domenica 9 gennaio 2022

SAVIGNANO SUL RUBICONE: Un «hub» mancato? (seconda parte)

 di Roberto Renzi
Gennaio 2022



La vicenda della linea R

«Dal 23 ottobre '99 i tre centri di S.Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Gatteo sono uniti fra loro da una nuova linea di trasporto pubblico, denominata Linea R (da Rubicone, appunto). Questa linea si aggiunge ai collegamenti ATR già in vigore ed effettua il suo servizio esclusivamente nei tre comuni, come una vera e propria tratta urbana»: in questo modo ATR annunciava l'inizio di un nuovo servizio tra i tre centri della "città del Rubicone", fino ad allora collegati esclusivamente da una linea extraurbana locale, la 165. A differenza di quest'ultima, servita da un numero limitato di corse, la nuova linea offriva il cadenzamento orario nei giorni feriali e, inizialmente, addirittura un paio di corse festive. 

I veicoli impiegati in origine erano i Ducato 49.10 modello "Pollicino" CAM da 35 posti (Gruppi 30–35 e 38–40, deposito di Cesena) ma in seguito, a causa all'incremento dell'utenza scolastica, sarebbero comparsi i 370S.10.24 Portesi (Gruppo 513–515) e, dopo l'avvento di Start Romagna, i Cacciamali TCI 9.72 ex TRAM Rimini e Ferrovie Emilia-Romagna (Gruppo 34011–34016) mentre per il servizio estivo dal 2015  sono impiegati anche gli Iveco 70c17/P "Italo" Sitcar dati in appalto alla ditta Casadei (vetture 20525 e dalla 20527 alla 20529).

A proposito di servizio estivo, la linea R fu ben presto prolungata verso il mare, con la duplice finalità di collegare le frazioni di San Mauro Mare e Gatteo Mare, e le relative spiagge, nonché il grande centro commerciale sorto agli inizi degli anni Novanta in località Savignano Mare (oggi noto come Romagna Shopping Valley). 

La linea R fu salutata all'inizio come una rivoluzione nei trasporti pubblici della città del Rubicone, ma poi – fatto salvo l'immancabile gradimento da parte degli studenti che mise in crisi i poco capienti Pollicini – non sfuggì alla sorte dei servizi urbani dei centri minori: nonostante il bacino servito di circa quarantamila abitanti e l'orario cadenzato, gran parte delle corse circolava a vuoto e fu così che, all'inizio degli anni Dieci giunse inevitabile un pesante ridimensionamento del servizio. Non fu nemmeno tentata la carta delle corse su prenotazione, come invece accaduto sulle vicine linee urbane di Cesenatico e sulla linea 141 che serve la vallata del Rubicone (pressoché sostituita d'estate dalla 167 che raggiunge Bellaria-Igea Marina).

E, sempre in tema di servizio a prenotazione, questa è la sorte ormai toccata alla relazione collinare Savignano–Longiano (linea 166 del bacino FC), che a differenza di quelle con i due comuni della pianura non era stata  oggetto di potenziamento in chiave "urbana". 

Attualmente l'orario invernale della linea R comprende quasi esclusivamente le corse di punta, effettuate con due turni macchina che convergono sulle scuole di Savignano dando man forte alla linea 165, che è a sua volta una specie di... multi-tasking al servizio degli istituiti scolastici di Savignano, Cesenatico e Cervia (proseguendo come linea 126), Santarcangelo e recentemente anche di Rimini Viserba, grazie a una coincidenza a San Vito con la linea 92 del bacino riminese.

L'orario estivo della R è più articolato, prevedendo oltre ad alcuni collegamenti giornalieri con le spiagge di San Mauro e Gatteo, anche una navetta tra queste ultime e il centro commerciale (ogni ora dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 circa) che da alcuni anni ha preso il posto delle corse di 94 prolungate da Gatteo Mare a San Mauro Mare e che gode di un contributo del Romagna Shopping Center.


30 – Con lo slogan «Il bus è tratto!» l'efficiente ufficio stampa di ATR annunciava la nascita della linea R come "Rubicone" (collezione Giorgio Fantini). 



31 – Il percorso d'origine della linea R, inaugurata il 23 ottobre 1999 (collezione Giorgio Fantini).



32 – La linea R fu presto prolungata verso le frazioni della costa. Il 19 marzo 2005 il Pollicino esce dall'abitato di Gatteo (capoluogo comunale, detto anche "Gatteo Terra") in direzione di Gatteo Mare. 




