di Roberto
Renzi - ottobre 2019
La municipalizzazione del servizio di trasporto
pubblico nel Comune di Ravenna, avvenuta il 1° gennaio 1972, aveva riguardato
le linee urbane e le linee di collegamento con i lidi ravennati, tutti servizi
che precedentemente (le urbane dal 1957) erano gestiti dalla SITA.
Le linee del litorale, pur essendo
amministrativamente delle concessioni comunali, erano assimilate al servizio
extraurbano, sia come tipologia di veicoli che per le tariffe. La numerazione
odierna (70, 75, 80, 90) sarebbe stata adottata molti anni più tardi, mentre
nei primi tempi di gestione municipalizzata, i provvedimenti più significativi
furono l'immissione nel 1977 di autobus surburbani Siccar 176L carrozzati Breda
– modello che successivamente verrà commercializzato come INBUS S210 e S210.80
(telaio 177L) – e il cadenzamento del servizio nel periodo estivo:
– ogni 30' (15' in luglio-agosto) la
circolare bidirezionale Ravenna FS–Marina di Ravenna–Punta Marina–Ravenna FS
con andata su via Trieste e ritorno su via Canale Molinetto (o viceversa);
– ogni 60' la linea per Lido
Adriano, anche questa configurata come circolare: in un senso scendeva per
Porto Fuori – località non raggiunta all'epoca da nessuna linea urbana – e
risaliva per Punta Marina e via Canale Molinetto; nel senso opposto faceva il
giro inverso.
La linea per Marina Romea e Casalborsetti e
quella estiva per Foce Fiumi Uniti (oggi Lido di Dante) restavano servite da
corse a orario, come pure, nel periodo invernale, le linee circolari sopra
descritte.
Nell'anno 1981 il servizio urbano vero e
proprio era articolato in cinque linee:
Linea 1: Via Trieste (Filiale FIAT) – via Gulli
– Stazione FS – via Corrado Ricci – Domus Nova – Bar Kovic – Fornace Zarattini.
Frequenza 15' (30' nel periodo estivo).
Linea 2: Quartiere Nullo Baldini – Ospedale –
Stazione FS – Villaggio ANIC – Bassette. Frequenza 25' (30' estivo).
Linea 3: Coop San Biagio – via Zalamella –
Stazione FS – piazza Caduti – bivio San Rocco – via Ravegnana. Frequenza 30'.
Linea 4: PEEP Molino – via Montanari – piazza
Caduti – Stazione FS – Ponte Nuovo / via Marabina – Classe (piazza) / Classe
(basilica) – Casa Cantoniera. Frequenza 20'.
Linea 5: Via dei Poggi – Stazione FS – piazza
Caduti – Ospedale – Bosco Baronio. Frequenza 30'.
È evidente come le linee ATM coprissero solo la
parte urbanizzata del vastissimo territorio comunale (654 km2); a
eccezione dei lidi, tutte le frazioni del Comune di Ravenna erano servite solo
da linee extrurbane o da servizi scolastici. Nella foto 1 vediamo
immortalato in una cartolina degli anni Sessanra un FIAT 680 SITA in sosta a
San Pietro in Vincoli.
Nel 1981 prese corpo l'idea di istituire alcuni
servizi di trasporto pubblico nel "forese", configurati come una
sorta di "extraurbano comunale" (applicando le tariffe a scaglioni
kilometrici determinate dalla Regione).
Il servizio era limitato al periodo invernale:
in alcuni casi si trattava infatti di "riempire" turni già esistenti
con corse aggiuntive fuori dalle ore di punta.
Il 16 settembre entrarono in funzione cinque
linee, non numerate, che partendo dalla stazione di Ravenna (piazza Farini) si
spingevano fuori dall'abitato, in direzione Ovest e Sud (foto 2). Le
caratteristiche dei nuovi servizi erano molto diverse. Di seguito le
descriveremo commentando documenti dell'epoca, a partire dall'artigianale
volantino "ATM per il forese" con cui ne fu annunciata l'istituzione.
Foto 3-4-5 – La
linea Ravenna–Piangipane–Santerno altro non era che la trasformazione in linea
pubblica di un servizio scolastico preesistente per il CAP (oggi CFP) di
Piangipane. Il quadro orario è praticamente identico a quello dell'attuale
linea 150, che (orario invernale 2019-2020) presenta ancora le stesse due
coppie di corse con minime variazioni! Nelle foto vediamo un INBUS S210 intento
a prelevare gli studenti in uscita dall'istituto dell'Opera Diocesana Giovanni
XXIII a Piangipane. Sono presenti anche un FIAT 306/2 ex SITA e un 343 di un
privato.
