domenica 15 gennaio 2017

Ravenna e i suoi TurboCity.


di Francesco Gardini
(Redatto marzo 2016, aggiornato gennaio 2017)


Come i più attenti ben sanno, all’interno del bacino di TPL della provincia di Ravenna, ad inizio 2016, si potevano trovare ancora in servizio alcuni esemplari di TurboCity, il modello di autobus prodotto da Iveco a cavallo tra la fine degli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90 in differenti versioni (esempio urbano, suburbano, interurbano derivato).
Scendendo nel dettaglio possiamo dire che i “TurboCity” circolanti in terra ravennate in quel lasso di tempo erano in tutto sei. Cinque di essi  erano degli Iveco 580.12.21 TurboCity-S, quindi nella versione suburbana, appartenenti alla flotta di Start Romagna (vetture 10070, 10073, 10079, 10080 e 10084).
Va poi aggiunto un esemplare extraurbano, vale a dire un Iveco 680.12.26 Turbocity-I, di proprietà della ditta “Pollini Stefano” di Alfonsine (RA).
Tutte queste macchine hanno un particolare in comune: essere state acquistate nuove da ATM, la storica azienda di trasporti pubblici della città di Ravenna.

Tanti amici e/o appassionati in tempi più o meno recenti ci hanno chiesto: ma di quanti “TurboCity” si componeva la flotta di ATM Ravenna?
Se i calcoli non mi ingannano il numero totale contava 33 esemplari, suddivisibili in cinque gruppi.
I primi di cui parliamo sono quelli “suburbani”, vale a dire i sopra citati “580.12.21” acquistati in 19 esemplari numerati da 67 ad 85 ed immatricolati tra il marzo del 1989 ed il febbraio del 1990.
Tutte queste vetture erano caratterizzate dalla presenza di tre porte a libro e dalla livrea arancio ministeriale con fascia bianca della regione Emilia-Romagna e banda nera al di sopra dei finestrini.
Nel corso degli anni a venire alcune di esse subiranno diverse modifiche. Innanzitutto le matricole 67, 68, 69, 71, 72, 74 ed 85 vengono convertite a metano con un intervento svolto, se non erro, presso alcune officine del Veneto.
Altre vetture invece vengono dotate di impianto di aria condizionata a marchio “Denso”, nello specifico le matricole 70, 73, 75, 81, 82, 83 ed 84.
Oltre a ciò si sono verificate diverse riverniciature e riqualificazioni della carrozzeria che hanno portato in alcuni casi alla perdita della fascia bianca, di quella nera o di entrambe.
Hanno avuto la fortuna di raggiungere la  gestione Start solamente quelle rimaste, come da origine, con alimentazione a gasolio.

ATM Ravenna 78 - Iveco 580.12.21 TurboCity-S
Immortalato in P.le Fellini a Rimini nel corso della trasferta per il servizio navetta riservato ai partecipanti
al raduno primaverile di CL.
ATM Ravenna 67 - Iveco 580.12.21 TurboCity-S (uno di quelli convertiti a metano)

ATM Ravenna 80 - Iveco 580.12.21 TurboCity-S (notare la livrea arancio integrale)

Sempre nel 1990, più precisamente nel mese di aprile, fanno poi la comparsa in terra ravennate altri “Turbo”, questa volta però nella versione extraurbana derivata: trattasi infatti di tre Iveco 680.12.26 TurboCity-I che vengono numerati con matricole aziendali che vanno dalla 86 alla 88. A livello estetico queste vetture sono contraddistinte dalla livrea blu ministeriale con fascia bianca della regione Emilia-Romagna, oltre ad essere dotati di due porte ad espulsione ed anta singola.
Questi tre autobus sono stati contraddistinti dallo stesso “insolito” destino: fanno parte dei bus che nel 2005 vengono ceduti da ATM alle aziende private che operano in sub-affido sulle linee da essa gestite. I tre Turbocity-I finiscono così in mano ad altrettante aziende, venendo reimmatricolati.
La 86 diventa di proprietà della “GamberiniBus” di Ravenna: dei tre è sicuramente quello più sfortunato in quanto dismesso nel corso del 2007 a seguito di un guasto meccanico che ne ha precluso la circolazione.
La 87 invece viene venduta a “Pollini Stefano” di Alfonsine e, allo stato attuale, è invece la più fortunata: è ancora circolante sulle linee che il “privato alfonsinate” esercita per conto di Start Romagna.
Sorte  funesta invece per l’ultima vettura del lotto, la 88: dopo essere stata ceduta ad “Apac” con sede a Pisignano di Cervia nel 2013, a seguito di dichiarato fallimento dell’azienda, finisce all’asta insieme all’intero parco veicolare della medesima. Se ne perdono le tracce per  alcuni mesi; riappare poi sul catalogo on-line della ditta “Buriani&Vaienti” operante nella commercializzazione di macchine operatrici usate. Allo stato attuale risulta ancora in attesa di un eventuale nuovo acquirente, così come altri due autobus “ex Apac: un Iveco 370.12.35 Padane Z del 1986 ed un 370.12.25/T Orlandi Poker del 1983, anch’esso ex ATM Ravenna (vettura 141).
Iveco 680.12.26 TurboCity-I ex ATM Ravenna 86, ceduto a “GamberiniBus”.

Iveco 680.12.26 TurboCity-I ex ATM Ravenna 88, ceduto ad “Apac” Pisignano di Cervia.

