L’operazione di ringiovanimento del parco veicolare delle aziende di
TPL messa in atto nel corso del 2017 non solo su scala romagnola, bensì
all’interno dell’intero territorio regionale, ha portato indubbiamente una
ventata di “aria nuova” in termini di autobus impiegati sulle varie linee, di
ogni ordine e grado. E’ però cosa arcinota che le nuove immissioni comportano
quasi sempre la dismissione dei veicoli che hanno alle spalle decenni e
centinaia di migliaia di Km di servizio.
Col post corrente è nostra intenzione dare nota di una serie di
autobus, operanti sulla rete trasportistica della Romagna, dismessi tra la fine
del 2017 e le prime settimane del 2018. La maggior parte di essi hanno fatto
parte della flotta del gestore pubblico, vale a dire “Start Romagna”, ma come
vedremo i fermi veicolari hanno riguardato anche realtà private operanti
all’interno del nostro territorio.
Iniziamo con gli autobus a marchio “Start”, procedendo in ordine
numerico, in base alla matricola posseduta all’interno della flotta
aziendale.
Il primo autobus che citiamo è una vettura in allestimento
extraurbano, più precisamente la matr. 10102, in ordine numerico l’ultimo Iveco
380E.12.35 EuroClassH Orlandi fra quelli acquistati da ATM Ravenna nel corso
del 1998.
Analogamente a quanto descritto più volte per questi mezzi, va
ricordato che si tratta di autobus che hanno operato prevalentemente nella rete
di TPL della provincia di Ravenna, pur essendo concepiti anche per svolgere servizi
di noleggio, nonostante fossero equipaggiati col comune cambio automatico ZF a 5
marce.
La ‘102 fa parte del gruppo di EuroClass che nel 2014 sono stati
trasferiti al bacino di Forlì-Cesena, facendone riscontrare la presenza in
linea anche sulla rete extraurbana di tale provincia.
Dal settembre 2017, in unione con l'unico “380” del 1999, vettura 10103,
la 10102 è tornata a prestare servizio nella sua terra d’origine, dove ha
operato fino al momento della sua dismissione.
Con la ‘102 se ne va un altro tassello di una flotta, quella degli
“Iveco 380 ex ATM”, che va pian piano scomparendo e che conta all’attivo solo
quattro macchine (vetture 10099, 10100, 10101 e 10103) a fronte di un totale
originale pari a quattordici unità.
A ricordo dell’EuroClass 10102 alleghiamo un’immagine che ritrae la
vettura a Badia di Longiano, in servizio sulla linea 140 (Cesena PuntoBus - Sogliano),
titolare di una corsa del primo pomeriggio con partenza dall’autostazione
cesenate ed effettuazione dell’intero tracciato. Lo scatto risale al periodo
in cui la 10102 era assegnata proprio alla residenza esterna soglianese.
Nel mese di novembre 2017 sono partite le consegne dei 33 IIA
Menarinibus CityMood 12 in allestimento urbano, facenti parte di un lotto
proveniente dalla gara regionale 2016. Nel corso di dicembre poi questi mezzi
sono diventati protagonisti, dapprima venendo esposti durante alcune presentazioni
ufficiali tenutesi a Cesena, Rimini e Forlì, quindi in linea, seppur con una sola
vettura immessa in servizio all’interno del bacino cesenate (il
varo delle restanti è databile nell’anno nuovo).
Tutto questo ha già comportato, ed in parte comporterà prossimamente,
la dismissione di vetture analoghe per allestimento e tipologia. Tra di esse vi
sono anche i VanHool A300 DeSimon matr. 20051 e 20053, ultimi due autobus
rimasti di un lotto originalmente composto da tre unità acquistate da ATR Forlì
all’inizio del 1996. Dotati di colorazione arancio ministeriale con fascia
bianca regionale, nei primi 19 anni di carriera hanno operato sulla rete urbana
di Forlì, fino al giugno del 2015, passando nel frattempo attraverso la
gestione AVM e confluendo poi all’interno di “Start”. Dopo una pausa estiva,
nel settembre di quello stesso anno, avviene il trasferimento dell’intero gruppo
presso il bacino di Rimini, al fine di andare a sopperire ad una leggera
scarsità numerica in termini di autobus da 12 metri in allestimento urbano.
