Nel corso degli ultimi mesi si sono registrate alcune interessanti immissioni di autobus nuovi o usati tra i principali vettori privati che operano nella così detta “Bassa Romagna”, ovvero la zona di Faenza, Lugo, Alfonsine e dintorni.
Iniziamo con Manenti di Lugo, il quale storicamente ha in gestione un turno-macchina del bacino ravennate di Start Romagna, nonché in precedenza di ATM. Per oltre dieci anni, dal 2005 fino a poco fa, nel periodo invernale il turno veniva svolto unicamente dall’Iveco 370S.12.30 di colore bianco. Si trattava di una vettura acquistata nel 1993 dall’ATM Ravenna, facente parte di un lotto di due unità identiche (originariamente di colore blu con fascia bianca e destinate all’impiego promiscuo linea / noleggio), e contraddistinta dalla matricola 5.
Nel corso dello scorso autunno presso l’azienda lughese è entrato in servizio un “nuovo” autobus con lo scopo di sostituire l’ormai anziano 370S. Si tratta di uno Scania DeSimon IL.3, classe 2000, proveniente dalla ATAP di Pordenone, dove aveva matricola 317.
Ho avuto modo di incontrarlo a febbraio, mentre svolgeva una corsa pomeridiana della linea 182 da Alfonsine a Lugo. Nella foto è ritratto mentre transita sulla via Quarantola, poco fuori l’abitato di Lugo.
Cambiamo genere, passando ad una new entry presso la ditta faentina Viaggi Erbacci.
A Faenza l’azienda è popolare per il fatto di gestire dal 2013 una navetta gratuita, svolta con mezzi elettrici (due BredaMenarinibus Zeus) denominati “Green-Go Bus”, che collega l’ampio parcheggio dello stadio con il centro storico cittadino.
Nel corso dello scorso inverno ha fatto la propria comparsa su tale navetta un terzo minibus elettrico. È un modello decisamente particolare, immesso sul mercato da meno di un anno e ancora difficile da incontrare presso le varie aziende di Tpl italiane. Si tratta del Rampini E60, che la IIA (Industria Italiana Autobus) propone come sostituto dello Zeus. La versione acquistata da Erbacci è di colore completamente bianco, adornato dei loghi aziendali e contraddistinto dal numero 3 (i numeri 1 e 2 sono assegnati agli Zeus).
Tuttavia questo nuovo mezzo è molto difficile da incontrare sulla navetta di Faenza, sulla quale rimangono titolari i due elettrici marchiati BredaMenarinibus, il che lascia pensare che venga utilizzato su un altro tipo di servizio.
L’unica foto che sono riuscito a scattare a questo mezzo risale allo scorso febbraio. È immortalato alle 8 e 10 del mattino mentre lascia il parcheggio dello stadio in direzione della centrale via Pistocchi, sul servizio “Green-Go Bus”.
Concludiamo con una “doppia immissione” all’interno del parco mezzi di Zaganelli Group di Lugo. Stiamo parlando di due Volvo 8700 LE (“Low Entry”, quindi caratterizzati dal pianale ribassato tra le due porte di accesso), acquistati usati dall’estero, probabilmente dall’Austria o dalla Germania ed immatricolati per la prima volta nel 2011. Di fatto questi due “Volvo LE” vanno ad aggiungersi agli altri tre mezzi analoghi, acquistati (sempre dal mercato dell’usato) dall’azienda lughese nel corso dell’ultimo anno e mezzo.
La principale curiosità è che uno dei due “new entry” differisce da tutti gli altri Volvo in quanto si presenta nella versione a tre assi, della lunghezza di 15 metri. Tale caratteristica fa sì che si tratti di un autobus unico nel suo genere, all’interno del bacino ravennate.
Alcune settimane fa ho avuto modo di incontrare e fotografare il nuovo “tre assi” mentre svolgeva una corsa scolastica della linea di CoerBus / Zaganelli denominata 2/RA (o 181, secondo la nuova numerazione) che collega Lugo con Argenta. Nella foto è ritratto mentre parte dall’autostazione di Lugo, diretto verso la località ferrarese. Lo stesso giorno, l’altro Volvo 8700 LE nuovo, quello da 12 metri, era possibile incontrarlo mentre effettuava la corsa bis della stessa linea, limitata a Lavezzola.
L’acquisto di questi due Volvo lascia pensare alla possibile dismissione dal parco di Zaganelli Group dei due mezzi più datati, vale a dire del 370S.12.30 bianco, classe ’93 ed ex matricola 6 di ATM Ravenna (ovvero il “gemello” del 370S di Manenti citato all’inizio del post), e del Setra S215UL, proveniente dalla Bucci di Senigallia-PU ed immatricolato per la prima volta nel 1990.
Gian Marco Assirelli - 10 maggio 2017
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