giovedì 8 febbraio 2018

La 96 e la 96A: due suburbane in una per le vallate forlivesi.



di Francesco Gardini – 08/02/2018

Una delle novità principali che hanno riguardato il TPL della provincia di Forlì-Cesena nel corso della prima parte degli anni ’90 è indubbiamente quella riguardante la creazione, da parte dell’azienda “ATR”, di una serie di linee suburbane che congiungessero i due capoluoghi provinciali con le cittadine e le località più prossime ai propri confini territoriali.
Si tratta di un’operazione iniziata agli albori degli anni '90 con la nascita della linea 91 (Forlì – Castrocaro) che inaugura la serie numerica “90” fino a quel momento non utilizzata sulla rete gestita da ATR. Ad essa si aggiungono negli anni seguenti le linee 92 Forlì – Cesena, 93 Cesena – Borello, 94 Cesena – Cesenatico e 95 Cesena – Savignano sul Rubicone.

Nel settembre del 1995, a partire dal giorno 18, coincidente con la data di entrata in vigore degli orari invernali, vengono introdotte due suburbane (o forse meglio dire una che si sdoppia) che consentono di coprire la prima parte di due vallate forlivesi, quelle dei Fiumi Bidente e Rabbi, ancora non raggiunte da questa nuova rete trasportistica, ma da sempre raggiunte dal servizio extraurbano “di vallata” storicamente gestito da “Sita”, rispettivamente con le linee 132 e 129. E’ così che avviene il “varo ufficiale” per le linee 96 Forlì – Meldola e 96A Forlì – Predappio, le ultime due in ordine cronologico di creazione. 
Uno degli interrogativi riguardante da sempre la numerazione di queste due linee è come mai l’azienda forlivese abbia scelto di non utilizzare due numeri distinti che contraddistinguessero ciascuno una delle singole tratte. La spiegazione è riconducibile nella caratteristica di possedere un percorso in comune nella porzione compresa tra il cuore della città di Forlì e la località di S.Martino in Strada.