Questo passaggio di bacino è stato in un certo qual modo incentivato dal fatto
che nel frattempo a Forlì erano giunti tre Man Lion’s City CNG appartenenti al
lotto “ex HELB Helsinki”.
All’interno del territorio riminese i VanHool “ex ATR” sono stati
assegnati, durante i periodi di programmazione invernale, presso le residenze
di Morciano e Bellaria (in quest’ultima solo nell’inverno 2015/2016), facendo
risultare la loro presenza su linee come 4, 8, 9, 124 e 134. In estate hanno
operato solo nel corso del 2016, venendo impiegati prevalentemente sul servizio
continuativo notturno (linee 4, 11 e 125).
Dopo il primo “pensionamento” di uno di questi VanHool, avvenuto con
la vettura 20052 nel corso della primavera 2017, il mese di dicembre appena
trascorso ha sancito il termine di carriera anche per le due sorelle.
Quello che verrà ricordato dei tre VanHool “forlivesi poi riminesi”,
oltre alla loro particolarità ed unicità, sarà senza dubbio la capienza, visto
che a bordo erano capaci di ospitare ben 109 passeggeri.
A ricordo dei “VanHool” proponiamo un’immagine che ritrae la
capostipite 20051 su una corsa pomeridiana della linea 124 da Rimini FS a
Morciano, incontrata nei pressi di La Cella di Misano Adriatico.
Proseguendo in ordine numerico, fra gli autobus che non vedremo più in
servizio all’interno del territorio romagnolo vi è anche l’Iveco 491E.12.27
CityClass matr. 20092, primo veicolo di questo modello, tra quelli provenienti
dalla flotta “ex ATR”, ad essere distolto dal servizio per cause che sembrano
essere riconducibili ad un grave guasto a cui non conveniva porre rimedio.
Analogamente agli altri cinque veicoli analoghi (originale serie ATR
87-92 immatricolata nel gennaio del 2000) nel corso della sua vita lavorativa
la ’92 ha svolto servizio prevalentemente all’interno della rete urbana di
Cesena (in particolar modo sulla linea 21), con alcune apparizioni anche
all’interno di quella di Forlì (utilizzata sulle linee 4 e 5), ma anche a
Cesenatico o a Cervia, solamente nel periodo estivo.
A ricordo del CityClass matr. 20092, proponiamo uno scatto che lo
ritrae presso Zadina di Cesenatico, in attesa di partire su una corsa della
linea 4 diretta a Gatteo Mare.
Tra gli autobus che sul finire del 2017 hanno lasciato la flotta
“Start” vi è anche un extraurbano lungo piuttosto giovane, oggetto quindi di
dismissione non tanto per il fatto di non essere più idoneo al servizio di
linea, ma forse più per essere un “pezzo unico” a livello aziendale: stiamo
parlando dell’Irisbus Axer Karosa C956 matr. 20684 per il quale si prospetta
una possibile vendita.
La ‘684 è una vettura immatricolata per la prima volta nel novembre
del 2005, entrata a far parte del ristretto gruppo di autobus a marchio “E-Bus”
(realtà di natura pubblica che costituiva il principale il braccio operante
dell’agenzia ATR all’interno della provincia di Forlì-Cesena), pur essendo
formalmente intestata alla consociata “Setram”, azienda operante anche per
conto del gruppo Mete, tutt’ora gestore del TPL all’interno della provincia di
Ravenna.
