domenica 19 novembre 2017

BLUEline : IL BUS DELLA NOTTE  

BLUEline :
IL BUS DELLA NOTTE
Breve storia di quasi trent'anni di trasporto notturno sulla Riviera 


di Roberto Renzi - 19 novembre 2017

La nascita del servizio Blue Line è legata a un evento che si svolse a Rimini e dintorni nella primavera del 1986 e del quale si è ormai persa memoria: la convention sul turismo giovanile “Volare '86” promossa dal Comune di Rimini e organizzata dalla Confcommercio attraverso il Centro Sviluppo Commercio, Turismo e Servizi (Cescot). In quella occasione fu proposto all'allora direttore dell'ATAM ing. Ercole Fabbri di organizzare un servizio di trasporto pubblico per collegare i locali notturni della costa, che partecipavano all'evento offrendo serate dedicate ai “congressisti”, giovani giunti da ogni parte d'Italia.
Per questo servizio fu ideato il marchio – da allora mai restilizzato – BLUEline (forse ispirato all'allucinato verso dei Doors the blue bus is calling us?) che applicato sulle fiancate degli autobus insieme a una decorazione “a stelle” realizzata su pellicole riflettenti, caratterizzò i mezzi assegnati all'effimero servizio: quattro nottate, dal 17 al 20 aprile. Durante la convention "Volare" il servizio di trasporto era venduto in un pacchetto che comprendeva tre ingressi in discoteca.
I mezzi coinvolti in questa prima avventura furono i cinque Monocar 1150 (Gruppo 1101–1105), un suburbano da 10,50 metri (Monocar 201NS, Gruppo 3011–3013, all'epoca 2011–2013) e addirittura il vecchio FIAT 306/3 Menarini SDM del 1964 (matricola 4035): la presenza di questi ultimi due veicoli era dovuta all'effettuazione del collegamento con la discoteca “Baia Imperiale” di Gabicce Monte, per il quale l'ATAM non disponeva di una regolare concessione e che fu autorizzata all'uopo dal Circondario di Rimini, a condizione che si impiegassero autobus suburbani o interurbani.
Il successo riscosso dall'iniziativa fu tale che si cominciò a progettare, con l'utilizzo del marchio Blue Line, l'esecuzione di un servizio notturno durante la stagione estiva 1986. Occorre ricordare che dal 1981 era cessato il servizio notturno continuativo che fin dall'epoca SITA aveva caratterizzato la filovia Rimini–Riccione, e che pertanto nella fascia oraria 2.00–5.30 il litorale era del tutto privo di servizi di trasporto pubblico.
Il servizio notturno tornò dunque in quella estate del 1986 come Blue Line, con ben tre linee, la più importante delle quali (linea Blu) era una sintesi della filovia Rimini–Riccione e della linea 4, andando appunto da Torre Pedrera a Riccione; la linea Gialla collegava il capolinea di Riccione con la spiaggia di Cattolica (un percorso che durante il giorno era appannaggio dell'ATR di Forlì con la linea 125); la linea Rossa, infine era strettamente urbana, andando da Rimini Marina (piazzale Kennedy) a Covignano, per collegare una delle discoteche che allora faceva tendenza, il “Bandiera Gialla”.
La fascia oraria di effettuazione era quella in cui le normali linee di costa non facevano servizio: dalle ore 2 alle 5.30 circa; la linea Rossa però iniziava le corse alle 22 per terminarle alle 4.30.
Il prezzo del biglietto (valido “tutta la notte”), inizialmente di mille lire, salirà negli anni successivi fino a 2000 e poi 3-4000 lire; in proposito si osserva che, tranne nei casi in cui Blue Line cominciava prima della mezzanotte (linea Rossa e successivamente linea Rosa e linea Azzurra) il biglietto era essenzialmente “di ritorno”, in quanto all'andata venivano usate le linee ordinarie.