33 – Sull'house organ di ATR, "Mobilità 2000" (marzo 2006) il sindaco di Gatteo afferma che è «necessario avere un vero servizio urbano che colleghi questi tre comuni con servizi più cadenzati, ravvicinati e veloci». Purtroppo le cose non andranno in questo senso...



34 – A causa di alcuni punti singolari che presentano difficoltà di manovra, la taglia dei mezzi impiegati sulla linea R non può superare i 10 metri. I Cacciamali ex bacino riminese (34011–34016) vengono in aiuto per le corse più frequentate dagli studenti. Dalla stazione di Savignano è in partenza la 34014 il 5 maggio 2016 (foto Francesco Gardini).



35 – Nel programma d'esercizio estivo della linea R sono comprese corse a cadenza oraria che collegano Gatteo Mare (via Euclide) con San Mauro Mare e il centro commerciale Romagna Shopping Center. Inoltre 2,5 coppie di corse assicurano i collegamenti dall'interno alle spiagge, sia nei giorni feriali che festivi.



36 – La vettura 34014 in viale delle Nazioni a Gatteo Mare il 7 giugno 2016, primo giorno dell'orario estivo, espleta una corsetta per San Mauro Mare e il centro commerciale (foto Francesco Gardini).



37 – Il 26 agosto 2017 nella navetta costiera è impiegato uno Sitcar Italo, la vettura 20527 (foto Lorenzo Celli).



Con il senno di poi...

Se nell'ormai lontano 1999, invece di creare un "servizio interno" alla città del Rubicone, tra l'altro sovrapposto all'esistente linea 165, si fosse puntato sul prolungamento a Gatteo (via San Mauro) della linea suburbana 95, forse oggi non saremmo a lamentare la riduzione al minimo di questo servizio! 

Molto probabilmente una linea cadenzata da Cesena per Savignano, San Mauro e Gatteo avrebbe riscosso un maggior gradimento da parte dell'utenza, svolgendo nel contempo le funzioni (secondarie) di cucitura tra i tre centri e risolvendo anche il problema del tempo di giro, che sarebbe stato di due "comode" ore, contro i 60 minuti "stretti" della tratta Cesena–Savignano. I collegamenti con il mare e la frazione di Sant'Angelo sarebbero stati attribuiti alle linee 165 e 167.

L'esperienza dimostra come nei piccoli comuni molto difficilmente hanno successo i servizi urbani e/o a breve raggio, mentre sono vincenti le linee di tipo suburbano, che raccolgono lungo il loro percorso anche il traffico locale. In Romagna gli esempi non mancano. 

A Cesenatico la linea 94 per Cesena è anche il più importante collegamento con le frazioni, mentre la linea 3 (per Sala) si è ridotta a un servizio quasi esclusivamente a prenotazione.

A Riccione, la linea 124 Rimini–Morciano, attraversando tutto il comune, è di fatto il più importante servizio urbano (le linee 11 e 125 lo sono per i turisti, e quanto a Metromare... staremo a vedere!).

Delle vicende di Misano Adriatico abbiamo già raccontato in un precedente articolo.

Forse nei retropensieri della dirigenza ATR c'era l'ambizione di allacciare a Savignano la linea da Cesena con quella TRAM per Rimini, creando sulla via Emilia un pool che non avrebbe richiesto risorse aggiuntive (lo standard sarebbe stato tre turni macchina, quelli esistenti sulle linee 90 TRAM e 95 ATR) ma i progetti in tal senso non ebbero alcun seguito.


38 – A sinistra, il primo orario della linea R (23 ottobre 1999) con cadenzamento orario. Confrontandolo con l'orario della linea 95 (a destra), risulta evidente che a Savignano (piazza Kennedy) non erano possibili coincidenze tra i due servizi (collezione Giorgio Fantini).



39 – L'attuale orario invernale, con il servizio ridotto a poco più delle corse della punta scolastica, sovrapposte a quelle della linea 165. Del "servizio di tipo urbano" istituito nel '99 non rimane più nulla.



40 – Il 16 dicembre 1996 il Monocar 201NS matricola 3002 di TRAM Rimini, in vista di un possibile servizio in pool lungo la via Emilia, effettuò una corsa di prova da Rimini all'autostazione di Cesena. Il progetto non ebbe seguito, ma forse questa idea condizionò la scelta di ATR di servire i centri del Rubicone con una linea autonoma invece di prolungare la linea 95 fino a San Mauro e Gatteo.


