domenica 20 ottobre 2019

Le linee del "forese" di Ravenna in epoca ATM (1981)


di Roberto Renzi - ottobre 2019


La municipalizzazione del servizio di trasporto pubblico nel Comune di Ravenna, avvenuta il 1° gennaio 1972, aveva riguardato le linee urbane e le linee di collegamento con i lidi ravennati, tutti servizi che precedentemente (le urbane dal 1957) erano gestiti dalla SITA.
Le linee del litorale, pur essendo amministrativamente delle concessioni comunali, erano assimilate al servizio extraurbano, sia come tipologia di veicoli che per le tariffe. La numerazione odierna (70, 75, 80, 90) sarebbe stata adottata molti anni più tardi, mentre nei primi tempi di gestione municipalizzata, i provvedimenti più significativi furono l'immissione nel 1977 di autobus surburbani Siccar 176L carrozzati Breda – modello che successivamente verrà commercializzato come INBUS S210 e S210.80 (telaio 177L) – e il cadenzamento del servizio nel periodo estivo:
ogni 30' (15' in luglio-agosto) la circolare bidirezionale Ravenna FS–Marina di Ravenna–Punta Marina–Ravenna FS con andata su via Trieste e ritorno su via Canale Molinetto (o viceversa);
ogni 60' la linea per Lido Adriano, anche questa configurata come circolare: in un senso scendeva per Porto Fuori – località non raggiunta all'epoca da nessuna linea urbana – e risaliva per Punta Marina e via Canale Molinetto; nel senso opposto faceva il giro inverso.
La linea per Marina Romea e Casalborsetti e quella estiva per Foce Fiumi Uniti (oggi Lido di Dante) restavano servite da corse a orario, come pure, nel periodo invernale, le linee circolari sopra descritte.
Nell'anno 1981 il servizio urbano vero e proprio era articolato in cinque linee:
Linea 1: Via Trieste (Filiale FIAT) – via Gulli – Stazione FS – via Corrado Ricci – Domus Nova – Bar Kovic – Fornace Zarattini. Frequenza 15' (30' nel periodo estivo).
Linea 2: Quartiere Nullo Baldini – Ospedale – Stazione FS – Villaggio ANIC – Bassette. Frequenza 25' (30' estivo).
Linea 3: Coop San Biagio – via Zalamella – Stazione FS – piazza Caduti – bivio San Rocco – via Ravegnana. Frequenza 30'.
Linea 4: PEEP Molino – via Montanari – piazza Caduti – Stazione FS – Ponte Nuovo / via Marabina – Classe (piazza) / Classe (basilica) – Casa Cantoniera. Frequenza 20'.
Linea 5: Via dei Poggi – Stazione FS – piazza Caduti – Ospedale – Bosco Baronio. Frequenza 30'.
È evidente come le linee ATM coprissero solo la parte urbanizzata del vastissimo territorio comunale (654 km2); a eccezione dei lidi, tutte le frazioni del Comune di Ravenna erano servite solo da linee extrurbane o da servizi scolastici. Nella foto 1 vediamo immortalato in una cartolina degli anni Sessanra un FIAT 680 SITA in sosta a San Pietro in Vincoli.


Nel 1981 prese corpo l'idea di istituire alcuni servizi di trasporto pubblico nel "forese", configurati come una sorta di "extraurbano comunale" (applicando le tariffe a scaglioni kilometrici determinate dalla Regione).
Il servizio era limitato al periodo invernale: in alcuni casi si trattava infatti di "riempire" turni già esistenti con corse aggiuntive fuori dalle ore di punta.
Il 16 settembre entrarono in funzione cinque linee, non numerate, che partendo dalla stazione di Ravenna (piazza Farini) si spingevano fuori dall'abitato, in direzione Ovest e Sud (foto 2). Le caratteristiche dei nuovi servizi erano molto diverse. Di seguito le descriveremo commentando documenti dell'epoca, a partire dall'artigianale volantino "ATM per il forese" con cui ne fu annunciata l'istituzione.


Foto 3-4-5 – La linea Ravenna–Piangipane–Santerno altro non era che la trasformazione in linea pubblica di un servizio scolastico preesistente per il CAP (oggi CFP) di Piangipane. Il quadro orario è praticamente identico a quello dell'attuale linea 150, che (orario invernale 2019-2020) presenta ancora le stesse due coppie di corse con minime variazioni! Nelle foto vediamo un INBUS S210 intento a prelevare gli studenti in uscita dall'istituto dell'Opera Diocesana Giovanni XXIII a Piangipane. Sono presenti anche un FIAT 306/2 ex SITA e un 343 di un privato.




