domenica 21 ottobre 2018

Prolungamenti e potenziamenti: quattro novità nel forlivese




A partire dallo scorso 17 settembre, ovvero con l’avvio degli orari invernali 2018-2019, sono state introdotte alcune modifiche a quattro diverse linee, svolte da Start Romagna, che operano nel territorio forlivese.
Si tratta di potenziamenti al servizio, promossi dal Comune di Forlì, volti a migliorare i collegamenti tra la città ad alcune località del forese situate all’interno dei confini comunali.
Due linee urbane, la 5-5A e la 12, hanno subito il prolungamento di alcune corse; mentre sono state oggetto di potenziamento, tramite l’aggiunta di alcuni “giri”, le linee 132p e 153, considerate extraurbane, ma che rimangono all’interno della zona urbana.

Relativamente alla linea 5-5A, otto corse feriali, svolte nei soli giorni scolastici, sono state prolungate da San Martino in Strada a Grisignano, in via delle Caminate. Su quest’ultima sono state installati quattro impianti di fermata, due per senso di marcia.
Le corse modificate vengono svolte nei giorni feriali scolastici, all’interno degli orari di punta del mattino e di mezzogiorno.
Gli autobus, in direzione Grisignano, da viale dell’Appennino, anziché seguire il consueto itinerario su via Monda e via Briganti (dov’è posizionato il capolinea di San Martino), proseguono per alcune centinaia di metri fino ad imboccare, tramite una svolta a sinistra, via delle Caminate, in località Grisignano, terminando la corsa presso la seconda fermata. In senso opposto, quindi verso l’Iper “Punta di Ferro”, invece, i mezzi vengono fatti transitare anche da Via Monda e via Briganti, da dove poi riprendono il percorso ordinario.
Verso Grisignano tutte le corse sono di 5A ed i tempi di percorrenza sono gli stessi di quelle facenti capolinea a San Martino; mentre in direzione Iper i tempi complessivi sono dilatati di tre minuti e le corse sono sia di 5 che 5A, tra le quali ne è presente anche una limitata alla stazione.
L’inversione di marcia avviene presso la rotonda tra l’allacciamento alla tangenziale di Forlì e la stessa via delle Caminate, la quale, prosegue oltre l’intersezione presentando fin da subito alcune ripide salite che conducono alla Rocca delle Caminate, nonché il passo che collega Meldola con Predappio.
Merita ricordare che fino ad alcuni anni fa su via delle Caminate transitavano le corse della linea suburbana 96 (Forlì – Medola); poi, a seguito della costruzione del vicino tratto della tangenziale, nonché della modifica della viabilità locale, la 96 è stata deviata su via Monda, lasciando scoperto il tratto di strada di Grisignano. Quest’ultima località rimaneva comunque servita dalle linee 96A e 129, nonché dalla scolastica S1 e dal prolungamento festivo della 5A per San Lorenzo in Noceto, tramite le fermate su viale dell’Appennino.
La prima foto ritrae uno degli ultimi mezzi entrati a far parte della flotta di Start Romagna, un MenariniBus Citymood urbano a gasolio, mentre si trovava su via delle Caminate, alla quale fanno sfondo i primi rilievi appenninici, subito dopo essere partito dal nuovo capolinea su una corsa di 5A verso l’Iper.




Gli altri prolungamenti riguardano la linea 12, classificata come urbana “per il forese”. In questo caso le corse interessate sono tutte quelle che terminavano a Carpinello, sia feriali che festive, le quali ora raggiungono la località successiva posta lungo la via Cervese, ovvero Pievequinta, ove sono state ristrutturate e ricollocate le fermate esistenti, già servite dalle linee 126 e 159, ora diventate anche capolinea. In questo caso, i tempi di percorrenza si allungano di tre minuti.
Non risultano oggetto del prolungamento cinque coppie di corse della linea 12 che, storicamente, da Carpinello proseguono fino a Rotta.
Il raggiungimento di Pievequinta da parte della 12, tuttavia, non è una novità assoluta. Infatti, nel gennaio 2017 fino al termine dei relativi orari invernali ed in concomitanza con la chiusura di un tratto di via Cervese, era stata attuata la stessa modifica, in via sperimentale, che riguardava però solamente alcune delle corse feriali per Carpinello (vedi post relativo).
Nella seconda foto, scattata lungo la via Cervese, è ritratto un Autodromo Busotto New mentre si allontana dall’abitato di Pievequinta, diretto verso Villanova, previa il transito dal centro di Forlì, sulla linea 12.