Nella descrizione del tragitto delle linee 96 e 96A partiamo con quella che era la loro conformazione storica, ossia quella che si poteva riscontrare a partire dal settembre di quell’ormai lontano 1995.
Il capolinea nella città di Forlì era posto nella centralissima piazza Saffi, fulcro del centro storico ma anche del sistema trasportistico, complice il fatto di essere in passato raggiunta dalla stragrande maggioranza delle linee urbane, ma anche luogo in cui si attestavano quelle extraurbane; l’accesso in piazza avveniva con transito su v.le Oberdan e C.so della Repubblica, l’uscita invece attraversando Largo De Calboli percorrendo via Giorgio Regnoli.
Al di fuori delle “mura storiche” il primo punto incontrato era P.le Indipendenza, imboccando poi viale Oriani, effettuando così transito di fronte al primo PuntoBus attivo in città, presso il quale le linee extraurbane hanno fatto capolinea tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni 2000, quando è avvenuta l’inaugurazione dell’autostazione di via Volta, a due passi dalla stazione ferroviaria. 
Giunti all’intersezione con viale della Libertà il tracciato prevedeva l’inserimento sul medesimo, affrontato ancora oggi da questa linea.
C’è infatti da dire che la porzione inziale di percorso tra P.za Saffi e v.le della Libertà è rimasta attiva fino al 2012 quando, in concomitanza con la riprogrammazione delle linee, il principale nodo trasportistico cittadino è stato trasferito nella zona della Stazione/Autostazione: questo ha comportato il trasferimento del capolinea delle linee 96 e 96A dapprima nella corsia D del terminal urbano, poi presso il box 4 di quello extraurbano, con conseguente transito su viale della Libertà per quella che è la sua intera lunghezza. 
Lasciato il viale sul quale si affaccia la stazione, si attraversa p.le della Vittoria, andandosi ad inserire, verso sinistra, per un brevissimo tratto su viale Corridoni, andando poi ad imboccare viale Bolognesi e continuando su v.le Risorgimento, il quale viene lasciato con svolta a sinistra su via Aristide Venturini. 
Giunti in fondo ci si immette, verso destra, su via Campo degli Svizzeri al termine del quale si entra all’interno del territorio di S.Martino in Strada, inserendosi verso sinistra su via Mazzatinti, transitando dinnanzi al locale cimitero. Si continua con una semicurva a destra che consente l’inserimento su via Placucci, percorsa per intero fino al raggiungimento del semaforo con viale dell’Appennino, sul quale gli autobus si immettono girando a sinistra. Dopo aver effettuato transito nel centro di S.Martino, all’altezza del bivio con via Monda avviene la suddivisione dei due rami della “96”. 
Ivi giunti infatti gli autobus diretti a Meldola deviano a sinistra inserendosi sulla stessa “Monda” (SP 72) la quale consente di raggiungere la periferia meldolese. Tale arteria, nei primi anni di esercizio della tratta, veniva ricalcata per intero; nel corso degli anni 2000, dapprima solo su alcune corse, poi sulla totalità, è stata introdotta una deviazione che consentisse di servire la zona artigianale di S.Martino in Strada.
Al termine di via Monda, dopo aver oltrepassato la collinetta di Para, si imbocca verso destra la storica “Bidentina”, nota anche come via Roma, la quale consente di addentrarsi all’interno dell’abitato di Meldola. Qui gli autobus effettuano la principale fermata presso il terminal posto lungo via Mazzini. 
Sempre nel centro di Meldola degno di nota è stato l’inserimento sul tracciato della 96 del transito presso l’IRST, l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori. In entrambi i sensi di percorrenza, la linea vi accede effettuando transito dapprima lungo via Montanari, poi su via Maroncelli. Si prosegue su via Giordano Bruno poi, dopo un destra-sinistra, ci si inserisce su v.le Cavour, continuando su viale Indipendenza che consente il raggiungimento della zona “Onpi” dove, nel piazzale antistante il “Bar Dozza”, era posto originalmente il capolinea. Di qui il tracciato è stato poi prolungato di circa 500 metri, fino al raggiungimento della casa di cura “Casa Serena”, con gli autobus che si attestano all’interno del piazzale della medesima.

Relativamente al ramo per Predappio, contraddistinto dal numero 96A, dalla biforcazione di S.Martino in Strada gli autobus proseguono dritto ricalcando lo storico tracciato della “Provinciale del Rabbi” (SP 9ter), servendo nell’ordine gli abitati di Grisignano, S.Lorenzo in Noceto, Fiumana e Trivella, entrando poi a Predappio lungo via Roma. Dopo aver oltrepassato il centro ed esser transitati dinnanzi alla Basilica dedicata a S.Antonio, si prosegue sulla provinciale verso “monte” fino al raggiungimento del piazzale antistante al cimitero posto all’altezza della borgata di S.Cassiano in Pennino.

A livello di programmazione, le linee 96 e 96A sono da sempre garantite nelle sole giornate feriali, con l’alternanza, nella porzione in comune, di una corsa da/per Meldola, con una da/per Predappio, salvo un paio di eccezioni nel solo periodo estivo. 
Relativamente alla frequenza, all’interno della porzione in comune si ha, nel periodo invernale il transito di un autobus ogni 30 minuti, in quello estivo di uno ogni ora; vista l’alternanza tra 96 e 96A, sull’intero tragitto si ha, per entrambe le diramazioni, frequenza oraria in inverno, bioraria in estate.

Impiego mezzi: nel corso di questi primi 22 anni di vita, sulle linee 96 e 96A è potuta riscontrare la presenza di un po’ tutti gli autobus suburbani appartenenti alla flotta “ex ATR”, vale a dire BredaMenarinibus M220 LS e M240 LS, Autodromo BusOttoSL e, seppur solo da alcuni anni, degli AvancityLS CNG.
Non sono mancate le assegnazioni particolari che hanno visto, nel corso dei primi anni di esercizio, l’impiego dei VanHool A300 DeSimon (serie ATR 51-53) o, in tempi più recenti, la presenza di vetture extraurbane.

