lunedì 29 novembre 2021

URBANI TRA MISANO E RICCIONE

 di Roberto Renzi - Novembre 2021 

Il Comune di Misano Adriatico si estende dall'entroterra al mare (superficie: 22,4 km²) e  comprende una dozzina di frazioni, tra le quali l'ex capoluogo (fino al 1949) di Misano Monte, a 97 m di altitudine. Le linee di trasporto pubblico solcano questo territorio in senso trasversale, dai poli di Morciano e Cattolica verso Riccione e Rimini, ma per assicurare il collegamento "mare-monte", utile soprattutto gli studenti della scuola dell'obbligo - che sono tutte ubicate a Misano Mare - è necessario un servizio urbano, che inglobi anche le aree di più recente espansione come il Villaggio Santa Monica, nei cui pressi sorse nel 1972 il circuito motociclistico Misano World Circuit, oggi intitolato a Marco Simoncelli.

Quando nel 2001 entrò in funzione l'Agenzia per la mobilità della Provincia di Rimini (Tram Agenzia), dovette occuparsi delle concessioni che la Provincia stessa aveva in essere con alcune imprese private di trasporto. In tutto si trattava di una percorrenza di circa 200.000 vetture-km su base annua, cui si aggiungevano poco meno di 60.000 vetture-km del Comune di Misano Adriatico, in gestione alla ditta Bacchini Giancarlo & C. con sede in via Sanzio a Misano Mare e deposito nei pressi del Circuito motociclistico di Santa Monica.

Era un servizio urbano a carattere prevalentemente scolastico che si svolgeva tra Misano Mare e Misano Monte; fino a pochi mesi prima le corse su questa linea, vagamente circolare, erano affidate al FIAT 418AC Menarini, matricola 1806 già di ATAM-TRAM, ma anche a un'altra vettura proveniente dall'azienda pubblica, il Siccar 176L De Simon matricola 1901, classe 1977, che la ditta Bacchini aveva rilevato nel corso dell'anno 1998 (gli altri nove Siccar-De Simon sarebbero stati radiati da Tram entro la fine del 2000). In precedenza Bacchini aveva avuto nel suo parco due FIAT 409 Menarini ex CAP Prato (ex matricole 127 del 1965 e 144 del 1967), che nel periodo estivo insieme a un 418AC (probabilmente proveniente anch'esso da Prato) erano impiegati su servizi "privati" tra Miramare e il parco Aquafan (in seguito diverrà la linea 41A di Tram, sub-concessa a Bacchini).

Il primo orario pubblicato da Tram Agenzia è l'estivo 2001. Il quadro "linea urbana del Comune di Misano Adriatico" riporta sei corse circolari feriali (tre sole il sabato) sull'itinerario Misano FS – Villaggio Argentina – Misano Monte (Cimitero) – Santa Monica – Belvedere – Misano FS. Con l'orario invernale 2001-2002 Agenzia stipula contratti di servizio provvisori con le quattro imprese private titolari di concessioni e la linea assume il numero 61: gran parte delle corse invernali sono finalizzate a servire le scuole elementari e medie (primarie e secondarie) del territorio comunale, ma vi sono anche coincidenze con le linee dirette a Rimini. Da questo momento Agenzia diventa titolare dei ricavi tariffari anche delle linee gestite dalle imprese Bonelli, Bacchini, Boldrini e Alunni, aspetto questo che favorisce l'integrazione con le linee gestite da Tram Servizi e consente di procedere a una sensibile ristrutturazione della rete extraurbana in Valconca.

Intanto un altro Siccar-De Simon, la vettura 1908, era migrato dal parco Tram Servizi a quello della ditta Bacchini.

Nei successivi orari estivi vi sarà un discreto potenziamento della linea 61, con corse integrative tra Misano FS e Santa Monica. Una discoteca che si trova nella zona del Circuito viene raggiunta da Blue Line, ma capita che la prima corsa della linea 61, verso le 7 del mattino, venga presa d'assalto dai nottambuli che erano rimasti in zona anche dopo la fine del servizio notturno...

L'orario estivo 2005 porta una grossa novità, collegata al nuovo contratto di servizio. La linea circolare diventa intercomunale, andando a collegare Riccione con Misano e assumendo i numeri 54 e 55. La distinzione non è per senso di marcia ma "verticale": la linea 54 circola tra Riccione (piazzale Curiel) e Misano Monte (Cimitero) via Scacciano, assorbendo le corse limitate precedentemente svolte dalla linea 172. La linea 55 ha gli stessi capilinea d'estremità ma transita da Misano Mare e Santa Monica. A Misano Cimitero, già capolinea intermedio della 172, le corse passano da una linea all'altra, dando così vita a una circolare bidirezionale. La gestione diventa Tram Servizi: da questo momento i 58.000 bus-km in "affidamento diretto" di Bacchini non saranno più vincolati a una sola linea, ma distribuiti random sulla rete. La linea 61 diventa esclusivamente scolastica: la sua percorrenza annua si riduce a poco più di 6.000 bus-km.

