 è stata assegnata al deposito di Cesenatico, utilizzata prettamente nelle giornate di scuola per espletare il TM 419, al cui interno sono inserite l’unica corsa contrassegnata dal numero 147, una percorrenza mattutina che dalla cittadina cesenaticense giunge a Cesena con percorso via Capannaguzzo (vedi La 147 e la sua unicità), la corsa della linea 11 da Calabrina a Barriera delle 7:45, nonché, nel primo pomeriggio, la corsa della 94A che dalle scuole Medie di via Plauto, presso Cesena, giunge a Ruffio con tragitto “ad uncino” via Ponte Pietra e Macerone (vedi La 94 che transita da via Plauto su FB). 
Infine, nelle ultimissime settimane di servizio, vi è stato il trasferimento di questo “O405” a Forlì, impiegato come scorta per i vari TM uscenti dal deposito Pandolfa, ma in carico ai vettori privati. 
Quale ricordo della vettura 20674, ne proponiamo un primo piano realizzato mentre si trovava in sosta presso il PuntoBus di Cesena.


Nel corso del mese di febbraio ha lasciato il servizio anche l’ultimo autobus extraurbano “riadattato” rimasto all’interno della flotta Start, riconducibile nella vettura 20009, Iveco 391E.12.35 Orlandi Domino 2001. Visto il modello, si trattava di un autobus concepito ed acquistato per svolgere servizi di noleggio, immatricolato per la prima volta da “Setram” nel maggio del 2001 e facente parte di un mini-gruppo formato da due unità, originalmente codificate con matr. 8 e 9, entrambe dotate di gancio per il traino del rimorchio porta bici “BiBù”.
Tra le trasferte importati che hanno visto protagonista la 9 vi è anche quella alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, inviata insieme alla delegazione di autobus messi a disposizione dal gruppo E-Bus, del quale “Setram” faceva parte. 
Dopo essere passata attraverso la gestione di AVM ed essere infine confluita all’interno di Start Away, la 9, divenuta nel frattempo 20009, continua a svolgere il suo tradizionale compito fino all’autunno del 2013, venendo distolta dai servizi di noleggio in concomitanza con un primo ridimensionamento della flotta.
Dopo circa dieci mesi di accantonamento, questo Domino 2001 trova nuova vita, venendo convertito in autobus di linea. Questo cambiamento comporta l’installazione a bordo delle varie strumentazione propedeutiche allo svolgimento dei servizi di TPL vedasi il plurimus anteriore a marchio Ugo Ameli, l’Obly ed il sistema di monitoraggio AVM.
Da allora la ‘9 è risultata essere impiegata quasi esclusivamente all’interno del bacino di Forlì limitatamente al solo periodo invernale, solitamente assegnata sui TM in sub-appalto al gruppo CR-Bus, venendo in particolar modo utilizzata sulla linea 134 Forlì – Forlimpopoli - (Fratta Terme) – Bertinoro – Polenta. 
A ricordo del Domino 2001 matr. 20009, proponiamo uno scatto che lo ritrae presso Bertinoro, impegnato sulla 134 proveniente da Forlì, intento ad effettuare una deviazione, prevista sul finire del 2017 a causa di alcuni lavori che hanno interessato le arterie affrontate dalla linea all’interno della cittadina stessa.


Spostiamoci all’interno del bacino di Rimini dove, nel corso del mese di marzo, si è registrata la dismissione dei Man T154 Autodromo Alè UC matr. 31415 e 31417, vetture appartenenti alla “triade” che Tram Servizi ha acquistato usata nel 2008 da SVAP, azienda operante nella città di Aosta. Di tale gruppo era già stata distolta dal servizio la sorella 31416, accantonata definitivamente a fine 2016. 
A seguito di queste ultime dismissioni, all’interno del bacino di Rimini rimangono ancora attivi tre Autodromo Alè, vale a dire quelli contraddistinti dalle matr. 31411, 31412 e 31413. 
L’immagine proposta di seguito ritrae la vettura 31415, protagonista sulla linea 1, la circolare del Centro Storico di Rimini, mentre effettua transito lungo via Dario Campana, in uscita dalla zona delle Case Ina.


La progressiva immissione in servizio dei sedici nuovi IIA MenariniBus CityMood 12 destinati al bacino di Rimini ha portato, nel corso dell’ultima parte del 2017, alla dismissione delle cinque vetture più anziane tra quelle in allestimento urbano circolanti all’interno della provincia riminese, riconducibili in tre Siccar (matr. 31724, 31725 e 31726), oltre agli ultimi due VanHool A300 De Simon “ex ATR” (vetture 20051 e 20053). 
Dopo un periodo di stallo, a gennaio, mese in cui non vi sono state da registrare radiazioni, con l’avvento del mese di febbraio è ripresa l’alienazione degli autobus di tipologie e dimensioni analoghe (12 metri in classe I) a quelli in corso di immissione, ovviamente andando ad intaccare i lotti con al proprio interno macchine con un maggior numero di anni di servizio alle spalle. Scendendo più nel dettaglio, possiamo dire che il rinnovamento della flotta “Start” è andato ad toccare anche il primo lotto di Iveco 491E.12.27 CityClass, originale serie Tram 2101-2110, contenente al proprio interno, all’inizio del 2018, ancora otto vetture, visto che due di esse, le matr. 32102 e 32110, erano già state oggetto di prematura alienazione dal regolare servizio tra il 2014 ed il 2015.
Il mese di febbraio 2018 si è portato via con se altre due vetture del medesimo lotto, nella fattispecie quelle contraddistinte dalle numerazioni aziendali 32107 e 32109.
Nel ripercorrere la storia di questi autobus va sottolineato che i dieci “CityClass” del 1° lotto targato “Tram”, nel momento della loro immissione, avvenuta sul finire dell’estate del 1997, hanno segnato una serie di primati: innanzitutto si è trattato dei primi “Iveco 491” sbarcati sul territorio romagnolo, visto che sia il primo lotto acquistato da ATR Forlì (Iveco 491E.10.27 della serie 67-80) che quelli a metano di ATM Ravenna (Iveco 491E.12.22 CityClass CNG dell’attuale gruppo Start 10410-10417), oltre ai due “riminesi” in versione suburbana (matr. 33108-09) sono stati tutti immatricolati nel corso del 1998.
I CityClass della serie 32101-10 hanno segnato anche il primato, sempre su scala romagnola, di primi autobus sui quali a bordo era consentito l’accesso delle carrozzine: un passo avanti non da poco che ha visto questi veicoli impiegati, soprattutto nei primissimi anni di servizio, sulla linea 4, lungo il cui tracciato sono presenti numerose case di cura e/o ospedali privati. 
Ovviamente, complice la promiscuità di impiego degli autobus riscontrabile all’interno del bacino di Rimini, nel corso della loro carriera non è stato difficile incontrarli in azione un po’ su tutte le linee che si muovono nel territorio provinciale. 
Da ricordare anche che l’intero lotto è stato sottoposto, nel corso degli anni 2000, ad un restyling generale, sia interno che esterno, che ha portato la sostituzione della livrea arancio ministeriale, con fascia bianca regionale, con quella bianca “romagnola”, pur mantenendo l’arancio sul musetto anteriore; a bordo invece le sellerie Fainsa Arianne sono diventate, dopo tale intervento, di colore grigio ed azzurro.
Constatare l’accantonamento di queste vetture onestamente fa un certo effetto e porta tanti a pensare: “Ma se ne vanno di già!?!?”: anche se sembra ieri da quell’ormai lontano 1997 sono passati ben 21 anni!!!
In allegato proponiamo uno scatto che ritrae uno dei CityClass oggetto di dismissione, più precisamente la vettura 32109 impegnata su una corsa per Miramare della linea “fieristica” 10. 


