di Roberto
Renzi – settembre 2019
1 – Sull'inizio di
un collegamento regolare tra Rimini e San Marino tramite diligenza, vi sono
varie fonti. Secondo Ogliari-Sapi (in Ritmi di Ruote, 1969, da cui è
tratta l'illustrazione) già in epoca pontificia vi era un servizio di “velocifero” (piccola
diligenza veloce) che due volte alla settimana collegava Rimini con l'antica
Repubblica del Titano. Si narra però che ancora a metà dell'Ottocento il
postiglione dovesse viaggiare a piedi (ricevendo in dotazione dallo Stato
sammarinese il necessario paio di scarpe!).
2 – Il viaggio della diligenza durava fino a cinque ore
ed era compiuto talvolta al traino di muli o buoi, più adatti dei cavalli a
superare la forte pendenza, specie durante le intemperie che rendevano la
strada quasi impraticabile. Dal 7 agosto 1879 l’esercizio fu svolto con più
regolarità: una andata e un ritorno giornalieri. Come mostra la foto, la
partenza da Rimini avveniva nella piazza Cavour (Biblioteca Gambalunga,
archivio fotografico).
3 - Con decreto dello Stato sammarinese in data 31 agosto
1911 si approva l’istituzione del primo servizio di autobus tra San Marino e
Rimini, che inizierà a cura dell’Impresa bolognese Aemilia «il 30 settembre
1911 mediante due corse di andata e due di ritorno fino al 15 ottobre» e con
una sola coppia nel periodo invernale, fino al 15 maggio. Il tempo di
percorrenza è di un’ora e un quarto. Nella foto l'autobus SPA, un marchio
glorioso dei primordi dell’automobilismo italiano, mentre valica il confine di
Stato (da “Ritmi di Ruote”).
4 - La diligenza, al suo arrivo alla porta dell’antica
cittadella sul monte Titano, costituiva sempre «un piccolo avvenimento
quotidiano», annota un giornalista francese in un reportage del 1897.
Dall'immagine sembra che la stessa accoglienza fosse riservata all'autobus che
prese il posto del carrozzone a cavalli (collezione R. Renzi).
5 – Il capolinea di Porta San Francesco con due mezzi
della Società Aemilia. Nella gara indetta dallo Stato di San Marino la ditta
bolognese aveva avuto la meglio su Roger David, l'intraprendente svizzero che
in quell'epoca gestiva i servizi nella Valmarecchia (da “Igiene urbana e
trasporti”, Segreteria di Stato 1998).
6 – Negli anni venti è attiva la ditta sammarinese
Filippi e Giusti, che esercita il trasporto di posta, pacchi e persone tramite
una soluzione “intermodale”: dal 1922 infatti la località di Torello, alla
confluenza del torrente San Marino nel fiume Marecchia era servita dalla
ferrovia Rimini–Mercatino Marecchia, per cui la corriera effettuava in questa
località la coincidenza con il treno, come mostra questa rara immagine
dell'epoca (autore ignoto; pubblicata tempo fa in rete) per poi raggiungere la
città di San Marino attraverso Acquaviva.
7 – Pubblicità murale, davanti alla stazione ferroviaria
di Rimini, del servizio automobilistico Rimini–San Marino, da cartolina anno
1930 circa (collezione R. Renzi).
8 – Lavori di scavo di una galleria per la ferrovia
Rimini–San Marino. La costruzione di quest'opera, fortemente voluta dai due
governi, iniziò nel 1928 con la posa della prima pietra a San Marino città.
Durante i lavori di costruzione della linea operava la ditta di autotrasporto
Benedettini, destinata come vedremo a un luminoso avvenire (collezione R.
Renzi).
9 – Nel 1932 entrò in funzione la ferrovia elettrica a
scartamento ridotto e degli autoservizi non si ha più notizia. I treni
coprivano in un'ora i 32 km tra Rimini e San Marino vincendo un dislivello di
642 m con l'ausilio di 17 gallerie e due percorsi elicoidali (collezione R.
Renzi).
10 – Il piazzale della stazione di San Marino, capolinea
della ferrovia, con un'elettromotrice TIBB-Carminati e Toselli in manovra.
Com'è noto, nel 1944 la linea fu interrotta dagli eventi bellici e mai più riattivata.;
la stazione di San Marino fu demolita negli anni Sessanta (collezione R.
Renzi).