Tra i TurboCity presenti in passato all’interno della flotta di ATM Ravenna si possono contare anche 5 prototipi a metano realizzati da Iveco nel 1992 ed immatricolati il penultimo giorno di quello stesso anno presso la provincia di Torino.
Trattasi di quattro autobus con allestimento urbano (Iveco 480.12.21 TurboCity-U CNG) numerati con matricole da 400 a 403, più un Iveco 580.12.21 TurboCity-S CNG (autobus suburbano) numerato invece con matricola 500.
Queste 5 vetture, che hanno iniziato a circolare in maniera continuativa nella città di Ravenna solo a partire dal 1996, erano facilmente riconoscibili per avere targhe con iniziale “TO” (comprese tra TO 86745T e TO 86749T, ma non applicate in ordine di matricola), livrea arancio integrale con fascia nera al di sopra dei finestrini, calandra posta sul tetto contenente le bombole del metano di colore grigio e tre porte a libro.
Purtroppo queste vetture sono state accantonate, ancora piuttosto giovani, intorno alla metà degli anni duemila, pur rimanendo ferme a lungo all’interno del deposito di via delle Industrie in quanto cannibalizzate per fornire parti di ricambio per  gli altri TurboCity.

ATM Ravenna 403 - Iveco 480.12.21 TurboCity-U CNG (uno dei prototipi con targa “Torino”).

Per concludere la carrellata non possono mancare i TurboCity nella versione “R”, vale a dire quelli classificati come Iveco 490/590/690. In totale le vetture presenti all’interno della flotta ATM erano sei, tutte nella versione urbana a metano, giunte a Ravenna alla fine del 1994. Possiamo suddividere questi autobus, in due gruppi, ciascuno composto da tre unità.

Il primo vanta al suo interno vetture da 10,5 metri, vale a dire degli Iveco 490.10.22 TurboCity-UR in una rarissima versione a metano CNG, dotati di 3 porte rototraslanti numerati da 404 a 406; la livrea era quella classica arancio ministeriale con fascia bianca della regione Emilia-Romagna e banda nera al di sopra dei finestrini.
Di questi tre bus possiamo dire che la vettura 406 è stata prematuramente radiata nel 2004 ed anch’essa cannibalizzata; la fine delle altre due vetture invece è stata verosimilmente concomitante con l’arrivo del primo lotto di Irisbus Citelis CNG.
Di queste la 405 è stata protagonista, intorno al 2004/2005/2006, di un prestito a SAC Cervia per il solo periodo estivo; dall’azienda cervese veniva utilizzata per svolgere servizio sulla linea urbana Tagliata-Lido di Classe. La 405 inoltre è anche l’unica del lotto ad essere confluita poi, seppur solo formalmente, alla gestione di Start Romagna, venendo ceduta ai Vigili del Fuoco di Ravenna per essere utilizzata nel corso di esercitazioni varie.

Il secondo lotto vantava invece tre Iveco 490.12.22 TurboCity-UR CNG numerati da 407 a 409, dotati di quattro porte rototraslanti e della medesima livrea dei “fratelli” da 10,5 metri. Anche queste  tre vetture sono state radiate in concomitanza con l’entrata in servizio dei Citelis CNG.

ATM Ravenna 408 - Iveco 490.12.22 TurboCity-UR CNG (uno dei 12 metri con porte rotrotraslanti).

Possiamo poi aggiungere che tutti i “TurboCity” ravennati erano equipaggiati con indicatori di destinazione a “punti verdi” marchio Cavisedo con display anteriore dotato di 14 caselle al quale si aggiungono tre “porta numero” a due cifre, posizionati rispettivamente in posizione anteriore, laterale e posteriore.
Nel corso della loro carriera solo ai tre TurboCity-UR dal 10,5 metri saranno sostituiti i pannelli sopra indicati con display a led prodotti dalla bergamasca “Aesys”.


Per dovere di cronaca non si possono non inserire alcuni scatti relativi alle vetture che hanno avuto la fortuna di arrivare fino all’era di gestione “Start”.  

START Romagna 10070 - Iveco 580.12.21 TurboCity-S in partenza dalla Stazione FS di Ravenna sulla linea 70.

START Romagna 10073 - Iveco 580.12.21 TurboCity-S in sosta presso P.le Moro
dopo aver svolto servizio sulla linea 75.
Questa vettura, nell'estate del 2016 viene venduta ad un campeggio di Lido di Spina (FE)
ed utilizzata come navetta interna.

Nel corso dell’estate 2016 si è potuto constatare che dai vari depositi di Start Romagna sono scomparse le vetture più anziane, magari accantonate da tempo, le quali, nella maggior parte dei casi, hanno imboccato la triste strada verso la demolizione.
Da uno di questi depositi, quello situato in via delle Industrie a Ravenna, se ne sono andati anche gli ultimi Iveco 580.12.21 TurboCity-S “ex ATM Ravenna”.
Gran parte di questi veicoli erano fermi già da molto tempo, due sono stati venduti (vetture 10073 e 10084), uno ceduto al comando ravennate dei Vigili del Fuoco per svolgere esercitazioni (vett. 10082), mentre i restanti se ne sono andati sulle bisarche, ritirati dal demolitore.
Finisce così, nel corso del 2016, la lunga storia dei “TurboCity” facenti parte della flotta dell’azienda pubblica che gestisce il TPL nella provincia di Ravenna.

All’interno di questo scritto ho cercato di racchiudere alcuni scatti da me realizzati ai TurboCity “ex ATM Ravenna” nel corso degli ultimi anni; il materiale presente all’interno del mio archivio purtroppo non è molto ma spero almeno che sia gradito.

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