In questa prima parte del 2018 è databile, all’interno degli annali trasportistici, anche la dismissione dell’ultima vettura proveniente dal parco mezzi “ex ATAM”: stiamo parlando del BredaBus 3001.12 matr. 33101, vettura suburbana da 12 metri con due porte a libro, acquistata nel 1991 dalla storica municipalizzata riminese. 
La storia lavorativa di questo “B.B.” è, nella prima parte di carriera, relegata prevalentemente alle linee gravitanti sulla cittadina di S.Arcangelo: all’epoca era facile incontrarla sull’urbana 13 o sulla 114 (attuale 166) da/per Torriana e Montebello; in tempi più recenti, complice la ri-numerazione delle linee gravitanti attorno al bacino della Val Marecchia, era facile incontrarla anche tabellata 169, ad esempio sulle corse limitate a Lo Stradone.
Da alcuni anni a questa parte l’impiego prevalente della 33101 è stato presso il deposito di Riccione, utilizzata generalmente su di un TM al cui interno sono inserite corse su linee come 55, 58, 61 e 125 (vedi anche Due volte cinque).
Proprio al “periodo riccionese” si riferisce lo scatto allegato, con il “nostro” BB 3001.12 ritratto a Riccione Paese, mentre è intento a svolgere la corsa della 58X per Riccione Centro Studi, con partenza alle 13:12 da Morciano via Abbazia.
Da ricordare inoltre che le ultimissime giornate di servizio della 33101 si sono svolte sui cosiddetti “turni corti” uscenti dal deposito di Rimini, nonché sul “Servizio Palestre”, una serie di corsette riservate agli istituti scolastici della città. 
Per concludere, fra le curiosità relative a questo “pezzo unico romagnolo” possiamo aggiungere che era dotato di motore Fiat 8460.21, abbinato ad un cambio automatico ZF; al suo interno disponeva di 41 posti a sedere con sellerie “Sguinzi”, particolari per il loro colore arancio. Di questa stessa livrea, ma con tonalità ministeriale e fascia bianca regionale, erano anche le fiancate dell’autobus prima che fosse riverniciato in bianco.


All’interno della provincia di Ravenna l’operazione di rinnovamento avvenuta a cavallo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 ha visto interessate prevalentemente le flotte delle aziende private del gruppo CoerBus; tra di esse vi è anche la  Cooperativa Trasporti di Riolo Terme presso la quale, in termini di autobus extraurbani, sono giunti quattro Setra S418LE Business ed un S415LE Business, oltre ad un Mercedes Sprinter, dei quali abbiamo già parlato all’interno di “Trasporti Pubblici in Romagna” (vedi Anche nella Romagna Faentina arrivano i Setra Low-entry e Dodici nuovi autobus si incontrano a Riolo Terme per la conferenza sul TPL).
Quasi contemporaneamente a queste immissioni, l’azienda riolese ha dismesso tre delle vetture più anziane presenti all’interno della propria flotta. 
La prima che menzioniamo è il capostipite dei Setra S315 UL, ossia la matricola 1, primo autobus di questo modello acquistato dalla “Cooperativa” nell’ormai lontano 1997. Questo veicolo non scompare solo dal territorio romagnolo, ma anche da quello nazionale, complice la vendita all’estero.
Analogamente a quanto accade con gli altri autobus extraurbani da 12 metri, in oltre 20 anni di carriera la 1 ha svolto servizio, in termini di TPL, un po’ su tutte le linee gestite dalla “Cooperativa Trasporti”. Negli ultimi tempi era divenuta l’assegnataria della residenza di Fognano, località nel comune di Brisighella presso la quale è posto uno dei capilinea della linea 2/525, 199 per la nuova numerazione (S.Martino in Gattara – Fognano – Brisighella – Faenza – Castelbolognese – Imola).
In allegato proponiamo uno scatto che ritrae la vettura 1 mentre svolge servizio proprio sulla linea 2/525, più precisamente su una corsa che ricopre la tratta Fognano – Brisighella – Faenza (Foto Gian Marco Assirelli).


Tra le “corriere romagnole”, lascia il servizio anche un pezzo unico, o forse meglio dire un pezzo storico, ancora presente nella flotta dell’azienda riolese: è il Menarini M 120/1N matr. 25, autobus da 10 metri immatricolato per la prima volta nel 1993, caratterizzato a livello estetico dalla livrea blu ministeriale con fascia bianca regionale. 
Anche in questo caso, nel corso della sua carriera, durata circa 25 anni, la vettura 25 è stata protagonista di corse su un po’ tutte le linee targate “C.T.R.T.”, in particolar modo su quelle con percorsi più impervi e difficili.
In allegato proponiamo una immagine che ritrae la vettura 25 su una corsa della linea 23/FO (o 189) che, partendo dall’autostazione di Faenza, raggiunge dapprima Modigliana ed infine Tredozio (Foto Gian Marco Assirelli).


Rimanendo sempre all’interno della realtà riolese, tra le vetture recentemente immesse in servizio vi è anche, come citato precedentemente, un Mercedes Sprinter da 23 posti, il quale è andato a sostituire un veicolo di analoghe dimensioni, ma più anziano, ossia l’Autodromo PollicinoNew TH16 matr. 30, vettura del 1995 che nella sua carriera ha svolto servizio prevalentemente sulle linee urbane gravitanti proprio sulla cittadina termale di Riolo. 
A ricordo di questo "Pollicino" proponiamo uno scatto che lo ritrae in servizio sull’Urbana Gialla del Comune di Riolo Terme  (Foto Gian Marco Assirelli,  vedi anche Il Pollicino blu sull’urbana Gialla di Riolo). 