Passando ai potenziamenti introdotti, quelli che sanciscono una maggiore novità riguardano la linea 132p, che già collega Forlì (Punto Bus) con Carpena e Magliano, negli orari scolastici. Da settembre, nel programma di esercizio della linea sono state aggiunte quattro coppie di corse che garantiscono un ulteriore collegamento con Carpena.
Dal Punto Bus forlivese le partenze sono fissate prevalentemente negli orari non di “punta scolastica”, ovvero per le 8.10, 12.10, 16.10 e 18.10, mentre da Carpena le partenze delle relative corse discendenti avvengono alle 8.30, 12.30, 16.30 e 18.30. L’itinerario prevede il transito su viale Bolognesi/Risorgimento e via Persiani.
Relativamente al significato della strana lettera “p” suffissa al numero di linea, la spiegazione era stata raccontata in un vecchio articolo su “Trasporti Pubblici in Romagna” (vedi post relativo).
Nella terza foto allegata è immortalato un IvecoBus Crossway LE Line a San Martino in Strada, su via Persiani, diretto verso Carpena. La destinazione che appare sui display era già presente nelle relative centraline, come “rimanenza” di un vecchio collegamento tra Carpena e la zona di viale Risorgimento (ove era necessario servirsi di un’altra linea per raggiungere il centro città).




Infine, la quarta novità riguarda la linea 153, sulla quale sono state aggiunte tre coppie di corse tra Forlì e alcune località di campagna della zona di Villafranca, situate a nord della città.
Le nuove corse da Forlì Punto Bus per Villafranca, con transito da via Lughese e San Martino di Villafranca, sono previste per le 8.10, 9.10 e 19.10; mentre quelle da Villafranca a Forlì, con transito da Branzolino e Roncadello, sono fissate per le 8.30, 9.30 e 19.30.
La quarta ed ultima foto ritrae un caratteristico Irisbus MyWaw in sosta presso il Punto Bus forlivese, in attesa di partire sull’ultima corsa serale di nuova istituzione della linea 153.


Gian Marco Assirelli – 21 ottobre 2018

mercoledì 17 ottobre 2018

1 & 1A di Cesena, le radiali lungo la Cervese.



Con le narrazioni trasportistiche di “Trasporti Pubblici in Romagna” torniamo a Cesena, città considerata come il cuore della Romagna, complice anche la sua posizione geografica, centrale rispetto a tutte le altre.
Col testo corrente ci vogliamo soffermare sulle prime due linee, in ordine numerico, fra quelle che compongono il locale servizio urbano, vale a dire 1 ed 1A, linee radiali che servono i quartieri posti lungo l’asse della “Cervese”, la provinciale che porta a Cervia. 
All’interno di Cesena il capolinea delle due tratte è collocato nel terminal della Barriera di viale Carducci, più precisamente presso lo stallo D; in questa porzione territoriale cittadina, causa sensi unici, 1 ed 1A compiono un percorso che prevede un ingresso regresso ed un successivo anello: infatti, prendendo come punto di riferimento il viadotto Kennedy, uno di quelli che oltrepassano la linea ferroviaria Bologna-Ancona, gli autobus che si muovono in direzione “Barriera”, scesi dal medesimo svoltano due volte a destra, prima su via Benedetto Croce, poi su corso Cavour: qui ha inizio l’ingresso-regresso che consente di raggiungere la stazione ferroviaria, dopo essere transitati lungo corso Roma. Ritornati su corso Cavour, si percorre il viale fino al suo termine, vale a dire fino al raggiungimento del semaforo con corso Sozzi, viale Carducci e viale Finali, dove avviene una svolta a sinistra in direzione del terminal della Barriera, all’interno del quale ci si inserisce. Atteso l’orario di ripartenza, gli autobus procedono sul “Carducci” fino all’intersezione con via Turchi dove avviene l’ultima svolta a sinistra prevista lungo l’anello cittadino di inversione, proseguendo in modo rettilineo su via De Gasperi e Viadotto Kennedy, oltrepassato il quale si gira a sinistra su via Assano poi, in fondo, a destra su via Cervese lungo la quale, presso S.Egidio, avviene la divisione tra 1 ed 1A.
La linea 1, in maniera molto semplice, prosegue lungo la Cervese in modo rettilineo, attraversando l’abitato di Villa Chiaviche ed andandosi ad attestare presso il parcheggio collocato a due passi dal casello A14 di Cesena. 
Più contorto è invece il tracciato della 1A, tratta che abbandona la Cervese al fine di andare a servire  il quartiere di Madonna dello Schioppo. Presso S.Egidio gli autobus che affrontano la diramazione “A” svoltano a sinistra su via Chiesa di S.Egidio, poi a destra su via Torriana e, giunti in fondo, nuovamente a sinistra su via Cerchia di S.Egidio; in prossimità di via dei Fiori altra svolta a sinistra poi, giunti al suo termine, svolta a destra in via Madonna dello Schioppo, percorsa fino a raggiungere via Pietro Gori dove, in prossimità dell’intersezione con via Cafiero, è posizionato il capolinea. Per invertire in senso di percorrenza gli autobus affrontano, in senso orario, un piccolo anello formato dalle stesse “Madonna dello Schioppo” e “Gori”, oltre che dalle vie Salieri ed Olivetti.