11 – Alla fine delle ostilità entrò in scena la SITA,
esercitando l'autolinea Macerata Feltria–San Marino–Rimini con una coppia di
corse giornaliera, alla quale ben presto si aggiunsero varie corse tra Rimini e
San Marino. Il Ministero non qualificò questo servizio come sostitutivo della
ferrovia ma semplicemente come “internazionale” (da “Un bus chiamato SITA”,
1989).
12 - Da parte
sammarinese, la ditta Fratelli Benedettini cominciò a esercitare nel dopoguerra
la relazione con Rimini insieme alla SITA, per cui le due compagnie si
accordarono per suddividersi le corse in orario. I primi autobus di Benedettini
furono un FIAT 626 e un FIAT 621 (Archivio Benedettini).
13 – Curiosa foto promozionale di un servizio per il
Kursaal di San Marino, all'epoca un vero e proprio casino
extraterritoriale, meta di viveurs e varia umanità (Biblioteca
Gambalunga, archivio fotografico).
14 – Come si presentava nel 1950 circa il confine di
Stato a Dogana, sulla strada proveniente da Rimini: confronta la foto 3
(cartolina ed. Piccolo emporio - collezione R. Renzi)
15 – Il terminal dei bus nella città di San Marino è
stabilito fin dagli anni Cinquanta nel piazzale Calcigini, collegato attraverso
una scalinata con la via Piana, dove si trova la Porta San Francesco (cartolina
ed. L'Adriatica, collezione R. Renzi).
16 - Nel 1959 tra Borgo Maggiore e San Marino città viene
messa in esercizio una funivia, inaugurata il primo agosto di quell’anno, che
in 100 secondi vince il dislivello di 161,70 metri tra la stazione a valle e
quella a monte (la lunghezza inclinata è di 333,20 metri). L’impianto
d’origine, realizzato dalla Nuova Agudio con gestione a cura dello Stato
sammarinese, ha una capacità di 530 passeggeri/ora.
Nel 1995 vi sarà un rinnovo dell’infrastruttura, con l’adozione di cabine più
capienti (foto Renzo Renzi).
17 – La foto pare scattata durante i lavori di
allargamento della strada “Consolare” Rimini–San Marino (a sinistra si vedono i
pali della ferrovia, destinati di lì a poco a scomparire). Siamo dunque intorno
al 1960 e i tre bus in bella mostra rappresentano l'élite della flotta
SITA: l'allora nuovo modello FIAT 306 declinato in diverse versioni dai valenti
carrozzieri italiani: Viberti, Orlandi (?) e CaNSA.
18 – Nei frenetici anni Cinquanta e Sessanta la gita
domenicale a San Marino era di gran moda! Gli effetti sul traffico non
tardarono a farsi sentire, come si può vedere da questa immagine (archivio
Mario Polidori).
19 – Nel 1965 fu completata e inaugurata la Superstrada
Rimini–San Marino (SS 72 in territorio italiano) che pose rimedio alle code
kilometriche provocate dalla nascente motorizzazione di massa. Per costruire la
nuova arteria furono demoliti vari manufatti della ferrovia, precludendo
definitivamente il suo ripristino (ed. ABR - collezione R. Renzi).
20 – Nella storia del trasporto locale di Rimini c'è
perfino la modalità aerea: nei primi anni Sessanta fu istituito un regolare
servizio per San Marino e San Leo con elicotteri Agusta-Bell AB.47J della
Compagnia Italiana Elicotteri, in grado di trasportare tre passeggeri oltre al
pilota (collezione R. Renzi).
21 - A Rimini l’elisuperficie fu ricavata in un prato tra
il lungomare e il piazzale Boscovich, mentre a San Marino gli elicotteri
toccavano terra nei pressi della stazione inferiore della funivia (ed.
Fotocelere - collezione R. Renzi).
22 – Ma torniamo alla gomma: non dobbiamo dimenticare
l'altro player presente a San Marino, la ditta Fratelli Benedettini che
- titolare della targa (trasmissibile) RSM 1 - agli inizi degli anni Sessanta
era già munita del nuovo modello FIAT 306 (dal sito F.lli Benedettini).
23 – Fontespizio dell'Orario estivo 1960, con l'ultimo
arrivo in casa Benedettini: il FIAT 306 Orlandi.
24 – Ancora un'immagine del 306 Orlandi con il
caratteristico cartello di percorrenza che restò in uso fino a non molti anni
or sono.