Francesco Gardini – 29/03/2018

domenica 25 marzo 2018

Arrivano due Mercedes Intouro per il TPL ravennate



Continua il processo di rinnovamento degli autobus destinati al trasporto pubblico locale in Romagna con l’arrivo di due Mercedes-Benz Intouro, entrati in servizio negli scorsi giorni sotto le insegne dell’azienda lughese Zaganelli Group, con solamente poco più di un anno di vita.

Si tratta di due mezzi della lunghezza di dodici metri, con allestimento extraurbano e caratterizzati dalla consueta livrea bianca. Sono equipaggiati dal motore Mercedes OM 936 che eroga 220 kW, nel rispetto della più recente normativa Euro 6, abbinato ad un cambio meccanico a sei rapporti più retromarcia. 
In corrispondenza della porta centrale, a doppia anta, è posizionato il sollevatore idraulico per permettere la salita di una carrozzella. I posti a sedere, nella massima configurazione possibile, sono 55; di questi, quatto sono di tipo removibile, collocabili nello spazio vuoto di fronte la porta centrale, mentre una coppia sono di tipo ribaltabile, situata sopra la scalinata centrale, che però non precludono la salita e la discesa da tale accesso anche quando vi sono persone sedute. Di conseguenza, la presenza di sei sedute “non fisse” permette una maggiore flessibilità di impiego dei veicoli, in base al servizio svolto.
Sui due Intouro sono inoltre stati installati i display Aesys a Led da 120x16 pixel, in posizione frontale, oltre al computer di bordo AEP, con funzione di AVM, emettitrice e validatrice, a cui può essere abbinata l’obliteratrice per i titoli a banda magnetica.
La principale differenza tre le due vetture è il colore dei loghi aziendali, che permette anche di distinguerli facilmente; su uno dei Mercedes infatti sono del consueto colore giallo, presenti anche sulla maggior parte dei bus di linea dell’azienda lughese, mentre sull’altro sono di colore verde. Inoltre, attualmente, l’Intouro con i loghi verdi è dotato anche dei copricerchi di colore bianco.



In merito alla “vita precedente” di questi autobus, la particolarmente giovane età lascia pensare che fossero dei mezzi dimostrativi della Evobus (il gruppo che unisce Setra e Mercedes), quindi utilizzati per esposizioni o per essere usati come “vettura di prova” presso le aziende di trasporto, magari in occasione di gare per l’acquisto di nuovi autobus.
A parziale conferma il fatto che sui porta-targa sia presente il riferimento del “Bus Store”, ovvero il comparto vendita dei mezzi usati della Evobus. Sul sito di quest’ultimo, infatti, fino a non molto tempo fa risultavano in vendita mezzi apparentemente identici a questi, presso uno degli stabilimenti francesi. A rafforzare l’ipotesi che fossero mezzi predisposti per il mercato francese, la presenza dei cartelli scuolabus sul cruscotto ed in corrispondenza del lunotto posteriore, particolarmente diffusi in Francia anche sui bus di linea e turistici, poi rimossi prima di essere immessi in servizio in Italia. Tra le altre piccole particolarità, anche il fatto che siano preseti sulla parte posteriore i ganci utilizzabili per fissare una bauliera supplementare, oppure per i porta-sci o porta-bici.



Relativamente al loro attuale impiego, in uno dei primi giorni di servizio è stato possibile vederli sulle linee che Zaganelli Group ha in gestione diretta, come già capitato più volte in passato, per i mezzi appena immessi in servizio.

A testimonianza, alcune foto scattate ieri, sabato 24 marzo. Nella prima immagine è ritratto l’Intouro con i loghi gialli mentre svolgeva una delle corse della linea “8/RA” (o 184, secondo la nuova numerazione), proveniente da Lugo e diretta a Barbiano, Cotignola e Boncellino, immortalato in corrispondenza del cavalcavia sulla via Madonna di Genova che scavalca l’autostrada A14 DIR.
Le altre due foto ritraggono l’altro Mercedes, quello con i loghi verdi, nei pressi di Cotignola, sempre sulla via Madonna di Genova (che, curiosamente, risultava l’unica strada della zona ad essere in favore di luce per poter scattare foto, in entrambi i casi), impiegato sulla 177, la linea gestita in pool tra Zaganelli Group e la Coop Trasporti di Riolo Terme che da gennaio 2017 ha preso il posto del servizio sostitutivo di Trenitalia sulla tratta ferroviaria Faenza - Lugo - Lavezzola. Precisamente, si trattava di una delle corse pomeridiane partita dall’autostazione di Faenza e diretta a Lavezzola.

Gian Marco Assirelli - 25 marzo 2018

giovedì 22 marzo 2018

Riccione – Contrapposizioni trasportistiche tra zona “mare” e Paese.

Quando si parla della nota cittadina di Riccione si allude sempre alla sua parte marittima e turistica, fatta di spiagge, divertimenti, movida e chi più ne ha più ne metta. Chi raggiunge la “Perla Verde” solitamente lo fa nei mesi estivi, in alternativa in determinate occasioni del periodo invernale, ad esempio per le festività natalizie, o durante i week-end di autunno, inverno e primavera, in particolar modo se caratterizzati  dal bel tempo. 
Conseguenza di questo è che la parte più conosciuta ai molti è quella collocata a mare della linea ferroviaria Bologna – Ancona dove, a livello urbanistico, la maggioranza degli edifici sono costituiti da alberghi, negozi e/o strutture ricettive. 
Vi è poi l’altra parte di Riccione, quella forse più vissuta dai suoi cittadini nel corso dell’interno anno, collocata a monte della ferrovia dove sono presenti soprattutto fabbricati ad uso abitativo, ma anche i principali punti di riferimento a livello istituzionale: è qui che hanno infatti sede il municipio, l’ospedale ed i principali istituti scolastici.
Se da un lato la parte marittima di Riccione viene identificata nelle zone del Porto Canale, di viale Ceccarini o del lungomare, il fulcro della zona detta “Paese” viene invece identificato nella porzione più prossima a Corso Fratelli Cervi ed a viale Lazio, ma la cittadina riccionese ha un’estensione molto più vasta rispetto a tutto questo!!!