Di seguito proponiamo una serie di scatti riguardanti le linee 96 e 96A. Immagini realizzate dall’autore salvo diversa indicazione.

1: Settembre 1995, ATR pubblicizza l’introduzione degli orari invernali che entreranno in vigore a partire dal giorno 18, nonché la nascita delle linee suburbane 96 e 96A. (Archivio Capelli).

2: Il capolinea storico delle linee 96 e 96A era fissato in piazza Saffi, sotto allo storico palazzo delle poste, presso una palina in uso per le sole linee suburbane, dove si attestava anche la 92 (Forlì-Cesena) ed effettuava transito la 91 (Forlì FS-Castrocaro Terme). L’arrivo in piazza avveniva attraverso corso della Repubblica, imboccato dopo aver attraversato P.le Indipendenza ed aver effettuato transito lungo viale Oberdan. 
Lo scatto ritrae il BredaMenarinibus M240 LS matr. 937 appena partito per in direzione di Predappio. (Foto Roberto Renzi).


3: Ancora la 937, qualche metro più avanti, mentre termina l’inversione ad “U” effettuata prima di imboccare Largo De Caboli, accanto all’Abbazia di S.Mercuriale che fa da sfondo all’immagine, continuando su via Giorgio Regnoli, prima di riportarsi in p.le Indipendenza. 
Entrambi gli scatti sono stati realizzati nel corso del marzo 2012, alcuni mesi prima le suburbane, ma anche gran parte delle urbane, lasciassero la piazza, complice la riprogrammazione del servizio che ha trasferito il principale nodo trasportistico cittadino presso la stazione ferroviaria.
Altro particolare, la presenza dei loghi AVM sull’autobus: nonostante da poco più di due mesi fosse già operativa Start Romagna, sulle fiancate erano ancora presenti le insegne del precedente gestore. (Foto Roberto Renzi).


4: Due giorni a settimana, lunedì e venerdì, la centralissima piazza Saffi di Forlì viene invasa dai banchi degli ambulanti per il tradizionale mercato settimanale. Questo comportava, per le linee suburbane che si attestavano presso piazza Saffi, l’impossibilità di effettuare l’inversione di marcia documentata nello scatto precedente. Conseguenza diretta era il trasferimento del capolinea, nelle giornate di mercato, presso un apposito stallo posto in L.go De Calboli dove è stato ritratto il BredaMenarinibus M 240LS matr. 928, in attesa di partire sulla 96A alla volta di Predappio. (Foto Alessio Pedretti).


5: Essendo piazza Saffi la principale nonché la centrale di Forlì, spesso capita che essa venga completamente chiusa al traffico veicolare, in concomitanza con lo svolgimento di particolari manifestazioni e/o eventi. In queste occasioni il capolinea di 96 e 96A veniva trasferito in via Oriani, presso la fermata  Indipendenza, di fronte allo storico “PuntoBus”.
Lo scatto ritrae il “240 LS” matr. 20927 diretto a Meldola, ancora con parte delle insegne AVM sulle fiancate. Alle spalle si può notare anche un Avancity CNG, titolare invece di una corsa per Cesena della linea 92, suburbana oggetto della medesima modifica. (Foto Gian Marco Assirelli).


