Il 2018 si è aperto, per quel che concerne gli autobus impiegati all’interno
del TPL romagnolo, con numerose nuove immissioni che hanno comportato l’accantonamento
definitivo di differenti vetture con alle spalle molti anni di servizio. All’interno
del testo corrente proponiamo una carrellata sugli autobus distolti dal
servizio in questa prima parte dell'anno.
Tra le novità riscontrate nelle prime settimane del 2018 vi è stata da
registrare l’entrata in servizio, all’interno del bacino di Ravenna, di due
IvecoBus Urbanway CNG, uno da 10,5 e l’altro da 12 metri, particolari per il
fatto di essere stati precedentemente utilizzati dalla casa costruttrice come
veicoli dimostrativi/espositivi (vedi 32051
& 32401: gli Urbanway d’inizio 2018 per Ravenna).
Il risvolto della medaglia quando si parla di new-entry è quasi sempre
la dismissione di vetture analoghe per caratteristiche e/o tipologia. In questo
determinato caso a lasciarci sono stati, per la prima volta, due Iveco 491E.12.22
CityClass CNG, vetture 10411 e 10412, appartenenti ad un gruppo composto da
otto unità immatricolate per la prima volta da ATM Ravenna nel novembre del
1998.
I CityClass ravennati, giunti in livrea grigio-verde e poi convertiti
al bianco romagnolo tra il 2012 ed il 2013, sono stati tra i primissimi
esemplari di “491” dotati di motore a metano circolanti a livello nazionale.
Queste vetture, per molti anni, prima dell’arrivo dei Citelis CNG,
sono state delle vere e proprie ammiraglie del TPL ravennate: dotate di
allestimento interno suburbano, capaci quindi di ospitare 33 persone sedute, 51
in piedi e dotate di postazione per alloggiamento della carrozzina, sono state
a lungo impiegate sulle linee del litorale che si muovono a sud del Canale
Candiano, ossia la 70 e la 80, alle quali si aggiunge la 60 nel solo periodo
estivo.
Vista la versatilità di questi autobus, complice anche la promiscuità
di impiego all’interno del bacino della provincia di Ravenna, non sono mancati
impieghi più o meno frequenti in ambito extraurbano, ma anche a livello urbano
prevalentemente all’interno del capoluogo; inoltre, negli ultimi anni, è capitato che svolgessero servizio a
Faenza, in particolar modo sulla linea 2,
e, seppur nel solo periodo estivo, a Cervia, sulla linea 201.
I CityClass CNG matr. 10411 e 10412 sono inoltre i primi due autobus
alimentati a metano a lasciare la flotta di “Start” e vederli andare “in
pensione” fa un certo effetto: sarà perché sono stati riverniciati e
ringiovaniti da non molti anni, ma a livello estetico esteriore, tirati a
lucido, sembravano (e sembrano quelli ancora attivi), appena usciti di
fabbrica!!!
Quale ricordo di questi “City CNG” che ci lasciano, proponiamo uno
scatto che ritrae la vettura 10411 in servizio sul “Navetto Mare” che collega
il parcheggio scambiatore di via Trieste col lungomare di Punta Marina Terme (Foto Gian Marco Assirelli).
Continua la progressiva dismissione degli Iveco 380E.12.35 EuroClass H
Orlandi “ex ATM Ravenna”: dopo le molteplici alienazioni riscontrate nel corso
del 2017, in questa prima parte del 2018 lasciano il servizio di linea le
vetture 10100 e 10101, appartenenti al gruppo immatricolato per la prima volta
a fine ottobre del 1998.
L’immagine che proponiamo di seguito ritrae la ‘101 (l’unica di queste
vetture che non è mai stata protagonista del passaggio dal bacino ravennate a
quello forlivese) presso Faenza, in transito lungo via delle Ceramiche,
titolare della corsa della linea 183 con partenza alle 13:03 da via Laghi,
diretta a Cotignola e Bagnacavallo.
Nel mese di dicembre, in concomitanza con le varie presentazioni dei
nuovi “Citymood”, tra le notizie divulgate da Start Romagna ve ne è stata una
riguardante un miglioramento dell’impatto sull’ambiente da parte della propria
flotta veicolare, messo in atto, oltre che con l’immissione di nuovi autobus,
anche con la dismissione dal servizio delle vetture dotate di motore Euro 0.