Un’analoga contrapposizione tra la zona “mare” e quella “paese” la si può trovare anche in ambito trasportistico. 
Nella zona più prossima alla costa ha sede il principale capolinea riccionese, quello di P.le Curiel. Proprio presso il noto terminal si attestano o fanno transito la stragrande maggioranza delle linee che servono la cittadina della Perla Verde, prime tra tutte le “costiere” 11, che garantisce il collegamento con Rimini, e  125 che invece crea una serie di interazioni verso sud con Misano e Cattolica.  Oltre a queste non va dimenticata l’urbana 43 che, grazie ai suoi dure rami “A” e “B”, serve un po’ tutto il territorio comunale. Vi è poi la 58, che invece si spinge fino a Coriano e Croce, col surplus invernale fino a Morciano e quello estivo per Fontanelle o per l’Acquafan. E poi le extraurbane minori che, in base ai vari periodi dell’anno, creano una serie di interazioni verso l’entroterra: l’unica di queste presente tutto l’anno nella fascia costiera riccionese è la 172 da/per Misano Monte, San Clemente e Morciano, ma in inverno, prettamente negli scolastici, si aggiungono anche quelle contraddistinte dai numeri 55, 134 e 171, finalizzate agli spostamenti degli studenti. 

Nella parte a monte della linea ferroviaria, il punto in cui attualmente transitano il maggior numero di corse è quello prossimo alla parte storica della zona Paese ed all’Ospedale. Qui non vi è un capolinea dotato di  terminal, come nel caso di p.le Curiel per la zona mare, ed anche le percorrenze sono inferiori rispetto a quelle registrate lungo la litoranea.
Nella zona “paese” non vi è alcuna traccia di corse caratterizzate dai numeri 11 o 125. Il principale collegamento con Rimini è garantito, nell’intero corso dell’anno, dalla linea 124 che assicura anche una serie di collegamenti con la val Conca, fino a Morciano di Romagna. 
Tra le linee annuali che transitano da paese vi sono anche l’urbana 43, ma col solo ramo “B”, l’intercomunale 58 e l’extraurbana 172.
Poi le scolastiche: oltre alle già citate linee 55 (La Cella – Misano – Riccione), 134 (che garantisce svariati tipi di collegamenti) e 171, vi sono da registrare alcune corse contraddistinte dai numeri 174 e 180, anch’esse gravitanti sulla Val Conca ed accomunate dal fatto di percorrere il tratto tra Rimini e Riccione prevalentemente lungo la SS16 Adriatica. 
Da menzionare anche il transito di una sola corsa della linea 178, con partenza da Morciano (via Abbazia) poco dopo le 13:00 ed arrivo al Centro Studi di Riccione dopo aver effettuato il tipico tracciato “via Santa Monica”.
Unico assente, un collegamento diretto tra la zona Paese e Cattolica, che vada oltre alle corse scolastiche della linea 134; comunque sia le possibili interazioni delle linee 43 e 58 con la rivierasca 125 sono molteplici e ben si prestano ad ovviare a questo piccolo gap, ovviamente con un cambio in p.le Curiel. 


Come ben sappiamo, anche il futuro del TPL riccionese sarà condizionato dall’avvio del TRC: chissà se la tanto discussa infrastruttura porterà le varie linee di TPL a confluire tutte assieme in un unico punto, prossimo a quello che è ora il confine tra la parte “mare” e  quella “monte” della cittadina della “Perla Verde”, ossia lungo l’asse ferroviario, accanto al quale la nuova filovia svolgerà servizio. 
Come si dice in questi casi “Chi vivrà vedrà!!!”.

A completamento del testo corrente, non potevamo non inserire due immagini, una relativa alla zona “mare”, l’altra a quella “paese”, entrambe raffiguranti due autobus da 18 metri.
La prima, un scatto “classico”, ritrae il filo-snodato VanHool AG300 T matr. 36503 che fa bella mostra di se presso p.le Curiel, in servizio su una corsa della 11 diretta alle terme.
La seconda immagine vede invece protagonista il BredaMenarinibus M 340U matr. 36026, impegnato sulla 180 per Morciano, in transito nei presi dell’ospedale di Riccione.

Francesco Gardini – 22/03/2018

lunedì 19 marzo 2018

Sostitutivi Ferroviari – 17 e 18 marzo 2018


Nel corso del week-end appena trascorso, più precisamente sabato 17 e domenica 18 marzo 2018, sulla linea ferroviaria Bologna – Ancona è stata sospesa la circolazione dei treni tra la stazione di Cesena e quella di Rimini causa lavori di riammodernamento e potenziamento infrastrutturale. 
Come spesso accade in queste occasioni, vi sono state da registrare numerose modifiche al servizio, riguardanti un po’ tutte la categorie dei treni, con cancellazioni, limitazioni e/o variazioni del regolare percorso; queste ultime hanno riguardato in particolar modo i convogli a media e lunga percorrenza che sono stati deviati “in parallelo” via Castelbolognese – Ravenna – Rimini.

Per ovviare ad eventuali disagi e facilitare gli spostamenti dei passeggeri sono stati istituiti differenti corse di autobus sostitutivi, coincidenti con due linee che da piazzale Cesare Battisti, dinnanzi alla stazione di Rimini, si dirigevano, la prima fino a Cesena, la seconda fino a Cesenatico.
A questi due distinti servizi, entrambi organizzati da Trenitalia, si sono aggiunte inoltre alcune corse istituite da Tper, l’azienda pubblica emiliano-romagnola che esercita differenti percorrenze sulle linee ferroviarie interessate dalle variazioni.

Linea Rimini - Cesena (Trenitalia).
Il servizio auto-sostitutivo tra la stazione di Rimini e quella di Cesena è stato caratterizzato da un programma di esercizio che prevedeva, in entrambe le giornate, cadenzamento orario. 
In direzione nord il primo autobus era previsto da Rimini alle 6:05, con successive partenze al minuto ’15 di ogni ora, fino alle 21:15.
In senso opposto, verso sud, la prima corsa lasciava Cesena alle 7:20, con partenze, nelle ore successive, al minuto ’35, fino alle 22:35. A chiusura del quadro orario era presente una corsa con partenza da Castelbolognese alle 22:15, transito da Cesena alle 23:50 ed arrivo a Rimini alle 0:59.
In entrambi i sensi di marcia il tempo di percorrenza previsto, tra Rimini e Cesena (e viceversa), era pari ad un’ora e nove minuti.
Lungo il tragitto venivano servire le stazioni di S.Arcangelo di Romagna, Savignano sul Rubicone e Gambettola.

