di Roberto Renzi - giugno 2024
Il primo luglio 2024 la filovia Rimini-Riccione – l'impianto più anziano
di questo tipo tuttora in funzione in Italia dopo la rete di Milano –
compie 85 anni. La prima corsa ebbe luogo infatti nel 1939, due mesi prima
dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Lungo il suo percorso hanno
circolato quattro generazioni di filobus, senza dubbio i veicoli più
longevi tra quelli che si muovono su gomma, grazie al motore elettrico.
Ottantacinque ben portati? Non si direbbe, dopo che il nuovo
Bus Rapid Transit "Metromare" – pur sempre di filobus si tratta –
ha relegato il vecchio impianto, conosciuto come linea 11, a un ruolo
secondario. Se non c'è stata la temuta sostituzione, non si è assistito
nemmeno a un rilancio, magari con funzioni diverse come auspicavamo su
queste colonne.
La percorrenza annua è diminuita di circa il 50% e per tutto il periodo
dell'orario invernale (nove mesi) il servizio è ridotto al lumicino. I
filosnodati Van Hool AG 300T New funzionano a singhiozzo (ultimamente ne
escono al massimo due), in vari punti la linea di contatto è stata rimossa
per consentire l'esecuzuone di lavori stradali (ho già scritto che, data
la scarsità del servizio offerto, forse non varrebbe la pena
ricostruirla...), con conseguente uso e abuso della "marcia autonoma".
Dove la partita con il Metromare si gioca ancora alla pari è
probabilmente nella fascia serale (ore 20-24) del periodo estivo: vista la
forte domanda, nel 2023 nelle serate di punta l'offerta sulla linea 11 è
stata portata a una corsa ogni 15' invece che ogni 30' come nelle
precedenti stagioni. Inoltre per tutto l'orario estivo le ultime corse
partono dal capolinea alle 2.00, mentre il Metromare prolunga il servizio
fino a questo orario solo in luglio e agosto (il Covid si è portato via il
servizio notturno continuativo che fino al 2019 si svolgeva su tutte le
linee della costa).
Può apparire abbastanza logico che la mobilità costiera estiva a corto o
cortissimo raggio possa essere meglio corrisposta dalla tradizionale e
lenta linea 11 che dal "superveloce" Metromare, il cui percorso è lontano
in diversi punti dal teatro della movida serale non solo a Marina
Centro, ma anche nel territorio riccionese (Ponte Marano–Ceccarini).
Il servizio di trasporto pubblico nel bacino riminese pare ormai lasciato
a se stesso, senza i necessari interventi di ristrutturazione che nessuno
degli attori del TPL è intenzionato a promuovere: le stesse linee 11 e
Metromare presentano alcune incongruenze nella programmazione, come per
esempio l'orario invernale di quest'ultimo che si prolunga per tutto il
mese di giugno.
Un compleanno un po' triste dunque per la vecchia filovia, mentre il
Metromare riscuote un successo forse al di là delle aspettative,
catturando però una cllentela in parte diversa.
Rilanciare la linea 11 e il servizio filoviario non è impossibile, alcune
proposte ci sono e bisogna approfondirle, avendo sempre presente che
quella filoviaria è una tecnologia assolutamente matura, mentre la
trazione elettrica a batterie, i cui primi esempi datano a oltre un secolo
fa e che oggi è di grande attualità (per non dire di moda), non sembra
ancora in grado di dare tutte le garanzie di affidabilità necessarie allo
svolgimento del servizio pubblico.
Copertina - Testa a testa tra filosnodati Van Hool: Metromare (Exquicity, 750 V) e
filovia tradizionale (AG 300T New, 600 V).
Foto -
Le varie epoche della filovia Rimini–Riccione rappresentate dalle diverse
generazioni di filobus: Fiat-CGE 656E, Fiat-CGE 2401FU,
Volvo-Mauri-Ansaldo R59, Van Hool-Kiepe AG 300T New. Foto scattate nel
1939, 1970, 1989, 2019.
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