Foto 6-7 - Per San Marco e Villanova fu previsto un servizio più strutturato, con 7,5 coppie di corse feriali. Su questa linea, come da foto presa a San Marco, lungo l'argine sinistro del fiume Montone nei primi giorni di esercizio, venivano impiegati anche autobus urbani (FIAT 418). Sulla stessa relazione circolava anche la linea 157 ATR (Forlì–San Pietro in Trento–Villanova–Ravenna), che però offriva solo due coppie feriali, peraltro in orari non sovrapposti con la linea ATM: l'ultima partenza da Ravenna avveniva alle 18.25, cioè un'ora dopo la corsa "urbana" di chiusura. 



Foto 8-9 - Le linee Coccolia–San Pietro in Trento–Roncalceci–Ravenna e Ducenta–San Pietro in Vincoli–Ravenna erano limitate a una sola coppia di corse feriale, con tutta evidenza ottenuta dalla trasformazione in  servizio di linea di due trasferimenti scolastici.
L'interferenza con le linee ATR delle varie direttrici Forlì–Ravenna avveniva in tutte le località servite, dove erano presenti la linea principale 156 (Ghibullo, Coccolia) e le collaterali 157 (Roncalceci, Filetto, San Pietro in Trento), 158-159 (San Bartolo, San Pietro in Vincoli, San Pietro in Campiano, Campiano, Borgo Muratore), 160 (Ghibullo, San Pietro in Vincoli, Ducenta). La foto documenta lo stato delle paline di fermata dopo che la "bandiera" ATM fu agganciata al supporto di quella ATR (ex SITA)... Si ebbe comunque cura di non sovrapporre in orario le corse dei nuovi servizi a quelle dell'azienda forlivese: i passeggeri in arrivo a Ravenna alle 9.55 non sarebbero certo dovuti ripartire alle 10.15, ma avrebbero potuto utilizzare la corsa della linea 159 in partenza alle 11.05. Nel libretto orario invernale 1991-92 è riportata anche una corsa "integrativa linea ATR" in partenza alle 11.15 da San Pietro in Vincoli per San Pietro in Campiano, Borgo Muratore, Campiano, Santo Stefano, Carraie e ritorno a San Pietro in Campiano.



Foto 10-11-12-13-14 – Sulla linea San Zaccaria–Mensa–Ravenna (via Castiglione di Ravenna e Savio) era programmata anche una coppia di corse festiva (quelle feriali erano tre). A metà mattinata il percorso terminale veniva svolto "a racchetta". Il FIAT 343 Cameri che vediamo nelle foto era un mezzo fino ad allora impiegato sulle linee del litorale, in particolare quella di Casalborsetti, dove gli INBUS S210 all'epoca non... mettevano piede. La linea ATR 149 (Cesena–Ravenna) serviva Castiglione con 4,5 coppie di corse e San Zaccaria, sulla via Dismano, con tre. A Savio e Fosso Ghiaia, lungo la SS 16, la sovrapposizione era invece con la linea 176, che nel periodo invernale era anche allora piuttosto ridotta. La nuova linea ambiva a servire ambedue le direttrici, mettendo anche in collegamento l'entroterra con Savio di Ravenna e Classe e toccando la località di Guarniera, dove oggi transita la linea COERBUS 147 (una c.c. Cesena–Ravenna), oltre a due solitarie corse (invernale della linea urbana 4, estiva della 176)  deviate da Savio a Castiglione di Ravenna.






Da tempo questi servizi, oggi in gestione Start Romagna, sono inglobati nelle linee ex ATR citate nel testo. Mentre, come si è detto, la linea 150 ripete quasi esattamente il servizio di allora, non vi è più traccia della linea di San Zaccaria. Il Comune di Ravenna è il più grande d'Italia dopo quello di Roma e presenta ampie zone del tutto prive di edificazione: questo comporta una limitazione del servizio urbano vero e proprio al centro abitato, nonchè (aspetto non frequente in altre città) l'applicazione tariffe diverse sullo stesso territorio comunale.


Foto dell'autore; orari e cartolina collezione dell'autore.

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