Relativamente al programma di esercizio facciamo una piccola premessa:  1 ed 1A sono rappresentate con quadri orari separati, non rendendo forse di immediata comprensione quello che è il servizio garantito, specialmente nella porzione in comune. 
Nelle giornate di scuola, quelle in cui la frequenza è maggiore, le partenze da Barriera avvengono ogni 12 minuti, alternando una corsa della linea 1 ad una della 1A; conseguentemente le partenze dai capilinea estremi, ossia “Park A14” per la 1 e “Cafiero” per la 1A avvengono ogni 24 minuti (impiego di tre autobus).
Nelle giornate non scolastiche del periodo invernale e in quelle di punta estiva (giugno, luglio e dal primo lunedì di settembre fino all’apertura delle scuole), la tratta in comune (Barriera - S.Egidio e vv) viene garantita con una corsa ogni 15 minuti ed una frequenza che diventa ogni mezz’ora se si analizzano distintamente le due diramazioni (impiego di due autobus).
Nella parte di bassa stagione estiva, coincidente con il mese di agosto e la parte iniziale di settembre, le partenze da Barriera sono equidistanti tra loro di un tempo pari a mezz’ora, con un cadenzamento orario sia su 1 che 1A (impiego di un solo autobus).
Il servizio festivo è garantito invece nel solo periodo invernale e sulla sola linea 1, con una corsa ogni due ore.

In termini di impiego mezzi, sulle linee 1 ed 1A i principali attori sono gli Iveco 491E.10.27 CityClass appartenenti alla flotta “ex ATR”; nonostante questo però possiamo dire che non è difficile riscontrare la presenza dei vari BredaMenarinibus Vivacity e/o VivacityPlus (in particolar modo nelle giornate festive), di vetture urbane da 12 metri, o di vetture di tipo suburbano. Quest’ultima casistica d’impiego è dimostrata nello scatto che possiamo osservare in allegato al testo corrente, il quale ritrae l’ultimo dei BMB M240 LS, vale a dire la vettura 20941, impegnato su una corsa della 1A da Madonna dello Schioppo a Barriera.

Francesco Gardini – 17/10/2018

venerdì 12 ottobre 2018

Un bus di linea, con il look da GT: nel lughese c’è un nuovo Setra S417 UL




Nel corso dell’estate è entrato a far parte del parco mezzi dell’azienda Zaganelli Group di Lugo un Setra S417 UL nuovo di fabbrica, destinato principalmente al servizio di linea e che contribuisce al rinnovamento dei veicoli operanti per il trasporto pubblico romagnolo.

Nel dettaglio, si tratta della versione da 14 metri a tre assi proposta da Setra, nella variante con pianale ad altezza “normale”, tipica per il servizio di linea interurbano. È caratterizzato dalla livrea bianca, adornata dai loghi aziendali di colore giallo e grigio. Le porte di accesso sono entrambe ad anta singola ad espulsione verso l’esterno, permettendo quindi la configurazione massima di posti a sedere che, sommati a quelli in piedi, permettono di far viaggiare fino a circa cento persone (su servizio di linea).
Il motore è un OM 470 Euro 6 che eroga 290kW, abbinato ad un cambio meccanico a sei rapporti più retromarcia. È inoltre dotato di un display Aesys a LED bianchi da 160x16 pixel e dal computer di bordo AEP, che all’evenienza può essere velocemente rimosso, avente funzione di AVM, validatrice ed emettitrice di titoli di viaggio.

