La primavera
porta in Romagna altre nuove immissioni di autobus che entrano a far parte
della flotta di Start, l’azienda pubblica che gestisce i servizi di TPL
nelle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Dopo cinque
Man Lion’s R60 Intercity (vetture 34291-95) ed un Sitcar Italo (matr. 20527)
nel territorio cesenate, nonché i primi IvecoBus Urbanway 12 facenti parte del
lotto di 16 unità che andranno a svolgere servizio nella provincia di Rimini,
questa volta tocca a due differenti lotti di IvecoBus Crossway Line muovere i
primi passi sul territorio romagnolo.
Il primo
lotto conta al suo interno 26 autobus nella versione “Low-Entry” da 12 metri
che saranno numerati con matricole comprese tra 34231 e 34256. La loro
peculiarità è arcinota: essere completamente ribassati fino alla porta centrale
per poter rendere possibile l’accesso alle carrozzine, complice la presenza di
pedana manuale.
Premesso che
queste vetture saranno ripartite in base alle esigenze all’interno dei vari
bacini provinciali gestiti da Start, le prime due immissioni sono avvenute nel
territorio riminese, più precisamente sulla linea 160 (Rimini – Novafeltria);
hanno riguardato rispettivamente la prima e la quarta vettura del gruppo, vale
a dire le matricole 34231 e 34234, entrambe assegnate alla residenza esterna di
Novafeltria. Lo scatto di seguito mostra la “capostipite” ritratta a Rimini
presso l’Arco d’Augusto, su una corsa che prevede l’effettuazione dell’intera
tratta fino a raggiungere la cittadina storicamente denominata “Mercatino
Marecchia”.
In
concomitanza con l’entrata in servizio dei primi due CrosswayLE, nei giorni
scorsi è avvenuto l’esordio anche per il primo Crossway “rialzato” da 10.8
metri, facente parte di un lotto di cinque unità numerate a livello aziendale
da 34071 a 34075. Le caratteristiche possedute da questi autobus consentono
loro di muoversi agevolmente sui percorsi più impervi, ad esempio quelli
montani o collinari.
Anche in
questo caso protagonista dell’evento è stato il bacino di Rimini, presso il
quale sta operando la capostipite 34071, attualmente assegnata alla residenza
esterna di Villa Verucchio, titolare di uno dei due TM solitamente svolti con i
Cacciamali TCI, all’interno dei quali sono inserite corse su linee quali 95,
160, 163 e 164, 166 e 169.
E’ una sorta di “evento inaspettato”, visto che
questi cinque autobus sembravano originalmente destinati tutti al bacino di Forlì-Cesena,
presso il quale è già giunta la quarta unità del gruppo, vale a dire la
34074. Tale vettura è stata assegnata presso la residenza esterna di Ciola di
Mercato Saraceno, per svolgere le corse delle linee 138+144 che uniscono tale località
con Cesena, esordendo con qualche giorno di ritardo rispetto alla sorella
‘4071.
Protagonista
dello scatto che inseriamo di seguito è anche in questo caso la capostipite,
incontrata in servizio su una corsa diretta a Bellaria (Cagnona) della linea 95
del bacino di Rimini.
Gli IvecoBus
Crossway LowEntry da 12 metri e quelli rialzati da 10,8 non sono cosa nuova in
casa “Start”: i primi già presenti in sei unità (vetture 34221-26), i secondi
in tre (matr. 34061-63).
Osservando esternamente
questi mezzi a colpo d’occhio abbiamo potuto trovare analogie e differenze coi
loro predecessori.
La livrea è
la medesima, vale a dire il bianco integrale che contraddistingue la stragrande
maggioranza degli autobus romagnoli per i servizi di linea. Sulle fiancate
però, oltre a loghi e matricole aziendali, appare il simbolo della Regione
Emilia-Romagna, applicato per simboleggiare il fatto che sono stati acquistati
con fondi erogati da tale ente, a seguito di una gara d’appalto svoltasi nell’estate
2016.
Le vetrate
sono più oscurate rispetto a quelle possedute dai Crossway entrati in servizio
lo scorso anno: tale modifica è stata introdotta per aumentare il confort dei
passeggeri, visto che all’interno non sono presenti le tendine para-sole. Sono
inoltre scomparsi i finestrini apribili evitando così, qualora essi rimanessero
aperti, dispendio di calore nei mesi invernali, di aria fresca in quelli
estivi.
Non passano
inosservati gli indicatori di destinazione, a marchio Aesys: così come nei due lotti
“precursori”, anche su questi autobus sono
presenti, in entrambi i casi, tre pannelli, uno anteriore di dimensioni
200x24, al quale si aggiungono due “porta numero” da 40x24, uno laterale,
l’altro posteriore. La novità è riscontrabile nel fatto che si tratta di
pannelli della serie “Minerva”, vale a dire dotati di led di colore bianco.
Presente su tutti i veicoli anche il piccolo display per indicare il TM su cui
l’autobus lavora, attualmente utilizzato solamente nel bacino di Forlì-Cesena.
Altra diversità
è la presenza, sul cofano posteriore, di uno sportellino su cui è applicato il
simbolo di un estintore, verosimilmente riconducibile al sistema automatico di
spegnimento degli incendi nel vano motore, un optional che fa aumentare la
sicurezza di questi mezzi.
Qualcuno
avrà sicuramente notato i testimoni presenti sui cerchioni dell’asse anteriore,
i quali risaltano per il loro colore giallo fluorescente: trattasi di una
tipologia recentemente introdotta sugli autobus costruiti da IvecoBus al fine
di prevenire ed eliminare spiacevoli episodi di svitamento inaspettato.
Nella descrizione
dei mezzi ci fermiamo qui per ora, nell’attesa di poter incontrare altri di
questi autobus in servizio, magari su differenti linee e zone della Romagna.
E poi non
sia mai che nelle prossime settimane avvenga una conferenza stampa di
presentazione ufficiale: sarà allora che illustreremo nel dettaglio tutte le
caratteristiche tecniche di questi nuovi Crossway.
Francesco Gardini 30/03/2017
Nessun commento:
Posta un commento