6: Con la riprogrammazione della rete urbana forlivese avvenuta nell’estate 2012 il principale nodo di interscambio cittadino viene trasferito da piazza Saffi alla stazione ferroviaria, dove vengono fissati i nuovi capilinea per le suburbane 92, 96 e 96A.
Lo stallo (o forse meglio dire “corsia”) inizialmente scelto per le suburbane è il  "Forlì FS D" del nuovo terminal urbano, quello più prossimo all’autostazione in uso per le corse extraurbane, dove viene fatta attestare anche la linea 91 che già si attestava presso la stazione, ma all’interno di P.le Martiri d’Ungheria. 
Presso lo stallo “D” ben presto si presenta un problema: non vi è lo spazio sufficiente per ospitare contemporaneamente la sosta di 91, 92 e 96/96A, pertanto inizialmente si decide di trasferire quest’ultima presso uno degli stalli di sosta che si affacciano su via Volta, come dimostra lo scatto che proponiamo di seguito. (Foto Gian Marco Assirelli).


7: Anche in quella posizione le “due 96” costituivano una sorta di “intralcio”; ben presto viene però messa in campo una soluzione definitiva: il capolinea di 96 e 96A viene fissato al box 4 del PuntoBus (terminal extraurbano), lo stesso utilizzato anche per la linea 156 Forlì-Ravenna. 
Protagonista dell’immagine è il BredaMerinibus M 220/E LS matr. 20911, appartenente all’ultimo lotto acquistato da ATR Forlì-Cesena nel corso del 1995, prima dell’istituzione delle ultime due suburbane.


8: All’interno della città di Forlì, vecchio e nuovo tracciato trovano il primo punto il comune nella porzione di viale della Libertà compresa tra v.le Oriani e P.le Della Vittoria. 
Protagonista dello scatto è l’Autodromo BusOttoSL matr. 919, ritratto sotto le insegne di ATR su una corsa partita da Meldola e diretta in P.za Saffi; alle spalle si può scorgere la base dell’Obelisco posto al centro del pizzale citato poc’anzi.


9: La scelta di un unico numero, il 96, per due suburbane, nasce dal fatto di presentare identico tracciato fino a S.Martino in Strada. Ivi giunta, la 96 gira a sinistra su via Monda, percorsa pressoché per intero, visto che da alcuni anni a questa parte la si lascia per un breve tratto al fine di servire la zona Artigianale di S.Martino. 
Raggiunta la periferia meldolese, il tragitto della 96 presenta la caratteristica di solcare la storica “Bidentina”, denominata anche via Roma. Proprio su via Roma abbiamo incontrato il BMB 220/E LS matr. 20911, vettura storicamente assegnata al deposito di Forlì, dismessa da Start nel corso della primavera del 2017.


10: A Meldola il capolinea principale delle corse extraurbane è posizionato all’interno di un p.le ricavato lungo via Mazzini, servito anche dalla 96, come dimostra il primo piano che ritrae il “240LS” matr. 20925. All’interno della cittadina meldolese il tracciato della 96 si è arricchito negli ultimi anni dell’importante transito presso l’IRST, l’Istituto Romagnolo che si occupa della ricerca e della cura dei tumori, raggiunto dopo aver affrontato nell’ordine, in entrambi i sensi di marcia,  le vie Montanari e Maroncelli.


11: Meldola Onpi, primo capolinea: il piazzale collocato lungo via Indipendenza, nei pressi del “Bar Dozza”, è quello storicamente utilizzato per l’inversione dell’autobus e la successiva sosta prima della ripartenza per Forlì, tutto questo prima che il capolinea fosse spostato più avanti, all’interno del piazzale di “Casa Serena”. Quest’ultimo luogo, nel corso del 2017, è rimasto più volte chiuso per lavori, comportando il momentaneo ritorno del capolinea presso l’Onpi, come dimostra lo scatto che ritrae la vettura 20928, intenta ad inserirsi all’interno del piazzale dinnanzi al Bar Dozza.