25 – La SITA rispondeva con il mitico 306 CaNSA modello
“Gran Luce”, utilizzato soprattutto per le linee Gran Turismo che nel periodo
estivo collegavano San Marino a tutte le località della costa, da Marina di
Ravenna a Gabicce Mare (Biblioteca Gambalunga, fondo D. Minghini).
26 – Anche le Officine Padane fornirono mezzi alla ditta
Benedettini, nella fattispecie un FIAT 309 (collezione G. Fantini).
27 – A Rimini, nel periodo estivo, il capolinea del
servizio per San Marino è in piazza Tripoli (oggi piazza Marvelli) sul lato di
levante. Qui vediamo presente un 306 SITA nella livrea dei normali servizi di
linea (collezione L.Calzetti).
28 – Orario estivo 1969 delle corse discendenti comune ai
due gestori. Le corse con la stella sono della SITA. 55 minuti da San Marino a
piazza Tripoli (Marvelli) oggi ce li sogniamo.... (collezione R. Renzi).
29 – Malinconica immagine di ciò che restava della
ferrovia Rimini–San Marino nel 1973. Come osserva G.G. Turchi nel famoso libro
“Rimini–San Marino in treno” (ed. ETR Salò, 1982)... «un cane e un gatto
sembrano essere rimasti gli ultimi frequentatori» della fermata di Valdragone!
I carri sullo sfondo sono ancora oggi lì... (foto R. Renzi).
30 – Il primo ottobre 1975, l'azienda del Consorzio Trasporti
Romagnolo, ATR, subentra alla SITA nella gestione, in pool con
Benedettini, dell'autolinea internazionale Rimini–San Marino. Qui è riprodotto
l'orario invernale 1978-'79, che però non comprende, salvo una, le numerose
corse bis dei giorni scolastici, tutte a carico di ATR (che come si vede
arrivava a Rimini alle 7.45 e ripartiva alle 13.00). Quasi tutte le scuole
superiori frequentate dai ragazzi sammarinesi si trovano infatti a Rimini. A
causa dello sviluppo del polo scolastico di Santarcangelo, erano state
istituite anche due coppie di corse da San Marino alla città clementina, una
delle quali istradata via Acquaviva–Ponte Verucchio (quadro 171).
31-32 – Orari 1978-79 delle linee ATR che attraversavano
San Marino ed erano attestate a Montemaggio (nei giorni di scuola su questa
linea erano previste corse anche per i “castelli” di Faetano e Montegiardino) e
a Montegrimano Terme. Quest'ultima linea in origine raggiungeva Macerata
Feltria, ma con l'avvento di ATR fu limitata e messa in coincidenza con un
servizio dell'AMANUP di Pesaro (oggi non più esistente). ATR gestiva inoltre
diverse autolinee Gran Turismo estive dalla costa a San Marino: 197 da
Castrocaro Terme (!) la domenica; 203 da Marina di Ravenna, con carico fino a
Bellaria-Igea Marina, il lunedì; 207 da Milano Marittima il mercoledì; 217 da
Gabicce, con carico fino a Rivazzurra, tutti i giorni.
33-34 – Il FIAT 306/3 “Gran Luce” matricola 684 di ATR
(ex matricola 1961 SITA) in sosta al capolinea di San Marino nel 1980 (foto
T. Venturini).
35 – Poco distante, vediamo un altro mezzo caratteristico
dei Fratelli Benedettini: il FIAT 343S carrozzato Officine Padane (foto T.
Venturini).
36 – Ancora una “bambola” ex SITA ripresa dall'alto in
piazzale Calcigini. Lo schema di coloritura non è più quello originale ed è
omogeneo ad altri mezzi da noleggio e GT dell'epoca; il cartello vicino alla
porta posteriore indica la presenza a bordo dell'obliteratrice. Sui servizi per
San Marino (a tariffa ministeriale) rimase a però a lungo operante il bigliettaio
(archivio M. Polidori).
37 – Dei servizi di trasporto interni alla Repubblica di
San Marino abbiamo già parlato sul Blog in un precedente articolo (I TRASPORTI INTERNI DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO). Riproponiamo questa immagine,
risalente ai primi anni Novanta, che mostra il terminal sammarinese di piazza
Nazioni Unite, collocato a un livello inferiore a quello dei bus extraurbani e
a esso collegato tramite ascensori. Tra i due CAM Pollicino è in sosta un FIAT
314 Menarini, uno dei due mezzi con cui, nel 1974, fu avviato dallo Stato
sammarinese il servizio di trasporto pubblico. Prima della ricoloritura in
giallo ministeriale, gli autobus dell'Azienda di Stato presentavano una
gradevole livrea bianco-azzurra, ispirata ai colori della bandiera sammarinese (da
“Igiene urbana e trasporti”, Segreteria di Stato 1998).