La joint venture ATAM-Confcommercio (presente attraverso la consociata Intur-Fipe) era completata dal coinvolgimento della Cooperativa Autisti Riminese (CAR) e di altri privati, cui fu sub-affidato il servizio, precorrendo una prassi che solo alcuni anni dopo sarebbe stata normata dalla Regione.   
Dopo diverse stagioni in cui l'iniziativa incontrò un buon successo ma non si verificarono cambiamenti nella programmazione, l'avvento negli anni Novanta della nuova azienda consorziale TRAM, che aveva assunto tutti i servizi nell'area Riccione/Cattolica in precedenza esercitati da ATR e TPU, nonché la sempre maggiore attrattività delle discoteche rivierasche, diedero un nuovo impulso al “circuito” Blue Line, che nelle estati 1994 e 1995 si espanse notevolmente, con l'istituzione di nuovi servizi verso le discoteche che erano sorte come funghi sulla collina riccionese-misanese e il prolungamento della linea Gialla alla mitica Baia Imperiale di Gabicce Monte, fino ad allora raggiunta da servizi “privati”.
In quell'epoca i servizi di trasporto pubblico per i locali notturni erano visti con grande interesse dalle istituzioni, impegnate a contrastare l'utilizzo da parte dei giovani dell'auto privata nelle ore notturne, spesso all'origine di gravi incidenti (le cosiddette “stragi del sabato sera”) e, sotto l'influsso di alcol e droga, perfino di tragiche roullette russe.
Dall'estate 1992 la Regione Emilia-Romagna istituì un servizio notturno su rotaia, destinato a sua volta a grande risonanza: Il Treno Azzurro, che tra le 21 e le 5 percorreva la relazione Ravenna–Cattolica (dal 1996 Ravenna–Pesaro) e che ben presto fu integrato a Blue Line, anche sotto il profilo tariffario: tra il 1994 e il 2000 la stazione di Riccione divenne l'epicentro della mobilità notturna, ma la “febbre” del bus (o treno) notturno aveva contagiato tutta la costa: perfino dai Lidi Ferraresi furono istituite corse automobilistiche dirette alla stazione di Ravenna, da dove intorno alle 23 partiva la corsa più importante del Treno Azzurro verso Rimini, Riccione e Cattolica!
Su tutti i mezzi Blue Line operavano bigliettai assunti dalla Cooperativa Nautilus. Gli autobus da 12 metri (INBUS U220.80 e Monocar 201LU) avevano intanto soppiantato i FIAT 418AC impiegati su tutte le linee fino a metà anni Novanta.
Nelle serate di punta il numero dei mezzi utilizzati, anche come corse bis, arrivava quasi a trenta autobus, solo una parte dei quali portava la decorazione Blue Line e/o la pubblicità degli sponsor. Il periodo di effettuazione dei servizi notturni negli anni Novanta non andava oltre il mese e mezzo, cominciando intorno ai primi di luglio e terminando intorno all'ultimo fine settimana di agosto. A partire dal 2000 vi fu un allungamento fino a quasi due mesi e mezzo, ma dal 2009 si assistette a una brusca riduzione, con servizio limitato, fuori dalla punta di agosto, alle notti venerdì-sabato e sabato-domenica. 
Oltre a veicolare i marchi di svariati sponsor (da Camel al Borotalco...), Blue Line e Treno Azzurro furono “arruolati” dalle istituzioni per campagne contro la droga e lo sballo, nel tentativo di porre sotto controllo una tendenza irrefrenabile al divertimento notturno che faceva giungere sulla Riviera Romagnola giovani e giovanissimi da tutta Italia (Ibiza era quasi irraggiungibile, il Salento non si era ancora attrezzato...).
