domenica 29 dicembre 2024

Entrate e Uscite di Scena 2024

 

di Francesco Luongo

(foto di Francesco Luongo, Stefano Giorgi e Gian Marco Assirelli)



Un altro anno sta per concludersi e, come di consueto, è il momento di fare un bilancio sull'arrivo delle "nuove leve" e, al contempo, sull'accantonamento delle vetture più datate, che hanno rappresentato un capitolo importante nel trasporto pubblico locale romagnolo negli ultimi 20 anni.


Bacino di Ravenna



Nel settore extraurbano, l’arrivo dei nuovi Crossway (serie 34494-34499) e degli Irizar i4 LNG (34426-34427) ha consentito il ritiro di gran parte degli Scania IL.3 De Simon, tra cui restano in servizio solo le matricole 10109, 10114, 10116, 10119, 10122 e 10123.



Tuttavia, verso la fine dell’anno, ulteriori ritiri sono stati annunciati a causa di problemi ai mozzi dei “Bredini”, che hanno portato alla radiazione dei Breda M231, matricole da 10219 alla 10229.



In compenso, numerosi Karsan E-Atak, matricole 37122-37138, sono stati introdotti durante l’anno, contribuendo al rinnovo della flotta. 



Tra i trasferimenti dal bacino ravennate si segnalano i due Irizar i4 matricole 34428 e 34429, ora operativi nel bacino cesenate.


Bacino Forlì-Cesena



La fine dell’anno ha segnato alcuni dei ritiri più significativi della flotta, con la chiusura di un ciclo importante. Tra i più rilevanti, l’addio ai Bredamenarini M240 LS, i celebri “mezzi arancioni”, che dopo 21 anni sono stati sostituiti dai Man Lion’s City provenienti da Rimini.



Nel settore urbano, si è conclusa anche la presenza storica dei Cityclass nel cesenate, con la radiazione degli ultimi esemplari “triestini” (matricole 20093 e 32033). Questi sono stati rimpiazzati dai nuovi Menarini Citymood CNG 10m (matricole 32096 e 32097), anch’essi originariamente di Rimini. Anche il bacino di Forlì ha visto il ritiro di alcuni IVECO Europolis, tra cui le matricole 20168, 20173 e 20178.



Nel settore suburbano, si è registrato l’addio alle matricole 21009 e 21020, rispettivamente un BredaMenarini Avancity CNG LS e un MAN A21 Lion’s City ex Helsinki.



Sul fronte extraurbano, i nuovi Iveco Crossway CNG e Irizar i4 hanno portato a un significativo rinnovamento della flotta. Gli Irisbus MyWay, parte di un lotto iniziale di 66 unità, si stanno progressivamente riducendo: rimangono in servizio solo le matricole 20701, 20702, 20715, 20732, 20754 e 20757.



Ulteriori ritiri hanno interessato i Cacciamali Sigma 9 metri, utilizzati principalmente sulla linea R (prima del cambio percorso) e sul nastro 821, del privato Rossi, con la radiazione delle matricole 34015 e 34016.


Infine, diversi trasferimenti hanno coinvolto vari mezzi: le matricole 34053 (Cacciamali Sigma), 34291 e 34292 (MAN R60 Lion’s Intercity) sono state spostate da Cesena al bacino di Rimini, mentre la matricola 34458 è stata trasferita a Ravenna.


Bacino di Rimini



Anche qui con l’avvento dei nuovi Karsan E-Atak (serie 37111-37120) ha portato al ritiro definitivo degli ultimi Cam Alè e Iveco Europolis ancora attivi, comprese le matricole 10215, 10216, 10218, oltre a 20165-20167 e 20175-20177.



Come nel bacino cesenate, è proseguito il progressivo abbandono degli Irisbus Cityclass, con la sola matricola 32111 rimasta operativa, mentre sono stati radiati gli esemplari 32035, 33126 e 33132.



Nel settore extraurbano, è stato demolito un unico Cacciamali Sigma 10m, la matricola 34055.



Per quanto riguarda i trasferimenti, una parte consistente dei Man Lion’s City CNG è stata trasferita dal bacino riminese a quello cesenate, con matricole dalla 32414 alla 32423. 



Inoltre sono stati spostati anche gli ultimi due Menarini Citymood CNG 10m, come già accennato in precedenza.