Questo autobus forniva all’azienda, dal momento del suo acquisto, la
possibilità di avere in organico un veicolo polivalente, dotato di montacarichi
e postazione di alloggiamento per le carrozzine, da impiegare sia su servizi di
linea, che su quelli di noleggio: tra le dotazioni presenti a bordo anche la
doppia televisione.
Nel primissimo periodo di carriera l’Axer “684” ha fatto parte del
gruppo di autobus di “E-Bus” che hanno operato sui collegamenti riservati ai
partecipanti delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006; si trattava di un
servizio che ha visto impiegati moltissimi bus di numerose aziende italiane, tutti
accomunati dal fatto di essere a marchio “Irisbus / Iveco”.
La ‘684 è stata inoltre tra le vetture impegnate sul servizio
“Aerobus” che collegava l’aeroporto “Ridolfi” di Forlì con l’autostazione di
Bologna, gestito da “E-Bus”, poi da AVM, fino al momento in cui è iniziato il
declino inesorabile dello scalo forlivese.
Per quel che concerne il TPL, la ‘684 è stata protagonista fino al
settembre 2014, sotto le gestioni prima di Setram, poi di AVM ed infine di
Start, del servizio sulle principali linee che collegano la provincia di
Forlì-Cesena con Ravenna, vale a dire la 135 (Bertinoro - Forlimpopoli –
Ravenna - Marcegaglia), la 149 (Cesena – Ravenna – Marcegaglia) e la 156 (Forlì – Ravenna – Enichem).
Successivamente a tale data l’autobus, divenuto nel frattempo matr.
20684 all’interno di Start, è stato fra quelli trasferiti dalla rete
“ravennate” a quella “forlivese”. Questo evento ha fatto sì che la vettura
fosse sub-affidata dapprima alla “Casadei” di Borello, che l’ha impiegata sulle
varie linee gestite mediante l’impiego di extraurbani da 12 metri, poi alla
“SAR Ranchio” che invece l’ha utilizzata, fino al momento della dismissione, su
un TM gravitante sulle linee 241 e 277, quelle che collegano Cesena con
l’hinterland “cervese”.
In attesa di scoprire dove troverà “nuova vita” la 20684, proponiamo
uno scatto che la ritrae presso Forlimpopoli, intenta a svolgere al corsa
pomeridiana della 133 che dall’Istituto Agrario di Cesena si spinge fino a
Meldola, svolta in sub-affido dalla già citata “Casadei”.
Tra i famosi “220” della flotta “ex ATR”, nella parte finale del 2017
vi è stata da registrare la scomparsa dello scenario trasportistico romagnolo
di quello considerato come “unico” o “diverso”: è la vettura 20923, autobus
nella versione “220/E LS”, quindi dotato di motorizzazione “Euro 1”, che si
differenziava a prima vista da tutti gli altri per la presenza di due porte a
libro (su tutti gli altri sono rototraslanti), possedute per il fatto di essere
stato costruito per la “Bucci” di Senigallia (AN) che lo ha immatricolato per
la prima volta nel corso del 1994. Il suo arrivo in Romagna è databile per
l’anno 2002 ed il suo impiego in linea è stato sempre al pari degli altri
veicoli del medesimo modello presenti nella flotta veicolare delle aziende
forlivesi prima (ATR poi AVM), romagnola
poi (ossia Start). Da aggiungere che, nei primi anni di servizio nella nostra
terra, si poteva incontrare la 923 in uso presso il bacino cesenate, con
successivo trasferimento a quello forlivese.
Da ricordare anche i cambi di livrea, il primo nel 2002, nel momento
di arrivo presso ATR, con l’applicazione dell’arancio con fascia bianca
regionale, il secondo nel 2014 quando è stata convertita all’arancio integrale,
riportandola nella sua livrea d’origine.
A ricordo del “220” matr. 20923 proponiamo uno scatto realizzato sul
tracciato della linea S2 di Forlì da Gian
Marco Assirelli, presente anche all’interno del testo “Il
BredaMenarinibus M 220/E LS matr. 20923 sulla linea S2”.