Linea Rimini - Cesenatico (Trenitalia).
Analogamente a quanto descritto precedentemente, anche fra Rimini e Cesenatico gli autobus sostituivi hanno viaggiato con identico programma, sia al sabato che alla domenica, anche se in questo caso le corse erano previste con cadenzamento bi-orario: le partenze avvenivano nelle sole ore pari, tra le 8:00 e le 22:00, al minuto ’00 da Rimini, al ’40 da Cesenatico.
Anche in questo caso era previsto identico tempo di percorrenza per entrambi i sensi di marcia, pari ad un’ora e quattro minuti.
Tra la città rivierasca e la cittadina cesenaticense, ogni singola corsa ha effettuato fermate in prossimità di ciascuna della stazioni ferroviarie presenti lungo il tragitto, ossia a Viserba, Torre Pedrera, Igea Marina, Bellaria e Gatteo Mare.

Sostitutivi ferroviari Tper.
Decisamente più mirate sono state invece le auto-sostituzioni messe in campo da Tper, predisposte al fine di sopperire alle cancellazioni e/o alle riduzioni di percorso che hanno interessato i convogli da essa esercitati.
In entrambe le giornate (sabato e domenica) ha svolto servizio una coppia di corse sulla tratta Ravenna-Pesaro.
La corsa di andata, verso sud, con partenza alle 6:21 dal terminal di p.le Farini, accanto all'ingresso principale dello scalo ravennate, ha sostituito il Regionale 11591 (Ravenna 6:28 – Pesaro 8:03). L'arrivo dell'autobus nella città marchigiana era previsto per le ore 9:16, dopo aver effettuato fermate in tutte le stazioni presenti lungo il percorso.
In senso opposto l'autobus è partito da Pesaro alle 8:15, in sostituzione del Regionale 11594 (Pesaro 8:15 – Ravenna 10:03); l'arrivo a Ravenna era previsto per le ore 11:06 ed anche in questo caso sono state effettuate fermate in tutte le stazioni.
Nella sola giornata di sabato una coppia di corse di autobus ha preso il posto delle percorrenze del Regionale Suzzara-Rimini (e v.v., treni 1775 e 1774) tra Ferrara e Ravenna. In andata il bus ha lasciato la stazione del capoluogo ferrarese alle 8:16, giungendo presso quella della città bizantina alle 10:08. In senso opposto la partenza era prevista alle 16:50, con rientro a Ferrara alle 18:44. Anche in questo caso erano previste fermate in tutte le stazioni.
Sempre al sabato erano programmate due corse di autobus sostitutive del regionale 11416 (Rimini 5:25 – Bologna C.le 6:47). La prima, da Rimini a Bologna C.le, aveva partenza alle 4:34 ed arrivo alle 6:50, servendo le sole stazioni di Cesena, Forlimpopoli-Bertinoro, Forlì e Faenza.
La seconda, Faenza 5:10 - Bologna C.le 6:50, effettuava invece fermate in tutte le stazioni.
Infine, nella sola giornata di domenica 18, una coppia di corse di autobus ha sostituito il servizio garantito nei festivi tra Ferrara e Rimini (e v.v.) dai regionali 6535 (Ferrara 10:04 – Rimini 12:16) e 6294 (Rimini 16:32 – Ferrara 18:49), troncati a Ravenna per lasciare spazio ai treni deviati sull'asse Rimini-Ravenna-Castelbolognese.
In andata, verso Rimini, la corsa auto-sostituiva partiva da Ravenna alle 11:20 terminando il suo compito alle 13:09. 
Per il ritorno invece la partenza del bus era prevista alle 15:35 e l'arrivo a Ravenna alle 17:20.
In entrambi i casi il servizio auto-sostituitivo ha effettuato fermate in tutte le stazioni ed era garantita la coincidenza a Ravenna coi treni da/per Ferrara.

A livello gestionale possiamo dire che sui due servizi predisposti da Trenitalia erano presenti aziende extra-regionali, provenienti dall'Umbria e dalla Campania.
Decisamente in ambito più locale è risultano essere il servizio messo in campo da Tper dove si è potuta riscontrare la presenza di vettori romagnoli. 
Lo scatto che abbiamo inserito a corredo del post corrente ritrae i due autobus titolari del  sostitutivo 99955 Ravenna 11:20 - Rimini 13:09, attivo nella sola giornata di domenica: in primo piano possiamo osservare uno degli Irisbus Evadys della "Zaganelli Group" di Lugo (nello specifico quello distinguibile per la livrea perlata), seguito a ruota dall'Iveco 380E.12.38 EuroClassHD matr. 503 della "Ricci Bus" di Bagnara di Romagna. Come ben si nota, l’immagine è stata realizzata a Savio di Ravenna; sullo sfondo si possono scorgere la ruota panoramica e il "Katun" di Mirabilandia.

Francesco Gardini – 19/03/2018

venerdì 16 marzo 2018

Carrellata di immagini – “I Crossini Regionali”.


Da circa un anno a questa parte, su alcune delle linee extraurbane più impervie che si snodano prevalentemente sulle colline e sugli appennini del territorio romagnolo, svolgono servizio cinque nuove “corrierine” di bianco vestite: sono gli IvecoBus Crossway Line 10.8 a pianale normale, entrati a far parte della flotta di Start Romagna nel corso della primavera del 2017, numerati con matricole comprese tra 34071 e 34075.
Il loro acquisto, analogamente a quanto accaduto per i CrosswayLE 12 numerati a partire dalla matricola 34231 e per i MenariniBus Citymood 12 a gasolio, è stato finalizzato mediante la nota gara d’appalto avvenuta nel corso del 2016 che ha visto unite le varie aziende pubbliche operanti all’interno del territorio emiliano-romagnolo. Tale bando ha portato all’interno della nostra regione altri quattro Crossway “corti”, acquistati da SETA, azienda operante nelle provincie di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, differenti da quelli romagnoli per il fatto di possedere la livrea blu ministeriale con fascia bianca regionale, oltre alla porta centrale a doppia anta, necessaria per poter inserire, all’interno dei gradini, il monta-carichi che consente l’accesso a bordo delle carrozzine, vista la presenza di apposito alloggiamento.

Tornando ai cinque “Crossini” (appellativo con il quale abbiamo ribattezzato i Crossway da 10.8 metri al fine di distinguerli da quelli di lunghezza maggiore), il loro arrivo in terra di Romagna non è stato una vera e propria novità, visto che all’interno del parco veicolare a marchio “Start” erano già presenti altre tre vetture del medesimo modello, serie 34061-34063, immesse in servizio nelle prime settimane del 2016; di esse la capostipite è assegnata al bacino di Rimini, le rimanenti a quello di Forlì-Cesena.
Confrontando tale gruppo con i “Crossini regionali”, le principali differenze estetiche riscontrate sono state le stesse già evidenziate tra i CrosswayLE del 2015/2016 e quelli del 2017: sugli ultimi arrivati sono presenti display Aesys a led bianchi anziché arancio, vetrate maggiormente oscurate e prive di finestrature, borchie fluorescenti posizionate sui dadi di fissaggio delle ruote, adottate come accorgimento in caso di eventuali allentamenti.