In conclusione…

Il 2024 si chiude portando con sé l’addio a molti storici mezzi che hanno segnato un’epoca nei vari bacini. La flotta continua a rinnovarsi, lasciando spazio a nuove soluzioni, ma con un pizzico di nostalgia per i veicoli che hanno scritto la storia del trasporto locale.

Auguro a tutti un sereno anno nuovo, con la speranza che il 2025 porti con sé ulteriori novità e miglioramenti per il servizio e per tutti gli appassionati!




domenica 6 ottobre 2024

Nuovi volti (ma già noti) per la linea 188 Faenza-Bagnara




Ormai tre anni fa raccontavamo su Trasporti Pubblici in Romagna della linea 188 e del mitico “Pokerone” di Ricci Bus (vedi: “La scorta”: il Poker grigio-azzurro torna a dar manforte sulla 188). Ma gli anni passano e, un po’ per rinnovamento e un po’ anche perché le norme anti-inquinamento non lasciano molta scelta, pure sulla linea Faenza-Bagnara i mezzi cambiano. Ecco quindi che, al posto del Poker e del Bova Futura, oppure degli Euroclass HD, è ora frequente incontrare due Volvo 8700 LE.


Non sono però due Volvo a caso. Fanno infatti parte di un gruppo di sei mezzi, di cui cinque da 12 metri ed uno da 14,7 metri, di provenienza estera ed approdati da Ricci Bus tra il 2016 ed il 2017. Da subito allestiti secondo i canoni bolognesi di TPR ed impiegati nella città capoluogo, per poi essere parzialmente trasferiti nell’area di Imola. Infine, dagli scorsi mesi, almeno due di questi mezzi si sono “spostati” sulla sponda ravennate del TPL, andando ad operare sulle linee che la società di Bagnara di Romagna ha in gestione diretta.

Tra i mezzi trasferiti vi è anche l’unico 3-assi del gruppo, colei che sotto TPB è identificata dalla matricola 2178, mentre per il bacino ravennate di Mete è contraddistinta dal “nuovo” numero 19309 (vedi: Le matricole a cinque cifre anche per i privati del ravennate).


Nella foto, che un po’ ricorda quella che scattai tre anni fa, vediamo appunto il Volvo 8700 LE 3-assi, seguito da un suo omologo in versione da 12 metri (Mete 19310, Tpb 2174). Entrambi i mezzi di RicciBus effettuavano due corse omologhe di 188 a carattere scolastico, provenienti da Faenza e dirette a Bagnara di Romagna, ritratte nel tratto di strada che collega quest’ultima località con Solarolo.



Gian Marco Assirelli - 6 ottobre 2024


mercoledì 18 settembre 2024

Le matricole a cinque cifre anche per i privati del ravennate



A partire dall’inizio del 2024 si sono iniziate progressivamente a vedere delle “nuove” matricole a cinque cifre, applicate sulla carrozzeria degli autobus destinati al TPL appartenenti ai vettori privati che fanno parte del bacino “Mete” della provincia di Ravenna. 


In realtà la novità è legata solamente alla loro esposizione sui mezzi, dato che tali identificativi esistevano già da diversi anni per omologare in modo univoco tutti i bus che svolgono linea nell’area di Ravenna. Ad esempio, venivano stampate al momento dell’emissione o validazione di un titolo di viaggio. 


Passando ai numeri, le matricole raggruppano tutti i mezzi delle aziende partecipanti a Mete, esclusa Start Romagna, all’interno della serie 19000. Dopodiché, stando a quanto visto finora, i singoli vettori hanno a disposizione una determinata decina o centinaia di numeri. Prendendo come esempio la matricola 19226 della foto, vediamo come i bus della Zaganelli Group di Lugo abbiano a disposizione la sottoserie 19200. 

In questo caso il “26” finale risulta essere un semplice progressivo. Attualmente solo per i mezzi della Cooperativa Trasporti di Riolo Terme, le matricole a cinque cifre riprendono le matricole già in uso (esempio la matricola 2 diventa 19502). 


Da evidenziare due aspetti. Allo stato attuale l’esposizione delle matricole a cinque cifre non va a sostituire le eventuali matricole già in uso dai vari vettori, ma ad affiancarle. 

Inoltre, il fatto che le matricole diventino un identificativo univoco all’interno del TPL di Ravenna, andando quini ad integrarsi con le matricole a cinque cifre già in uso a Start Romagna, esse risultano di conseguenza univoche anche per tutta la Romagna. 


