martedì 6 dicembre 2022

Arrivano i Leoni “Hybrid”, un po’ a metano, un po’ elettrici.

Un pomeriggio di dicembre, fuori è freddo ed ogni tanto pioviggina, tempo libero, non troppe cose da fare e la noia che un po’ ti assale.
Ma ogni tanto un miraggio arriva e, dalla città di Rimini, giunge la notizia: hanno immesso in servizio i primi cinque bus ibridi!!! Allora via si parte, per andarli a vedere, e magari a provare, purtroppo solamente come passeggero.
 
Nel corso di un importante piano di rinnovamento della flotta, Start Romagna, da alcuni mesi a questa parte, ha varato differenti lotti di autobus, acquistati nuovi mediante bandi di gara stipulati in unione con le altre aziende che gestiscono il TPL su gomma all’interno dell’Emilia-Romagna.
Se da un lato, fino ad ora, le vetture immesse sono state con allestimento extraurbano, gli autobus che hanno esordito in queste primissime giornate del mese di dicembre 2022 sono invece destinati prettamente al servizio urbano.
Scendendo nel dettaglio, i “novellini” che descriveremo col testo corrente sono dei Man NL 280 G Lion's City Hybrid CNG, tipologia di autobus che introduce l’alimentazione ibrida metano-elettrica in terra di Romagna.
Il lotto in oggetto conta al proprio interno 13 vetture, numerate da 32411 a 32423, tutte nella versione da 12 metri, dotate di 3 porte.
 
Il vanto del mezzo è sicuramente il propulsore, Man E1856 LOH da 9514 c.c., Euro 6, alimentato a metano compresso, erogante una potenza pari a 235 Kw.
Essendo autobus nella versione “mild hybrid”, al propulsore è abbinato un generatore che produce energia nelle fasi di frenata e di accelerazione, accumulandola in appositi condensatori denominati “UltraCap”.
Quando poi il veicolo si ferma, il motore termico si arresta, ed entra in funzione il condensatore che va ad alimentare i sistemi attivi (luci, apertura/chiusura porte, ecc.).
Alla ripartenza, il generatore di avvio dell’albero motore sfrutta l’energia presente nei condensatori per avviare il motore a combustione interna; inoltre, se all’interno dei condensatori è stoccata altra energia, la suddetta va ad alimentare il sistema elettrico di bordo, anche quando il veicolo è in marcia.
 
A livello di allestimento, i veicoli sono dotati di 3 porte a doppia anta: l’anteriore e la posteriore sono rototraslanti, mentre quella centrale è ad espulsione.
All’interno invece l’allestimento è di natura prettamente suburbana: sono presenti 27 posti fissi, con sellerie prodotte direttamente da Man, oltre a due strapuntini pieghevoli, collocati in prossimità della postazione di alloggiamento della carrozzina disabili; non può mancare la postazione per il passeggino. Per la loro salita all’interno del bus, è presente una rampa manuale collocata in prossimità della porta centrale.
 
Per quel che concerne i vari sistemi di bordo, siamo in linea con gli standard previsti sui bus adibiti al servizio di TPL, vedasi aria condizionata, pannelli informativi interni ed esterni a marchio “Aesys”, sistema di monitoraggio AVM, videosorveglianza interna.
Sono presenti poi due differenti obliteratrici, vale a dire la “storica” del sistema “Stimer”, e quella più recente a marcio Aep, che sta lentamente introducendo la bigliettazione priva di titolo cartaceo. La presenza di quest’ultimo dispositivo ha portato all’assenza dell’emettitrice automatica di bordo, solitamente installata sulle vetture urbane del bacino di Rimini.
 
 
Nel pomeriggio di martedì 6 dicembre 2022 ho avuto l’occasione di viaggiare sulla vettura 32416, impiegata su uno dei due TM della linea 19, la circolare sinistra, che si muove all’interno della città di Rimini in senso anti-orario, pur essendo stata privata, come avvenuto anche per la “oraria” 18, in tempi relativamente recenti, della porzione che un tempo si snodava a mare della linea ferrovia.
Utilizzando le immagini, cercherò di descrivere quanto vissuto e riscontato.
Il primo incontro ravvicinato con uno dei nuovi ibridi: la 32416 arriva al capolinea della stazione ferroviaria di Rimini. Avendoli già potuti osservare in altre occasioni, seppur non da così vicino, quella che risalta maggiormente è la linea accattivante del mezzo, incentivata dalle bande laterali di colore nero e dalle ampie vetrate.
 

 
Mi porto al marciapiede per salire a bordo e, inaspettatamente, riscontro che la porta centrale, adibita alla discesa dei passeggieri, è ad espulsione. Si tratta di una caratteristica già da tempo presente in altri paesi d’Europa, ma che sta diffondendosi progressivamente anche nel nostro.
 

 
Panoramica di bordo, con le sedute piuttosto essenziali e gli ampi spazi riservati a carrozzine e passeggini.
 

 
Il posto di guida mi è sembrato davvero niente male: volante classico “Man” presente su tutti i mezzi pesanti della casa del Leone e strumentazioni di bordo tutte facilmente accessibili da parte del conducente. Anche la visuale non sembra male e gli specchi, ancora esterni, sono ampi.
 

Da passeggero, ma anche da esperto ed appassionato del settore, sono rimasto colpito positivamente da questi mezzi che sono, a mio avviso, davvero eleganti, se paragonati ad un comune urbano/suburbano. 
Il confort a bordo non manca. I bus sono davvero molto silenziosi, anche se l’orecchio attento fa subito riscontrare che, essendo dei mild-hybrid, la maggior parte della marcia avviene col motore termico acceso. 
Particolare, e forse difficile da abituarcisi, è lo spegnimento del mezzo ad ogni fermata, causato dal sistema “start&stop” che contraddistingue il veicolo ibrido: riflettendo, sembra una caratteristica che fa sì che la consuetudine di trovare un autobus, sempre acceso, anche in sosta al capolinea, ad esempio per paura che il compressore si scarichi in fretta, come avveniva o ancora avviene ad esempio su macchine con qualche anno di servizio alle spalle, sembra essere qualcosa di remoto o primordiano.

Immagine di copertina realizzata da Mattia Bartoli; le restati sono dello scrivente. 
 
Francesco Gardini – dicembre 2022
 


 

Nessun commento:

Posta un commento