38 – Nell'orario invernale 1991-92 il servizio Rimini–San
Marino viene offerto a cadenza oraria, ma l'esperimento fallirà in breve perché
i tempi di percorrenza sono cresciuti a causa del traffico e soprattutto in
seguito all'installazione sulla SS 72 di vari impianti semaforici a più fasi.
Oggi la percorrenza tra i due capilinea (quando tutto va bene) è di 50', per
cui tra una corsa e l'altra esistono cuscinetti più sostanziosi e l'intervallo
tra le corse (difficile parlare di cadenzamento) è di 75'.
39 – Il primo gennaio 1992, a seguito dello scorporo da
ATR dei servizi del Bacino riminese, TRAM Rimini subentra all'azienda del
Consorzio romagnolo. Diventa consueta sulla linea per San Marino la presenza
degli INBUS I330, ventuno dei quali sono stati ceduti da ATR a TRAM. Ma il passaggio
della concessione ministeriale alla nuova azienda viene contestato dalla
Bonelli Bus... (foto R. Renzi).
40 – Il Ministero dà seguito all'opposizione della ditta
Bonelli e revoca la concessione a TRAM. Il 31 gennaio 1993, alle ore 17.45
parte dalla stazione di Rimini l'ultimo autobus dell'azienda consorziale
riminese, guidato da Felice Bravaccini, un non dimenticato conducente
proveniente da ATR e prematuramente scomparso alcuni anni dopo (foto R.
Renzi).
41 – La mattina del primo febbraio 1993, nella nebbia che
avvolge l'Arco d'Augusto, gli studenti scendono dai mezzi della Bonelli Bus.
Quest'ultima, subentrando a TRAM, ha dovuto accollarsi l'onere dei servizi
della punta scolastica verso Rimini e Santarcangelo (foto R. Renzi).
42 – Parata di mezzi Bonelli Bus in attesa degli studenti
all'Arco d'Augusto il 29 novembre 1994. Le varie destinazioni erano
contrassegnate da numeri sui cartelli di percorrenza, come oggi sui display
anteriori (foto R. Renzi).
43 – La ditta marchigiana Busturs, oggi scomparsa,
esercitava una linea ministeriale Rimini–San Marino–Urbino, che assicurava
anche il collegamento di San Marino con il centro studi di Morciano, dove è
ripreso questo Mercedes O303, il 14 dicembre 1999. Attualmente questo servizio
(limitato a Morciano) è svolto da Bonelli Bus (foto R. Renzi).
44 – Il “castello” sammarinese di Gualdicciolo, sul
confine di Stato verso la Valmarecchia, fu raggiunto negli anni Settanta da una
diramazione (una coppia di corse scolastiche) dell'autolinea Rimini–Novafeltria
della Gestione Governativa Ferrovie Padane, che per questo motivo divenne
interamente internazionale e perciò rimase alla competenza del Ministero.
Per alcuni veicoli delle Padane fu prescritta la verniciatura in rosso delle
linee internazionali. Nella foto, presa il 15 ottobre 2000 sul piazzale
dell'autostazione di Rimini, vediamo in sosta la vettura IVECO 370.12.L25
matricola 275 GGFP, che con il passaggio a FER (2001) muterà la numerazione in
731 (foto R. Renzi).
45 – Palina di fermata ex SITA che mostra, sovrapposti e
variamente lacerati, i loghi dei successivi gestori: ATR, TRAM e Bonelli Bus:
una vera testimonianza archeologica che ancora oggi si trova nei pressi di
Fiorentino (foto F. Gardini).
46 – Dal 1975 il servizio urbano di Rimini (linea 16) si
spinge fino a ridosso della località di Dogana, i cui abitanti possono così
usufruire di una linea a tariffa urbana... facendo quattro passi al di là del
confine di Stato. Nel 2006, a causa di una interruzione stradale, la linea 16
fu eccezionalmente autorizzata a sconfinare, senza fermate intermedie,
riprendendo il percorso normale all'altezza della via Santa Cristina (foto
R. Renzi).
47 – In seguito allo sviluppo di una zona commerciale in
località Rovereta, nei primi anni Duemila, Agenzia Mobilità Provincia di Rimini
programmò nel 2007 una breve deviazione della linea 7 con la qualifica di
“transfrontaliera” (peraltro già applicata alla sopra descritta diramazione di
Gualdicciolo), che però cessò dopo alcuni anni, non riconoscendo il Ministero
tale qualifica alle linee dirette nella piccola Repubblica. Attualmente la zona
commerciale di Rovereta è servita dalle linee Rimini–San Marino (Benedettini e
Bonelli), con un ingresso e regresso dalla SS 72 che provoca un perditempo di
circa 4 minuti (foto R. Renzi).