Come immagine di rappresentanza, il Setra S417 UL di Zaganelli Group matricola Mete 19226, nonché numero “3” dello stesso modello, ritratto mentre effettua la linea 177, transitando in corrispondenza dell’ingresso dell’A14 Dir. a Cotignola. 



Gian Marco Assirelli - 18 settembre 2024


mercoledì 24 luglio 2024

I Leoni della sera

 


Dopo l’esordio durante la scorsa stagione invernale, continua la presenza dei nuovi Man Lion’s City CNG Mild hybrid sul servizio urbano di Cesenatico. 

Alle vetture già presenti se ne sono aggiunte altre, “in prestito” dal deposito di Rimini, come la 32421 ripresa su viale Roma, mentre effettuava la linea 1 assieme a numerosi altri suoi simili.


Gian Marco Assirelli - luglio 2024

domenica 23 giugno 2024

Il compleanno della filovia Rimini–Riccione: 85 ANNI E... (NON) SENTIRLI!

 

di Roberto Renzi - giugno 2024




Il primo luglio 2024 la filovia Rimini-Riccione – l'impianto più anziano di questo tipo tuttora in funzione in Italia dopo la rete di Milano – compie 85 anni. La prima corsa ebbe luogo infatti nel 1939, due mesi prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Lungo il suo percorso hanno circolato quattro generazioni di filobus, senza dubbio i veicoli più longevi tra quelli che si muovono su gomma, grazie al motore elettrico.



Ottantacinque ben portati? Non si direbbe, dopo che il nuovo Bus Rapid Transit "Metromare" – pur sempre di filobus si tratta – ha relegato il vecchio impianto, conosciuto come linea 11, a un ruolo secondario. Se non c'è stata la temuta sostituzione, non si è assistito nemmeno a un rilancio, magari con funzioni diverse come auspicavamo su queste colonne.




La percorrenza annua è diminuita di circa il 50% e per tutto il periodo dell'orario invernale (nove mesi) il servizio è ridotto al lumicino. I filosnodati Van Hool AG 300T New funzionano a singhiozzo (ultimamente ne escono al massimo due), in vari punti la linea di contatto è stata rimossa per consentire l'esecuzuone di lavori stradali (ho già scritto che, data la scarsità del servizio offerto, forse non varrebbe la pena ricostruirla...), con conseguente uso e abuso della "marcia autonoma".

Dove la partita con il Metromare si gioca ancora alla pari è probabilmente nella fascia serale (ore 20-24) del periodo estivo: vista la forte domanda, nel 2023 nelle serate di punta l'offerta sulla linea 11 è stata portata a una corsa ogni 15' invece che ogni 30' come nelle precedenti stagioni. Inoltre per tutto l'orario estivo le ultime corse partono dal capolinea alle 2.00, mentre il Metromare prolunga il servizio fino a questo orario solo in luglio e agosto (il Covid si è portato via il servizio notturno continuativo che fino al 2019 si svolgeva su tutte le linee della costa).

Può apparire abbastanza logico che la mobilità costiera estiva a corto o cortissimo raggio possa essere meglio corrisposta dalla tradizionale e lenta linea 11 che dal "superveloce" Metromare, il cui percorso è lontano in diversi punti dal teatro della movida serale non solo a Marina Centro, ma anche nel territorio riccionese (Ponte Marano–Ceccarini).

Il servizio di trasporto pubblico nel bacino riminese pare ormai lasciato a se stesso, senza i necessari interventi di ristrutturazione che nessuno degli attori del TPL è intenzionato a promuovere: le stesse linee 11 e Metromare presentano alcune incongruenze nella programmazione, come per esempio l'orario invernale di quest'ultimo che si prolunga per tutto il mese di giugno.

Un compleanno un po' triste dunque per la vecchia filovia, mentre il Metromare riscuote un successo forse al di là delle aspettative, catturando però una cllentela in parte diversa.



Rilanciare la linea 11 e il servizio filoviario non è impossibile, alcune proposte ci sono e bisogna approfondirle, avendo sempre presente che quella filoviaria è una tecnologia assolutamente matura, mentre la trazione elettrica a batterie, i cui primi esempi datano a oltre un secolo fa e che oggi è di grande attualità (per non dire di moda), non sembra ancora in grado di dare tutte le garanzie di affidabilità necessarie allo svolgimento del servizio pubblico.

 

Copertina - Testa a testa tra filosnodati Van Hool: Metromare (Exquicity, 750 V) e filovia tradizionale (AG 300T New, 600 V).