Il capodanno del 2000 richiamò nelle piazze migliaia di persone: la Regione raccomandò alle aziende di svolgere gratuitamente il servizio notturno, che nel riminese venne effettuato sotto le insegne di Blue Line “Millennium Bus”, servizio poi replicato per tutti i capodanni successivi.
Anche in occasione di eventi come il SIB e Night Wave (Salone delle discoteche nei padiglioni della Fiera di Rimini) circolavano servizi notturni sotto il marchio Blue Line
A metà dei primi anni duemila Blue Line festeggia i vent'anni di vita esibendo numeri davvero impressionanti: 80.000 km percorsi nella stagione 2005, 250.000 passeggeri trasportati; passeggeri stimati in oltre 3 milioni nell'arco dei “primi venti anni”. Ma alla fine del primo decennio del  nuovo secolo comincia un rapido declino: nel 2006 si celebra sulla Riviera la prima “Notte Rosa”, appuntamento di massa diretto a tutto il pubblico dei vacanzieri, non solo a un target specificamente giovanile; la domanda di mobilità notturna è ancora forte, ma cambia gradualmente aspetto, la concentrazione di giovani lentamente diminuisce, alcune disco vedono calare la clientela e smettono di contribuire all'organizzazione di Blue Line, preferendo servizi di trasporto privati.
Tra Agenzia Mobilità, nel frattempo diventata Ente programmatore del TPL, e Intur-Fipe nel 2004 era stato costituito il consorzio Happy Lines, che fino al 2008 mantiene l'organizzazione del servizio, promuovendo anche un'altra iniziativa, “Collinea - in bus nella Signoria dei Malatesta” (come dice il nome, si trattava di un'offerta di trasporto diretta a scoprire le bellezze dell'entroterra).
Non mancano altre trovate originali: nelle estati 2005 e 2006 il servizio notturno arrivò perfino in Valmarecchia con “Nottambula”, linea del sabato sera tra Novafeltria e la costa, che ebbe un discreto successo. 
Il prezzo del biglietto notturno, dalle 5000 lire del 2001 (ultima estate pre-euro) sale gradualmente fino ai 5 euro del 2011; fin dagli anni Novanta la validità del titolo di viaggio Blu Line è estesa sulle linee regolari TPL, fino alle 7 del mattino.
Con il trasferimento in Tram Servizi delle funzioni commerciali precedentemente esercitate dall'Agenzia (dal maggio 2009 il contratto di servizio diviene net cost), il rapporto con Intur-Fipe prosegue sempre più stancamente fino al 2012, per poi esaurirsi definitivamente. Nel 2013 START Romagna, subentrata l'anno precedente a Tram Servizi, acquista il marchio Blue Line con cui per due stagioni continua a offrire il servizio notturno, ormai ridotto alle sole linee costiere.
Alla fine della stagione 2014 l'azienda romagnola dichiara il suo disinteresse a proseguire il servizio e, su mandato degli Enti locali, Agenzia Mobilità (oggi AMR) corre ai ripari: a partire dall'estate 2015 nell'ambito di una ridistribuzione delle percorrenze sulle linee 4, 11 e 125 vengono programmate le stesse anche nella fascia notturna, da fine giugno (in occasione della “Molo Street Parade”, evento che precede la Notte Rosa) all'ultima domenica di agosto, un periodo più lungo di quello coperto dalle ultime edizioni di Blue Line. La tradizione del servizio notturno costiero, iniziata negli anni cinquanta quando la filovia era gestita dalla SITA, è ancora viva e continua.