La particolarità di questo autobus, che lo distingue anche da quelli dello stesso modello già presenti in Romagna, è l’allestimento con caratteristiche tipiche del gran turismo. Si presenta infatti nella variante proposta dalla casa costruttrice tedesca con il frontale inclinato, nonché entrambi gli specchi retrovisori sporgenti in avanti, i sedili modello “Setra Route”, con bracciolo ripiegabile e fodere poggiatesta, luci di cortesia individuali, botole a soffitto semi-trasparenti, tendine parasole e vetri oscurati.
Queste ultime caratteristiche, abbinate alla tipologia del mezzo e alle dotazioni usuali per il servizio di trasporto pubblico locale, possedute anche da diversi altri bus da linea di Zaganelli Group, permettono una maggiore flessibilità e versatilità nell’uso quotidiano. Si ha quindi la possibilità di poterlo incontrare sia mentre percorre una linea extraurbana, così come durante un noleggio.

Merita ricordare inoltre che questo Setra S417 UL è il quarto autobus da linea immesso in servizio dall’azienda lughese Zaganelli Group in poco più di sei mesi, dopo il Setra S418 LE (anch’esso ad alta capacità di carico) ed i due Mercedes Intouro.





La prima foto allegata ritrae il nuovo Setra alla periferia di Lugo, di prima mattina, quasi in concomitanza con il sorgere del sole di una giornata di inizio ottobre, su una delle corse della linea 181 (Argenta - Lavezzola - Lugo), della quale il mezzo è recentemente diventato “titolare”.
Nella seconda foto, lo stesso S417 UL è immortalato dalla fiancata opposta, in servizio su una corsa sostitutiva del treno da Faenza per Ravenna, mentre percorreva la Faentina Vecchia in prossimità di Godo di Russi, in una soleggiata giornata di metà agosto.


Gian Marco Assirelli - 12 ottobre 2018

mercoledì 10 ottobre 2018

Da Montiano al mare per tutto l’anno: la linea 112.


Tra le linee extraurbane che toccano la cittadina di Cesenatico, ve ne è solamente una che mantiene il suo percorso pressoché invariato nel corso dell'intero anno: è la 112 Montiano – Cesenatico che, a livello numerico, risulta essere la prima in ordine cronologico tra le extraurbane del bacino di Forlì-Cesena. 
Questa linea fa parte di quelle più giovani presenti all'interno del gruppo “ex ATR", visto che la gestione da parte dell’Agenzia forlivese è iniziata solamente nel gennaio del 2005.
Prima di allora questa tratta era in carico ad una piccola azienda privata con sede a Montiano, la “Autoservizi Gasperoni”, realtà all'epoca consorziata all'interno del gruppo CR-Bus, poi scomparsa dallo scenario trasportistico. 
Sotto tale gestione la mia mente ricorda la presenza di almeno due autobus differenti: dapprima un Fiat 343 Cameri, poi sostituito da un Volvo B10M Barbi, vettura indubbiamente più adatta ai servizi di noleggio che a quelli di linea.
Agli albori del 2005, come accennato,  questa linea extraurbana entra a far parte in toto della gestione ATR: il suo numero identificativo diventa il 3/112, il “Barbi” in uso viene inglobato nella flotta aziendale dell'agenzia forlivese, ricevendo matricola 9016, e la gestione passa alla “Rossi Paolo" (attuale Rossi Group) che la esercita in qualità di azienda sub-affidataria. 
Negli anni a venire il Volvo – Barbi viene poi sostituito da uno dei 66 Irisbus 399E.12.35 MyWay “verdi”, salvo alcune comparsate di vetture di modelli differenti, in caso di temporanee sostituzioni.

Oggi come un tempo i compiti principali della linea 112 (il “3/” è scomparso ormai da una decina di anni), sono sostanzialmente due: in inverno quello di condurre gli studenti residenti nei vari paesi toccati agli istituti superiori cesenaticensi (I.T.E., Liceo Scientifico e I.A.L.); in estate quello di portare al mare i cittadini dei medesimi.  Decisamente più modesta ed occasionale invece la presenza di lavoratori.