12: Dopo un serie di scatti riguardanti la 96, suburbana del “Bidente”, spostiamoci nella Valle del Rabbi. La 96A raggiunge Predappio solcando la Provinciale 9ter, arteria che all’interno della cittadina stessa viene denominata viale Matteotti. Al termine del medesimo viale, all’altezza del bivio per Predappio Alta, si entra piazzale Sant’Antonio, sul quale si affaccia la Basilica dedicata all’omonimo Santo. Proprio all’ingresso della piazza è ritratto il BMB 240LS matr. 20925 che, qualche centinaia di metri più avanti, si reimmetterà sulla provinciale al fine di raggiungere il cimitero di S.Cassiano, capolinea della tratta.


13: Da almeno un lustro questa parte sulle linee 96 e 96A hanno fatto la loro apparizione anche gli autobus a metano, più precisamente i vari BredaMenarinibus M240 LS Avancity CNG “ex ATR”, prima di allora relegati solo alle suburbane 91, 92 e 94. Iniziamo quindi una brevissima carrellata riguardante questi mezzi: il primo scatto ritrae la 21008 presso il box 4 del PuntoBus in attesa di partire alla volta di Meldola.


14: Proseguiamo poi con la 21017, l’ultimo Avancity in ordine numerico, incontrato lungo via Roma all’ingresso di Meldola.


15: Passiamo ora alla 96A: ecco la vettura 21004 diretta a Predappio, intenta ad affrontare la rotonda posta in P.le Martiri d’Ungheria, dinnanzi alla stazione di Forlì.


16: Dopo moltissimi anni in cui le linee 96 e 96A sono state un “tripudio” indiscusso di suburbani, da alcuni anni può capitare di incontrare in servizio, seppur limitatamente ad occasioni particolari, anche vetture puramente extraurbane. Nel corso dell’autunno 2014, causa alcuni monitoraggi dei carichi sulle linee urbane di Forlì, svolte mediante l’impiego di autobus dotati di conta-passeggeri (flotta a metano), le vetture suburbane impiegate solitamente su queste linee oggetto di descrizione sono che state dirottate a sopperire la mancanza degli Avancity CNG (momentaneamente impiegati sulle linee forlivesi 4, 5 e 7), sulle suburbane sulle quali sono solitamente protagonisti (91, 92 e 94); di conseguenza gli extraurbani sono apparsi su 96 e 96A. Un curioso risultato di tutto questo è stato quello di poter incontrare sulla 96A il Setra S415 UL matr. 20691, ritratto lungo viale dell’Appennino, in ingresso a S.Martino in Strada, su una corsa diretta a Forlì, anche se sul display appare la destinazione della corsa d’andata.


17: Lo stesso giorno in cui  è stato immortalato il “Setra”, sulla 96 è stato possibile incontrare uno degli Irisbus 399E.12.35 MyWay, nella fattispecie la vettura 20753, ritratta su una corsa diretta a Forlì, una mancia di chilometri fuori da Meldola, intenta ed effettuare salita, presente lungo via Monda, che porta sul culmine della collinetta di Para. Tutt’intorno un paesaggio avvolto da una leggera nebbia che fa trasparire alcuni colori tipici del periodo autunnale.


18: In inverno può accadere che ed anche in Romagna cada la neve, non solo nelle zone appenniniche, ma anche in pianura: ne è dimostrazione lo scatto che ritrae il BredaMenarinibus M220/E LS matr. 20906, ritratto in attesa di partire dal PuntoBus di Forlì su una delle ultime corse serali della 96 per Meldola. Tutt’intorno un manto bianco che ricopre il bus e l’intera autostazione, dopo un’abbondate nevicata avvenuta nel corso dell’inverno 2013.  (Foto Freschi).




19: Anno Nuovo… Autobus nuovo!!! Nelle primissime giornate del 2018 anche sulle linee 96 e 96A si è potuta riscontare la presenza di uno degli ultimi arrivati in casa Start, vale a dire gli IIA Menarinibus CityMood 12. Lo dimostra lo scatto che ritrae la vettura 32217, in transito lungo via Monda, poco dopo la collinetta di Para, intenta a svolgere una corsa pomeridiana sulla 96 per Meldola. 



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