venerdì 19 febbraio 2021

18-19: LA CIRCOLARE DI RIMINI

 Storia e (possibile) futuro

Roberto Renzi - 19/02/2021

Le linee circolari sono tipiche delle città medio-grandi, dove spesso godono di una certa fama, rappresentando elementi della rete urbana relativamente invariabili nel tempo. A Londra esiste la Circle Line della metropolitana, in funzione dal 1884, che tocca ben 36 stazioni con un anello di 17 miglia (27 km); a Milano e Bologna le circolari sono filoviarie (rispettivamente 90-91 e 32-33) e, percorrendo i viali di circonvallazione, esistono da diversi decenni senza alcuna sostanziale modifica. Di solito alle linee circolari viene attribuito un diverso numero a seconda del senso di rotazione; quanto alla denominazione, circolare destra sta per rotazione in senso orario; circolare sinistra sta per rotazione in senso antiorario. A volte, come a Pesaro (dove esiste addirittura una circolare suburbana lungo la valle del Foglia), si utilizzano le sigle "CD" e "CS". Spesso hanno un percorso circolare le linee o "navette" svolte con bus di piccole dimensioni nei centri storici, come quelle che nelle reti di Forlì e di Rimini hanno l'onore di portare il numero 1!

Alla fine degli anni settanta, la rete urbana di Rimini era composta da dieci autolinee, quattro delle quali diametrali (1, 2, 8, 9), le altre con capolinea in centro. Le linee 3, 5, 7, 15 e 16 e (in parte) 8 e 9 erano al servizio delle frazioni del "forese", quasi tutte con sconfinamenti in comuni limitrofi. A mare della ferrovia, nella parte a levante del porto-canale, l'unico servizio di trasporto pubblico era costituito dalla filovia Rimini–Riccione.

Nel 1979 (in vista delle elezioni municipali...) si pensò di completare la rete con una linea circolare bidirezionale che svolgesse la funzione di "interquartiere", andando nel contempo a potenziare il servizio in alcune zone periferiche come il V Comprensorio PEEP "Ausa", che era lambito dalla linea 7, o il quartiere di Lagomaggio. Tra viale Pascoli e piazza Tripoli vi sarebbe stato un breve tratto in comune con la filovia.

A causa dell'impossibilità di transitare lungo le anguste strade che circondano a ponente il centro storico (i "Pollicini" erano ancora di là da venire), la linea che l'ATAM propose al Comune era, più che una circolare, una "diametrale camuffata" dato che, come le altre linee, era impostata sul tradizionale asse "mare-monte" nel centro, tra la stazione ferroviaria e il Borgo Sant’Andrea (piazza Mazzini), con il canonico transito da piazza Tre Martiri. La novità assoluta era l'utilizzo del nuovo asse viario a quattro corsie, completato alcuni anni prima e costituito dalle vie Marzabotto, Jano Planco, Panzini, Euterpe e Repubblica. Dalla zona "Colonnella" (allora come oggi servita dalla linea 8), la linea si richiudeva in direzione stazione transitando per il mare dopo aver toccato l'Ospedale; anche il tratto del viale Tripoli a mare della via Roma veniva percorso per la prima volta da una linea urbana.

 

PHOTO GALLERY:  IERI...

(1) - Il 19 gennaio 1980 la linea, denominata 18 (Circolare destra) e 19 (Circolare sinistra) fu inaugurata senza particolari cerimonie, ma per tre giorni il servizio fu offerto gratuitamente. Questo è lo schema del percorso d'origine, che rimase tale per tutti gli anni ottanta, salvo quanto si dirà circa le varie modifiche del percorso nel centro storico dal 1986 in poi.

