domenica 22 maggio 2022

PENNE NERE IN BUS

 di Lorenzo Celli - maggio 2022

(con Roberto Renzi)

Nelle giornate comprese tra giovedì 5 e domenica 8 maggio a Rimini e San Marino è andata in scena la 93esima Adunata Nazionale degli Alpini, evento che ha richiamato in città nel giro di cinque giorni circa 450mila persone, principalmente alpini e relativi familiari, ansiosi di assistere alla manifestazione rinviata per due anni di seguito a causa della pandemia. Per l’occasione Start Romagna e il Comune di Rimini hanno provveduto a potenziare i servizi di trasporto pubblico in modo da consentire alla numerosa folla accorsa di spostarsi da un luogo all’altro della città: gli Alpini hanno infatti dato vita a diversi campi-base attrezzati per l’alloggio temporaneo degli intervenuti, punti di ristoro nonché parcheggi attrezzati per il ricovero degli autobus da turismo che hanno accompagnato le penne nere nelle varie sedi dell’Adunata.

Potenziate dunque le linee  4 (con l’impiego anche di autosnodati), 11 (pur sospesa domenica 8 maggio per la presenza della sfilata sui viali) oltre naturalmente al Metromare che presentava (almeno in teoria) per la prima volta al pubblico la frequenza di 10 minuti, con l’impiego di sei vetture. È stato necessario, per agevolare gli spostamenti nel giorno della sfilata, istituire due navette, “Fiera” e “Gros”, aventi il compito di collegare i vari parcheggi attrezzati, gli alberghi con le sedi della manifestazione, navette svolte in un caso dai vettori privati del consorzio ATG Bonelli Bus e Boldrini (Navetta “Fiera”), nell’altro direttamente da Start Romagna mediante l’impiego di autosnodati (Navetta “Gros”).

Al termine dell’intensa quattro-giorni di penne nere, nonostante un meteo non sempre clemente, oltre a registrare la grande cornice di pubblico e la piena soddisfazione dei riminesi riassunta dal sindaco Jamil Sadegholvaad nell’auspicio che quello degli Alpini alla città sia solo un “arrivederci”, occorre riconoscere l’egregio lavoro svolto dal gestore Start Romagna, che ha cercato di rispondere al meglio alle impegnative richieste di organizzatori e utenti. Ma entriamo nel dettaglio partendo naturalmente dal Metromare!

   Metromare

In queste intense giornate il servizio veniva offerto almeno in teoria ogni 10 minuti; un utile test in vista dell’imminente estate per verificare la capacità dell’infrastruttura e dei sistemi operativi a fronte di sei macchine in servizio, con tutte le problematiche connesse in termini di vincoli d’incrocio, rispetto degli orari e tempi di percorrenza. Si può in proposito dire che il test… non è sostanzialmente valido. L’altissima affluenza alle fermate, in particolare i due terminali di Rimini FS e Riccione FS, Kennedy, Pascoli, Lagomaggio e Toscanini e Miramare Station hanno fin da subito obbligato ad inserire ben 8 filobus a pieno regime in luogo dei 6 previsti, a cui si è aggiunto addirittura un nono autobus “spazzino” in servizio solo tra Miramare Airport e Rimini con il compito di distribuire meglio i carichi di passeggeri. Le frequenze e gli orari sono da subito “saltati”, con un servizio in certi frangenti nettamente più frequente del previsto, salvo poi riscontrare piccoli “buchi” di alcuni minuti.

Start Romagna ha riferito che nella sola giornata di venerdì (non certo il picco massimo raggiunto dall’Adunata) il Metromare ha effettuato 277 corse trasportando 30 mila passeggeri con turni di servizio continuativi dalle 5:30 del mattino alle 2:00 di notte.  Sommando i dati di sabato e domenica si raggiunge la cifra record di 140 mila passeggeri trasportati dalla metropolitana di costa, distribuiti su 1211 corse rispetto a una base di 534 viaggi, con incremento programmato fino a 1008. In totale, tra linee di costa e Metromare erano previste 1021 corse standard con un aumento stimato fino a 1928: ne sono state  effettuate 2494...

L'enorme affluenza di pubblico ha fatto rivivere gli “assalti alla diligenza” degli scorsi decenni, quando nelle giornate di mercato e/o di cattivo tempo le linee 4 e 11 erano sottoposte a una domanda di trasporto gigantesca (fermate con decine di persone!) e il regolare svolgimento del servizio era ostacolato dalla congestione stradale. Anche il Metromare, essendo per un lungo tratto a corsia unica, si trova chiaramente in difficoltà in situazioni  - per fortuna eccezionali - come questa: la percorrenza tra i due capilinea  è salita fino a 30' e oltre, mentre per soddisfare al meglio tutta la domanda di trasporto sarebbero occorse le mitiche vetture a tre casse (non ancora legali in Italia).