Questo assetto dei servizi a carattere urbano tra Riccione e Misano, per cui vi è un buon numero di corse circolari (ma non un servizio continuativo su tutto l'arco della giornata) non fa registrare un'apprezzabile frequentazione al di là delle corse che interessano la mobilità scolastica. Nel 2011 scompare la linea 54, ma solo in quanto le corse Ricccione–Scacciano–Misano Cimitero sono nuovamente attribuite alla linea 172. La scure dei "tagli" originata dal venir meno di cospicui trasferimenti dallo Stato alle Regioni si abbatte su questo servizio, con la progressiva soppressione di tutte le corse fuori dagli orari scolastici, a dire il vero senza originare proteste da parte di un'utenza obiettivamente poco consistente. Nell'inverno 2016-2017, al netto delle corse che si effettuano solo nei giorni di scuola, restano in servizio solo tre corse pomeridiane, due sulla linea 55 e una sulla 172 "corta", che verranno cancellate con l'avvento di un nuovo sistema di mobilità.

Il Comune di Misano Adriatico punta infatti su un servizio a chiamata, simile a quello che dal 2009 esiste nei dintorni di Morciano (Concabus). L'8 giugno 2017 debutta "Concabus Misano", un servizio di taxi-bus prenotabile con numero verde e attivo tutti i giorni feriali dell'anno dalle 8.00 alle 19.00. Le fermate servite sono tutte quelle del TPL e delle linee di scuolabus, in parte anche nel Comune di Riccione. La gara indetta da Agenzia Mobilità Romagnola, che nel frattempo è subentrata ad Agenzia Mobilità Provincia di Rimini, si risolve con l'assegnazione del servizio alla impresa riccionese Merli.

Con il servizio a chiamata, che nel periodo pre-pandemia aveva raggiunto una discreta frequentazione (nel 2019 sono stati percorsi 50.156 km e trasportati in media 18,5 passeggeri al giorno) si è potuto far fronte alla domanda di spostamenti tra le varie frazioni del Comune,  risultata troppo debole per giustificare dei servizi regolari a orario.

La galleria fotografica che segue documenta la parabola dei servizi, non troppo fortunati, che abbiamo descritto, ma non si deve dimenticare che nel territorio misanese le "linee di forza" sono la 124 e la 125, che offrono un servizio cadenzato di collegamento con i comuni limitrofi.


GALLERIA FOTOGRAFICA

1 – Il FIAT 418AC matricola 1806 di Bacchini (classe 1973, alienato da TRAM nel 1992) effettua una corsa pomeridiana a Misano Monte il 12 gennaio 2000.

2 – Retrospettiva sui FIAT 409 Menarini: il 12 giugno 1987 sulla collina riccionese si inaugura Aquafan e ben presto la ditta Bacchini assicura servizi "riservati" per il parco da Misano e da Miramare nei quali trovano impiego le vetture acquistate a Prato. Qui vediamo la ex 144 CAP sulla strada litoranea, appena entrata nel territorio di Riccione provenendo da Misano Mare (foto Gregorio Turri).

3 – Un altro servizio dei 409 per Aquafan utilizzava il capolinea filoviario di Miramare e in questa immagine dell'agosto 1991 viene svolto dalla vettura ex 127 CAP. Quando faceva servizio a Prato questo bus era targato FI 300000.

4 – Nell'estate 1994 i mezzi urbani impiegati nei servizi pionieristici per Aquafan erano già accantonati nel deposito sociale. Il FIAT 418AC Menarini decorato Aquafan è probabilmente la vettura ex 200 CAP.

5 – Sempre nel '94 era ancora presente nel parco sociale questo bellissimo FIAT 306 Menarini del 1967, conservato come veicolo storico.

6 – Un altro salto indietro nel tempo per ammirare la "bambolina" 442 ATR in servizio sulla linea 172 (Rimini–Onferno), unica coppia di corse che all'epoca serviva Scacciano e Misano Monte, fotografata tra queste due località il 19 giugno 1990 (foto Giorgio Fantini).

7 – Nell'estate 1992, con l'avvento dell'azienda consorziale TRAM, sulla linea 172 furono inserite alcune "corsette" tra Riccione e Misano Monte, affidate a un Pollicino 35. Nell'orario compare anche un'effimero servizio diretto per le grotte di Onferno e si nota che per andare da Riccione a Rimini occorre trasbordare sulla linea 11.

8 – Estate 2001: per la prima volta, a cura di Tram Agenzia, viene inserito nel libretto del Bacino di Rimini l'orario della linea urbana di Misano Adriatico gestita dalla ditta Bacchini. È una circolare bidirezionale con capolinea alla stazione FS di Misano, che per la cronaca in quel periodo fu dotata di marciapiedi alti (550 mm sul piano del ferro), primo impianto della costa a ricevere questo importante upgrade.

9 – Il servizio sulla circolare è assicurato dal Siccar 176L De Simon ex 1908 ATAM-TRAM, che qui vediamo a in via Grotta a Scacciano il 20 agosto 2001. Questo mezzo risale al 1978 e fa parte del primo lotto di bus da 12 metri che hanno circolato a Rimini. Fu alienato da TRAM nel dicembre 2000.


10 – Con l'orario invernale 2001-2002 la linea assume il numero 61 e la bigliettazione passa all'Agenzia (affidamento di tipologia gross cost). Il servizio non è diretto alla sola componente studentesca, essendovi alcune corse anche nelle ore di morbida.