(2) - La lunghezza d'esercizio era km 11,573 per la linea 18 e km 12,460 per la 19 (che tra piazza Tre Martiri e piazza Mazzini doveva transitare dall'Arco d'Augusto). Il volantino diffuso dall'ATAM non specifica la frequenza del servizio. Nei primi anni questa era piuttosto scarsa e non memorizzabile: una corsa ogni 32 minuti, per un totale di 50 corse (=giri completi) giornaliere. In pratica la frequenza era uguale al tempo di giro, essendovi una sola tabella di marcia per senso di rotazione. I capilinea erano piazza Tre Martiri e Ospedale, nei quali era prevista una sosta, quasi teorica, di pochi minuti.

(3)   - Per tutti gli anni ottanta il servizio sulla 18-19 fu svolto dai FIAT 418 AC (1801–1822), raramente dai tre FIAT 418 A Menarini (1201–1203), radiati nel 1987. Qui vediamo un filobus Volvo che sta per giungere in piazza Tre Martiri tallonato dalla vettura della linea 19 il 2 agosto 1981 (foto Giorgio Fantini).


(4)  
 - Se si eccettua la tratta compresa tra la via Marecchiese e il viale C.A. Dalla Chiesa (ex Repubblica), tutto il restante percorso della circolare ha subito varianti durante i 41 anni che ci separano dal primo giorno d'esercizio. Un capitolo a parte sono le modifiche al transito nel centro storico, dove il più delle volte la nostra linea ha seguito la sorte delle altre, a cominciare dalla storica "espulsione" di tutti gli autobus dalla piazza Tre Martiri, il 30 dicembre 1986. Da quella data, piazzale Gramsci divenne il "centro operativo" della rete e fu necessario installare un semaforo lungo la via Bastioni Orientali per proteggere l'inserimento dei bus (estate 1987).


(5)   - Orario invernale 1989-'90 della linea 18: la frequenza è di 35' o 40' a seconda delle fasce orarie e il servizio prosegue fino alla mezzanotte (il turno serale della linea 1 fu spostato sulla 18 nel periodo invernale e sulla 19 nel periodo estivo).


(6)   - A Rimini la "madre di tutte le rotonde" (costruita in epoca ben anteriore agli anni duemila) è quella che si trova nei pressi dell'Ospedale, sulla via Settembrini. Nel 1991 la linea 18 imboccava ancora quest'ultima strada in direzione monte per servire la Colonnella.

(7)   - Il primo marzo 1991 la linea 19 fu riammessa nella piazza Tre Martiri insieme alle linee 4 (con ripristino del capolinea) e 9 (in direzione Aeroporto). Quell'anno, nella classe "dieci metri e mezzo" gli ultimi arrivati erano i CAM "Alice" su telaio Siccar 286.21 (gruppo 1756–1758). Dall'orario 1990-'91 la frequenza feriale invernale era stata portata a 20' (quattro tabelle di marcia).


(8)   - Nel 1992 il Consorzio TRAM subentrò all'ATAM nella gestione del trasporto pubblico riminese. Il 14 settembre di quell’anno avvenne la più grande riforma nella storia dei servizi urbani di Rimini: scomparirono tra l'altro le linee 1 e 2 "storiche", mentre la 18-19 rimase l'unica linea a transitare sulla via Praga: il percorso tra il viale della Repubblica e la via Praga venne modificato come mostra lo schema qui riprodotto.


(9)   - Via Montefeltro, nonostante la corsia riservata fruita anche dalla linea 18, era uno dei "punti caldi" della rete e le difficoltà di transito come questa erano all'ordine del giorno (febbraio 1993).

(10) – Dal 1986 al 2012 il capolinea centrale della 18-19 era in piazzale Gramsci (la foto è del 6 aprile 1994 e si riferisce alla linea 18); nel 2012 fu spostato alla stazione ferroviaria.

(11) - La fermata filobus 14 (piazza Tripoli) era osservata dalla sola linea 18; la 19 proveniente dall'Ospedale svoltava nel viale Tripoli e fermava a circa 50 m dalla piazza (foto del 31 agosto 1995). Questo assetto cambierà nel 2005 (vedi foto 20).