Fra gli autobus “pre-euro” dei quali, in questa prima parte del 2018, non
è più stata riscontrata la presenza in linea vi sono anche due BredaMenarinibus M220
LS appartenenti al primo lotto acquistato da ATR all’inizio del 1993:
trattasi delle vetture matricole 20904 e 20905.
La vita lavorativa ha visto questi “220LS” svolgere servizio prettamente
presso il deposito di Forlì. Nel corso
dei primi anni di carriera l’impego di queste vetture è stato relegato
prevalentemente alle linee suburbane gravitanti sul principale capoluogo della
provincia (91, 92, 96 e 96A). Poi, col progressivo arrivo di autobus analoghi
più giovani, in particolar modo dopo l’immissione dei BMB 240LS, l’impiego dei
220LS si è esteso anche alle linee urbane (in particolar modo alle “forese” 11,
12 e 13), ad alcune corse a breve o medio raggio sulle extraurbane (ad esempio
su 125 o 132), nonché sulle linee di rinforzo scolastico (le cosiddette “Linee
S”).
Nella storia di queste vetture va citato l’intervento di restyling,
sia interno che esterno, avvenuto tra il 2012 ed il 2014, che ha comportato la
scomparsa della livrea originale arancio con fascia bianca regionale: le
vetture ‘904 e ‘905 sono state convertite all’arancio integrale.
Da ricordare inoltre che la capostipite del gruppo, matr. 20901, è
stata dismessa “prematuramente” nel corso del 2016 a seguito di un guasto
meccanico.
Di seguito proponiamo uno scatto che ritrae la vettura 20905, in sosta
al capolinea di S.Leonardo, mentre effettuava servizio sulla linea 13 di Forlì.
Rimanendo in tema “220”, tra gli autobus dismessi nel corso del mese
di gennaio 2018 figura anche la prima delle due vetture acquistate dal ATR nel
corso del 1994, vale a dire quella contraddistinta dalla matr. 20906. Questa macchina ha
operato prevalentemente nel territorio forlivese, ma con qualche comparsata,
sia di breve che di lunga durata, anche nel cesenate.
Se le differenze dal punto di vista estetico con i “220LS” descritti
precedentemente sono davvero minime, quello che distingue questi veicoli
riguarda la motorizzazione, rispecchiante la direttiva “Euro 1”: non a caso
vengono definiti “220/E”.
A ricordo della ‘906, inseriamo uno scatto che la ritrae a
Forlì, su una delle corse della linea S2 che dal Centro Studi si spingono fino
alla località di Grotta, toccando i quartieri di Bussecchio e Ronco.
Le dismissioni hanno interessato anche il terzo lotto di “220 ex ATR”,
quello che al proprio interno racchiude i BredaMenarinibus M220/E LS con
matricole comprese tra la 20908 e la 20914, facilmente distinguibili dai loro “fratelli” più anziani per il fatto di possedere i finestrini delle vetrate laterali
apribili orizzontalmente e nella sola parte alta, nonché per le sedute prive di
poggiatesta.
All’interno di questo gruppo, che nel corso del 2017 aveva già visto
la dismissione delle vetture 20911 e 20912, con l’avvento del 2018 è stato possibile
riscontrare l’accantonamento definitivo della vettura 20910: nell’immagine di seguito la
possiamo osservare presso Villanova di Forlì, intenta a svolgere servizio sulla
linea 12.
La prima parte di questo 2018 sarà ricordata anche per essere il lasso
di tempo in cui vi è stata da registrare per la prima volta la dismissione di
un Autodromo BusOttoSL appartenente alla flotta “ex ATR Forlì-Cesena”:
protagonista del triste evento è stata la vettura 20921 facente parte del
secondo lotto, quello giunto presso l’azienda forlivese nel corso della
primavera del 1998 (serie 20919-20922).
