Come ormai noto, le linee extraurbane di Start Romagna, all’interno dei tre bacini in cui opera, sono contraddistinte da un numero composto da tre cifre. Esiste però qualche piccola eccezione.
Infatti, tra le linee a programmazione ATR, quindi quelle del bacino di Forlì-Cesena, ce ne sono tre in cui le consuete cifre sono seguite dal simbolo “primo”, vale a dire 126’, 131’ e 132’.
In tutti e tre i casi, i percorsi di queste linee hanno diversi punti in comune con quelli delle rispettive linee “senza il primo” (quindi 126, 131 e 132).
Scendendo più nel dettaglio, la 126’ (Forlì - Rotta) si interseca con la 126 (Faenza - Forlì - Cervia - San Mauro Mare) a Forlì e a Caprinello; la 131’ svolge una parte di percorso comune alla 131 (Bagno di Romagna - Santa Sofia), ma con l’aggiunta del transito da Spinello; mentre la 132’ (Forlì - Carpena - Magliano) si “intreccia” con la 132 (Forlì - Meldola - Santa Sofia - Campigna) tra la città forlivese e l’abitato di Carpena.
Inoltre negli anni ’90 era attiva anche una linea 127’ che collegava Forlì con la piccola località di Ladino, situata poco distante da Castrocaro Terme ed attualmente non più servita dal trasporto pubblico, ma solamente “sfiorata” dalla linea scolastica S2 (Forlì - Massa - Vecchiazzano).
Tali sigle le si possono trovare tuttora sui libretti orari, nonché fino a pochi anni fa sulle tabelle rigide che venivano esposte sugli autobus sprovvisti del plurimus.
Tuttavia, a partire dal 2006, ovvero l’anno in cui si è iniziato ad indicare i numeri delle linee extraurbane sui display a LED (prima appariva solo la destinazione), sui pannelli luminosi vengono indicate con una “P” minuscola scritta al posto del simbolo primo, facendo apparire le linee come 126p, 131p e 132p. A rigor di logica, dovrebbe essere stata scelta la “P” in quanto è la prima lettera della parola “primo”, nonché per rendere la sigla più leggibile.
Da allora potrebbe essere lecito chiedersi quale sia il modo più corretto per “pronunciare” queste linee. Ad esempio, nel caso della “126p”, se sia preferibile chiamarla “centoventisei primo” oppure “centoventisei pi”. Personalmente le ho sempre contraddistinte con “pi”.
Tra le linee “P”, negli scorsi mesi ho avuto modo di immortalare la 126’.
Analizzando velocemente la linea si può notare che, come di consueto nelle linee a sola validità scolastica, è presente una sola corsa di andata al mattino e due di ritorno nel primo pomeriggio.
Per quanto riguarda la corsa mattutina, la partenza è fissata alle 7.10 dalla Rotta, dallo stesso capolinea in cui si attestano alcune corse prolungate della linea 12, lungo via Brasini. Dalla stessa l’autobus prosegue andando dritto alla “rotonda del Maggiolone” di Carpinello ed imboccando via del Bosco fino a raggiungere l’abitato di San Leonardo in Schiova. Da qui segue parte del percorso della linea 13, quindi attraversando Villa Selva, lungo le vie Costiera e Bianco da Durazzo, per poi riprendere via Mattei (lo stradone a quattro corsie che conduce alla zona industriale di Coriano). In seguito attraversa la ferrovia, portandosi a monte della stessa percorrendo il cavalcavia di via Zangheri. Quindi segue sulle vie Don Pollini, Dragoni, Gramsci e Marconi. Infine, raggiunto viale della Libertà, svolta a destra sullo stesso verso la stazione, attestandosi al Punto Bus.
Per quel che concerne invece le corse di ritorno, nella “prima punta” la partenza avviene al centro studi, alla fermata di via Aldo Moro, alle 13.15; il percorso si riunisce a quello sopra descritto in corrispondenza di via Marconi. Nella “seconda punta” la partenza è fissata alle 14.30 dal Punto Bus e l’itinerario è invece uguale a quello del mattino, naturalmente svolto in senso contrario.
Attualmente tutte e tre le corse della 126’ sono inserite all’interno del turno-macchina 635, uscente dal deposito Pandolfa di Forlì ed affidato in subappalto a CR-Bus.
Come di consueto, in allegato una foto che testimonia uno dei punti in cui transita la linea descritta. In questo caso è ritratta la corsa delle 13.15 dal centro studi e diretta alla Rotta, mentre percorre via Costiera attraverso l’abitato di Villa Selva. Le fermate lungo la stessa strada vengono servite anche dalla linea 13.
Il giorno in cui ho scattato la foto, a settembre di quest’anno, sul TM 635 era assegnata uno dei mezzi “old”, vale a dire la vettura 20890, uno dei tre Iveco 370S.12.35, classe 1989, ancora (per poco) in servizio.
Gian Marco Assirelli - 27/12/2016
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