(12) - Nell'inverno 1997, a causa dei lavori sul viale Tripoli, per un breve periodo la Circolare transitò sul viale Vespucci (Marina Centro). Nella foto compare un Cacciamali TCM 890, la vettura 1403, autobus che in quel periodo era abituale sulla 19, mentre la 18 restava appannaggio dei 418 AC (28 febbraio 1997). 

(13) - Ultimi giorni in piazza Tre Martiri prima del rifacimento dell'arredo urbano che avrebbe comportato l'eliminazione definitiva di tutti i servizi di trasporto pubblico, compresa la filovia. Il 22 luglio 1998 un "Alice" (linea 19) è fermo al capolinea centrale insieme al cugino "Pollicino" (linea 1), entrambi prodotti di punta della carrozzeria CAM di Modena.

 (14-15) - Un aspetto curioso della 18-19 era il transito davanti a due stazioni ferroviarie abbandonate. Nella prima foto vediamo un Cacciamali della circolare 18 (vettura 1404) in viale Pascoli nei pressi dell'ex deposito-officina SVEFT (ferrovia Rimini–San Marino, fermata di Rimini Marina) il 19 marzo 1998. Nella seconda, La vecchia stazione di Rimini Porta Montanara delle Padane (ferrovia Rimini–Novafeltria) assiste al transito della 1610 (Iveco 470.10.20.105 ex TPU Riccione) sulla linea 19. All'epoca, e fino a pochi anni fa, la 18 transitava invece sulla via Bastioni Meridionali, dietro il fabbricato.  


(16) - Dal 2002 al 2017 piazza Malatesta è stata percorsa, oltre che dalla linea FER (ex Padane, poi Start Romagna) proveniente da Novafeltria, anche dalle linee 21 (poi 14), 18 e 90. Sempre dal 2002 è cessato il transito di tutte le linee sulla via Montefeltro. Nella foto la vettura 1402 davanti a Castel Sismondo, il 28 marzo 2002.                   

(17) - Dall'orario invernale 1996-'97, viale Pascoli fu messo a senso unico nel tratto del passaggio a livello e la linea 19 spostata sulla via Lagomaggio (PLA successivo lato Ancona). La conseguenza fu che la via Praga rimase servita solo dalla circolare destra (18). La situazione cambiò nuovamente nel 2004 a seguito della soppressione del PLA di via Lagomaggio, che qui vediamo attraversato dalla 2008 (Monocar 201NU) il 10 ottobre, pochi giorni prima della chiusura definitiva. Oggi esattamente in questo punto c'è la fermata Lagomaggio del Metromare.

(18) - Per quasi due anni la sola 19 rimase a percorrere le vie Maffei, Aleardi, Rovetta e Praga, attraversando la ferrovia al PLA di viale Pascoli, mentre nel senso opposto la 18 proseguiva sul viale Regina Elena fino a viale Firenze. I FIAT 418 erano ormai un lontano ricordo e sulla 19 circolavano ormai dei 12 metri, soprattutto a causa dell'elevata domanda nella punta scolastica del mattino (19 marzo 2005).

(19) - La via Michelangelo Tonti era percorsa dalle corse provenienti da Lagomaggio (linea 1 poi 19) per sbucare sul piazzale Cesare Battisti (Rimini FS) e fermare sul lato monte della strada, onde dirigersi poi verso il centro. Il 2 giugno 2005 era di scena un "Cacciamaialino", la vettura 1405 (foto A. Pedretti).

(20) - Onde tornare a circolare nei due sensi sulla via Praga, dall'orario estivo 2005 fu adottato un nuovo percorso che prevedeva il transito da Marina Centro, viale Tripoli, via  Ugo Bassi e viale Pascoli, senza più attraversamenti a raso della ferrovia. Si trattava di un giro piuttosto vizioso, che non invogliò certo i residenti a  utilizzare nuovamente l'autobus dopo anni di "mezzo servizio", in cui sulla via Praga avevano circolato prima la sola linea 18 poi la sola 19.