Analizzando il percorso principale d’andata, il punto d’origine della 112 è fissato ai margini della piazza che caratterizza il centro storico di Montiano: il capolinea in direzione Cesenatico è lungo via Roma, quello di arrivo invece su via Cesare Battisti. Di qui l’autobus intraprende in discesa la Provinciale 9 fino al raggiungimento, dopo circa 3 Km, della pianura, presso Bivio Badia dove, alla rotonda, si compie una svolta a sinistra su via Malanotte fino al raggiungimento dell’abitato di Calisese. Oltrepassato quest’ultimo ci si inserisce, in modo rettilineo, su via Montiano, percorsa per itero fino alle porte di Cese Castagnoli, luogo presso il quale ci si immette, con svolta a destra, sulla via Emilia. Lungo la medesima si attraversano gli abitati di Case Missiroli e Budrio di Longiano. Giunti alle porte di Gambettola si abbandona la SS 9 svoltando a sinistra su via De Gasperi, proseguendo su via del Lavoro ed oltrepassando la linea ferroviaria Bologna – Ancona lungo il sottopassaggio di via Zoffoli. Usciti dal medesimo ci si inserisce verso destra su via Buozzi, per poi affrontare l'attraversamento della cittadina gambettolese, differente per ambedue i sensi di marcia: verso mare si solca il centralissimo Corso Mazzini; in direzione opposta invece si affrontano via Giuseppe Garibaldi e viale Giacomo Matteotti. Uscendo dalla zona del centro si affronta via Roma, svoltando poi a destra su via Kennedy, quindi a sinistra in prossimità dell'interazione con la Provinciale 97, identificata all'interno del territorio gambettolese come via Giovanni Pascoli, diventando via Staggi sconfinando all'interno del comune di Gatteo.
Una volta raggiunta la rotonda di Verzaglia, svolta a sinistra su via Campone Sala, sconfinando nuovamente, questa volta nel comune di Cesenatico. Lungo tale arteria si attraversa dapprima il centro della frazione di Sala e si raggiunge l’abitato di Villalta. Qui svolta a destra su via Cesenatico fino al raggiungimento dell’omonima cittadina rivierasca. Oltrepassato il passaggio a livello posto in prossimità della stazione ferroviaria,  svolta a destra su via Cecchini; in senso opposto l'autobus effettua invece il tipico ingresso-regresso fino alla rotonda collocata dinnanzi alla stazione. 
Da via Cecchini si prosegue su viale Roma e, in fondo, nei pressi del grattacielo, si gira a destra su viale Carducci, affrontato fino al raggiungimento della fermata “IAL", presso la quale è posizionato il capolinea.

Analizzando il quadro orario del periodo invernale possiamo dire che la linea 112 conta un totale di quattro corse in direzione Cesenatico, una in più nel senso opposto di percorrenza.
La prima percorrenza mattutina d’andata è una feriale che ha origine alle 7:00 presso Montiano ed è particolare per il fatto di compiere una deviazione che consente di servire l’abitato di S.Angelo di Gatteo; arrivo a Cesenatico IAL previsto per le 7:52.
Il primo rientro è programmato, seppur nelle sole giornate di venerdì e sabato, alle ore 12:05, con una scolastica limitata a Gambettola. 
Dal lunedì al giovedì scolastici è attiva una corsa con origine alle 13:05 da IAL limitata a Gambettola; in tali giornate il bus rientra a Cesenatico con una percorrenza in partenza alle 13:40 da via Staggi, più precisamente dalla fermata posta nei pressi del cavalcavia della A14. 
Segue poi una coppia di corse feriali limitata a Calisese (via Suzzi), particolari per il fatto di non transitare presso Case Castagnoli, affrontando, tra Calisese e Case Missiroli, via Cavecchia, arteria percorsa anche dalla linea 21 di Cesena. Dal lunedì al giovedì la corsa di andata ha origine presso IAL alle 14:05, quella di ritorno da Calisese alle 14:45. Al venerdì ed al sabato invece la corsa di andata viene anticipata di un’ora (partenza ore 13:05), mentre quella di ritorno ha origine alle 14:05.
Ultima ma non ultima la corsa serale di rientro, con partenza da Cesenatico IAL alle ore 17:15 ed arrivo a Montiano alle 17:58, dopo aver intrapreso il percorso “maestro”.