11 – La 1908 in via Pozzo Castello il 29 settembre 2001, mentre esegue la corsa partita alle 11.15 da Misano FS dalla quale sono appena scese due passeggere.

12 – Il 2 agosto 2002 sulla linea 61 è invece di scena la vettura 1901, in forza all'impresa locale fin dal 1998. La foto ce la mostra all'uscita dalla località Belvedere, nei pressi del ponte sul fiume Conca che segna il confine tra Misano Adriatico e Cattolica.

13 – Ancora la 1901, immortalata il 20 agosto 2003 nella salita verso Scacciano in una delle prime immagini scattata con una fotocamera digitale!

14 – Il 13 dicembre 2004 la 1901 è ancora attiva, mentre non è più così per la 1908. Qui l'anziana vettura è in sosta nel parcheggio di Misano Brasile.

15 – Gran parte del percorso della linea 61 era condivisa con la linea 182, un servizio scolastico per Morciano espletato dalla ditta Boldrini. Le tabelle di fermata erano un "riciclo" di quelle in alluminio installate dall'ATAM nel lontano 1970 sulle linee urbane di Rimini. Un oggetto di grande robustezza (pochissime furono danneggiate o vandalizzate) e di eccezionale longevità!

16 – Il percorso della linea 182 era piuttosto tortuoso: da San Clemente si scendeva a Misano Mare per poi risalire verso Morciano attraverso il Santa Monica e la Cella. Nel periodo estivo vi erano due sole coppie di corse per effettuare le quali era sufficiente un Daily, qui ripreso a Misano Mare il 28 agosto 2004. L'anno successivo il servizio estivo sarebbe stato soppresso.

17 – Torniamo alla linea 172. Sull'intensificazione Riccione–Misano Monte (8 km), scomparsi da tempo i Pollicini, venivano impiegati dei dieci metri e mezzo come questo FIAT 470.10.20.98 ex TPU Riccione, qui ripreso al capolinea di Misano Cimitero il 29 settembre 2001.

18 -  Nell'estate 2005, espletata la gara per l'affidamento del servizio, entra in vigore il nuovo contratto di servizio per cui TRAM, FER, Bacchini e le altre imprese di trasporto sono raggruppate nel consorzio affidatario (ATG). E già dall'orario estivo si assiste a una trasformazione: le percorrenze delle "corsette" di 172 e della linea 61 (escluse corse per le scuole dell'obbligo) vengono trasferite sulle linee 54 e 55, che congiunte su Misano Monte formano una circolare tra Riccione e Misano.


19 – La circolare 54+55 è svolta prevalentemente da Tram Servizi (deposito di Riccione) con autobus da 12 e 10,50 metri. Il 9 febbraio 2008 questo anziano Monocar 201NU, in servizio dal 1991, transita davanti alla chiesa dei santi Biagio ed Erasmo a Misano Monte percorrendo la linea 54.

20 – Sulla linea 55 finisce la sua vita operativa il Breda 3001 suburbano in forza all'ATAM (poi TRAM e Start Romagna) dal 1990. È la vettura 33101, esemplare unico che verrà radiato nel marzo 2018 e che qui vediamo in sosta al solito capolinea di Misano Cimitero il 14 gennaio 2016 (foto Lorenzo Celli).

21 – La stessa vettura, sempre sulla 55, percorre un tratto della SP 35 (via Tavoleto) tra La Cella e il Villaggio Argentina, nella corsa che riporta a casa i ragazzi dal Centro studi di Riccione il 27 settembre 2016. Ormai i compiti di questa linea sono circoscritti al servizio scolastico e poco altro (foto Francesco Gardini).

22 – Sul medesimo tratto di strada è colta la vettura 20051, uno dei tre Van Hool A300 ex ATR in servizio sulla linea 124, che insieme alla 125 è il servizio più importante che attraversa il territorio di Misano. È il 6 ottobre 2017 e mancano poche settimane alla radiazione dalla flotta Start Romagna di questo gruppo di tre unità (foto Francesco Gardini).

23 – La linea 182, che aveva carattere esclusivamente scolastico, è stata sostituita nel 2005 dalla linea 178, una sorta di 124 deviata che unisce Riccione Paese con Morciano Centro Studi transitando da Misano Mare e Santa Monica. Il 6 ottobre 2017 è appena partito da Morciano (largo Centro Studi) il Cityclass urbano 2108, un'altra vettura prossima alla radiazione (aprile 2018). Sulla corsa del mattino e sulla prima corsa di ritorno viene di norma impiegato un bus snodato (foto Francesco Gardini).

24 – Il grafo del "Concabus Misano" che dall'orario estivo 2017 opera nel territorio del Comune con alcune significative estensioni a Riccione. A somiglianza dei servizi a chiamata già esistenti (Morciano e Santarcangelo/Verucchio), l'offerta è a orario e itinerario liberi con l'unico vincolo del rispetto delle fermate TPL e Scuolabus.

25 – Il minibus Mercedes 313CDI impiegato dalla ditta Merli per svolgere il servizio "Concabus Misano" e attrezzato con pedana per carrozzelle.

26 – Infine una curiosità. Durante lo svolgimento dei Gran Premi di motociclismo al Misano World Circuit sono state spesso effettuate linee specializzate, contrassegnate da lettere, da Riccione e da Cattolica alla volta del circuito stesso. Negli ultimi anni ci si è limitati a navette al servizio di parcheggi, con l'utilizzo anche dei "trenini turistici".