Nell’elenco degli autobus distolti dal servizio nel corso delle prime
settimane del 2018 vanno citati anche gli ultimi due “TurboCity” rimasti attivi
all’interno del parco veicolare di “Start”, autobus accomunati dal fatto di
aver fatto parte, in origine, della
flotta di “SACES Cesena”, nonché per essere dei veri e propri pezzi unici
all’interno del territorio romagnolo.
Il primo veicolo che menzioniamo è l’Iveco 580.10.21 TurboCity-S matr.
29025, un raro eseplare in allestimento suburbano, dotato di due porte a libro.
Questa vettura viene acquista nuova dall’azienda cesenate
precedentemente citata ed immatricolata per la prima volta nel giugno del 1992.
Nel 2003 il vettore proprietario del bus si fonde con la “Autolinee Pollini”
di Cesena dando vita a “Saces srl” e, in concomitanza con questo avvenimento,
il TurboCity-S viene reimmatricolato e numerato con matr. 633. Esattamente due
anni più tardi, nel 2005, la vettura fa parte di quei bus che ATR Forlì-Cesena
acquista dalla aziende private operanti sulla propria rete: in questa occasione
avviene un’altra reimmatricolazione e la rinumerazione con matr. 9025.
Nel 2010 altro passaggio di proprietà, visto che tutti i bus a marchio
ATR confluiscono nella neonata AVM; il "Turbo corto" viene reimmatricolato per l’ennesima
volta, mantenendo però lo stesso numero di matricola. Infine nel 2012
confluisce in START Romagna diventando matr. 29025.
Descrivendo la storia lavorativa di questo “TurboCity” va detto che
nel periodo di appartenenza a Saces era tra gli autobus utilizzati sulle linee
che collegano Cesena con Cervia e le località limitrofe, attualmente contraddistinte
dai numeri 241 e 277. A queste tratte, nel periodo dal 1 giugno al 15
settembre, si aggiungeva il servizio sulle linee urbane di Cervia in pool con
la locale SAC (attualmente svolto da Start).
Nei primi anni di servizio presso ATR lo potevamo trovare ancora
presente sulle linee 241 e 277. Visto che si trattava dell’unico bus suburbano
da 10,5 metri, viene trasferito su tratte meno affollate come ad esempio sulla
linea 41, in assegnazione al deposito di Cesena, per poi essere dirottato in quel di Cesenatico dove ha svolto servizio, nel solo periodo invernale, sulle
linee urbane 1/2 e 3, con qualche comparsata anche sulla linea R.
Ormai da diversi anni la “9025” era invece assegnata al deposito di
Forlì, risultando presente un po’ su tutte le tratte che prevedono l’utilizzo
di mezzi urbani o suburbani.
Negli ultimissimi anni la vettura era diventata l’assegnataria del TM 501 uscente da Pandolfa,
in subappalto a CR-Bus, all’interno del quale sono inserite corse sulle linee
S1, S2 e 125: è qui che ha svolto gli ultimi viaggi della sua carriera.
A ricordo della 29025, proponiamo uno scatto che la ritrae a Forlì, in
servizio sulla corsa di rientro della S1 per S.Lorenzo in Noceto.
Il secondo “TurboCity” che lascia il servizio è la vettura 29026, più
precisamente un Iveco 590.12.22 TurboCity-SR del 1993. Era anch’esso un veicolo
davvero particolare in quanto si presentava nella versione suburbana a tre
porte rototraslanti, dotato anche di finestrini oscurati che gli conferivano un
fascino "tutto suo".
La sua storia è molto simile a quella già raccontata per la vettura
29025: viene infatti immatricolata per la prima volta il 23 dicembre del 1993
da “Saces sas”. Dieci anni più tardi, nel 2003, avviene l’ingresso all’interno
delle neonata “Saces srl”: in questa occasione riceve l’identificativo
aziendale n° 634.