Relativamente alla loro entrata in servizio, la prima ad esordire è stata la vettura capostipite, ossia la 34071, uscita per la prima volta in linea intorno al 20 marzo 2017, in concomitanza con il varo dei primi CrosswayLE “regionali”.
Il capostipite dei “Crossini” a display bianchi è stato affidato al bacino di Rimini, come accaduto anche per la vettura sorella, appartenente alla precedente serie, contraddistinta dal numero “1”.
All’interno della provincia Riminese, fin dal suo esordio, la 34071 è risultata essere impiegata all’interno della rete un tempo gestita da “Ferrovie Emilia-Romagna”, venendo assegnata presso la residenza di Villa Verucchio, andando a rilevare il posto fino a quel momento detenuto dai vari Cacciamali TCI, sia nella versione da 9.72 che in quella da 10.5 metri, ed ancor prima dal Setra S210H matr. 755 di FER, o dall’Iveco 315E.8.18 Orlandi Poker matr. 652 (poi divenuto la 34005 di Start).
L’impiego di autobus extraurbani con lunghezza prossima ai 10 metri all’interno della residenza di Villa Verucchio, solitamente due nel periodo invernale ed uno in quello estivo, si rende necessario per meglio affrontare alcune arterie viarie che compongono il tracciato della linea 164 (S.Arcangelo – Villa Verucchio – Verucchio). Tra di esse vogliamo citare la ripida via Brocchi, percorsa tra la zona del cimitero di “Villa” e Verucchio, nonché, all’interno di quest’ultimo borgo collinare, l’anello per servire il locale Ospedale, composto dalle vie Pazzini, Monte Ugone, Messina e Nanni. Oltre a queste, vi è anche l’impervia via Franzolini presso Torriana, percorsa dalla 164 nelle sole giornate di scuola, strada che compone l’anello con il quale la linea serve la collina torrianese. 
Quale testimonianza del binomio tra la linea 164 e la vettura 34071, proponiamo uno scatto che la ritrae presso Corpolò, intenta ad affrontare una corsa partita da S.Arcangelo e diretta all’Ospedale di Verucchio.


Consultando i libretti orari è facile riscontare, grazie anche alla presenza di apposite note esplicative, che alcune corse della 164, giunte presso S.Arcangelo, sia in estate che in inverno, proseguono verso mare come linea 95, tratta che si spinge fino a Igea Marina e Bellaria, con capolinea principale posto presso il quartiere Cagnona. In maniera opposta, talune corse della 95 ivi partenti, giunte presso la cittadina santarcangiolese, proseguono verso Verucchio come linea 164.
Continuiamo quindi con un’altra immagine della 34071, questa volta ritratta in transito su via Ravenna (tracciato storico della SS16 “Adriatica”), poco prima di raggiungere la borgata bellariese di Bordonchio, titolare dell’ultima corsa feriale presente nel programma del periodo estivo, quella con partenza da Cagnona alle 18:40.


Il turno macchina sul quale opera solitamente la 34071 nel periodo invernale prevede al proprio interno anche alcune corse sulla linea 160, la principale della Val Marecchia, tutte operanti nella porzione compresa tra Rimini e la zona industriale di Villa Verucchio. Tra di esse vi è anche la partenza dalla stazione ferroviaria delle 16:10, corsa sulla quale è ritratta la vettura in oggetto, pochi attimi dopo aver lasciato P.le Cesare Battisti. (Foto Lorenzo Celli).


Sul finire del mese di marzo 2017, alcuni giorni dopo l’entrata in servizio della 34071, ha fatto esordio anche il primo “Crossino regionale” tra i quattro che risulteranno poi essere operanti all’interno del bacino di Forlì-Cesena: si tratta della vettura 34074, affidata alla residenza esterna (mono-autobus e mono-agente)  di Ciola di Mercato Saraceno, piccola località posta sul crinale appenninico che divide la Valle del Savio da quella del torrente Borello.
La residenza di Ciola è una di quelle storiche all’interno del territorio cesenate: la sosta in loco di un autobus è finalizzata allo svolgimento della linea 144 Ciola – Mercato Saraceno, una delle tratte provenienti dal gestione Sita, poi ATR. Questa linea, attiva con una sola coppia di corse (che da alcuni anni in estate diventano “a chiamata”) prevede un tracciato montano piuttosto impervio e tortuoso, di circa 8/9 Km, che si snoda principalmente lungo la SP53. Al fine di garantire un giusto rapporto tra agevolezza nei transiti e capacità di carico, complice il fatto che il TM di Ciola svolge anche corse sulla 138 che nel periodo invernale sono frequentate dagli studenti, su di esso è da sempre assegnato un autobus di lunghezza prossima ai 10 metri. 
L’arrivo di un “Crossino” a Ciola era quindi scontato. L’immissione della nuova vettura 34074 (già documentata col testo New entry anche per Ciola) segna di fatto l’ultimo passo di una evoluzione tra vetture extraurbane da 10 metri: si presume infatti che in epoca Sita e nei primi anni di gestione “ATR”, presso tale residenza vi fosse assegnato uno dei vari Fiat 309. Successivamente, con l’avvento dei 370, la vettura maggiormente impiegata a Ciola è risultata essere quella contraddistinta all’interno della flotta ATR dalla matr. 511, vale a dire un Iveco 370S.10.14 del 1987 (vedi immagine su FB), dismesso nel 2014 e sostituito da uno degli Iveco 370E.9.27 DallaVia Giotto, dapprima la ‘518 (vedi reportage su FB), poi la ‘517 (vedi immagine su FB); ovviamente non sono mancate, in particolari occasioni, le “comparsate” di altri 370, pur sempre di analoghe dimensioni. 
Di seguito un’immagine che ritrae il “Crossino” matr. 34074 in sosta presso la caratteristica residenza di Ciola.