27 – La "linea B" nel 2007 collegava Riccione con il circuito di Santa Monica. La 2106 è in partenza da piazzale Curiel nella mattinata della gara. 

- FOTO DELL'AUTORE, salvo diversa indicazione

lunedì 8 novembre 2021

“La scorta”: il Poker grigio-azzurro torna a dar manforte sulla 188




Per tanti anni è stato il protagonista del collegamento pubblico tra Bagnara di Romagna e Faenza, diventando probabilmente un simbolo di riferimento per gli stendenti che ci salivano o che lo vedevano transitare in attesa del proprio autobus.

È l’Iveco 370E.12.35 Orlandi Poker (III serie), sulle cui fiancate campeggiano i loghi dell’azienda bagnarese Ricci Bus.
La sua prima immatricolazione risale al 1994, periodo nel quale il Poker si distingueva per essere molto versatile, risultando idoneo sia per servizi turistici che per il TPL.

Gli anni passano, e negli ultimi sono stati fatti importanti e ripetuti investimenti da parte dell’azienda di Bagnara per svecchiare il propio vasto parco mezzi, composto in buon numero da mezzi di linea, partendo dai diversi nuovi Iveco Crossway LE (vedi post sul primo giunto in Romagna) destinati alle aree di Bologna ed Imola, fino ai vari Mercedes Citaro CNG e Volvo 8700 LE.

Nel frattempo, sulla linea 188, appartenente al bacino di Ravenna, ha trovato posto anche lì un nuovo bus, un Iveco Daily Line CNG (vedi post) presente tutto l’anno. Mentre durante gli orari scolastici, quando sono necessari mezzi più capienti per far fronte all’alto afflusso di studenti che si recano presso gli istituti faentini, sono solitamente presenti due GT “anni duemila”, come il VDL Bova Futura ed uno dei tre Irisbus Euroclass HD, caratterizzati dalla livrea bianca.

Quando però uno di questi ultimi ritorna a fare per un giorno un servizio di noleggio, o si ferma per un passaggio in officina, ecco che riappare la scorta, sempre pronta a scendere in campo sulle strade che ha percorso per una vita.

Nella foto il 370E Poker è ritratto mertre percorre via Pana a Faenza, un tratto di strada posto nella periferia faentina e non servita dal TPL urbano, a cui la linea 188 va intelligentemente a porre rimedio, grazie anche ad altre corse in orari non di punta. Subito dietro si può intravedere il VDL Bova Futura che effettua una corsa uguale a quella del Poker: essendo infatti un sabato, a differenza degli altri giorni in cui una delle due corse è limitata a Solarolo, entrambe le vetture partono sulla linea 188 (numero che è esposto anche sui mezzi, per il momento mediante un foglio sul cruscotto) alle 13.05 da via Obernan a Faenza e terminano il loro servizio sotto la rocca di Bagnara di Romagna.


Gian Marco Assirelli - 8 novembre 2021

domenica 31 ottobre 2021

MetroMare… Full Electric!!!

 di Francesco Gardini – 31/10/2021

Sono passati poco meno di due anni dalla sua inaugurazione ufficiale, ma anche dalla prima volta in cui ho viaggiato su quella che di fatto è una delle infrastrutture trasportistiche più particolari del territorio nazionale, ma soprattutto della nostra terra, la Romagna: gli esperti di trasporti e mobilità collettivi già hanno capito a cosa mi riferisco, vale a dire al MetroMare, il primo BRT (acronimo di Bus Rapid Transit) d’Italia.

 

Su questo particolare sistema trasportistico, che collega velocemente le due capitali più importanti della Riviera Romagnola, Rimini e Riccione, si potrebbe redigere un trattato o magari una tesi di laurea, viste le complessità progettuali e strutturali che hanno caratterizzato la sua nascita e la sua successiva messa in esercizio; sono innumerevoli gli articoli di giornali, o magari le relazioni tecniche che lo riguardano.

Quest’oggi però non mi soffermerò su nulla di tutto questo, ma punterò semplicemente il riflettore su quella che è stata la mia esperienza da passeggero, provandolo in quella che è la sua versione definitiva, ossia quella che vede muoversi sul suo tracciato i filosnodati VanHool Exquicity, veicoli completamente elettrici, quindi con emissioni di CO2 pari a zero.

 

Già in passato ho viaggiato in alcune occasioni sul MetroMare, dapprima sulla versione iniziale che ha visto in servizio autosnodati ibridi modello IvecoBus UrbanWay 18 (in prestito dalla bolognese Tper), abbinati ad autobus da 12 metri a metano, vale a dire i MenariniBus CityMood (vedi anche l’articolo MetroMare a Caldo dal blog di TPR del 24/11/2019), poi su quella forse meno ecologica, con autosnodati a gasolio, dove a farla da protagonista sono stati prevalentemente i Neoplan N4522/3 G Centroliner Evolution,  ribattezzati come “gli Svizzeri”, in quanto acquistati usati dalla città di Losanna.