La ‘921 nel corso della sua storia ha lavorato prevalentemente in
assegnazione al deposito di Forlì, ma non sono mancate le apparizioni, più o
meno lunghe, anche sui turni uscenti da quello di Cesena. Analogamente a quanto
accade per i vari BusOtto “old” del bacino di Forlì-Cesena, il suo impiego ha riguardato,
per quel che concerne i primi anni di servizio, le varie linee suburbane che
si estendono all’interno del territorio provinciale. Col passare degli anni poi
la presenza in linea si è estesa sia in ambito urbano che in quello
extraurbano.
Da ricordare che i BusOttoSL “forlivesi & cesenati” sono nella
versione suburbana a 2 porte, realizzati su meccanica Man NL 222 e dotati di
cambio automatico Voith. A bordo sono capaci di ospitare 39 passeggeri a sedere
(sellerie Fainsa Arianne con imbottitura) e 58 in piedi. La differenza più
rilevante che distingue le quattro vetture (ora rimaste solamente tre) della
seconda serie da quelle della prima serie (matr. 20915-20918) è la presenza a
bordo dell’aria condizionata.
Di seguito uno scatto che ritrae il BusOttoSL matr. 20921 presso il
capolinea di Savignano FS, in sosta in attesa di partire su una corsa della 95
per Cesena.
Nel corso del mese di marzo è calato definitivamente il sipario
sull’ultimo “MB O400” rimasto ancora attivo all’interno della flotta Start del
bacino di Forlì-Cesena: stiamo parlando del Mercedes O405 N2 matr. 20674.
Classe 1999, è arrivato in Romagna nel 2005, dotato di livrea arancio
ministeriale; fino a quella data è stato di proprietà della bolognese “Best
Bus” che lo utilizzava sul servizio urbano di Schio (VI), complice il fatto di
operare per conto di “Conam”, consorzio che gestisce il TPL nella cittadina
vicentina.
Nella nostra terra veste inizialmente le insegne di E-Bus – saces;
quest’ultima azienda acquista l’allora 674 per utilizzarla prevalentemente come
scorta ai CityClass forniti da ATR per svolgere il servizio estivo sull’urbano
di Cervia. In inverno la si poteva talvolta incontrare su alcune linee
riservate scolastiche di Cesena o di Cesenatico. All’incirca un anno dopo il
suo arrivo, nel 2006, la vettura subisce una riverniciatura integrale, ma in
blu, livrea che la rende molto simile ai vari Mercedes O407 ed O408 facenti sempre parte del parco veicolare del gruppo E-Bus, ma operanti per conto di
Setram.
Nel 2009 confluisce in AVM e qui inizia a lavorare anche come scorta
ai bus assegnatari dei TM "Z" ossia quelli al cui interno erano
inserite le corse delle linee 135, 149 e 156.
Con l’avvento di Start finisce ad operare anche su altre tratte
extraurbane, in particolar modo sulle corse scolastiche più affollate di linee
come 125 o 146. Nonostante questo, fino al 2013, nel periodo estivo continua a rivestire
i panni di valida scorta ai bus utilizzati sulle linee urbane di Cervia.
Nell’ultimo lustro di carriera la 20674 è stata assegnata al deposito
di Cesenatico, utilizzata prettamente nelle giornate di scuola per espletare il
TM 419, al cui interno sono inserite l’unica corsa contrassegnata dal numero
147, una percorrenza mattutina che dalla cittadina cesenaticense giunge a
Cesena con percorso via Capannaguzzo (vedi La
147 e la sua unicità), la corsa della linea 11 da Calabrina a Barriera
delle 7:45, nonché, nel primo pomeriggio, la corsa della 94A che dalle scuole
Medie di via Plauto, presso Cesena, giunge a Ruffio con tragitto “ad uncino”
via Ponte Pietra e Macerone (vedi La
94 che transita da via Plauto su FB).
Infine, nelle ultimissime settimane di servizio, vi è stato il
trasferimento di questo “O405” a Forlì, impiegato come scorta per i vari TM
uscenti dal deposito Pandolfa, ma in carico ai vettori privati.
Quale ricordo della vettura 20674, ne proponiamo un primo piano
realizzato mentre si trovava in sosta presso il PuntoBus di Cesena.