Nel 2005 entra a far parte di ATR venendo rinumerata “9026”; nel 2012
infine l’ingresso in Start Romagna e l’aggiunta del “2” davanti alla matricola
dei bus “ex AVM” la fa diventare la vettura 29026.
Analogamente agli tutti bus suburbani “ex SACES”, anche questo
TurboCity-SR ha svolto servizio inizialmente nel territorio cesenate dove era
utilizzato prevalentemente sulle linee extraurbane che collegano Cesena con l’hinterland cervese (attuali 241 e 277), oltre al servizio urbano di Cervia nel periodo
estivo, prima dell’ingresso in ATR.
Intorno al 2008 la ‘9026 è stata trasferita a Forlì, dove ha svolto
servizio un po’ su tutte le tratte che prevedono l’utilizzo di questa tipologia
di autobus. Negli ultimi anni di servizio
questa vettura è stata la principale assegnataria del TM 505 del
deposito Pandolfa, in sub-affidamento a CR-Bus, all’interno del quale sono
inserite alcune corse sulla linea di rinforzo scolastico S1; proprio su questa
tratta ci è capitato di realizzare uno degli ultimi scatti che ritraggono la
29026, impegnata su una delle corse di ritorno dirette a Carpinello.
Tra gli autobus che hanno lasciato lo scenario trasportistico
romagnolo sul finire del 2017, in concomitanza con l'arrivo dei nuovi CityMood,
vi sono anche gli ultimi tre Siccar 177/4 LU Autodromo che risultavano ancora
attivi nei primi mesi del periodo invernale 2017/2018, ossia le vetture 31724,
'25 e '26, sopravvissute inaspettatamente un po' di tempo in più rispetto alle
sorelle, gran parte delle quali dismesse con l'immissione degli Urbanway della
serie 32141-56, avvenuta nella prima metà del 2017.
La fine della carriera dei "Siccar - CAM", noti anche come
"i 1700" divide le opinioni. Per i più nostalgici è qualcosa che
porta tristezza, complice il fatto che se ne va un pezzo di storia del TPL
riminese: rimarranno tanti ricordi, fra i quali il rombo del motore Fiat,
abbinato al cambio automatico Voith, oppure le loro caratteristiche che, pur
essendo urbani, ma vista la loro enorme capienza, li hanno resi protagonisti su
gran parte delle linee che compongono la rete provinciale riminese.
Per chi invece è più attento alla modernità ed alla sostenibilità, se
ne vanno autobus che ormai avevano fatto il loro tempo e che in un certo qual
modo non si addicevano più ai canoni di ecologia ed accessibilità, attualmente
molto importanti per garantire un servizio sostenibile ed alla portata di
tutti.
Va ricordato che la flotta ex ATAM/Tram contava al primo interno ben
18 Siccar 177/4 CAM, acquistati dalla storica municipalizzata riminese tra il
1985 ed il 1988, tutti poi confluiti all'interno della flotta Start.
Da ricordare anche che con la dismissione degli ultimi tre
"1700", gli autobus urbani a 4 porte scompaiono definitivamente dal
territorio romagnolo.
A corredo, uno scatto che ritrae il “Siccar” 31726 a Cesenatico, in
servizio sulla linea 94 per Bellaria, Igea e Torre Pedrera, assegnazione
raccontata all’interno del testo “Un
“Siccar” a Cesenatico”.
Fra gli autobus del bacino di Rimini che hanno lasciato il servizio sul
finire del 2017 ve ne è anche uno in allestimento extraurbano, vale a dire la
vettura 34165, uno degli ultimi due Iveco 380E.12.35 EuroClassH rientrati in
servizio lo scorso settembre, dopo la pausa estiva.
La '4165 viene immatricolata per la prima volta nel 1997 dalla ditta
"Salvadori" con sede a Carpegna (PU). Nel 2004 entra a far parte
della flotta di "Tram Servizi", dopo essere stata acquistata insieme
ad una vettura gemella, poi numerata con matr. 4164.