Entrambi questi step hanno fatto sì che questa importante infrastruttura potesse svolgere servizio già dall’autunno del 2019, in attesa delle “lungaggini” più o meno note che hanno comportato all’immissione dei filosnodati “Exquicity” solo nei giorni scorsi; dal novembre di quell’anno ad oggi tante, anzi tantissime, persone hanno viaggiato sul MetroMare, sicuramente apprezzandone le sue caratteristiche di sicurezza, rapidità e puntualità, cardini fondamentali di un sistema di trasporto collettivo in sede protetta.

 

Ma veniamo ad oggi, al 2021 ed al mio primo viaggio sul MetroMare nella versione “Full Electric”, volutamente sperimentato di domenica mattina, quando ci sono meno persone a bordo, al fine di poter valutare con più calma le sue caratteristiche; insieme a me l’amico Gian Marco, noto “Apatras” romagnolo.

Racconterò questo viaggio da Rimini a Riccione utilizzando le immagini; il veicolo in copertina è la vettura 36518, utilizzata nel tragitto di andata, da Rimini a Riccione.

Siamo arrivati al capolinea di “Rimini Station” intorno alle 10:45 ed abbiamo assistito all’arrivo da Riccione della 36518; lasciati i passeggeri in banchina, ha imboccato l’anello di inversione, rendendosi protagonista di uno scarrucolamento delle aste, accaduto già negli scorsi giorni, nel medesimo punto, anche ad altre vetture. Dopo un reset generale, il mezzo si è portato in banchina ad aste abbassate, poi alzate manualmente dal filoviere.

Saliti a bordo dalla porta anteriore, quella che salta subito agli occhi è la cabina di guida, completamente isolata dal vano passeggeri, dotata di una strumentazione apparentemente semplice e di facile approccio per il conducente (immagine di archivio, tratta dall’esposizione avvenuta ad inizio ottobre).

Della plancia, quelle che risaltano maggiormente sono le quattro telecamere che, a porte aperte mostrano salita e discesa dei passeggeri, mentre in caso contrario sulla prima da sinistra appare il vano viaggiatori, sulla terza le aste in presa, mentre le restanti rimangono spente.

Importantissimo per il regolare svolgimento dell’esercizio è il sistema AVM, di tipo ferroviario, tramite il quale il conducente, non solo visiona l’andamento generale della corsa, ma dialoga con la centrale operativa, chiedendo ad esempio i consensi, mediante i pulsanti posti sul cruscotto, che consentono al veicolo di poter ripartire in sicurezza da ogni singola fermata.

L’AVM ha anche il compito di gestire correttamente gli incroci lungo la linea, come quello avvenuto alla fermata di Rivazzurra, con la vettura 36517 diretta a Rimini.

A bordo sembra quasi di essere in metro: i monitor, presenti anche su molti autobus urbani della flotta di “Start Romagna”, mostrano la destinazione, la prossima fermata ed alcuni video informativi e di propaganda sul MetroMare in versione elettrica.

Degno di nota l’annuncio interno di prossima fermata, ripetuta sia in italiano che in inglese: non poteva mancare!!!

Giungiamo a Riccione in perfetto orario: i ritardi sul MetroMare sono cosa molto rara!!! Qui il filosnodato esce dalla sede protetta per invertire il senso di marcia presso un anello costruito dinnanzi alla stazione ferroviaria.

Tempo di un caffè e due passi veloci in zona stazione, ci riportiamo in banchina e da Rimini sopraggiunge, a display spenti, la vettura 36519 che è dotata della livrea “Electric People”, a differenza della sorella ’18 che invece possiede la “Green Life”.

Particolare dello spigolo posteriore destro dell’Exquicity e della sua livrea, arrecante il logo che pubblicizza i 100 anni di trazione elettrica tra Rimini e Riccione, iniziata nel 1921 col tram elettrico, sostituito nel 1939 dalla filovia, nota oggi come linea 11.

Lasciamo Riccione: la stazione ferroviaria ed il capolinea “Ceccarini Station” del MetroMare visti dal lunotto posteriore del VanHool Exquicity.

La prima fermata in direzione Rimini è denominata “Porto”: il perché? Basta guardare quel che si vede al di fuori della porta, in questo caso aperta.

Anche il viaggio in direzione Rimini procede in modo regolare, se non fosse che ad una delle fermate abbiamo perso alcuni minuti a causa della seconda porta che dava problemi in chiusura: anche in questo caso è stato necessario un reset per poter ripartire.

In fin dei conti perdoniamoli questi Exquicity, sicuramente l’emozione dei primi giorni di servizio può giocare anche a loro qualche “brutto scherzo”!!!

Tornati a Rimini, ammiriamo il “nostro” MetroMare che effettua l’inversione per portarsi sulla banchina dove lo aspettano i passeggeri diretti a Riccione, e non solo…

Ogni volta che penso, parlo e, come in questo caso, scrivo sul MetroMare mi fa un certo effetto perché, in un’epoca in cui si parla tanto di mobilità eco-sostenibile e di rispetto per l’ambiente, in Terra di Romagna possiamo vantare un sistema di trasporto che può sicuramente fare invidia a tante città Europee e non solo, dove indubbiamente si investe, si sperimenta e si studia in questo ambito molto di più rispetto al nostro paese.

domenica 24 ottobre 2021

VIA MONTESCUDO: ABBIAMO UN PROBLEMA...