EVOLUZIONE DEI SERVIZI

LINEA BLU (1986–2014) 
Ha rappresentato il servizio costiero per eccellenza, quello svolto tra le ore 2 e le 5.30 sui percorsi che durante il giorno erano serviti dalle linee 4 e 11 e sui quali si incontravano relativamente poche discoteche ma moltissimi bar e pub: leggendari gli ingorghi notturni nella zona di Ponte Marano nei primi anni Duemila con le ultime corse della 11 e le prime della linea Blu sempre in forte ritardo.
Dal 1995 al 1998 la linea Blu fu attestata alla stazione di Riccione; fino al 2006 il servizio è stato “passante”, da Torre Pedrera a Riccione attraverso la stazione di Rimini, dapprima con una frequenza di 40' su tutto il percorso, poi con un'intensificazione ai 20' tra Riccione e Rimini. Nel 2004 il capolinea Nord fu spostato a Bellaria. Dal 2007 il percorso della linea Blu fu limitato a alla tratta Rimini FS–Riccione Curiel, in quanto la parte nord fu coperta dalla linea Azzurra (II).

LINEA GIALLA (1986–2013) 
Nata come collegamento Riccione–Cattolica con cadenza oraria, nel 1995 fu prolungata alla Baia Imperiale di Gabicce Monte, che ne diventò praticamente l'unica finalità (ma fino alle 2 per la “Baia” vi erano delle navette come linea 125). Dal 1994 al 2000 il capolinea di Riccione fu spostato alla stazione ferroviaria. La frequenza classica era di una corsa ogni 30' con diversi bis nelle ore di uscita dalla discoteca.

LINEA ROSSA (1986–1999)
La terza linea storica del circuito Blue Line in principio era anche l'unica il cui servizio cominciava prima della mezzanotte. Da Rimini Marina (piazzale Kennedy) la linea Rossa saliva fino al colle di Covignano, dove fino agli anni Novanta, nel parco della fonte Galvanina, era attiva Bandiera Gialla, una delle discoteche più trendy dell'epoca. Dopo la cessazione del servizio, nell'estate 2002 vi fu una effimera ripresa, per servire un altro locale storico, il Paradiso.

LINEA ROSA (1994–2010)
Dopo la linea Rossa, questa fu la seconda importante estensione di Blue Line verso la collina: in questo caso si metteva in comunicazione Riccione (piazzale Curiel e stazione) con il parco Aquafan - che fino al 2003 ospitava anche una disco - e con le famosissime discoteche Peter Pan, Coccoricò, Pascià e Prince (linea Rosa bis). Fino alle ore 1.30 circa, però, questo servizio era svolto da  normali linee di TPL (inizialmente 43C poi 45 e 46). Come nel caso delle linee costiere, dunque, la linea Rosa veniva utilizzata soprattutto per il ritorno dalle discoteche.
Tra le 5 e le 6 del mattino le linee Rosa e Gialla riversavano un numero enorme di passeggeri sulle ultime corse della linea Blu e sulle prime corse della 11 per Rimini, per cui nel 1996 fu stabilito che il biglietto Blue Line avesse valore anche sui servizi TPL fino alle ore 7.

LINEA VERDE (1995–2010)
Alla linea Rosa fece seguito la linea Verde, istituita per raggiungere le disco collinari ubicate nel Comune di Misano Adriatico: inizialmente Autodromo Santamonica, poi Echoes e Villa delle Rose. In questo caso il servizio era completo (andata e ritorno), partendo la prima corsa intorno alle ore 23. Il capolinea di Riccione era alla stazione fino al 2005, indi a piazzale Curiel.

LINEA AZZURRA I (1997–2000)
La discoteca Ecu fu raggiunta per alcune estati da un doppio servizio Blue Line, in partenza da Rimini (piazza Tripoli) e da Riccione (piazzale Curiel) e attivo dalle 23.00 alle 5.30. Questo servizio si effettuò in condizioni alquanto precarie, a causa del capolinea sulla via Coriano (SP 31), una fermata utilizzata di giorno dalla linea 20, non certo il massimo come sicurezza.

LINEA ORO (1997–1999)  
Collegamento Riccione–Rimini–San Mauro Mare al servizio del Gheodrome (ex Geo), grossa discoteca lungo la vecchia Statale 16.

LINEA AZZURRA II (2007–2014)
Servizio da Rimini FS a Bellaria (limitato a Igea Marina dal 2010), in precedenza svolto dalla linea Blu. 