Prima dell'entrata in servizio all'interno della rete gestita
dall'azienda riminese, entrambe le vetture, originalmente di colore blu con
decorazioni, subiscono la rinverniciatura integrale in bianco.
Analogamente agli altri cinque EuroClass, la 4165 viene utilizzata sia
sulle varie tratte che prevedono l'impiego di questo genere di vetture, ma anche
per svolgere noleggi a breve raggio: non a caso sul muso anteriore erano
presenti le insegne di "Tram Away".
Con l'avvento di Start, la 34165 finisce ad operare prevalentemente
all'interno del bacino della Val Marecchia, spesso assegnata alla residenza di
Novafeltria, in alternativa, ma solo nel periodo invernale, presso quella di
Carpegna, tornando di fatto laddove ha sede l'azienda che l'ha posseduta in
origine.
Quale ricordo della 34165 proponiamo uno scatto che la ritrae presso
Villa Verucchio, impegnata su una corsa della linea 160 partita da Novafeltria
e diretta a Rimini.
Passiamo ora i vettori privati, visto che tra gli autobus che non
troveremo più in servizio sulla rete romagnola di TPL vi è anche il “370S.12.30
di Zaganelli”, unica vettura di questo modello che ha fatto parte della flotta
dell’azienda con sede a Lugo di Romagna (RA).
Questo autobus viene realizzato dalla casa costruttrice
per ATM Ravenna ed ha fatto parte di un piccolo gruppo formato da due unità immatricolate
per la prima volta all’inizio del mese di agosto del 1993, venendo dotate di
matricole 5 e 6; quello in questione è la “ex 6”.
Entrambe le vetture, in origine contraddistinte dalla livrea blu
ministeriale con fascia bianca della regione Emilia-Romagna, hanno svolto
servizio presso l’azienda pubblica ravennate fino al 2005 quando, alcuni mesi
dopo l’ultima gara avvenuta in tale bacino provinciale per l’affidamento dei
servizi di TPL, gli autobus in uso alle aziende private sono ceduti alle
medesime: tra di essi anche i due 370S.12.30, con la 5 che finisce nelle mani
di un’altra azienda lughese, la “Manenti”, mentre la 6 appunto a “Zaganelli”. A
quest’ultimo vettore viene ceduto da ATM anche l’Iveco 370S.10.24/T matr. 614,
classe 1989, già vettura 14 di AMF Faenza, poi dismesso nel corso del 2009.
Per quel che concerne la ex vettura 6, negli anni a venire cambia livrea,
ricevendo il classico bianco che contraddistingue la maggior parte degli
autobus in servizio nel TPL del bacino romagnolo. La “Zaganelli” continua ad
impiegare il “370S” prevalentemente sulle varie corse in sub-affido sulla rete
di ATM prima, di START poi.
La dismissione della “ex 6” è databile nella seconda metà del dicembre
2017 e da quel che sembra l’azienda di Lugo l’ha ceduta in permuta alla
“Evobus” in concomitanza con l’acquisto di un nuovo Setra S418 LE Business,
autobus extraurbano a 3 assi (vedi Un nuovo Setra S418 LE per le strade della Bassa Romagna ). La speranza è quindi che il “370S di Zaganelli”
trovi nuova vita.
In ricordo di questa vettura, proponiamo uno scatto, realizzato da Gian Marco Assirelli, che lo ritrae in
servizio nei pressi della piccola località di Ciribella, su di una corsa della
linea 180 proveniente da Voltana e diretta a Lugo.
Visto che è stata menzionata, la gemella della “ex 6”, ossia la “ex 5”,
è stata oggetto di dismissione nel corso del 2016 quando la “Manenti” ha
acquistato lo Scania DeSimon IL3 ex vettura 317 di ATAP Pordenone.
Francesco Gardini – 29/01/2018