2 – La mattinata di sabato 7 maggio costituisce uno dei rari momenti di pausa nel palinsesto riminese degli eventi dell’Adunata: molte penne nere ne approfittano per una gita a Riccione con il Metromare. Più che un esercito si sarebbe detto un gregge, dal momento che molti militari, spaesati, giunti al capolinea della stazione della Perla Verde, non sapendo che fare, sono subito risaliti in direzione Rimini (foto Roberto Renzi).

3 – Alle fermate del Metromare si è registrato un flusso continuativo di 20-50 persone, con picchi nel fine settimana in particolare ai capilinea e presso le fermate Kennedy, Pascoli e Lagomaggio. Ecco la folla in attesa a Riccione FS nella mattinata di sabato in attesa dell’ExquiCity in fotografia.

4 – A parte il filobus 36515, tutti i filosnodati di nuova generazione disponibili sono stati impiegati per il servizio: un mix di colori e livree che si è offerto agli occhi dell’utenza al capolinea di Rimini Station, caratterizzato da un flusso continuo.

5 – Non bastando i filobus si è aggiunto anche un autosnodato Neoplan Centroliner, la vettura 36045 caratterizzata dalla livrea “Metromare”: Start ha saggiamente mantenuto installato a bordo di quattro autobus da 18 metri il sistema SmarTrams sviluppato da Project Automation per la regolazione dell’esercizio, in modo da consentire il rimpiazzo o l’integrazione degli ExquiCity in momenti come questo. Nella giornata di sabato il Centroliner ha svolto corsette sulla sola direttrice Miramare Station > Rimini Station, operando da “spazzino” delle fermate onde alleviare il carico di lavoro dei filobus in questo senso di marcia.

6 – La chiassosa orda formata da “veci” e giovani Alpini fuoriesce da un filobus al capolinea di Rimini nel tardo pomeriggio di sabato: in attesa della sfilata, sia nel centro storico che a Marina le strade sono gremite da migliaia di berretti pennuti (foto Roberto Renzi).

7 – Nel primo pomeriggio di domenica, dopo quattro intensi giorni di esercizio, si appronta un veloce controllo dell’usura dei pattini dei filobus ExquiCity, verificati uno per uno da parte di un addetto di Start. Brevissima sosta e si riparte perché sempre numerosa è la folla in attesa a Rimini Station.

8 – Nel rondò d’inversione della stazione ferroviaria viene immortalato anche l’ExquiCity 36511, recentemente pellicolato in livrea celebrativa del decennale di Start Romagna.

9 – Inedita frequentazione per la fermata Kennedy, complice l’istituzione della “zona rossa” ove è interdetto il transito di qualsiasi veicolo, al fine di agevolare il deflusso degli Alpini in sfilata e delle varie fanfare militari.

10 – Un filobus transita in corrispondenza del passaggio a livello con barriere delle Officine Manutenzione Ciclica Locomotive di Trenitalia, unica possibile interferenza alla regolarità dell’esercizio, per il resto in sede integralmente segregata rispetto alla viabilità ordinaria.

11 – In una buona metà delle fermate Metromare in diversi momenti delle quattro giornate si sono verificate situazioni come questa: facile immaginare che all'arrivo del bus solo pochi riusciranno a salire...

12 – Le fermate Pascoli e Chiabrera delimitano la tratta a binario unico comprendente l'unica fermata priva di raddoppio (Lagomaggio) e perciò qui si verificano spesso incroci con attese piuttosto lunghe: il numero di mezzi impiegato era superiore a quello necessario per la frequenza 7' ½ , indicata come massima possibile sulla linea e che teoricamente comporta un incrocio ogni 3' e 15”. Domenica 8 vi sono stati perciò ritardi a catena, con transiti molto concentrati, seguiti da un vistoso vuoto di circa venti minuti. La situazione si è poi normalizzata con il passare delle ore.

13 – Livrea “green” ed inquadratura bucolica per la 36518.

14 – Nella giornata di domenica l’autosnodato Neoplan che abbiamo già osservato ha girato regolarmente tra Rimini e Riccione, integrando il servizio filoviario come turno automobilistico. Lo si osserva in sosta a Toscanini mentre nella vicina via Firenze/Chiabrera sfilano i reparti e le fanfare degli Alpini. L’ampio piazzale attiguo alla fermata, normalmente dedicato all’ingresso dei filobus sul tracciato, viene “riconvertito” dai passanti a balcone panoramico sulla sfilata.

15, 16, 17 – Alcuni filobus ritratti alla fermata Alba a Riccione nella giornata di domenica (foto Stefano Giorgi).



18 – Gran lavoro anche per le linee 4 e 11, con diverse vetture al completo. Il servizio serale da giovedì 5 a sabato 7 è stato effettuato con una corsa ogni 15' sulla linea 11 e ogni 30' sulla linea 4 in luogo della normale frequenza invernale di 60' (foto Roberto Renzi).