Nel centenario della ditta Bonelli

Roberto Renzi - Ottobre 2021

Le corriere che hanno percorso la Strada Provinciale 41 della Provincia di Rimini (Forlì fino al 1994) durante gli ultimi cento anni hanno sempre portato le insegne della ditta Bonelli, nelle varie denominazioni sociali che si sono susseguite dal lontano 1921: Bonelli Deo, Bonelli & Andreoli, Bonelli Dedeo, Bonelli Bus. Il capolinea a monte, inizialmente Santa Maria del Piano, nel Comune di Montescudo al confine tra Romagna e Marche, divenne ben presto Montegrimano Terme, che veniva raggiunta transitando per Mercatino Conca, paese in cui il fondatore Deo si era trasferito dalla vicina Repubblica di San Marino, per dare inizio a questa attività.

Dal 1963, sul tratto di strada compreso nel Comune di Rimini (via Montescudo), cominciò a operare l'ATAM, lontana progenitrice dell'attuale azienda pubblica Start Romagna: la storia di questa che fu la prima linea "del forese" a Rimini l'abbiamo già narrata in un precedente articolo (1): fino a che il servizio rimase limitato alla relazione urbana Rimini–Gaiofana–San Salvatore (linea 5) non vi fu opposizione da parte dell'impresa titolare della precedente concessione, che peraltro nello stesso periodo cessò l'esercizio dell'autolinea Faetano (RSM)–Santa Maria in Cerreto–Rimini, che da Gaiofana a Rimini era pure parallela alla linea 5.

Quando però nel 1977 l'ATAM riorganizzò il servizio, la ditta Bonelli intervenne presso la Regione Emilia-Romagna prima chiedendo di limitare le corse dell'ATAM (nuova linea 3) al bivio della via San Salvatore e successivamente per impedire che la località di Ospedaletto, nel Comune di Coriano, fosse raggiunta dalle corse urbane negli orari in cui circolava la linea extraurbana gestita dal vettore privato.

Bisogna ricordare che tra Gaiofana e Ospedaletto il percorso della linea 3 (fino al 1977 5 rosso) ha sempre seguito non la Provinciale ma la parallela via Cantiano, una strada scoscesa e molto stretta, che si raggiunge attraverso il tratto in forte pendenza della via San Lorenzo in Correggiano. Solo nel nuovo Secolo, alcune corse di punta della linea 3 sono state instradate anche in questo tratto sulla via Montescudo.

Nel 2001 l'avvento dei contratti di servizio, sottoscritti dalle imprese con l'Agenzia per la mobilità creata in quell'anno, intervenne a modificare in parte la situazione: la storica linea "bonelliana", divenuta linea 170 del Bacino provinciale riminese, fu assoggettata al regime tariffario gross cost, per cui Agenzia divenne titolare dei ricavi tariffari di tutti i gestori e finì la concorrenza tra aziende.

Nello stesso anno la linea 170 fu potenziata con ulteriori 19.000 autobus-km, concentrati nei giorni di scuola, che ne elevarono la percorrenza annua a oltre 100.000 autobus-km.

La linea 3, dopo quanto descritto nel precedente articolo, fu interessata da altre modifiche: la diramazione ad anello per San Salvatore, creata nel 1983, dagli anni novanta è indicata come 3A, mentre dal capolinea di Ospedaletto dal 1994 si diparte un prolungamento verso San Patrignano, Cerasolo Ausa e Mulazzano, sul percorso che fino ad allora era effettuato da un servizio gestito dal Comune di Coriano. Tale prolungamento, inizialmente solo scolastico, dal 7 gennaio 2013 comprende alcune corse feriali con capolinea a San Patrignano (3P). Ma non è tutto: dal 2010 esiste anche il prolungamento 3C, costituito da alcune corse (tre coppie invernali e una estiva) che raggiungono Montescudo, con capolinea al bivio (oggi rotonda) per Montecolombo. Dall'estate 2018 su questo ramo vi sono due coppie di corse festive, che dal 2019-'20 sono diventate anche invernali.

Quanto alla 170, dal 2010 tra via Montescudo (Villaggio I Maggio) e la Caserma Giulio Cesare la linea transita nei due sensi sulle vie Tirso, Coriano (fermata Gros), Rodriguez e Flaminia (Colonnella).

Tra la linea 170 e le varie ramificazioni della linea 3, ce n'è perciò abbastanza per considerare il servizio sulla via di Montescudo un vero rompicapo!

La rilevante crescita demografica delle frazioni di quest'ultimo Comune (Trarivi) e di quello di Coriano a monte di Ospedaletto (Pian della Pieve, Cavallino) registratasi negli ultimi anni, non solo ha costretto a potenziare il servizio nella punta scolastica ma ha creato una domanda diffusa su tutta la direttrice durante l'arco della giornata. Le due linee nel tratto in cui sono sovrapposte svolgono un orario abbastanza integrato, ma sarebbe opportuna una razionalizzazione dell'offerta, conferendo alla linea 170 il compito di dorsale e mantenendo la linea 3 come integrazione nella parte bassa e per servire i rami laterali.

Prima di esaminare la possibile soluzione progettuale, scorriamo la galleria fotografica, tra storia e attualità.