 

A Savignano i treni non sono... pari (ma dispari)

La stazione FS di Savignano sul Rubicone, da tempo ridotta a semplice fermata senza binari di precedenza né comunicazioni tra i binari di corsa, potrebbe a ben diritto chiamarsi Savignano-San Mauro, dato che sorge a poca distanza dal confine tra i due comuni, ma si sa come vanno gli affari di "campanile": basti pensare che nel 2013 i cittadini di San Mauro Pascoli respinsero a grande maggioranza la proposta di fusione con Savignano, sottoposta a referendum. 

La cosa più curiosa riguardante questa stazione è però un'altra. A Savignano fermano diversi treni Regionali veloci (Rv) ma, tra questi, i treni "dispari" (da nord a sud) sono più del doppio di quelli "pari" (da sud a nord): undici contro cinque.

Ancora più sbilanciato è il rapporto tra i Rv che tra Cesena e Rimini fermano solo a Savignano, saltando Gambettola e Santarcangelo, e quelli che hanno soltanto questa fermata in senso contrario: sette contro uno!

All'origine di questa situazione – per quanto squilibrata – c'è l'individuazione, da parte della Regione, di Savignano come stazione di "mezza via" tra Cesena e Rimini (14 km dalla prima, 15 dalla seconda), potenzianmente un "hub" al servizio di un'area vasta comprendente vari altri comuni. L'ubicazione di tutti i capilinea del TPL davanti alla stazione determina in effetti una situazione ottimale per l'interscambio, ma come spesso avviene nel nostro Paese, l'utilizzo effettivo in questo senso da parte dell'utenza è una chimera.

Tanto per cominciare, il minuto 20, pur simmetrico tra le linee 90 e 95, non si accorda né con il cadenzamento dei treni Rv, che transitano intorno ai minuti 50 (i dispari) e 55 (i pari), né con quello delle "corsette" Imola–Rimini (minuti 40 dispari e 34 pari). Quanto alle altre linee qui attestate (141, 165, 166) e alla linea R (l'unica "passante" oltre alle 167-168 estive), esse si effettuano con corse a orario che rispondono ad altre esigenze. 

Ecco perché abbiamo titolato questo articolo "un hub mancato". Magari gli abitanti di Gatteo e San Mauro Pascoli gradiscono le numerose fermate dei treni nella stazione di Savignano, ma si può star certi che la raggiungono con mezzi propri.

Per il traffico studentesco, diretto soprattutto verso il polo di Cesena, e in misura minore su Rimini, la ripartizione modale tra treno e bus è all'incirca alla pari, a differenza di Gambettola verso Cesena (netta prevalenza del bus) e di Santarcangelo (verso Cesena solo treno, verso Rimini solo bus).


41 – Uno dei treni Regionali veloci che tra Cesena e Rimini ferma solo a Savignano sul Rubicone è il Voghera–Rimini, che transitando poco prima delle 11 spezza la fascia oraria del mattino, del tutto mancante di treni Regionali. Nel 2010 (la foto è del 28 agosto) la composizione con carrozze a piano ribassato era un anomalia per questa categoria di convogli, di norma affidati alle carrozze MDVE, tuttavia  i loro turni comprendevano anche questo treno.



42 – Il Voghera–Rimini (oggi treno 2067) del 7 novembre 2020 in arrivo nella stazione di Savignano. Gli elettrotreni ETR 521 "Rock" acquistati dalla Regione Emilia-Romagna, con la gestione Trenitalia Tper (1 gennaio 2020) hanno monopolizzato il traffico passeggeri sulla direttrice Piacenza–Ancona, prendendo il posto delle carrozze per medie distanze. 



43 – Gli autobus Start Romagna, parcheggiati nell'area ex scalo merci, si godono il transito dei treni (nella foto l'Intercity 612 Taranto–Milano). Tra Savignano e Rimini, a causa delle curve presenti nella zona, IC e Frecce non possono spingersi oltre i 140 km/h. La velocizzazione della linea fino a 180-200 km/h tra Mirandola-Ozzano e Savignano e l'immissione in servizio di "Rock" e "Pop" ha consentito ai treni del servizio regionale di migliorare le prestazioni, ma resta la presenza di tracce orarie alquanto penalizzanti.



44 – Un quadretto che si direbbe ideale per un "hub" del trasporto pubblico. Fermata del bus con pensilina a pochi passi del fabbricato viaggiatori (in stile razionalista) della ferrovia. Una situazione che si verifica abbastanza spesso nel nostro Paese ma alla quale non corrisponde quasi mai una programmazione atta a promuovere l'utilizzo integrato dei servizi (foto Francesco Gardini).




Le fotografie, salvo diversa indicazione, sono dell'autore.


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