 

Foto - Le varie epoche della filovia Rimini–Riccione rappresentate dalle diverse generazioni di filobus: Fiat-CGE 656E, Fiat-CGE 2401FU, Volvo-Mauri-Ansaldo R59, Van Hool-Kiepe AG 300T New. Foto scattate nel 1939, 1970, 1989, 2019.

domenica 19 maggio 2024

Cityclass 33132: dal Riminese alle campagne di Cervia e Ravenna



Già dallo scorso autunno tre Irisbus Cityclass di Start Romagna sono stati dati in prestito all’azienda cervese SAC per effettuare le linee che essa ha in gestione.

Si tratta del dieci metri urbano matricola 32035 e dei dodici metri suburbani matricole 33126 e 33132. Di quest’ultima tipologia, le due vetture sono anche le uniche ormai rimaste nel parco di Start.

Da quando sono in mano a SAC le si possono trovare a rotazione sulle linee urbane ed extraurbane dell’area di Cervia, prevalentemente a carattere scolastico.


Tra queste linee vi è la 282, quella che il Cityclass 33132 effettuava al momento dello scatto, che corrisponde alla linea extraurbane di SAC che più si spinge lontano da Cervia, raggiungendo San Pietro in Vincoli ed i paesi circostanti, situati all’interno dell’area comunale di Ravenna.

Da indicativamente un paio di anni, la corsa di 282 “di rientro”, che alle 13.55 da San Pietro in Vincoli torna verso la città di Cervia, è stata oggetto di una piccola modifica per permettere una migliore integrazione dei vari servizi TPL della zona.

Infatti la corsa, prima di partire, effettua la coincidenza con la linea 157 proveniente da Forlì, poi, giunta a San Pietro in Campiano, svolge un ingresso-regresso fino alla località di Campiano. In questo moto viene garantito il rientro agli studenti che alle 13 ritornano dagli istituti forlivesi e che abitano presso queste ultime due località, andando quindi a sopperire all’assenza di una corsa dedicata della linea 159 in tale fascia oraria.


Nella foto vediamo proprio la linea 282 che, dopo aver fatto l’inversione a Campiano, torna verso San Pietro in Campiano, da dove poi riprenderà la via del Sale verso Cervia. A condurre la 33132, ora dotata anche dei sistemi di bigliettazione integrata in uso dai vettori privati nel bacino ravennate, il nostro caro Andrea S. in un soleggiato sabato di fine aprile.


Gian Marco Assirelli - maggio 2024

domenica 10 marzo 2024

Il Canto del Cigno dei "due-e-quaranta"




Da sempre le linee "S" di Forlì hanno ospitato i mezzi più datati del bacino di Forlì-Cesena, il cui passo successivo spesso corrispondeva alla radiazione.

Ora tocca ai BredaMenarinibus M240 LS, giunti in Romagna sotto le insegne di ATR tra il 2003 ed il 2004, ed ormai ridotti a pochissime unità ancora operative.

Nella foto, la 20926 in servizio a Forlì sulla linea S4, mentre percorre la rotonda di Porta Santa Chiara. Sullo sfondo la ferrovia ed i resti dello storico zuccherificio della città.



Gian Marco Assirelli - marzo 2024

domenica 7 gennaio 2024

I Crossway 3 assi sbarcano su nuovi orizzonti!

 



di Francesco Luongo - gennaio 2024


Tra i Crossway 15m, la matricola 34607 è stata la prima ad "inaugurare" la presenza di vetture di questa taglia su diverse linee del cesenate. Come abbiamo visto in post precedenti, questa macchina ha esordito anche sulle linee 93, 95, 138 e 149, ma attualmente c'è una novità. Con la chiusura delle scuole nel periodo natalizio, è entrato in vigore l'orario non scolastico, che ha portato a svolgere anche una coppia di corse di 94. Questa particolare presenza insolita è dovuta al turno macchina 312 che effettua principalmente corse di 93 e 95, alle quali si aggiunge appunto questo giro di 94 tra Cesena e Cesenatico. Va precisato che soltanto a seguito della chiusura del ponte del gatto di Cesenatico, con conseguente deviazione delle linee sulla SS16, via Negrelli e via Saffi, è diventato possibile svolgere la linea 94 con mezzi superiori a 12m, in quanto precedentemente non riuscivano ad effettuare la svolta a destra sul porto canale.