venerdì 3 febbraio 2017

Fermate collinari cesenati dal sapore di passato.

Il territorio Romagnolo, come dimostrato in altre occasioni, è disseminato di veri e propri “cimeli” che ci testimoniano il passato trasportistico della nostra zona.
Nell’entroterra cesenate, dal centro della località di S.Vittore, posta all’inizio della valle del Fiume Savio, si può intraprendere via Tessello che conduce all’omonimo borgo collinare. Percorrendo tale arteria si incontra l’abitato di Lugarara presso il quale, all’altezza del bivio per Luogoraro (via Casetta), è posta una palina di ATR, servita dal tracciato montano della linea 216;  accanto ad essa è posizionata una vecchia tabella di fermata arrecante la scritta “Autoservizi Pollini”. Si tratta di uno storico vettore cesenate scomparso dallo scenario trasportistico agli inizi degli anni 2000; aveva in carico alcune linee che servivano località minori dell’interland cesenate, tra le quali anche quella per Tessello. La tratta è poi finita nelle mani di Saces, quindi di ATR a partire dal 2005, venendo contraddistinta dapprima dal numero 3/216, poi dal semplice 216; fa parte delle linee attualmente gestite da Start, pur essendo di fatto svolta in sub-affido dalla ditta “Aut.zi Casadei” con sede a Borello.

La linea conosciuta da tutti come quella “per Tessello” non è altro che una sorta di lunga circolare che da Cesena (il capolinea è situato presso il PuntoBus) entra ed esce lungo via Savio. Poco dopo l’Istituto Agrario, inizia un lungo anello che, se analizzato in senso orario, tocca la località di S.Vittore, la già citata Lugarara, quindi Tessello, Collinello, Paderno e Tipano, rientrando poi nuovamente in città.
Su questo tracciato, effettuato in senso orario per le corse considerate di andata, in senso opposto per quelle di ritorno, è stato storicamente garantito da un servizio scolastico al quale se ne aggiungeva uno annuale a carattere mercatale, svolto nelle giornate di Mercoledì e Sabato, nel corso degli ultimi anni vittima dapprima della conversione “a chiamata” poi, dallo scorso settembre, di una totale soppressione.
Allo stato attuale rimane pertanto solo una coppia di corse nei giorni di scuola.



Guardando con attenzione la fermata di Lugarara, forse complice la presenza di quella tabella di fermata appartenente ad una gestione del passato, di una pensilina non proprio all’ultimo grido, e delle cassette della posta posizionate lungo la strada, tipiche delle zone collinari o montane in cui le abitazioni sono non troppo ravvicinate l’una all’altra, mi sono passati per la mente numerosi interrogativi.
Uno tra tutti è: chissà se era la corriera, in passato, a portare fin lassù la corrispondenza indirizzata alle persone che abitano in quei luoghi.
E poi: quali erano gli autobus che ci viaggiavano?
Sappiamo che attualmente la linea 216 “alta” viene svolta principalmente con dei furgoni (solitamente Daily), ma ha visto sulle sue strade anche mezzi di dimensioni maggiori, vedasi i “Pokerini”, o magari i Proway e, in alcuni casi, anche i Fiat/Iveco 370 da 9,5/10,5 metri (ad esempio i DallaVia Giotto).

Ma ancor prima? Pensa che ti ripensa mi sono ricordato di aver visto da qualche parte uno scatto relativo ad una vecchia corriera arrecante l’insegna “Tessello”. Facendo mente locale sono andato a ritrovare una immagine apparsa in passato sulla pagina Facebook “Cesena di una volta”.
Lo scatto, risalente ai primi anni ’80 e realizzato da Bruno Giordano, propone una panoramica dall’alto della zona della Barriera, più precisamente di viale Finali dove, prima della realizzazione dell’autostazione di P.le Karl Marx, era fissato il capolinea principale delle linee extraurbane.
In primo piano si può ben osservare un Fiat 309 Barbi con ben visibile la tabella “Tessello”; sullo sfondo vari Fiat 306, gran parte dei quali verosimilmente appartenuti ad ATR che li aveva ereditati nel 1975 da Sita.


Foto Bruno Giordano - Tratta dalla pagina Facebook "Cesena di una volta

In allegato al post proponiamo due immagini: quella più recente ritrae la fermata di Lugarara, quella del passato ci mostra invece la già descritta panoramica sulla zona Barriera, presso Cesena.

Francesco Gardini – 03/02/2017


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