Nel corso del mese di febbraio ha lasciato il servizio anche l’ultimo
autobus extraurbano “riadattato” rimasto all’interno della flotta Start,
riconducibile nella vettura 20009, Iveco 391E.12.35 Orlandi Domino 2001. Visto
il modello, si trattava di un autobus concepito ed acquistato per svolgere
servizi di noleggio, immatricolato per la prima volta da “Setram” nel maggio
del 2001 e facente parte di un mini-gruppo formato da due unità, originalmente
codificate con matr. 8 e 9, entrambe dotate di gancio per il traino del
rimorchio porta bici “BiBù”.
Tra le trasferte importati che hanno visto protagonista la 9 vi è
anche quella alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, inviata insieme alla
delegazione di autobus messi a disposizione dal gruppo E-Bus, del quale
“Setram” faceva parte.
Dopo essere passata attraverso la gestione di AVM ed essere infine
confluita all’interno di Start Away, la 9, divenuta nel frattempo 20009,
continua a svolgere il suo tradizionale compito fino all’autunno del 2013,
venendo distolta dai servizi di noleggio in concomitanza con un primo
ridimensionamento della flotta.
Dopo circa dieci mesi di accantonamento, questo Domino 2001 trova
nuova vita, venendo convertito in autobus di linea. Questo cambiamento comporta
l’installazione a bordo delle varie strumentazione propedeutiche allo
svolgimento dei servizi di TPL vedasi il plurimus anteriore a marchio Ugo
Ameli, l’Obly ed il sistema di monitoraggio AVM.
Da allora la ‘9 è risultata essere impiegata quasi esclusivamente
all’interno del bacino di Forlì limitatamente al solo periodo invernale,
solitamente assegnata sui TM in sub-appalto al gruppo CR-Bus, venendo in
particolar modo utilizzata sulla linea 134 Forlì – Forlimpopoli - (Fratta
Terme) – Bertinoro – Polenta.
A ricordo del Domino 2001 matr. 20009, proponiamo uno scatto che lo
ritrae presso Bertinoro, impegnato sulla 134 proveniente da Forlì, intento ad
effettuare una deviazione, prevista sul finire del 2017 a causa di alcuni
lavori che hanno interessato le arterie affrontate dalla linea all’interno
della cittadina stessa.
Spostiamoci all’interno del bacino di Rimini dove, nel corso del mese di marzo, si è
registrata la dismissione dei Man T154 Autodromo Alè UC matr. 31415 e 31417,
vetture appartenenti alla “triade” che Tram Servizi ha acquistato usata nel
2008 da SVAP, azienda operante nella città di Aosta. Di tale gruppo era già
stata distolta dal servizio la sorella 31416, accantonata definitivamente a
fine 2016.
A seguito di queste ultime dismissioni, all’interno del bacino di
Rimini rimangono ancora attivi tre Autodromo Alè, vale a dire quelli contraddistinti
dalle matr. 31411, 31412 e 31413.
L’immagine proposta di seguito ritrae la vettura 31415, protagonista
sulla linea 1, la circolare del Centro Storico di Rimini, mentre effettua
transito lungo via Dario Campana, in uscita dalla zona delle Case Ina.
La progressiva immissione in servizio dei sedici nuovi IIA MenariniBus
CityMood 12 destinati al bacino di Rimini ha portato, nel corso dell’ultima
parte del 2017, alla dismissione delle cinque vetture più anziane tra quelle in
allestimento urbano circolanti all’interno della provincia riminese,
riconducibili in tre Siccar (matr. 31724, 31725 e 31726), oltre agli ultimi due
VanHool A300 De Simon “ex ATR” (vetture 20051 e 20053).
Dopo un periodo di stallo, a gennaio, mese in cui non vi sono state da
registrare radiazioni, con l’avvento del mese di febbraio è ripresa
l’alienazione degli autobus di tipologie e dimensioni analoghe (12 metri in
classe I) a quelli in corso di immissione, ovviamente andando ad intaccare i
lotti con al proprio interno macchine con un maggior numero di anni di servizio
alle spalle. Scendendo più nel dettaglio, possiamo dire che il rinnovamento
della flotta “Start” è andato ad toccare anche il primo lotto di Iveco
491E.12.27 CityClass, originale serie Tram 2101-2110, contenente al proprio
interno, all’inizio del 2018, ancora otto vetture, visto che due di esse, le matr.
