Nell’entroterra
cesenate, dal centro della località di S.Vittore, posta all’inizio della valle
del Fiume Savio, si può intraprendere via Tessello che conduce all’omonimo
borgo collinare. Percorrendo tale arteria si incontra l’abitato di Lugarara
presso il quale, all’altezza del bivio per Luogoraro (via Casetta), è posta una
palina di ATR, servita dal tracciato montano della linea 216; accanto ad essa è posizionata una vecchia
tabella di fermata arrecante la scritta “Autoservizi Pollini”. Si tratta di uno
storico vettore cesenate scomparso dallo scenario trasportistico agli inizi
degli anni 2000; aveva in carico alcune linee che servivano località minori
dell’interland cesenate, tra le quali anche quella per Tessello. La tratta è
poi finita nelle mani di Saces, quindi di ATR a partire dal 2005, venendo
contraddistinta dapprima dal numero 3/216, poi dal semplice 216; fa parte delle
linee attualmente gestite da Start, pur essendo di fatto svolta in sub-affido
dalla ditta “Aut.zi Casadei” con sede a Borello.
La linea
conosciuta da tutti come quella “per Tessello” non è altro che una sorta di
lunga circolare che da Cesena (il capolinea è situato presso il PuntoBus) entra
ed esce lungo via Savio. Poco dopo l’Istituto Agrario, inizia un lungo anello
che, se analizzato in senso orario, tocca la località di S.Vittore, la già
citata Lugarara, quindi Tessello, Collinello, Paderno e Tipano, rientrando poi
nuovamente in città.
Su questo
tracciato, effettuato in senso orario per le corse considerate di andata, in
senso opposto per quelle di ritorno, è stato storicamente garantito da un servizio
scolastico al quale se ne aggiungeva uno annuale a carattere mercatale, svolto
nelle giornate di Mercoledì e Sabato, nel corso degli ultimi anni vittima dapprima
della conversione “a chiamata” poi, dallo scorso settembre, di una totale
soppressione.
Allo stato
attuale rimane pertanto solo una coppia di corse nei giorni di scuola.
Guardando con
attenzione la fermata di Lugarara, forse complice la presenza di quella tabella
di fermata appartenente ad una gestione del passato, di una pensilina non
proprio all’ultimo grido, e delle cassette della posta posizionate lungo la
strada, tipiche delle zone collinari o montane in cui le abitazioni sono non
troppo ravvicinate l’una all’altra, mi sono passati per la mente numerosi
interrogativi.
Uno tra
tutti è: chissà se era la corriera, in passato, a portare fin lassù la
corrispondenza indirizzata alle persone che abitano in quei luoghi.
E poi: quali
erano gli autobus che ci viaggiavano?
Sappiamo che
attualmente la linea 216 “alta” viene svolta principalmente con dei furgoni
(solitamente Daily), ma ha visto sulle sue strade anche mezzi di dimensioni
maggiori, vedasi i “Pokerini”, o magari i Proway e, in alcuni casi, anche i
Fiat/Iveco 370 da 9,5/10,5 metri (ad esempio i DallaVia Giotto).
Ma ancor
prima? Pensa che ti ripensa mi sono ricordato di aver visto da qualche parte
uno scatto relativo ad una vecchia corriera arrecante l’insegna “Tessello”.
Facendo mente locale sono andato a ritrovare una immagine apparsa in passato
sulla pagina Facebook “Cesena di una volta”.
Lo scatto,
risalente ai primi anni ’80 e realizzato da Bruno Giordano, propone una panoramica
dall’alto della zona della Barriera, più precisamente di viale Finali dove,
prima della realizzazione dell’autostazione di P.le Karl Marx, era fissato il
capolinea principale delle linee extraurbane.
In primo
piano si può ben osservare un Fiat 309 Barbi con ben visibile la tabella “Tessello”;
sullo sfondo vari Fiat 306, gran parte dei quali verosimilmente appartenuti ad
ATR che li aveva ereditati nel 1975 da Sita.
Foto Bruno Giordano - Tratta dalla pagina Facebook "Cesena di una volta |
In allegato
al post proponiamo due immagini: quella più recente ritrae la fermata di
Lugarara, quella del passato ci mostra invece la già descritta panoramica sulla
zona Barriera, presso Cesena.
Francesco Gardini – 03/02/2017
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