ALTRI SERVIZI
“Pub Line” (estate 2000), servizio di collegamento con alcuni pub della zona di Rimini Sud e Riccione.
“Nottambula”, linea extraurbana Novafeltria–Riccione attiva il sabato sera nelle estati 2005 e  (limitata a Rimini) 2006, con gestione FER.
“Rock Bus”, estate 2002, da piazza Tripoli alla discoteca Velvet di S.Aquilina, un altro locale mitico, raggiunto anche d'inverno da corse riservate esercitate da Tram Servizi.

FOTO

(Copertina) Cartolina Blue Line - Epoca ATAM

1.      Volare 86, convention sul turismo giovanile: Blue Line si effettua per la prima volta, la linea Blu ha una frequenza di 50', la linea Verde (poi diventata Rossa) e quella Gialla (non inquadrata) di 60' (collezione Roberto Renzi).


2.      Uno dei Monocar 1151 (ATAM 1101–1105) utilizzati durante Volare 86 in livrea Blue Line (collezione Roberto Renzi).


3.      Rarità: il FIAT 306/3 SDM impiegato durante Volare 86 per le corse sulla Baia Imperiale di Gabicce Monte (foto Roberto Renzi).


4.      Una foto “ufficiale” di Volare 86 che mostra la “clientela” del servizio (collezione Roberto Renzi).


5.      Il primo biglietto Blue Line, costo mille lire (collezione Roberto Renzi).


6.      Negli anni Ottanta in Blue Line furono impiegati esclusivamente dei 418AC, tutti rigorosamente decorati con stelline e... marchi degli sponsor. Questa immagine si riferisce alla partenza da piazzale Kennedy per Galvanina (linea Rossa) nell'estate 1987 (foto Roberto Renzi).


7.      L'ufficio informazioni di piazzale Kennedy (estate 1988), costituito da un bipiano Aerfer ex ATC Bologna demotorizzato (foto Roberto Renzi).


8.      Estate 1992: mentre Blue Line passa in gestione da ATAM a TRAM, al trasporto notturno su gomma si affianca il Treno Azzurro, effettuato con l'ETR.253 “Arlecchino”. Qui lo vediamo a Cesenatico diretto a Ravenna nella prima serata di effettuazione, il 18 luglio 1992 (foto Roberto Renzi).


9.      Dopo otto edizioni senza grosse novità nella programmazione, l'estate 1994 vede una notevole espansione dei servizi, con la nuova linea Rosa che raggiunge Aquafan e le disco collinari; l'anno successivo la linea Gialla sarà prolungata alla Baia Imperiale (collezione Roberto Renzi).


10.  Anche le Ferrovie Padane (GGFP) figurano tra i sub-affidatari dei servizi Blue Line. La vettura 1821 di Tram Rimini (FIAT 418AC del 1975) è qui ripresa in sosta nel deposito di piazzale Clementini nell'agosto 1994 (foto Roberto Renzi).


11.  Nell'estate 1996 linee costiere sono ormai appannaggio dei mezzi da 12 metri come questo Siccar 176L-De Simon in partenza dalla Baia (foto Ceschi).


12.  Estate 1998: ormai, con l'aggiunta delle linee Azzurra, Verde e Oro, la rete è estremamente ramificata. Si può dire che non ci siano discoteche cui non giunga Blue Line (collezione Roberto Renzi).



13.  Orario del Millennium Bus che l'1-1-2000 segna l'esordio del marchio Blue Line nel servizio notturno della notte di capodanno, con un servizio esteso da San Mauro Mare a Cattolica (collezione Roberto Renzi).



14.  Nel biglietto di Blue Line edizione 2000 fa capolino il prezzo in euro... (collezione Roberto Renzi).


15.  INBUS U220.80 matricola 1705 a Bellariva. Nell'estate 2001 la decorazione non prevede stelline ma un grosso pannello laterale dove vengono esposti anche il “sottotitolo” Night Transport e il motto Rithm'n'bus  (foto Roberto Renzi).


16.  Rete Blue Line 2002 con i prezzi in euro. Si nota il servizio “Rockbus” per il Velvet di Sant'Aquilina, un locale che ha fatto la storia e che verrà chiuso nel 2016 (collezione Roberto Renzi).