32102 e 32110, erano già state oggetto di prematura alienazione dal regolare
servizio tra il 2014 ed il 2015.
Il mese di febbraio 2018 si è portato via con se altre due vetture del medesimo
lotto, nella fattispecie quelle contraddistinte dalle numerazioni aziendali 32107 e 32109.
Nel ripercorrere la storia di questi autobus va sottolineato che i
dieci “CityClass” del 1° lotto targato “Tram”, nel momento della loro immissione,
avvenuta sul finire dell’estate del 1997, hanno segnato una serie di primati:
innanzitutto si è trattato dei primi “Iveco 491” sbarcati sul territorio
romagnolo, visto che sia il primo lotto acquistato da ATR Forlì (Iveco
491E.10.27 della serie 67-80) che quelli a metano di ATM Ravenna (Iveco
491E.12.22 CityClass CNG dell’attuale gruppo Start 10410-10417), oltre ai due
“riminesi” in versione suburbana (matr. 33108-09) sono stati tutti
immatricolati nel corso del 1998.
I CityClass della serie 32101-10 hanno segnato anche il primato,
sempre su scala romagnola, di primi autobus sui quali a bordo era consentito
l’accesso delle carrozzine: un passo avanti non da poco che ha visto questi
veicoli impiegati, soprattutto nei primissimi anni di servizio, sulla linea 4, lungo il cui tracciato sono presenti numerose case di cura e/o ospedali
privati.
Ovviamente, complice la promiscuità di impiego degli autobus riscontrabile
all’interno del bacino di Rimini, nel corso della loro carriera non è stato
difficile incontrarli in azione un po’ su tutte le linee che si muovono nel
territorio provinciale.
Da ricordare anche che l’intero lotto è stato sottoposto, nel corso
degli anni 2000, ad un restyling generale, sia interno che esterno, che ha
portato la sostituzione della livrea arancio ministeriale, con fascia bianca
regionale, con quella bianca “romagnola”, pur mantenendo l’arancio sul musetto
anteriore; a bordo invece le sellerie Fainsa Arianne sono diventate, dopo tale
intervento, di colore grigio ed azzurro.
Constatare l’accantonamento di queste vetture onestamente fa un certo
effetto e porta tanti a pensare: “Ma se ne vanno di già!?!?”: anche se sembra
ieri da quell’ormai lontano 1997 sono passati ben 21 anni!!!
In allegato proponiamo uno scatto che ritrae uno dei CityClass oggetto
di dismissione, più precisamente la vettura 32109 impegnata su una corsa per
Miramare della linea “fieristica” 10.
In questa prima parte del 2018 è databile, all’interno degli annali
trasportistici, anche la dismissione dell’ultima vettura proveniente dal parco
mezzi “ex ATAM”: stiamo parlando del BredaBus 3001.12 matr. 33101, vettura
suburbana da 12 metri con due porte a libro, acquistata nel 1991 dalla storica
municipalizzata riminese.
La storia lavorativa di questo “B.B.” è, nella prima parte di carriera,
relegata prevalentemente alle linee gravitanti sulla cittadina di S.Arcangelo:
all’epoca era facile incontrarla sull’urbana 13 o sulla 114 (attuale 166)
da/per Torriana e Montebello; in tempi più recenti, complice la ri-numerazione
delle linee gravitanti attorno al bacino della Val Marecchia, era facile
incontrarla anche tabellata 169, ad esempio sulle corse limitate a Lo Stradone.
Da alcuni anni a questa parte l’impiego prevalente della 33101 è stato
presso il deposito di Riccione, utilizzata generalmente su di un TM al cui
interno sono inserite corse su linee come 55, 58, 61 e 125 (vedi anche Due
volte cinque).
Proprio al “periodo riccionese” si riferisce lo
scatto allegato, con il “nostro” BB 3001.12 ritratto a Riccione Paese, mentre è
intento a svolgere la corsa della 58X per Riccione Centro Studi, con partenza
alle 13:12 da Morciano via Abbazia.
Da ricordare inoltre che le ultimissime giornate di servizio della
33101 si sono svolte sui cosiddetti “turni corti” uscenti dal deposito di
Rimini, nonché sul “Servizio Palestre”, una serie di corsette riservate agli
istituti scolastici della città.