1.      La presenza di autobus Macchi-Büssing nel parco Bonelli è attestata da questa foto degli anni Cinquanta a Loreto; anche a quei tempi il filone turistico era ben presente nella mission aziendale (archivio Bonelli Bus).

2.      Uno dei primi orari del servizio tra Santa Maria del Piano e Rimini, datato 1 giugno 1922; il servizio aveva avuto inizio il 15 novembre 1921, come riportato dalla stampa locale ("Germinal" del 12 novembre 1921) (Orario generale F.lli Pozzo, riproduzione dal sito di Fondazione FS).

3.      Orario estivo 1949: una coppia di corse era prolungata a Forlì due volte la settimana; al lunedì vi era anche una coppia che effettuava due "antenne" ad Albereto e Montecolombo (archivio Bonelli Bus).

4.      Intestazione dell'impresa Bonelli e Andreoli, che nell'immediato dopoguerra risultava concessionaria della linea Montegrimano–Rimini (archivio Bonelli Bus).

5.      Anche nell'orario 21 aprile 1961 è raffigurato un  Büssing, un modello presente a Rimini anche nel parco della ditta Tiboni (archivio Bonelli Bus).

6.      Il 30 ottobre 1963 lungo la via Montescudo fu attivata la linea 5 dell'ATAM con 5 coppie di corse. L'orario del 19 gennaio 1964, che introduce il servizio festivo (4 c.c.), non riporta il numero della linea ma la scelta fatta allora fu di considerare a tutti gli effetti "urbani" (anche ai fini tariffari) i servizi per il forese (linee 5, 7 e 8), che per alcuni anni saranno esercitati con corse saltuarie.

7.       Il difficile percorso collinare tra Gaiofana e San Salvatore consigliava l'impiego di vetture di piccole dimensioni: inizialmente i FIAT 309 e in seguito anche i FIAT 320 / Monocar 1151, entrati in servizio nel 1970. Qui l'unità 1104 è in fermata lungo la S.P. 41 (foto Davide Minghini).

8.      Cambiato il numero della linea da 5 a 3 nel 1977, il servizio fu espletato anche dai FIAT 409. Lo scatto è dei primi anni Ottanta e raffigura l'unità 1652 (carrozzata Breda Pistoiesi) appena partita dal capolinea di piazzale Cesare Battisti per Ospedaletto (foto M. Colman, da Facebook).

9.      Nel 1983 il ramo per San Salvatore, sul quale circolavano solo alcune corse di punta, venne configurato ad anello, percorso solo in senso orario.

10.  L'unico IVECO Effeuno ad aver circolato nel bacino di Rimini era un suburbano da 10,50 m (matricola 3004), acquistato nel 1985 dal Comune di Coriano per il servizio sulla circolare Ospedaletto–Mulazzano (gestita dalla stesso Comune dal 1977) e passato nel 1994 alla TRAM insieme alla linea, diventata contestualmente un prolungamento della 3.

11.  La vettura 2017 (Monocar 201/1 NU) impegnata sulla difficile via Cantiano il 30 agosto 1994.

12.   La discesa da San Lorenzo in Correggiano a Gaiofana, un altro punto impegnativo del percorso. Ai tempi dei FIAT 309 con le marce ridotte, sono perfino fiorite "leggende" sulla bravura o meno degli autisti di affrontare in salita questa rampa.

13.  Nella curva sotto la chiesa di Cerasolo Ausa transita la vettura 2003, un 201LU che è giunto fin qui dopo aver percorso anche il difficile (per un 12 metri) tratto tra Gaiofana e via Cantiano. 12 novembre 1997.

14.   Nel 2001 con la nascita dell'Agenzia per la mobilità, la Montegrimano–Rimini diventa linea 170 e viene potenziata con due coppie di corse dal 15 settembre. Le corse aggiuntive sono quelle in partenza da Ospedaletto per Mercatino alle 13.42 (in coincidenza con la linea 3) e da Rimini FS per Montescudo alle 16.33, nonché le loro corrispondenti in senso inverso. Dalla stessa data sulla linea valgono biglietti e abbonamenti Tram Agenzia.

15.   Agli inizi degli anni Duemila il piccolo FIAT 315 (matricola 44) era ancora sufficiente per le corse meno frequentate dagli studenti. Qui lo vediamo il 28 settembre 2002 mentre effettua la corsa di mezzogiorno per Mercatino Conca sulla via Unità d'Italia, sulla quale fu spostata la fermata dell'Arco d'Augusto dopo la riqualificazione dell'area intorno al monumento.

16.   La matricola 33 era un Mercedes O303 Menarini classe 1982. In arrivo da Montegrimano con la corsa della punta del mattino, il 15 aprile 2003 è in transito sulla via XX Settembre, seguito da un INBUS I330 Tram Servizi della linea 174 proveniente da Morciano.

17.   Nel periodo estivo la linea 170 si svolge tradizionalmente con quattro coppie di corse tutte prolungate al mare (2). Nella foto l'ultima partenza da piazza Marvelli effettuata dal Mercedes O303 matricola 73, il 14 agosto 2009.

18.   Il capolinea di Ospedaletto si trova lungo la corsia ascendente della S.P. 41, e di conseguenza le corse della linea 170 dirette a Rimini fermano dal lato opposto. La linea 3, quando non è prolungata, si attesta qui e riparte dopo aver percorso tutta la rotatoria che si trova all'inizio dell'abitato. Un CAM Alice, giunto ormai ai termine della sua vita operativa, è in sosta il 13 settembre 2014.