Differente invece il programma di esercizio del periodo estivo quanto la 112 estende il proprio servizio fino alla località di Montenovo, dove non è possibile effettuare la manovra di inversione con un autobus da 12 metri; questo comporta la troncatura presso Bivio Badia di una coppia di corse e l’impiego sulla tratta Bivio Badia – Montiano – Montenovo del minibus prevalentemente utilizzato per espletare le navette L ed M (allo stato attuale il Sitcar Italo matr. 20523).
Nei feriali la prima corsa mattutina è la “limitata furgonata” con origine a Montenovo alle 7:15 ed arrivo a Bv Badia alle 7:22; qui l’autista effettua cambio di autobus, prendendo in carico il MyWay solitamente utilizzato sulla tratta. L’arrivo a Cesenatico è previsto per le 7:55.
La prima corsa di rientro dal mare lascia la fermata IAL, posta sul lungomare Carducci, alle 12:00 ed ha capolinea finale collocato presso Montiano (ore 12:40).
Esattamente un’ora dopo l’autobus riparte in direzione mare, giungendo a Cesenatico alle 14:15.
La corsa di rientro della sera, nei feriali, parte invece alle ore 17:54, con percorso limitato a Bivio Badia; qui ancora cambio di autobus, visto che alle 18:39 il MyWay termina la sua giornata lavorativa, mentre alle 18:45 l’Italo inizia la corsetta che raggiungerà Montenovo 15 minuti più tardi.
Nel periodo estivo il servizio viene garantito anche nelle giornate festive con due coppie di corse tra Montiano e Cesenatico: le percorrenze in direzione mare hanno origine alle 7:20 e 13:40, quelle di rientro alle 12:00 ed alle 18:00.

Già da molti anni, sicuramente più di dieci, il principale attore della linea 112 è l’Irisbus 399E.12.35 MyWay attualmente contraddistinto, all’interno della flotta di Start, con la matricola 20722. Nello scatto allegato, realizzato da Gian Marco Assirelli, possiamo osservare la “corriera” in questione immortalata presso Cesenatico mentre transita sul cosiddetto “Ponte del Gatto”; alle spalle dell’autobus le barche storiche che caratterizzano il museo “galleggiante” della marineria.

Francesco Gardini – 10/10/2018

lunedì 8 ottobre 2018

4R, 4D e le novità a Classe di Ravenna




Con l’avvio del periodo scolastico 2018-2019, a Ravenna, sono state applicate alcune rivisitazioni e potenziamenti che riguardano il ramo per Classe della linea urbana 4, svolta da Start Romagna, che prevedono anche l’aggiunta di due nuovi itinerari.

Scendendo più nel dettaglio, la maggior parte delle corse che raggiungevano il capolinea di via Liburna a Classe vengono limitate a quello di via Morgagni, posto a monte della ferrovia. Gli autobus interessati dalla modifica, quindi, non dovranno più attraversare il passaggio a livello, che spesso portava ad una sosta “forzata” di alcuni minuti.
Al fine di sopperire alla riduzione del servizio nella zona di Classe situata a mare della ferrovia, nonché per garantire un collegamento costante sull’intera via Romea Vecchia, che unisce Ponte Nuovo a Classe, parallelamente all’arteria principale di via Romea Sud, è stata istituita una nuova diramazione della linea 4 da/per il centro di Ravenna, contraddistinta dalla lettera “R”. Le corse prevedono il percorso regolare della linea 4 fino a Ponte Nuovo, per poi effettuare un itinerario ad anello, con transito da via Marabina, via Romea Vecchia e via Classense, raggiungendo così il capolinea di “Classe Piazza”. Di seguito il rientro verso Ponte Nuovo, nonché il centro di Ravenna, viene svolto su via Romea Sud, servita anche dalle corse già esistenti della stessa linea.
Le coppie di corse di 4R di nuova istituzione sono sei, a cui se ne aggiunge una esistente, a validità scolastica, che già svolgeva il percorso sopra descritto ed alla quale viene aggiunta la lettera identificativa suffissa.