Per concludere, fra le curiosità relative a questo “pezzo unico
romagnolo” possiamo aggiungere che era dotato di motore Fiat 8460.21, abbinato ad un
cambio automatico ZF; al suo interno disponeva di 41 posti a sedere con
sellerie “Sguinzi”, particolari per il loro colore arancio. Di questa stessa livrea,
ma con tonalità ministeriale e fascia bianca regionale, erano anche le
fiancate dell’autobus prima che fosse riverniciato in bianco.
All’interno della provincia di Ravenna l’operazione di rinnovamento
avvenuta a cavallo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 ha visto
interessate prevalentemente le flotte delle aziende private del gruppo CoerBus;
tra di esse vi è anche la Cooperativa
Trasporti di Riolo Terme presso la quale, in termini di autobus extraurbani,
sono giunti quattro Setra S418LE Business ed un S415LE Business, oltre ad un
Mercedes Sprinter, dei quali abbiamo già parlato all’interno di “Trasporti
Pubblici in Romagna” (vedi Anche
nella Romagna Faentina arrivano i Setra Low-entry e Dodici
nuovi autobus si incontrano a Riolo Terme per la conferenza sul TPL).
Quasi contemporaneamente a queste immissioni, l’azienda riolese ha
dismesso tre delle vetture più anziane presenti all’interno della propria
flotta.
La prima che menzioniamo è il capostipite dei Setra S315 UL, ossia la
matricola 1, primo autobus di questo modello acquistato dalla “Cooperativa”
nell’ormai lontano 1997. Questo veicolo non scompare solo dal territorio
romagnolo, ma anche da quello nazionale, complice la vendita all’estero.
Analogamente a quanto accade con gli altri autobus extraurbani da 12
metri, in oltre 20 anni di carriera la 1 ha svolto servizio, in termini di TPL, un po’ su tutte le linee gestite dalla “Cooperativa Trasporti”. Negli ultimi
tempi era divenuta l’assegnataria della residenza di Fognano, località nel
comune di Brisighella presso la quale è posto uno dei capilinea della linea
2/525, 199 per la nuova numerazione (S.Martino in Gattara – Fognano – Brisighella
– Faenza – Castelbolognese – Imola).
In allegato proponiamo uno scatto che ritrae la vettura 1 mentre
svolge servizio proprio sulla linea 2/525, più precisamente su una corsa che
ricopre la tratta Fognano – Brisighella – Faenza (Foto Gian Marco Assirelli).
Tra le “corriere romagnole”, lascia il servizio anche un pezzo unico,
o forse meglio dire un pezzo storico, ancora presente nella flotta dell’azienda
riolese: è il Menarini M 120/1N matr. 25, autobus da 10 metri immatricolato per
la prima volta nel 1993, caratterizzato a livello estetico dalla livrea blu
ministeriale con fascia bianca regionale.
Anche in questo caso, nel corso della sua carriera, durata circa 25
anni, la vettura 25 è stata protagonista di corse su un po’ tutte le linee
targate “C.T.R.T.”, in particolar modo su quelle con percorsi più impervi e
difficili.
In allegato proponiamo una immagine che ritrae la vettura 25 su una
corsa della linea 23/FO (o 189) che, partendo dall’autostazione di Faenza,
raggiunge dapprima Modigliana ed infine Tredozio (Foto Gian Marco Assirelli).
Rimanendo sempre all’interno della realtà riolese, tra le vetture
recentemente immesse in servizio vi è anche, come citato precedentemente, un
Mercedes Sprinter da 23 posti, il quale è andato a sostituire un veicolo di
analoghe dimensioni, ma più anziano, ossia l’Autodromo PollicinoNew TH16 matr.
30, vettura del 1995 che nella sua carriera ha svolto servizio prevalentemente sulle
linee urbane gravitanti proprio sulla cittadina termale di Riolo.
A ricordo di questo "Pollicino" proponiamo uno scatto che lo ritrae in
servizio sull’Urbana Gialla del Comune di Riolo Terme (Foto
Gian Marco Assirelli, vedi anche Il
Pollicino blu sull’urbana Gialla di Riolo).
Francesco Gardini – 29/03/2018