(21) - Con il nuovo percorso la Circolare andò a transitare sul viale Vespucci, nel cuore della zona di Marina. Il 5 agosto 2005 effettuava un turno della linea 18 un CityClass suburbano, la vettura 3128 allora quasi nuova.

(22) - Con questo incrocio tra due Cityclass, a piazza Marvelli ex Tripoli, si torna nella "normalità" (bus urbani da 10,50 metri). È Soprattutto la 19 a dare una mano alla filovia, le cui vetture spesso giungono qui molto cariche... (16 settembre 2005).

(23) - Il servizio serale sulla 19 è stato effettuato fino all'orario estivo 2009; da allora l'ultima corsa parte dalla stazione alle 20.10. Qui uno degli ultimi 201NU è colto in sosta davanti all'Ospedale di Rimini la sera del 18 maggio 2006 in piena campagna elettorale (vedi manifesti). 

...OGGI...

Gli anni dieci del nuovo Secolo non sono stati molto fortunati per la 18-19. Dal 2011 al 2017 il servizio estivo è stato drasticamente ridotto (una corsa all'ora per senso di marcia) e l'audience presso la clientela è molto calata. La funzione di "interquartiere" è ancora svolta egregiamente nella punta scolastica, al servizio sia del centro studi della Colonnella che di alcune scuole medie, ma nel resto della giornata la frequentazione sembra molto calata. Un punto a sfavore sono le soste piuttosto lunghe ai due capilinea della stazione ferroviaria e dell'Ospedale, che garantiscono maggiore regolarità ma mal si conciliano con l'assetto circolare del servizio.

Con l'orario estivo 2020 la tradizionale filovia (linea 11) è stata fortemente ridimensionata nel servizio, a seguito dell'entrata in funzione del Trasporto Rapido Costiero (Metromare). La Circolare 18-19 va in aiuto alla linea filoviaria, nel tratto non coperto dalla nuova infrastruttura, estendendo il servizio sulla strada litoranea fino alla rotonda Toscanini (fermata 20). Sul futuro della linea 11 vi è ancora incertezza: la Circolare potrebbe rimanere l'unica linea a servire Marina Centro?

(24) - Siamo ormai ai giorni nostri e davanti alla storica stazione di Porta Montanara transitano gli Urbanway di Start Romagna, impiegati anche sulla 19 (foto F. Gardini).

(25) - Nell'opposto senso di marcia l'11 novembre 2017 la linea 18 transita ancora sui Bastioni, ma con il rifacimento dell'arredo in piazza Malatesta, dopo pochi mesi anche questa strada sarà del tutto privata del trasporto (le linee 90 e 160 già dall'estate erano state istradate nei due sensi sulla vecchia circonvallazione).

(26) - Eccoci di nuovo sul viale Vespucci. Terminati i lavori del grande impianto di sollevamento delle acque reflue, le linee 11 e 19 sono tornate a fermare alla pensilina di piazzale Kennedy. Nella foto si vedono le nuove mensole filoviarie progettate dall'ing. Paolo Messina per PMR (9 settembre 2019).

(27) -  Il transito di un City Class (linea 18) ripreso dalla nuova terrazza sul mare di piazzale Kennedy, il 12 dicembre 2020. 

...E DOMANI...

Indipendentemente dalle decisioni che verranno prese circa il mantenimento o meno in esercizio della linea 11, una soluzione efficace per la conservazione dell'impianto filoviario almeno nel territorio del Comune di Rimini è l'elettrificazione della Circolare 18-19 sul percorso attuale, in modo da creare un anello servito a frequenza adeguata, che interseca Metromare in due punti: stazione ferroviaria e viale Chiabrera, previa realizzazione di una vera fermata di interscambio in quest'ultima località. Una proposta in tal senso fu formulata anni fa dall'allora Agenzia Mobilità Provincia di Rimini (AM) e, alla luce degli sviluppi della tecnologia, potrebbe essere realizzata con la costruzione di soli 5000 m circa di nuovo doppio bifilare, tutto sull'asse a quattro corsie compreso tra il viale Firenze/Chiabrera e la via Marzabotto. Il restante percorso (m 3600) fino alla stazione ferroviaria, lungo il quale impiantare pali e fili non è agevole (via Marecchiese) o addirittura impossibile (transito davanti all'Arco d'Augusto) verrebbe percorso dai filobus in marcia autonoma.