48 – Nel 2008 entra a far parte della flotta Benedettini
un Man Lion's Regio R12 da 53 posti con motorizzazione Scania euro 3, che qui
vediamo in sosta alla stazione di Rimini nei primi giorni di servizio (foto
R. Renzi).
49 – Diciture anche in russo sul cartello del capolinea
di San Marino con l'orario per Rimini. Il tempo di giro di 2h 30' è sufficiente
per il prolungamento estivo a piazza Marvelli, mentre nel periodo invernale
vi è una sosta più lunga a Rimini FS (foto
R. Renzi).
50 – La corsa Bonelli Bus delle 18.00 da San Marino il 17
agosto 2011 è affidata a un autobus a due piani Neoplan N122 Skyliner, che deve
condividere la sosta nell'angusto capolinea con numerosi mezzi da noleggio e
GT, come quello in primo piano della consociata Bonelli Karin (foto R.
Renzi).
51 – Il ritorno del treno a San Marino! Nel 2011 i
rotabili della vecchia ferrovia furono estratti dalla galleria Montale,
dov'erano ricoverati allo stato di relitto. L'elettromotrice AB 03 fu
restaurata (anche funzionalmente) e inaugurata il 21 luglio 2012 sui 700 metri
di binario della galleria, appositamente ri-elettrificati: https://youtu.be/cdpXkVncPKw
(video R. Renzi).
L'elettromotrice è stata in seguito ricostruita nell'arredamento
interno, ma a tutt'oggi non sono state prese decisioni su un eventuale
riutilizzo di questo impianto come ferrovia turistica, nonostante l'impegno
dell'Associazione Treno Bianco-Azzurro, che ha ottenuto in proposito una
convenzione con lo Stato sammarinese, mentre il rotabile è stato affidato
all'Azienda di Stato AASS (foto L. Celli).
52 – Autobus Van Hool T916 Atlon impiegato da Bonelli Bus
per la linea di San Marino alla partenza da Rimini FS (foto A. Pedretti).
53 – L'altro bus di linea MAN Lion's Regio di
Benedettini, un 3 assi R13 motorizzato MAN euro 5 da 63 posti (Archivio
Benedettini).
54 – Bonelli Bus esercita le autolinee GT dalla costa per
San Marino, eredi di quelle storiche SITA-ATR. A Cesenatico l'8 agosto 2017 è
di scena il VDL Bova New Futura matricola 133 della ditta riminese (foto F.
Gardini).
55 – La ditta Fratelli Benedettini gestisce anche il
“trenino turistico” che circola tra San Marino città e Borgo Maggiore con un
ottimo successo di pubblico, percorrendo anche le gallerie “Borgo” e “Montalbo”
della vecchia ferrovia, che sono state riaperte e rese accessibili a pedoni e
ciclisti nel 2000 (foto R. Renzi).
56 - Il Neoplan J3045 di Benedettini impegnato in un
servizio riservato ai ragazzi dei “centri estivi”, ripreso sotto la rupe del
Titano, a Borgo Maggiore il 30 agosto 2017 (foto R. Renzi).
57 - Estate 2019: la F.lli Benedettini immette in servizio,
sulla Rimini-S.Marino, due nuovi IvecoBus Crossway Line da 13 metri, come
dimostra lo scatto seguente che ritrae uno di questi “novellini” in attesa di
partire dal capolinea estivo di Rimini P.le Marvelli (foto R. Capelli).
58 – Ancora uno dei nuovi IvecoBus Crossway Line da 13 metri
della “F.lli Benedettini”, questa volta ritratto però presso il capolinea di
San Marino (foto E. Amadori).
ERRATA CORRIGE
RispondiEliminaFoto 23-24 - Il FIAT 306 non è carrozzato Orlandi ma Officine Padane (segnalazione di G. Grisilla).
Foto 29 - La fermata è Domagnano-Montelupo e non Valdragone.