Foto 6-7 - Per San
Marco e Villanova fu previsto un servizio più strutturato, con 7,5 coppie di
corse feriali. Su questa linea, come da foto presa a San Marco, lungo l'argine
sinistro del fiume Montone nei primi giorni di esercizio, venivano impiegati
anche autobus urbani (FIAT 418). Sulla stessa relazione circolava anche la
linea 157 ATR (Forlì–San Pietro in Trento–Villanova–Ravenna), che però offriva
solo due coppie feriali, peraltro in orari non sovrapposti con la linea ATM:
l'ultima partenza da Ravenna avveniva alle 18.25, cioè un'ora dopo la corsa
"urbana" di chiusura.
Foto 8-9 - Le linee
Coccolia–San Pietro in Trento–Roncalceci–Ravenna e Ducenta–San Pietro in
Vincoli–Ravenna erano limitate a una sola coppia di corse feriale, con tutta
evidenza ottenuta dalla trasformazione in
servizio di linea di due trasferimenti scolastici.
L'interferenza con le linee ATR delle varie
direttrici Forlì–Ravenna avveniva in tutte le località servite, dove erano
presenti la linea principale 156 (Ghibullo, Coccolia) e le collaterali 157
(Roncalceci, Filetto, San Pietro in Trento), 158-159 (San Bartolo, San Pietro
in Vincoli, San Pietro in Campiano, Campiano, Borgo Muratore), 160 (Ghibullo,
San Pietro in Vincoli, Ducenta). La foto documenta lo stato delle paline di
fermata dopo che la "bandiera" ATM fu agganciata al supporto di
quella ATR (ex SITA)... Si ebbe comunque cura di non sovrapporre in orario le
corse dei nuovi servizi a quelle dell'azienda forlivese: i passeggeri in arrivo
a Ravenna alle 9.55 non sarebbero certo dovuti ripartire alle 10.15, ma
avrebbero potuto utilizzare la corsa della linea 159 in partenza alle 11.05.
Nel libretto orario invernale 1991-92 è riportata anche una corsa "integrativa
linea ATR" in partenza alle 11.15 da San Pietro in Vincoli per San Pietro
in Campiano, Borgo Muratore, Campiano, Santo Stefano, Carraie e ritorno a San
Pietro in Campiano.
Foto 10-11-12-13-14 – Sulla linea San Zaccaria–Mensa–Ravenna (via Castiglione di Ravenna e
Savio) era programmata anche una coppia di corse festiva (quelle feriali erano
tre). A metà mattinata il percorso terminale veniva svolto "a
racchetta". Il FIAT 343 Cameri che vediamo nelle foto era un mezzo fino ad
allora impiegato sulle linee del litorale, in particolare quella di
Casalborsetti, dove gli INBUS S210 all'epoca non... mettevano piede. La linea
ATR 149 (Cesena–Ravenna) serviva Castiglione con 4,5 coppie di corse e San
Zaccaria, sulla via Dismano, con tre. A Savio e Fosso Ghiaia, lungo la SS 16,
la sovrapposizione era invece con la linea 176, che nel periodo invernale era
anche allora piuttosto ridotta. La nuova linea ambiva a servire ambedue le
direttrici, mettendo anche in collegamento l'entroterra con Savio di Ravenna e
Classe e toccando la località di Guarniera, dove oggi transita la linea COERBUS
147 (una c.c. Cesena–Ravenna), oltre a due solitarie corse (invernale della
linea urbana 4, estiva della 176)
deviate da Savio a Castiglione di Ravenna.
Da tempo questi servizi, oggi in gestione Start
Romagna, sono inglobati nelle linee ex ATR citate nel testo. Mentre, come si è
detto, la linea 150 ripete quasi esattamente il servizio di allora, non vi è
più traccia della linea di San Zaccaria. Il Comune di Ravenna è il più grande
d'Italia dopo quello di Roma e presenta ampie zone del tutto prive di
edificazione: questo comporta una limitazione del servizio urbano vero e
proprio al centro abitato, nonchè (aspetto non frequente in altre città)
l'applicazione tariffe diverse sullo stesso territorio comunale.
Foto dell'autore; orari e cartolina
collezione dell'autore.
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