Da attenti
osservatori del mondo del TPL è facile effettuare avvistamenti dal carattere
raro e/o particolare, ma a volte capita di non credere ai propri occhi. E’
successo recentemente al sottoscritto che, trovandosi a Cesenatico intorno a
mezzogiorno di sabato scorso, 20 maggio, ha scorto in lontananza la sagoma di
un autobus urbano di colore arancio ministeriale, ma non uno a caso, bensì uno
degli ultimi Siccar 177/4 Autodromo “superstiti” in forza al bacino di Rimini.
Più si
avvicinava quel bus più pensavo dentro di me: cosa ci farà a Cesenatico
quell’urbano a fine carriera?
C’è da dire
che tale cittadina viene servita da una sola linea di TPL del bacino riminese,
vale a dire la 94, una scolastica che consente agli studenti di Torre Pedrera,
Igea Marina, Bellaria e S.Mauro Mare di recarsi agli istituti superiori
cesenaticensi. Tale linea prevede una corse mattutine di andata, la prima con
partenza da Torre Predrera alle 7:19, seguita da un “bis” avente origine alle 7:28
a Igea Marina (v.le Pinzon); entrambe sono svolte solitamente da due autobus
urbani o suburbani da 12 metri. Due sono anche le corse di ritorno, una per
ogni punta di uscita degli studenti, le quali, visti i carichi piuttosto
elevati, ma leggermente ripartiti rispetto a quanto accade al mattino, sono
espletate con l’impiego di un autosnodato da 18 metri. Le relative partenze
sono fissate da Cesenatico (v.le Roma) alle ore 13:05 e 14:00, anche se
quest’ultima viene anticipata alle di due ore (alle 12:00) nelle giornate di
venerdì e sabato.
Il “Siccar”
da me incontrato altri non era che la vettura 31726, titolare proprio delle corse di
rientro della linea 94.
L’interrogativo
che allora mi sono posto in mente è stato: “Come mai proprio quella vettura,
ormai utilizzata come “scorta estrema”: che non vi fossero più autobus da 18
metri disponibili?”
Invece forse
no. Nel week-end del 20 e 21 maggio 2017 la viabilità della cittadina di
Cesenatico è stata completamente rivoluzionata dallo svolgimento della “Nove
Colli”, gran-fondo internazionale di ciclismo amatoriale che porta sulla
riviera romagnola migliaia di ciclisti provenienti da ogni parte del mondo.
Lo svolgimento
di tale manifestazione, nonché degli avvenimenti collaterali legati ad essa, ha
comportato conseguentemente la chiusura di numerose strade, quindi la
deviazione di tutte le linee transitanti all’interno della cittadina, con
percorsi alternativi che prevedevano transiti e svolte difficilmente affrontabili
con uno “snodato”.
E’
verosimilmente per questo che è entrato in gioco il “Siccar” che, con la sua
elevata capacità di carico (ben 113 passeggeri!!!), si è rivelato l’autobus più
versatile e capiente per affrontare tale situazione. L’eventuale impiego di
autobus urbani più moderni avrebbe potuto comportare l’utilizzo di due veicoli
per una stessa corsa: si pensi infatti che ad esempio gli Urbanway di recente
immissione possiedono una capacità di carico che non raggiunge le 100 unità.
In allegato
proponiamo l’immagine del Siccar 177/4 CAM matr. 31726, incontrato presso
Cesenatico mentre si trova a transitare eccezionalmente su v.le Trento, lungo
il quale era fissato il capolinea della 94 a seguito delle deviazioni
concomitanti allo svolgimento della “Nove Colli”.
Francesco Gardini – 22/05/2017
Questo esempio (complimenti anche per la bella foto allegata) conferma una volta di più lo spessore di questi veicoli, che, pur con i loro difetti e acciacchi, continuano ad essere fondamentali nelle più svariate situazioni. Davvero degli autentici campioni, esempio dell'eccellenza italiana. Sicuramente uno dei prodotti più vincenti della tanto rimpianta Carrozzeria Autodromo Modena.
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