19.   Dall'estate 2014 al capolinea di piazzale Boscovich (spiaggia libera del porto), da tempo utilizzato per il prolungamento estivo della linea 7, è attestata anche la linea 3: nei giorni feriali le corse arrivano e partono ogni 30', alternate sulle due linee. Di certo, in un giorno di pioggia come questo (4 settembre 2015) non vi sono bagnanti da caricare...

20.   Il Volvo-Barbi Echo LA/2 matricola 98, un classico della Bonelli Bus, ha conservato fino alla fine la pellicolazione di "Collinea", un servizio turistico che il 21 agosto 2015, data della foto, era cessato già da alcuni anni (foto F. Gardini).

21.   Il DAF-Bova Futura FDH 12.380 è stato l'ultimo autobus impiegato sulla linea 170 non dotato di pianale ribassato e non idoneo a un servizio a breve raggio con fermate ravvicinate. Qui lo vediamo alla stazione di Rimini il 20 maggio 2017.

22.  L'avvento di autobus interurbani a pianale ribassato anche nel parco della Bonelli Bus apre nuove prospettive riguardo all'organizzazione del servizio: nella foto il Crossway matricola 138 ripreso a Pian della Pieve il 14 agosto 2017, pochi giorni dopo la sua immissione in servizio (foto F. Gardini).

23.   La via Cantiano continua a essere percorsa nei due sensi dalle corse dirette a Ospedaletto (3) o San Patrignano (3P) e in un solo senso da quelle che effettuano l'anello descritto alla figura 9 (3A). Il 30 agosto 2017 era di scena la vettura 33011 di Start Romagna, Cityclass suburbano da 10,50 m.

24.   Dall'orario estivo 2018 due coppie festive di 3B raggiungono il Bivio Montescudo. Dall'orario 2019-2020 il servizio festivo di 3B è stato esteso al periodo invernale. La fermata che funge da capolinea è tutt'altro che in piano... come dimostra l'assetto della 33014 che la sera del 5 agosto 2018 sta per ripartire verso Rimini.

25.   I due low floor della linea 170 (Volvo 8700, classe 2007, dal 2016 in forza a Bonelli Bus e IvecoBus Crossway, acquistato nel 2017 dal Consorzio Cosmobus) ripresi in sosta nel piazzale Cesare Battisti il 19 febbraio 2021. Questi autobus, dotati di porta doppia centrale e pedana per carrozzelle, sono in grado di svolgere efficacemente anche il servizio suburbano.


Come mettere ordine nel servizio?

Schematicamente, il servizio feriale dovrebbe essere basato sulla linea 170 che assicura corse ogni 60' tra Rimini FS e Montescudo (bivio) e viceversa. Il tempo di giro è di 120' e necessitano due turni macchina. Nelle ore di punta e al pomeriggio resterebbero in circolazione tutte le corse che servono le località a monte di Montescudo (S.Maria del Piano, Mercatino Conca, Montegrimano), grazie all'intervento di una terza tabella di marcia.

Sono previste due residenze esterne (una delle quali scolastica) a Mercatino Conca, mentre gli altri turni possono far capo al deposito di Rimini. Se le partenze da Rimini per Montescudo avvengono normalmente al minuto 12, da Montescudo (rotonda) verso Rimini il minuto standard sarebbe lo 0, con alcune eccezioni. Con questo schema, rispetto al vigente orario invernale le corse aggiuntive sono quattro coppie, che tra Rimini FS e Ospedaletto prendono il posto di corse della linea 3.

Nell'orario estivo le corse aggiuntive Rimini–Montescudo e v/v sono otto coppie e per il prolungamento al mare sono a disposizione 30' circa dal capolinea della stazione e ritorno.

Ipotizzando che l'orario festivo rimanga grosso modo l'attuale (due coppie da Rimini a Bivio Montescudo e v/v), su base annua la maggiore percorrenza generata sulla linea 170 sarebbe di circa 35.000 vetture-km, in piccola parte compensabile con minori percorrenze sulla linea 3.

Resta da progettare una soluzione per mantenere la linea 3 sui rami "A" (anello di San Salvatore) e "P" (Ospedaletto e Mulazzano). In linea di massima, il servizio base della linea 3 potrebbe essere a corse alterne (una ogni due ore) su entrambi i rami, ma va tenuto presente che il tempo di giro necessario, superiore a 60', non rende bastevole l'impiego di un solo turno macchina e soprattutto, almeno in un senso, appare problematica l'integrazione della frequenza con la linea 170 sul tratto comune, che dovrebbe essere servito ogni 30'. In alternativa, si potrebbero istituire delle coincidenze a Gaiofana per San Salvatore e a Ospedaletto per Mulazzano, sul modello delle linee extraurbane pesaresi (3); in questo caso però la frequenza normale sarebbe ogni 60' anche nel tratto urbano.

NOTE

(1) - LE LINEE DEL "FORESE" DI RIMINI: ORIGINE E SVILUPPO (1963–1990)

(2) - 160 & 170: dualismo estivo a due passi dal mare.

(3) - LA PIÙ GRANDE CIRCOLARE D'ITALIA

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