(28) - Il tracciato della possibile 18-19 elettrica: un anello di 13 km dei quali 3,6, cioè il 28% (tratto colorato in giallo) è privo di impianto fisso.  Le sottostazioni previste lungo la linea sono quelle di Marina Centro e Bellariva (esistenti) e del deposito di viale Dalla Chiesa (da potenziare), onde suddividere l'impianto in tre sezioni elettriche lunghe ciascuna poco più di 3000 m (disegno F. Gardini).

(29) -  La marcia autonoma sui filobus dell'ultima generazione è assicurata da batterie che possono essere ricaricate durante la marcia sotto la linea di contatto (tecnologia IMC: In Motion Charge). Nella foto un filobus van Hool-Kiepe che opera a Cagliari sulla linea 5, prolungata durante la stagione estiva alla spiaggia del Poetto, con un tratto di circa 5 km percorso in marcia autonoma elettrica (progetto ZeEus). Al capolinea del Poetto esiste un punto di ricarica analogo a quelli previsti per gli autobus elettrici (ANSA).


(30) - Il logo che segnala la presenza della nuova tecnologia, sul frontale dei filosnodati VanHool Exquicity di prossima immissione su Metromare. Dimensionando correttamente le batterie è possibile ottenere un'autonomia fino a oltre il 50% della lunghezza complessiva del percorso di linea.

(31) -  Anche a Parma è previsto che i nuovi filobus Solaris Trollino percorrano un tratto in marcia autonoma a batterie sul prolungamento della linea 1. La filoviarizzazione della Circolare di Rimini, relativamente poco impegnativa sotto il profilo dei nuovi impianti da costruire, comporta l'acquisto di un certo numero di filobus da 12 metri come questo, essendo poco idonei a questo servizio gli attuali VanHool AG 300T snodati, anche perché dotati di motore Diesel ausiliario invece che di batterie (foto S. Alfano).

 - Salvo diversa indicazione le foto sono dell'autore.

domenica 14 febbraio 2021

Bianca Romagna



La leggera nevicata caduta tra le notti di venerdì e sabato scorso e le basse temperature che si sono protratte per tutta la giornata successiva hanno permesso di poter ammirare per buona parte della Romagna degli scenari che non si vedevano già da un paio di anni.

Se in pianura i disagi sono stati molto limitati, sui primi rilievi dell’Appennino la neve è caduta più copiosa, accumulandosi per più centimetri.


Dalla “Terrazza sulla Romagna”, appellativo associato al borgo di Bertinoro, situato a circa 250 metri sul livello del mare, ma a pochissimi chilometri dalla pianeggiante via Emilia e da Forlimpopoli, di neve ne è caduta abbastanza tanto che viene da pensare che gli autobus del TPL che alle 6 di sabato mattina hanno preso servizio dalla locale residenza, abbiano dovuto montare le catene agli pneumatici per poter scendere verso Forlì.


Alle 13 però le strade erano già perfettamente pulite e le catene non erano più necessarie, come testimonia anche l’Irisbus Myway numero 20727 di Start Romagna. Il mezzo, assegnato alla residenza di Bertinoro, infatti è ritratto mentre stava percorrendo la strada che conduce a Collinello, sul prolungamento della linea 134 per Polenta, attivo solamente nei giorni di scuola.

Sullo sfondo vi sono Bertinoro e Monte Maggio, con la sua caratteristica antenna che da decenni distribuisce il segnale televisivo a buona parte della Romagna.



Gian Marco Assirelli - 14 febbraio 2021