Soffermiamoci ora sulle altre tre vetture, vale a dire quelle contraddistinte dalle matr. 34072, ’73 e ’75; la loro immissione in linea è databile all’interno del mese di aprile 2017.
Il compito affidato a due di loro è stato quello di rilevare il posto detenuto negli ultimi anni, presso la residenza montana di Sogliano al Rubicone, da alcuni autobus extraurbani da 12 metri, riconducibili in vari Irisbus 399E.12.35 MyWay del gruppo “ex ATR” o in alcuni Iveco 380E.12.35 EuroClass H, sia della coppia “ex Trentino Trasporti”, in alternativa di quelli posseduti in origine da ATM Ravenna. 
La terza vettura invece è risultata essere una sorta di jolly, ruotando sui TM dove sono stati solitamente  assegnati gli altri Crossway 10.8: ne è esempio la 34072 che tra aprile e maggio 2017 è risultata presente sia presso la residenza soglianese che in quella già citata di Ciola. 
Ma soffermiamoci su Sogliano: la sosta in loco degli autobus si rende necessaria, relativamente al bacino di Forlì-Cesena, al fine di espletare le principali corse sulle linee 140 (Cesena – Longiano – Roncofreddo – Sogliano), 141 (Savignano – Sogliano – Perticara), 145 (Sogliano – Mercato Saraceno, scolastica) e 167 (Sogliano – Igea Marina, stagionale estiva), con TM esercitati o direttamente da START, in alternativa dalla “F.lli Spighi” in qualità di sub-affidataria. Viste le caratteristiche delle strade percorse dalle linee indicate, con la presenza di tornanti piuttosto stretti, salite, discese, ecc., l’impiego mezzi ha visto sempre l’utilizzo prevalente di autobus di dimensioni ridotte. Ripercorrendone la storia, l’avvento dei 12 metri sembra essere stato qualcosa di piuttosto recente, da una decina di anni a questa parte, ossia da quando il numero dei bus da 10 metri si era notevolmente ridotto.
Nel momento dell’arrivo dei “regionali”, a Sogliano i Crossway 10.8 erano già qualcosa di noto, visto che dal 2016 presso tale residenza è stata assegnata, in maniera fissa, l’ultima vettura del 1° lotto, ossia la 34063 (vedi Linea 140: entrata in servizio del Crossway matr. 34063). 
L’arrivo a Sogliano di altri due “Crossini”, tutti assegnati ai TM espletati direttamente da “Start”, ha riportato alla memoria l’era dei “370”, quando presso tale gruppo erano assegnati i Fiat 370.10.24 CAM I-80 matr. 504 e 506 (vedi immagine su FB) e l’Iveco 370.12.24 matr. 512, rimasto in servizio sulla rete del TPL cesenate fino al giugno 2016.
Di seguito una panoramica della residenza di Sogliano dove si possono osservare in sosta tre “Crossini” , i regionali 34075 e 34072 (ultimo in fondo) oltre al “prima serie” 34063 (il primo a destra per chi osserva)


La principale linea, facente capo a Sogliano, sulla quale vengono impiegati i Crossway 10.8 è la 140, tratta che, come già accennato, congiunge la cittadina appenninica situata lungo il crinale che divide le valli dei fiumi Rubicone ed Uso, con Cesena. 
Il percorso della 140, nella sua parte collinare, è costituito da continui saliscendi, curve, controcurve e tornanti; fra questi ultimi i più difficili sono quelli che compongono il Passo della Ciocca, collocato tra la località di Bagnolo e la stessa Sogliano, salita lunga circa 3 Km lungo i quali sono presenti ben 18 tornanti, alcuni dei quali davvero molto ripidi!!!
E’ proprio su questa strada che i bus da 10 metri (circa) hanno sempre fatto la differenza, consentendo un transito molto più facile ed agevole, soprattutto nei mesi invernali quando a farla da padrone sono il ghiaccio e/o la neve.
Proprio lungo la Ciocca (dai romagnoli il passo viene citato al femminile) ci è capitato di immortalare la vettura 34073, in rientro su una delle corse pomeridiane provenienti da Cesena, da alcuni anni prolungate nei giorni di scuola fino al Villaggio Baviera, quartiere soglianese collocato lungo la provinciale per Savignano.


Fra le tratte precedentemente citate per il fatto di fare perno su Sogliano vi è la 141 (Savignano – Sogliano – Perticara), da alcuni anni svolta pressoché interamente in sub-affido dalla “F.lli Spighi”, sulla quale Start entra in gioco solamente nei giorni di scuola effettuando tre corse limitatamente al “troncone” che va da Savignano a Sogliano: trattasi delle partenze dalla stazione ferroviaria savignanese delle ore 14:02 e 15:00 e di quella da Sogliano delle 14:30; di queste le ultime due sono svolte solamente dal martedì al venerdì, mentre la prima, nei non scolastici, è in carico alla “F.lli Spighi”. 
La presenza di queste tre percorrenze all’interno della turnazione di Sogliano ha fatto sì che si potesse registrare la presenza dei “Crossini regionali” anche sulla linea 141, come dimostra l’immagine di seguito che ritrae la 34072, ultima vettura del gruppo ad essere stata immessa in regolare servizio di linea, titolare di una corsa proveniente da Savignano, intenta a percorrere la Provinciale 11 all’altezza del cimitero di Sogliano.


140 e 141 non sono le uniche linee sulle quali operano i "Crossini" assegnati a Sogliano. All'interno dei TM uscenti da tale residenza esterna vi sono anche corse sulla 125, l'extraurbana scolastica che di snoda prettamente lungo la via Emilia:  pressoché la totalità di queste percorrenze sono all'interno della porzione compresa tra Cesena e Savignano sul Rubicone, anche se dal martedì al venerdì ad esse si aggiunge la partenza delle 14:09 dall'Itaer (Istituito Tecnico Aeronautico) di Forlì,  diretta al PuntoBus di Cesena. Proprio su tale corsa ci è capitato di incontrare la vettura 34073, ritratta in transito presso Forlimpopoli.