19 – Alle fermate erano presenti addetti ANA in servizio d'ordine per informazioni e aiuto all'incarrozzamento delle persone. La mobilità è stata in gran parte erratica, in molti giravano senza una meta apparente e questo ha contribuito ad aumentare il caos (foto Roberto Renzi).


 Navette “Fiera” e “Gros”

Come già accennato, nella giornata di domenica, complice il blocco stradale dell’intera zona a mare della ferrovia e l’istituzione di numerose aree di “filtraggio” per i partecipanti all’Adunata (cosiddette “zone arancioni”), si è reso necessario deviare numerose linee di trasporto pubblico, fino addirittura alla soppressione integrale del servizio sulla linea 11. A beneficio degli Alpini sono state istituite due Navette con percorso circolare, aventi lo scopo di collegare le aree di ristoro e ricetto delle penne nere ai parcheggi scambiatori, entrambe con frequenza 10 minuti e servite da quattro turni macchina ciascuna. La Navetta “Fiera” costituisce un collage di pezzi della linea 4, della circolare 18 e della linea 8. Partendo dall’Anfiteatro si percorre via Roma fino al centro studi, salvo poi innestarsi sull’asse via della Repubblica–Euterpe–Panzini–Planco–Marzabotto, imboccare la SS9 via Emilia partendo dallo svincolo di via Marecchiese, indi intercettare il percorso della linea 8 nella zona artigianale di Viserba e lungo via Sacramora, concludendo il giro transitando lungo le vie Coletti, Destra del Porto e Roma. Scelta curiosa e per certi versi discutibile il mancato transito dalla stazione ferroviaria in favore di via Roma. Il servizio è svolto da quattro macchine dei vettori privati Boldrini e Bonelli, formalmente con una frequenza di 10 minuti, stando alle indicazioni del sito Start.
Per quanto attiene la Navetta “Gros” essa è il prodotto di parte dei percorsi delle linee 9, 124 e 8. Partendo dai padiglioni del GROS ove è stato collocato il parcheggio dei tanti autobus Gran Turismo accorsi per l’evento si percorrono via Rodriguez e la SS16 Adriatica fino alla rotatoria di via Rosmini, dalla quale si raggiunge l’asse mediano fino al rondò dell’Ospedale Infermi, concludendo il giro su via Flaminia e nuovamente via Rodriguez. Servita da quattro autosnodati Start, anche questa navetta prevede transiti ogni 10 minuti.

20 – Lungo il trafficato asse mediano l’Iveco Urbanway 12 motorizzato Cursor di Bonelli Bus (vettura Cosmobus 8006), in servizio come Navetta “Fiera”, supera la rotatoria delle Officine Grandi Riparazioni sulla quale spicca una “sala montata” (il gruppo assi e ruote) di una locomotiva elettrica E.428 delle Ferrovie dello Stato. A poche centinaia di metri, nel parcheggio dell’ormai ex “Nuova Questura” è allestito uno dei campi-base dell’Adunata, stracolmo di camper e tende-cucina.

21 – Si districa nel traffico della zona a mare della ferrovia l’Irisbus 491E.12.29 CityClass Cursor EEV di Boldrini, vettura 8003, in servizio sulla Navetta “Fiera”, ripreso alla svolta del Ponte della Resistenza su via Destra del Porto. Alcuni agenti della Polizia Municipale regolano il flusso di pedoni e ciclisti provenienti dalla ciclopedonale del porto canale e sbarrano l'accesso al viale Perseo.

22 – Un Neoplan Centroliner sbriga le corse della Navetta “Gros”, qui ripreso in corrispondenza della rotatoria dell’Ospedale Infermi, intitolata alcuni anni fa all’illustre ricercatrice premio Nobel Rita Levi Montalcini.

23 – Biancazzurro, ma non è il treno! L’autosnodato BredaMenarini M340U matricola 36025 transita come Navetta “Gros” in corrispondenza del casello della Colonnella, unico fabbricato di questo tipo dell’antica ferrovia per San Marino avente lo scopo di regolare la chiusura dell’altrettanto unico passaggio a livello con barriere della linea, quello sulla Strada Nazionale Flaminia. All’epoca l’odierno ospedale ancora era di là da venire mentre via Rodriguez è stata tracciata alla fine degli Anni Novanta proprio sfruttando il sedime della vecchia linea.

24 – Lungo via Coriano, lasciato alle spalle il GROS, ancora un Neoplan Centroliner di bianco vestito (foto Stefano Giorgi).

In copertina: La penna nera simbolo degli Alpini rielaborata in questa grande scultura esposta in occasione dell’Adunata Nazionale al villaggio alpino di Piazza Malatesta.

Foto dell’autore salvo diversa indicazione

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