Con l’avvio delle scuole, a partire dallo scorso mese, il consueto numero di mezzi destinati al trasporto pubblico locale, nelle ore di punta, sarebbe risultato insufficiente a coprire lo stesso servizio degli anni scorsi, ma con una capienza dei veicoli ridotta di circa un quinto, sulla base delle indicazioni provenienti dal Governo italiano.
Contestualmente ad una improvvisa elevata richiesta sul fronte del TPL, il trasporto collettivo su gomma sta registrando una forte crisi nell’ambito del noleggio con conducente, dove il numero di gite e trasferimenti è stato quasi completamente azzerato. Queste condizioni si riversano inevitabilmente sulle piccole e medie società che si occupano di NCC, le quali per molti mesi sono state costrette a tenere tutti i propri autobus fermi nelle rispettive rimesse ed i dipendenti senza lavoro.
Queste due situazioni contrastanti hanno fortunatamente trovato un punto di incontro. Negli orari di entrata ed uscita degli studenti, quando il TPL è sottoposto al maggior “stress da affollamento”, sono infatti state aggiunte numerose corse bis mirate a garantire il distanziamento tra gli utenti. E a svolgere questo ruolo sono arrivati gli autobus delle aziende private della zona.
Indubbiamente tali presente, da osservatori del TPL, rappresentano qualcosa di curioso e mai visto prima.
Non poteva quindi mancare una ricerca tra le città romagnole per documentare i “nuovi bis”.
Gian Marco Assirelli - 11 ottobre 2020
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