Tra la fine di maggio e le prime giornate del mese di giugno 2017, si è presentato un interessante dilemma, riguardante proprio i “Crossini regionali” in uso al bacino di Forlì-Cesena, in merito a dove sarebbero stati mandati ad operare questi autobus nel corso del periodo estivo che avrebbe avuto inizio il giorno successivo alla chiusura delle scuole. 
In tutto questo va fatta una piccola premessa. Il numero di autobus da 10 metri richiesto all’interno del territorio cesenate nel lasso di tempo che va da giugno a settembre è inferiore rispetto a quello del periodo invernale: da Sogliano esce solo un TM, sul quale è risultata permanere la 34063, appartenente al primo lotto (anno 2016); sulla linea 144, che da alcuni anni diventa a chiamata per il solo periodo estivo, viene svolta in sub-affido dall’azienda “Casadei” previo l’impiego di furgoni, facenti sempre parte della flotta di Start. 
L’unione di tutti questi aspetti ha fatto sì che per la sola estate 2017 tre dei Crossway 10.8 “regionali” fossero trasferiti dal bacino cesenate a quello forlivese, in affidamento a due differenti residenze esterne. 
Iniziamo con le vetture 34073 e 34074, entrambe assegnate al gruppo di Predappio per svolgere due nastri operanti sulla linea 129 Forlì - Predappio – Premilcuore, la storica extraurbana che serve la Valle del Rabbi fin dall’epoca di gestione da parte di Sita.
Sulla 129 gli autobus extraurbani da 10 metri non sono una novità, visto che fino a poco meno di 10 anni fa venivano impiegati per meglio affrontare la porzione appenninica della tratta, quella compresa tra Predappio a Premilcuore: la memoria di molti porta sicuramente il pensiero ai tempi in cui i principali protagonisti della 129 erano vari Fiat 370.10.24 Cam I-80 (tra i quali citiamo quelli contraddistinti dalle matr. ATR 503, 505 e 507), l’Iveco 370S.10.24 CAM I-80 matr. 510 o gli Iveco 370E.9.27 DallaVia Giotto matr. 516 e 518.
Da un lato la dismissione delle più anziane tra queste vetture, ma anche l’aumento del numero di utenti, in particolar modo sulle corse scolastiche, ha fatto sì che sulla 129 vi fosse il predominio delle vetture extraurbane da 12 metri, in particolar modo dei vari MyWay originalmente appartenuti alla flotta di ATR.
Ritrovare vetture di lunghezza prossima ai 10 metri in servizio sulla 129 è stato quindi qualcosa di davvero molto speciale, ancor più per il fatto che si trattava di vetture nuove e fiammanti. 
Lo scatto di che proponiamo di seguito ritrae la vettura 34073 in sosta all’interno di piazza S.Antonio, presso la quale è collocato il principale capolinea extraurbano della cittadina predappiese.  
Alla stessa vettura è dedicata anche la copertina del testo corrente, che la vede protagonista della corsa mattutina delle ore 9:20 con partenza da Premilcuore e capolinea finale posto a Predappio, come indica la tabellazione che appare sul display a led bianchi.


Per la 34074 l’assegnazione a Predappio ha fatto sì che la vettura non solo esordisse in servizio sulla linea 129, ma che apparisse per la prima volta all’interno della città di Forlì, visto che il TM sul quale è assegnata nel periodo invernale, quello di Ciola, non raggiunge mai il principale capoluogo della provincia. 
A dimostrazione di questo proponiamo uno scatto che ritrae la 34074 nei pressi della stazione ferroviaria forlivese, poco dopo essere partita dalla locale autostazione, titolare di una corsa diretta a Predappio. (Foto Gian Marco Assirelli).


Analogamente a quanto appena descritto, l'ultima vettura del lotto, vale a dire la 34075, per l'estate 2017 è stata assegnata al deposito di S.Sofia per svolgere servizio sulla linea 131, tratta appenninica che congiunge la principale cittadina della Val Bidente (S.Sofia appunto) con Bagno di Romagna, affrontando il Passo del Carnaio. 
L'ultimo dei "Crossini regionali" è così divenuto il titolare, su tale linea, della coppia di corse feriali effettuate nel solo periodo estivo: trattasi della partenza delle 7:55 da S.Sofia e del rientro delle 10:25 da "Bagno", percorrenze spesso utilizzate da coloro che dal territorio forlivese si recano agli stabilimenti termali bagnesi. La loro frequentazione è incentivata dal fatto che tali corse della 131 sono abbinate alla linea 132 da/per Forlì: in andata avviene una coincidenza presso S.Sofia, mentre per il ritorno si può contare sullo stesso autobus che parte da Bagno di Romagna il quale, una volta giunto a destinazione, prosegue alla volta del capoluogo forlivese.
Tale corsa (partenza delle 11:00 da S.Sofia) fa parte di due coppie di corse della 132 inserite all'interno del TM sul quale la 34075 è risultata essere la vettura assegnataria durante l'estate passata.
Proprio sulla 132 è stato realizzato lo scatto proposto di seguito, realizzato da Gian Marco Assirelli, che vede il Crossway 10.8 citato in transito nei pressi della località di San Colombano, impiegato sulla corsa per S.Sofia con partenza alle 18:30 dal PuntoBus di Forlì.
Da ricordare che la 34075 non è risultata essere una vera e propria novità sulle linee 131 e 132: dall'inizio del 2016 la vettura 34062, Crossway 10.8 appartenente al primo lotto, è divenuta la titolare, in assegnazione al deposito di S.Piero in Bagno, della coppia di corse feriali della 131+132 che per l'intero arco dell'anno si muovono sulla tratta Bagno di Romagna - Passo del Carnaio - S.Sofia - Forlì (vedi Linea 131-132: entrata in servizio del Crossway matr. 34062 e Diario di Viaggio – Un sabato in corriera sull’appennino Forlivese e Cesenate).


A volte basta un piccolo cambio di assegnazione per far comparire un autobus dove non ci si aspetterebbe mai di incontrarlo. Di qualcosa di simile si è resa protagonista proprio la 34075 nella prima metà del mese di luglio quando, pur rimanendo assegnata al deposito di S.Sofia, ha svolto servizio su un TM dove solitamente vengono sì impiegate vetture extraurbane, ma nelle versione da 12 metri, complice il fatto di operare prevalentemente sulla già citata linea 132, svolgendo anche un giro pomeridiano su uno dei rami estivi della 126, tra Forlì e Lido di Classe. Ed è così che un "Crossino regionale" è inaspettatamente comparso a Milano Marittima, su una corsa della principale linea extraurbana che collega Forlì al mare.


A settembre 2017, con la riapertura delle scuole e l’introduzione degli orari invernali, i tre “Crossini” impegnati nel periodo estivo all’interno del territorio forlivese, sono ritornati ad operare in quello cesenate. La vettura 34074 continua ad essere la titolare della residenza di Ciola; la 34073 è rientrata a Sogliano dove opera insieme ad una sorella del 1° lotto, la 34063, ed ad una gemella “regionale”, la 34072, macchina che nella primavera e nell’estate passati è risultata essere un vero e proprio “jolly”, ruolo attualmente affidato invece alla 34075. Proprio questo ha fatto sì che l’ultima vettura del lotto sia finita assegnata, nel periodo autunnale, alla ditta “Rossi” in temporanea sostituzione dell’ultimo Iveco 370E.9.27 DallaVia Giotto ancora rimasto in servizio, vale a dire la matr. 20518, finendo così ad operare sulla linea 261 Cesena PuntoBus – Montiano – Montenovo. Anche su questa linea il “Crossino regionale” non è risultato essere una novità, visto che un giro scolastico (partenza da Cesena delle 13:20 e rientro da Montenovo delle 13:45) viene svolto direttamente da Start, più precisamente dalla più volte citata residenza soglianese.



Francesco Gardini – 16/03/2018