La terza novità relativa alla linea 4 riguarda l’inserimento nel programma di esercizio del collegamento tra Ravenna e Lido di Dante, precedentemente garantito dalla linea 40, effettuata da un associato di Coer-Bus tramite autovetture da otto posti. Analogamente a quanto già avviene nel periodo estivo, la diramazione viene identificata dalla lettera “D”, così come il percorso: la maggior parte delle corse infatti prevedono il transito da Classe, mentre altre transitano unicamente su via Marabina, mantenendo quindi le caratteristiche dell’ex linea 40. In totale, le corse da/per Lido di Dante sono undici, delle quali alcune risultano essere il prolungamento di quelle già esistenti.



La maggior parte delle corse di 4D e 4R di nuova istituzione, a Ravenna, effettuano il capolinea presso la stazione FS, anzichè al tribunale, e nella quasi totalità dei casi prevedono la partenza sfalsata di alcuni minuti (da 1 a 3) rispetto all’orario di transito delle corse esistenti. Altre corse, invece, risultano integrate a quelle già presenti negli scorsi anni, tramite il prolungamento o la deviazione di esse.

La tipologia degli autobus impiegati rimane gli stessa di prima, ma con l’aggiunta di almeno una vettura necessaria per coprire i chilometri aggiuntivi. Durante tutto l’arco del giorno, infatti, vengono utilizzati i caratteristici BredaMenarinibus M231 CU a metano da 7,7 metri, mentre negli orari di punta è possibile vedere sulla linea 4 e le relative diramazioni i vari modelli dodecametrici, sia suburbani che urbani, del parco mezzi ravennate.



A testimonianza delle novità recentemente introdotte, alcune foto scattate nelle ultime settimane di settembre, nonché le prime di esercizio per i nuovi itinerari.
La prima immagine ritrae un BredaMenarini M231 CU in servizio su una corsa mattutina di 4R, in transito su via Romea Vecchia, a poca distanza dall’incrocio con via Marabina. Tale tratto di strada, fino allo scorso periodo invernale, veniva servito solamente da alcune corse deviate della linea 4, in orario scolastico.
Nella seconda foto è immortalato un altro “piccolo Breda” che, dopo essere giunto a Lido di Dante come 4D, rientra verso Ravenna su una corsa limitata alla stazione FS, percorrendo l’unica strada che unisce la località costiera con la città, ovvero via Marabina, costeggiando gli argini dei Fiumi Uniti.
Infine, nella terza foto è visibile presso il capolinea di via Morgagni, ora servito da un maggior numero di corse, un Irisbus Citelis CNG suburbano da 12 metri in sosta, in attesa di ripartire verso il Tribunale di Ravenna.