17.  Foto di gruppo dei bigliettai di Blue Line (dal sito Inturfipe).


18.  Un INBUS, ben disegnato, sintetizza l'edizione 2004 emettendo fumetti con i dati salienti del servizio (dal sito Inturfipe).


19.  I bipiani Aerfer ex ATC Bologna, nonostante che per parecchio tempo la loro immagine fosse associata al marchio dell'iniziativa, non circolarono mai come Blue Line: la vettura 2729, che qui vediamo in piazza Tripoli nell'agosto 2003, svolse a lungo servizi per conto di una discoteca di Rimini, facendo una comparsata anche nel film di Ligabue “Da zero a dieci” (2002) (foto Luca Kaiblinger).


20.  All'alba, un Monocar 201LU della linea Gialla attraversa le strade di Cattolica nell'estate 2003 (foto Gregorio Turri).


21.  Nel 2004 il consorzio Happy Lines lancia Collinea - in bus nella signoria dei Malatesta. Nella locandina compare il Volvo B12-60 di Bonelli Bus (matricola 98) utilizzato per questo servizio, che avrebbe mantenuto la decorazione Collinea fino alla sua radiazione nel 2016 (collezione Roberto Renzi).


22.  Corsa inaugurale di “Nottambula”, il 9 luglio 2005. Il My Way FER è partito da Novafeltria con a bordo una quindicina di ragazzi ed effettua la fermata di Secchiano (foto Roberto Renzi).


23.  La biglietteria di Riccione verso le ore 23 del 16 luglio 2005: comincia la concentrazione di giovani diretti alle discoteche (foto Roberto Renzi).


24.  Fino alle 1.30 circa il collegamento con la collina riccionese era affidato alla linea 46, con le stesse vetture che successivamente proseguivano come Blue Line (foto Roberto Renzi).


25.  Un autosnodato eccezionalmente impiegato sulla linea Blu, alle 2.30 del 7 agosto 2005 si districa in mezzo al traffico nella zona di Ponte Marano (foto Roberto Renzi).


26.  È l'alba del 13 agosto 2006 quando il Siccar 1715 sta per effettuare una delle ultime corse in partenza dalla Baia Imperiale (foto Edoardo Amadori).


27.  Manca poco alla mezzanotte del 31 dicembre 2007. In un viale Principe Amedeo pedonalizzato il servizio è svolto dalla linea 11. Più tardi subentreranno altri autosnodati con le insegne di Blue Line (foto Roberto Renzi).


28.  Nell'estate 2008 torna la decorazione “a stelline”. La vettura 1710, uno dei due INBUS U210.80 a quattro porte, durante il giorno è impiegata nell'effettuazione dei bis mercato il 6 agosto (foto Chandu Belletti).


29.  Alcuni turni macchina prevedevano l'effettuazione di corse di rinforzo sulla linea 11 tra le 23 e l'una per poi diventare Blue Line. Qui vediamo il Siccar-CAM 1712 alla fermata di piazza Marvelli l'8 agosto 2009 (foto Roberto Renzi).


30.  Con  la cessazione delle linee verso le discoteche collinari, nel 2011 comincia il declino di Blue Line. Il programma dell'estate 2012 vede il servizio limitato alle sole linee costiere e un calendario molto ridotto: il servizio è potenziato in occasione della Notte Rosa (6-7 luglio) ma fino alla fine di luglio l'offerta di trasporto è limitata ai week end (collezione Roberto Renzi).


31.  Cessati i collegamenti Blue Line, il Cocoricò si affida a servizi riservati. Dal parcheggio della stazione di Riccione è in partenza un Siccar di START Romagna diretto alla celebre discoteca (foto Edoardo Amadori).


32.  L'ultimo orario: uscita Inturfipe-Confcommercio dalla joint venture con START Romagna, nel 2014 Blue Line è ridotto alle sole linee Blu e Azzurra con un calendario piuttosto striminzito (collezione Roberto Renzi).


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