Gian Marco Assirelli - 8 ottobre 2018

mercoledì 3 ottobre 2018

UN FRANCESE SULL'ADRIATICO


di Roberto Renzi - 03/10/2018


Sono ormai passati più di quarant'anni. Mi trovavo nella sede del Consiglio sindacale dell'ATAM di Rimini, quando la mia attenzione fu attratta da un libretto scritto in francese intitolato "Autobus SC10 - Conduite et entertien".
Si trattava dell'unica testimonianza rimasta in quel di Rimini della prova, avvenuta nel corso dell'estate 1972, dell'allora rivoluzionario autobus urbano prodotto da Saviem, una Casa che anni dopo sarebbe confluita nel Gruppo Renault.
In un'epoca in cui enti e aziende pubbliche, ma anche molti privati, non si muovevano dal "seminato" della produzione nazionale (leggi: FIAT), era forse un atto temerario la promozione in Italia di un autobus francese. Basti pensare che l'anno seguente avrebbe destato scalpore l'aquisto di alcune moto giapponesi da parte del Comune di Rimini per la propria Polizia municipale!
Incuriosito, cercai notizie presso gli autisti e i meccanici ed uno in particolare, che essendo un conducente anziano prestava servizio saltuariamente in officina, mi raccontò che un esemplare di questo autobus, con targa francese, aveva fatto effettivamente servizio qualche anno prima sulla linea 11 (a quei tempi c'era il doppio agente e nessun apparato di bordo tipo emettitrici: l'adattamento non aveva richiesto particolari trasformazioni). A parere quasi unanime dei meccanici, si trattava di un veicolo che "dava la paga" a tutti i FIAT conosciuti, a cominciare dal 418, di cui nel 1971 erano giunti a Rimini tre esemplari carrozzati Menarini.
Le differenze dalla pratica costruttiva della maggiore azienda italiana (vedi oltre al 418 i modelli 409 e 410) erano abissali. Il pianale era a un livello molto basso (60 cm da terra) e uniforme per tutta la lunghezza, il motore era alloggiato sotto il posto guida e l'arredamento era assai più confortevole di quello spartano dei bus nazionali. A dispetto della grandeur francese, la motorizzazione era MAN (D 0836 HM 8V da 7034 cm3, erogante 150 cavalli); il vetro anteriore era "bombato", il ponte posteriore poggiava su due sole ruote invece che su quattro gemellate, le sospensioni pneumatiche assicuravano una notevole souplesse all'andatura.
Delle prove in linea a Rimini, durate diversi giorni e forse settimane, non esiste ahimé nessuna documentazione fotografica! Peccato, perché la direzione ATAM dava spesso l'incarico a Davide Minghini, il celebre fotoreporter riminese, di documentare le varie novità aziendali.
L'SC10 tuttavia un certo successo in Italia lo conobbe. Non so in quante città fu provato, fatto sta che le aziende di Brescia (ASM) e Ancona (COTRAN) ne ordinarono diversi esemplari per il servizio urbano la prima, suburbano la seconda (linea Ancona–Falconara Marittima). A Rimini, invece, si preferì restare nella comfort zone FIAT, per cui dal 1973 al 1975 i nuovi acquisti dell'ATAM furono tutti FIAT 418 in versione AC (automatico corto).
Lungo 11 metri, probabilmente l'SC10 non avrebbe offerto una capienza maggiore rispetto ai 10 metri nazionali, ma sicuramente un maggior confort di marcia e una certa "eleganza esotica" rispetto al modello che stava invadendo il mercato nazionale.
In Francia l'autobus SC10, del quale (secondo Wikipedia) sono state prodotte 11.044 unità in varie versioni tra il 1965 e il 1989, ha costituito una pietra miliare del trasporto pubblico, essendo stato presente praticamente in tutte le flotte urbane. Famosissima la versione con terrazzino posteriore, i cui ultimi esemplari circolarono a Parigi fino ai primi anni Duemila.
E proprio di questa versione esisteva, negli anni Ottanta, una riproduzione in scala 1/87 della casa francese Majorette, che veniva venduta anche in Italia ma che dopo poco tempo diventò quasi introvabile. Nonostante si trattasse di un modello di poche pretese, dall'aspetto giocattolesco, volevo procurarmene un esemplare a ricordo di quel lontano esperimento riminese: solo dopo molte ricerche, nel 1987 riuscii a trovarne uno, in un supermercato di Urbino. In diversi viaggi in Francia ebbi poi modo di fotografare degli SC10, anche a terrazzini, appartenenti alle ultime serie prodotte dalla Renault.
La FIAT cercò di imitare l'SC10 con il modello 421, un autobus a grande capacità (nella versione AL fu il primo 12 metri italiano a due assi!), che però si affermò solo nelle grandi città, mentre nei servizi urbani dei centri medio-piccoli si impose il 418, una macchina molto semplice e ispirata ai criteri costruttivi del decennio precedente.

L'autobus SC10 su Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Saviem_SC10

Sui FIAT 418AC a Rimini:
http://trasportipubbliciromagna.blogspot.com/2016/11/i-fiat-418-rimini.html

FOTOGRAFIE

1 - La vettura ASM 517 in deposito a Brescia il 5 giugno 1992. Questo esemplare aveva solo due porte con salita da quella anteriore (foto Roberto Renzi).


2 - Gli SC10 dell'anconetana COTRAN, immatricolati come interurbani, avevano la particolarità della coloritura in blu molto scuro (da "BusBusNet").


3 - A Porte de Montpoivre, capolinea della linea 29 - ultimo baluardo degli SC10 con terrazzino - è in sosta la vettura RATP 3977 il 20 luglio 2001 (foto Roberto Renzi).

                   
4 - Figurino del Saviem SC10. Notare le ruote posteriori singole (da Blueprint).


5 - Un SC10 storico (262 "Diabolo") incrocia un Citelis per le strade di Turcoing (da You Tube).

                     
6 - Sconfinamento in Italia, per una manifestazione nella stazione dismessa di Taggia-Arma dell'esemplare conservato presso l'Ecomusée di Breil-sur-Roya, il 23 novembre 2002 (foto Giovanni Kaiblinger).

       
7 - La riproduzione dell'SC10 in scala 1/87 della Majorette (foto Roberto Renzi).